torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: GHOST
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: keyka galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/05/2004 21:12:17 (ultimo inserimento: 16/08/04)

è morto, e non se rende conto… in una particolare visione dell’aldilà, inuyasha affronta nuove avventure e nuovi…!
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
1° CAPITOLO
- Capitolo 1° -

1° CAPITOLO

Corrugò la fronte e mosse il braccio.
Credeva di essere morto… fino a poco prima aveva provato un dolore lancinante al ventre ma… ora si sentiva meglio.
Provò a sollevarsi. Le gambe erano pesanti ed il respiro affannoso.
Come se un potente veleno circolasse nel suo corpo, Inuyasha si sentiva debole, la stanchezza si amalgamava col suo sangue. Sangue ibrido.
Scacciò quei pensieri dalla mente e respirò una boccata d’aria… non proprio aria, forse era… acqua. Non si sentiva bagnato, e nemmeno stava galleggiando. Eppure i suoi capelli argentei ondeggiavano verso l’alto, come tutte le foglie che spuntavano selvagge dal terreno.
Sollevò la testa e si godette uno spettacolo stupendo.
Il cielo era un manto d’acqua cristallino, decorato da cerchi concentrici e schiumosi. Non c’erano pesci né forme vegetative acquatiche… l’intero paesaggio era terrestre ma si aveva l’impressione di essere sott’acqua.
Volse il capo alle sue spalle ma vide soltanto una distesa di terra gialla ed un albero ormai spoglio, che guardava scomparire le sue foglie rosse e dentellate verso l’alto, lasciandole trasportare da una corrente ascensionale che le faceva risalire a spirale.
Istintivamente iniziò a camminare verso l’albero rinsecchito, mantenendo una mano sull’elsa di Tessaiga. Muoveva passi veloci, sollevando polveri giallastre tutt’attorno al suo cammino.

Voleva delle risposte:
Dov’era?
E perché?
Come avrebbe fatto a tornare da Kagome?
Kagome… chissà dov’era lei adesso…

Lontano, a tratti discontinui, riusciva a scorgere altri alberi, anch’essi ormai spogli, ma nessuna forma di vita animale.
Continuando a camminare agilmente, cominciò ad annusare la zona, si sforzò e storse il naso ma non percepiva niente di familiare… anzi, non percepiva proprio niente.
Il terreno sottostante cambiava gradualmente, ora la terra aveva mille riflessi rilucenti, era una distesa d’ocra che si allargava all’infinito. La vegetazione si faceva più fitta, gli alberi lo accerchiavano e il sottobosco era più ricco.
Lo hanyou si trovò al centro di una foresta, era buio e lo splendido cielo non era più visibile. Si adattò in fretta a quel luogo per lui già tanto familiare.
Si muoveva tra gli alberi, zigzagando, controllando la spazio circostante.
“È tutto troppo strano” si disse.
Gli sembrava tutto così insolito, anche se si trovava a suo agio in quel luogo silenzioso. Era come tornare indietro nel tempo, nel suo angolo di foresta dove viveva solo e rifiutato dal mondo.
Ancora quei ricordi spiacevoli… anche se fossero passati mille anni lui non avrebbe mai potuto dimenticare: gli sguardi terrorizzati degli umani e l’odio impresso nei volti dei suoi simili. …Kikyo… L’unica persona che lo aveva capito, forse, amato. La stessa che lo aveva imprigionato contro la ruvida corteccia di un albero.
E tutto per colpa di quell’essere…
“Dannato Naraku!” pensò tra sé, fissando assente il vuoto.
E poi Kagome che lo aveva liberato… e fatto cambiare.
Ora era lei il suo sostegno…

