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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: IPNOSI
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: sirvanhan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/05/2004 19:58:01

cosa succederebbe se satana si pentisse di essere malvagio?
 
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IPNOSI
- Capitolo 1° -

Stavo mettendo in ordine la libreria. Ho veramente una bella libreria. Anzi, ho un bellissimo studio! Lo abbiamo arredato io, la mia ex-moglie e l’amante di mia moglie. Sapevo avesse un amante, l’ho sempre saputo, ma non me ne è mai importato nulla. Non l’ho mai amata veramente!
Loro due avevano questa storia pseudo-segreta da prima del matrimonio, ma io, venutolo a sapere, decisi dunque di sfruttare le conoscenze di mia moglie a mio vantaggio: è grazie a lei infatti che oggi sono uno psichiatra.
Però io ho sempre amato, fin dall’adolescenza, la donna che è oggi mia moglie. Io amo lei e lei ama me. Ma ritorniamo a ciò che stavo facendo.
Come dicevo, mettevo in ordine la libreria, quando quel mio vecchio paziente entrò di corsa nel mio studio.
“Porco diavolo!” esclamai nel vederlo.
“Ehi, non bestemmiare” mi rispose urtato.
Lasciai il mio lavoro di sistemazione della meravigliosa stanza, per rimettermi nei panni dello psichiatra, facendo segno al paziente di sedersi.
“Non mia ha accettato!”
“Allora sei andato veramente da lui?”
“Ehi, guarda che sono veramente pentito io!”
Ah, scusatemi. Forse avrei dovuto parlarvi già di questo paziente.
Circa uno o due anni fa, mi fu portato quest’uomo: già dall’aspetto si poteva ben vedere che era pazzo, oppure che era parente alla bambina del film “L’esorcista”. Beh, si credeva il diavolo; ma il diavolo in persona! Cioè, non so se potete immaginarvi la scena: un uomo del genere vi viene vicino, vi dà la mano e vi dice: “Piacere io sono il diavolo.” Riuscireste a non ridere? Beh, io mi sono trattenuto a fatica però ci sono riuscito! Lui però lo aveva capito che lo consideravo pazzo, perciò sprigionò la sua ira, e mi distrusse mezzo studio. Ma sapete quale è la cosa peggiore di questo fatto? Per riordinarlo fui costretto a chiamare l’ex-amante della mia ex-moglie. Pensate che dopo il divorzio, lui si è scoperto omosessuale ed innamorato di me! Comunque andò tutto bene, tranne per il fatto che a quel punto potevo pensare solo a due possibilità (sto parlando del paziente ovviamente): o lui era veramente il demonio, oppure io ero schizofrenico; così mi ipnotizzai e rischiai anche di rimanere così per sempre, se non fosse stato per il pronto intervento della mia adorata mogliettina. A quel punto rinunciai a qualsiasi spiegazione, e mi misi in testa che quello che avevo davanti a me era veramente il diavolo.
Non so perché fosse venuto da me, forse voleva solo qualcuno con cui sfogarsi: accidenti quanto era stressato!
Mia moglie mi fece venire l’idea di farlo entrare in stato di ipnosi e cercare di farlo tornare una brava persona, o angelo che sia! Però c’era un grande problema: quel bastardo parlava solo latino in stato di ipnosi, così dovetti insegnargli l’Italiano. Uffa che noia! Ogni volta che gli facevo fare un tema lo lasciava in bianco, però si divertiva a fare le analisi grammaticali. Alla fine lo minacciai di chiamare un esorcista e così si mise a studiare.
Ora dovevo convincerlo a licenziarsi come re degli inferi, e tornare ad essere un buon angelo.
“Ma dai torna lassù! In fondo per Lui eri il favorito, però tu hai voluto fare di testa tua e sei scappato!” gli dissi una delle prime volte. Ma lui giustamente rispondeva:
“Guarda che sono stato cacciato!”
”Ma sì! E’ uguale! Forse avevi fatto qualcosa di male…”
“Si, però all’epoca ero solo uno sbruffone, un comune adolescente” e via giù a piangere. Non avevo mai visto un diavolo piangere.
Comunque dopo parecchie sedute riuscì a convincerlo di chiudere l’Inferno e andarsene in Paradiso.
Ma ora che diavolo… ops, diamine può essere successo?
“San Pietro non vuole farmi andare a parlare con Dio!”
“Perché non gli telefoni?”
“Ho finito i soldi sulla scheda!”
“Vuoi che lo chiami io?” e lo chiamai io. Naturalmente rispose Pietro, ma io gli dissi di essere il pizzaiolo e non avevo capito come Lui voleva le pizze.
“Pronto?” aveva una voce molto calda e profonda.
“Ehm… salve sono il famosissimo dottor…”
“Fiori! Dottor Fiori mi aspettavo la sua chiamata!”
“Ehm, senta vorrei…”
“Vuole che venga nel suo studio per un incontro con Lucifero” mi anticipò.
“Può venire al…”
“Più presto? Farò quel che posso! Facciamo al termine della partita?”
“Ok, però senta visto che già lei sapeva tutto, potevo anche non chiamarla. Le chiamate all’estero costano parecchio!”
“Sei tu che hai voluto chiamare!” e riattaccò.
Feci aspettare il diavolo per un po’, quando qualcuno aprì la porta. Aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi…
“Legolas!” esclamò mia moglie. No, aveva anche due ali enormi bianche, tant’è vero che si incastrò nella porta. Dovemmo chiamare i pompieri per liberarlo. Comunque si presentò a noi dicendo:
“Miei cari” con quella voce solita da curato “io sono l’Arcangelo Gabriele…” lo interruppe il diavolo.
“Non eri tu che dovevi venire!”
“Beh… non è colpa mia se ha creato anche i tempi supplementari”
Nel frattempo che la partita giungeva al termine, mandai mia moglie a preparare qualcosa da mangiare, mentre io mi fumavo una sigaretta e gli altri due si leggeva un giornale. Poi la porta si aprì ed entrò un uomo di colore, molto alto, vestito di nero, occhiali scuri, un bastone per fare scena ed un modo di camminare da molleggiato. Mentre si avvicinava alla scrivania, l’Arcangelo gli andò incontro ed esclamò:
“L’anno prossimo vado in pensione!” e se ne andò.

