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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bakuten Shoot Beyblade (Beyblade)
Titolo Fanfic: LOVE AT FIRST SIGHT P2
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kai4e galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/05/2004 16:31:20

questa è la seconda parte della fanfic che ho scritto più indietro (love at first sight) quindi chi nn l`ha letta corra a farlo se no nn capisce nulla
 
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LOVE AT FIRST SIGHT -AMORE A PRIMA VISTA-
- Capitolo 1° -

per kimikiumi;)
________________________________________
Sbam!
Sobbalzai sulla sedia. Il prof aveva ancora sbattuto il libro sul mio banco per svegliarmi:
-bene, a quanto pare hai altro da fare piuttosto che ascoltare la lezione, vero Cassidy?- il prof era paonazzo dalla rabbia
-ehm…no prof…stavo…stavo meditando- dal fondo della classe salirono delle risate soffocate ed il prof spostò la sua attenzione dal punto da cui provenivano
-ma che cos’hai? Non ti ho mai vista così stanca- momoko sussurrava per non farsi sentire
-niente…niente…forse hi dormito poco…- mi strofinai gli occhi con una mano
-cerca di stare sveglia dai, manca po…- il prof la guardò con aria seccata ma non disse nulla e tornò alla noiosa spiegazione sulla Seconda Guerra Mondiale.
Io cercai di stare sveglia almeno fino alla fine dell’ora.

Finalmente la campana suonò. Momoko si avvicinò
-hai finito di dormire? Oggi vieni da me?-
-d’accordo, volentieri- sorrisi
-bene, allora sbrighiamoci- raccolse le sue cose e si avviò verso l’uscita.
Il cielo era coperto da dense nuvole scure che preavvisavano l’arrivo di un bel temporale, così io e momoko ci mettemmo a correre per non bagnarci.
Passammo davanti alla scuola in cui ero andata il giorno prima, dove avevo incontrato quel ragazzo misterioso, rimasi a fissarla per un po’, poi distolsi lo sguardo e continuai a correre.

-vieni dentro, sbrigati!- momoko mi faceva segno di sbrigarmi, cominciava a piovere
-che razza di giornata! Ma è possibile che con il sole che c’era stamattina, siano arrivate all’improvviso quelle nuvole?-
-Già, hai ragione…a proposito, come mai stamattina ti sei addormentata?- parlava mentre correva su e giù per accendere il riscaldamento
-bo…non lo so…ero…stanca- stavo seduta sul tappeto davanti al camino e guardavo danzare le fiamme con aria assente
-hai fame? Se vuoi ti preparo qualcosa- mi chiese con la bocca piena
-no grazie, non ho fame ora-
-con chi stavi parlando ieri?- momoko si sedette vicino a me
-come?- mi ero incantata davanti al fuoco e non avevo seguito le sue parole
-ma sì dai, non fare la finta tonta! Ieri, quando sei andata a giocare con le trottole, io sono arrivata e tu eri per terra. Stavi parlando con un ragazzo, non me lo sono sognato!-
al ricordo di quel momento mi incendiai quasi quanto il camino e momoko se ne accorse subito
-ahaa…-quando faceva così mi faceva impazzire
-no, no! Non fraintendere…-
-ah sì, certo…come no!!!- stava già ridendo
-Smettila! Non lo conosco neppure! Gli sono…andata addosso mentre…mentre stavo scappando ecco…- il rossore non se ne voleva andare dalla mia faccia
-pff…hahahahaa! Gli sei…gli sei andata addosso…hahaahaa!- momoko era piegata in due dal ridere
-sei un’antipatica…- sbuffai
-scusa, scusa…parliamo seriamente…hahahaah!- non ce la faceva proprio
-avrei voluto vedere te! avevo una dozzina di prof inferociti alle calcagna e, per grazia di Dio, non mi hanno preso!-
-va bene, scusa scusa…non riuscivo a trattenermi…comunque che cosa ti ha detto?- adesso era il mio turno, dato che mi aveva deriso l’avrei tenuta sulle spine per un po’
-…be…non te lo dico!- scattai in piedi e cominciai a correre
-ferma! Tanto ti faccio vuotare il sacco!- momoko si mise a rincorrermi per tutta la casa, poi quando non ce la feci proprio più mi chiusi in bagno
-dai Cassi! Ti prego dimmelo! Non mi hai tenuta sulle spine abbastanza?-
ci pensai un po’ e poi aprii
-ok…- momoko era impalata davanti a me con occhi supplicanti e con le mani congiunte
-ha detto che col bey me la cavo e che un giorno si batterà con me-
lei ci rimase di c***a
-tu-tutto qui…?- evidentemente si aspettava qualcosa di diverso
-ben ti sta! Così impari a ridere! Cosa ti aspettavi??- stavolta ero io che ridevo
-uffa…comunque…scoprirò chi è e come si chiama!-
-fa come ti pare…forse è meglio se vado a casa, non vorrei che si mettesse a piovere forte, ok?-
-va bene, allora ci vediamo domani…e cerca di dormire!- mi accompagnò alla porta, guardai il cielo e mi misi a correre

le nuvole si facevano sempre più scure e non volevo certo rimanere bloccata in un temporale.
Momoko mi aveva messo la pulce nell’orecchio: in fondo anch’io ero curiosa di sapere il nome di quel ragazzo.
Strinsi le spalle e cominciai a correre più velocemente
-se passo di qui faccio prima- pensai, così girai per una stradina nascosta che portava direttamente a casa mia, l’unica seccatura era che dovevo attraversare un campetto con dell’erba alta quasi quanto me.
Decisi di attraversarlo tutto d’un fiato.
Proprio mentre correvo, una luce abbagliante scese da cielo e, gridando chiusi gli occhi.

Li riaprii lentamente. Ero a terra. Diluviava.
Mi alzai a fatica, ancora tramortita, cos’era quello?
Respiravo molto velocemente ed avevo i vestiti fradici. Quando mi ripresi dallo shock camminai verso casa.
In lontananza udii un suono confuso, che si avvicinava sempre di più…il nitrito di un cavallo…
Mi alzai di scatto…ero nel mio letto. Non ero bagnata. Che avessi sognato tutto?

To be continued…;)


 
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