Si ridestò dai suoi ricordi quando vide la vegetazione ritirarsi nuovamente, lasciando liberi grandi spazi paludosi.
Inuyasha cercò con lo sguardo il cielo azzurro ma vide una distesa di nubi deformi color cenere. Aveva perso la cognizione del tempo e non sapeva ancora nulla che potesse dare un valore alle sue supposizioni. Spostò la sua attenzione a ciò che aveva di fronte, le pupille verticali si ispessirono mentre le iridi ambrate si ritiravano gradualmente. La fronte di Inuyasha si distese in un moto di sorpresa.
A pochi passi dallo Hanyou un enorme cancello di ferro battuto, circondato da due siepi mastodontiche, bloccava ogni via d’accesso… il mezzo demone circondò con lo sguardo l’immensa struttura che gli sbarrava la strada senza riuscire a delimitarne gli estremi.
Sfacciato, si accostò all’inferriata, appoggiandosi alle sbarre, si arrampicò e osservò il paesaggio protetto dalla gigante inferriata: era così bello e splendente… sbalorditivo!
La sabbia era dorata e brillava di mille riflessi, il manto d’acqua soprastante era limpido e brillava dei sette colori dell’arcobaleno. Il giardino era curatissimo, diviso in zone circolari ricoperte di fiori colorati. Era come se quell’infinita magnificenza fosse racchiusa in una cupola di vetro, impossibile da penetrare. Voltandosi vide la desolazione del territorio spoglio e disabitato… non resistette alla tentazione di fissare ancora gli spazi proibiti, con bramosia e curiosità.
Un castello, attorniato da torri e palazzotti, sovrastava l’intero panorama… dopo di esso sembrava estendersi il vuoto.
Le molte finestre illuminate avevano una forma insolita, la cima era a punta con decori dorati ed intarsi preziosi. L’intero edificio era bianco e riluceva nel suo splendore. La cima delle torri terminava anch’essa a punta ed era decorata da riccioli d’oro e gemme.

CLANG!

Una pesante porta di legno si smosse, una figurina marrone uscì velocemente avviandosi verso l’inferriata.
Inuyasha scese dal cancello atterrando compostamente a terra, strinse saldamente l’elsa della katana.
La misteriosa ed esile persona incappucciata non lasciava scorgete nulla di sé, soltanto le mani, bianche ed affusolate. Senza dire una parola appoggiò una di quelle dolci mani sulla spalla di Inuyasha, spingendolo con decisione verso il castello.
Un gesto di troppo, poco ponderato, forse.
Il mezzo demone sguainò Tessaiga puntandola rapidamente contro il collo dell’incappucciato e scrutandolo con aria truce, gli occhi pieni di follia assassina.
Ma la lama della katana era miseramente mozza, spezzata a coda di rondine, graffiata ed inutilizzabile!
Inuyasha guardò terrorizzato la spada che si estendeva come un prolungamento del suo possente braccio, poi spostò lo sguardo sulla persona incappucciata che continuava a fluttuare a mezzo metro da terra…

*********

Tessaiga, per il suo grande peso, cadde a terra sollevando una nube dorata.
-San Kon Tesho!- gridò Inuyasha, protendendo il braccio artigliato verso l’incappucciato, sfruttando l’acqua torbida a suo vantaggio.
L’incappucciato abbassò velocemente la testa ed il possente colpo andò a vuoto. Solo un misero pezzetto di tela si lacerò iniziando la risalita in superficie.
Due occhi terrorizzati fissavano il mezzo demone. Erano azzurri ed intensi, molto grandi ed espressivi.
Le esili mani pallide si avvicinarono al cappuccio strappato e lo sfilarono rivelando un dolce viso di donna.
Lunghi capelli violacei incorniciavano il viso, salivano intersecandosi verso il cielo assieme alla tunica marroncina che fluttuava verso l’alto, lasciando scoperta una coda squamosa, violacea anch'essa, che si muoveva pigramente per mantenere immobile a mezz’aria la sirena che lo fissava ancora terrorizzata.

-Tsk, dannata!- borbottò Inuyasha mostrando i denti acuminati.
La ragazza corrugò la fronte, si schiarì la voce e disse –Seguimi- incamminandosi verso il palazzo all’orizzonte.
-Eh? Seguirti? Ma per chi mi hai preso! Piuttosto… Muori!- protestò il mezzo demone lanciandosi verso la ragazza, che si spostò nuovamente facendo incespicare Inuyasha.
-Sei pregato di seguirmi… senza storie!- ripeté la sirena ondeggiando sempre più velocemente verso il castello, con i capelli che creavano una scia schiumosa alle sue spalle.
Inuyasha, mugugnando tra sé e sé, le corse al fianco.
Dietro di lui, due solchi si susseguivano rettilinei.
-Tsk… femmina… chi sei?- chiese beffardo, fissandola.
Aveva un viso dolce ma nel suo modo di fare c’era molta autorità. Non sembrava cattiva ma forse… per emanare tanto potere…
“Deve possedere qualche frammento…” si disse lo hanyou, risoluto a sottrarglieli.
-A dopo le spiegazioni signor…?- rispose la ragazza.
-Inuyasha- si presentò il ragazzo, poco soddisfatto della risposta della sirena.