“Dunque lei quale Dio è?” chiesi io.
“Come quale sono? Ci sono solo io! E’ colpa del tipo che mi è vicino se l’uomo crede a tante cose fasulle. Io sono il Dio di tutti!”
“Scusa perché sarebbe colpa mia?” chiese Lucifero. “Tu dai sempre la colpa di tutto a me! Se l’uomo soffre è colpa mia, vero?”
“Si”
“Se Cesare è stato ucciso?”
“L’esempio è stupido, però si”
“E’ colpa mia la carestia?”
“Si”
“E le guerre mondiali?”
“Si”
“Però la peste…?”
“Ehi, io avevo chiesto solo di non far sì che la Chiesa si sostituisse a me!”
“Ok, ok però ora calmiamoci” mentre lo dicevo entrò mia moglie con cibo e bevande, ma vedendo le due figure urlò:
“Porco…!” provocando la risposta degli altri due:
“Chi?”
“No, scusate… ho solo portato da mangiare!” e se ne andò. Ripresi io il discorso.
“Dunque Signore, l’ex-diavolo è veramente pentito di ciò che ha fatto! Lo perdoni e lo riprenda con sé!”
“Io perdono tutti, però Lucifero ha provocato tutto questo!”
“Perché invece non ammetti che la colpa di tutto è degli uomini? In fondo sono loro che mi hanno inventato!” Dopo quell’affermazione lo guardai male, ma continuai a sostenerlo perché mi avrebbe pagato migliaia e migliaia di euro.
“Gli lasci un’opportunità!”
“Io so già quello che succederà da qui in poi…”
Non so perché ma Lucifero rise.
“Però quando sei andato a Las Vegas, l’ultima volta, un po’ di soldi li hai persi!” e continuava a ridere di gusto.
“Se avessi vinto sempre, mi avrebbero riconosciuto” ormai anche lui aveva iniziato a ridere. “Io amo tutti. Torna con me per il bene degli uomini”
Alleluia, non vedevo l’ora che se ne andassero! Beh, i miei soldi li avevo presi, però sapete come siamo fatti noi. Vogliamo sempre avere più di quanto abbiamo già. Così andai a raccontare l’evento nei grandi congressi, alla radio e in TV. Ma nessuno mi credeva. Perché stava accadendo questo? Perché avevo compiuto quel gesto? Lo capii appena tornato a casa: avevano già litigato!
“Amore a questo punto possiamo fare solo una cosa” disse mia moglie.”
“Già, fai in modo di chiudere bene tutte le finestre e tutte le porte”
“Bene, ora siamo soli!”
“Perfetto… ed ora… ipnosi!”

FINE
 
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