Arrivati alla porta, la sirena si avvicinò alla maniglia dorata. L’intera porta era intarsiata d’oro ed anche i muri d’alabastro avevano venature dello stesso colore.
-Entra pure!- lo invitò la donna, inchinando leggermente il capo.
Inuyasha, stupito da tanta cortesia, superò l’immenso uscio.
Oltre c’era un lungo corridoio che si diramava in più stanze, chiuse da altrettante porte.
La donna gli fluttuò al fianco. Chiuse la porta alle loro spalle e l’aria all’interno del palazzo si fece più calda.
Ora Inuyasha si sentiva davvero in mondo terreno, i capelli non ondeggiavano più verso l’alto e tutto sembrava finalmente reale.
Solo l’aria che gli entrava in corpo e quella sirena sembravano presagire qualcosa di magicamente strano…
-Allora?- chiese il ragazzo fissandola.
-Vieni con me, prego- disse indicando la seconda porta alla sua sinistra.
Il mezzo demone la seguì malvolentieri, le mani dietro la testa e lo sguardo verso l’alto. Il soffitto era alto, dello stesso materiale delle pareti.
-Entra!- gli sorrise la sirena accostandosi alla porta.
-Mmmm- rispose in un grugnito Inuyasha.
La stanza era grande, arredata con mobili di legno molto semplici ma di buona fattura.
Alle pareti erano appesi quadri raffiguranti mostri e battaglie epiche. Al centro della sala c’era una stuoia nera e soffice dove la giovane si sedette, ripiegando la coda squamosa sotto di sé.
Aveva una veste bianca che le cingeva la vita, allacciata al collo e incrociata dietro la schiena candida.
Sorrise -Accomodati Inuyasha- ripeté affabilmente.
Lo hanyou si sedette incrociando le gambe e appoggiando i gomiti sulle ginocchia. Mise la testa tra le mani e fissò imbronciato la sirena che incominciò a parlargli:
-Mi scuso per la scortesia di poco fa- proferì inizialmente con una voce piena e suadente. Inuyasha inarcò un sopracciglio.
-Il mio nome è Basileida e sono la regina di questo territorio-
Il mezzo demone sollevò il capo, la cosa poteva farsi interessante…
-Solitamente chi viene qui non ha un corpo ma solo un’anima, è un globo informe di energia fluttuante… quando si varca la soglia del mio regno si diviene sirene, come me… guarda pure dalla finestra alle mie spalle!- lo incoraggiò.
Inuyasha si alzò e camminò verso la finestra a forma di triangolo, tutti gli spigoli erano arrotondati e circondati di intarsi color oro. Si sporse e vide un grande giardino, con alberi ancora ricchi di fiori e frutti, prati, laghi e monti in lontananza… I campi erano popolati da sirene verdi-gialle con un corpo evanescente ma vivo e mobile.
Rimase per un po’ appoggiato al bordo della finestra a pensare, rapito da quel ridente paesaggio:
“Ma che posto è? Come ci sono arrivato… mi sono risvegliato nella sabbia e…” il mezzo demone era molto confuso “Ah, Sesshomaru… quello scemo si era fatto manipolare da Naraku… però la battaglia era stata dura!” si ricordò il mezzo demone.
“Con tutti quei frammenti della sfera in suo possesso, Naraku aveva sicuramente ingannato Sesshomaru e lo aveva mandato ad uccidermi… ci è quasi riuscito!” si disse soddisfatto sfiorando l’elsa di Tessaiga. “Si dev’essere rotta quando l’ho colpito mortalmente…” concluse.
Inuyasha tornò silenziosamente al suo posto.
Ancora non riusciva a capire in che posto era finito…
-Che posto è?- chiese alla regina Basileida, il più cortesemente possibile.
-Oh, mio caro… questo è il regno delle anime… dei morti!- disse la donna con uno sguardo triste.
-Sei morta anche tu?- domandò lo hanyou con un’espressione ebete dipinta in volto.
-Certo… come tutti!- rispose la sirena.
-Allora come ho fatto a finire qui?- si chiese ad alta voce il ragazzo che non riusciva a capire.
La sirena sospirò scuotendo la testa e facendo ondeggiare i lunghi capelli viola che le ricoprivano le spalle e la stola bianca che le cingeva il petto –Mio caro, tu stesso sei morto ormai!- proferì.

…Le parole lo colpirono più forte di quanto nessuno avesse mai fatto…

 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: