torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: IL RITRATTO DELLO SHOHOKU
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: augure galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/05/2004 19:47:16 (ultimo inserimento: 04/09/04)

ad una studentessa dello shohoku viene commissionata la realizzazione di un quadro che ritragga la squadra di basket...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -





Tutto è cominciato cinque mesi fa.



Mi chiamo Kaory ho 16 anni e frequento la seconda liceo presso l’Istituto
Shohoku di Kanagawa. Sono iscritta a due club, quello di disegno e quello del
giornale.
Il mio liceo non è mai stato particolarmente rinomato, ma da alcuni mesi a questa
parte capita spesso di vedere studenti di altre scuole aggirarsi per il giardino
in cerca della palestra dove si allena la nostra “famosa squadra di basket".
Ed è proprio questo il punto cruciale della mia storia, la squadra di basket,
che dal nulla è passata agli onori della cronaca grazie alla vittoria sul
fortissimo Sannoh durante il campionato nazionale.
Come vi ho già detto faccio parte del club di disegno..e sono davvero brava!
molte delle mie "opere" vengono pubblicate sul Torch il giornale del liceo,
tant'è che posso vantare di essere piuttosto popolare..forse troppo… ma è stata
proprio la combinazione di tutti questi fattori a dare inizio alla mia favola…

Andiamo con ordine.

Erano appena terminate le vacanze estive e la scuola era ricominciata puntuale
come sempre.
Ricordo quella mattina come fosse ieri. Mi ero trascinata a scuola con Akane la
mia vicina di casa e amica da anni, una ragazza eccezionale che ha solo un
grosso difetto… ma ve ne parlerò più avanti.
Mancavano forse cento, macchè, duecento metri al cancello che già si sentivano
le grida provenire dall’interno del piazzale di fronte all’edificio. Perché loro
erano lì, gli eroi del liceo. Li conoscevo tutti, non di persona ma di certo per popolarità, a dirla tutta penso che non
ci fosse una sola persona allo Shohoku che non li conoscesse.
C’era da aspettarselo d’altronde dopo quello che erano stati capaci di fare!
Come non mi sorpresi di non vedere più Akane al mio fianco, già! perché la mia
amica era corsa diritta nella direzione di uno di loro, indubbiamente il più
amato e popolare tra tutti.
Mi avvicinai anch’io e come tutti cominciai ad applaudirli. Non ho mai compreso
l’ossessione di Akane, ma come amante della pallacanestro e come studentessa
dello Shohoku non potevo che provare stima e ammirazione per tutti loro.
Quel pomeriggio dopo le lezioni mi stavo dirigendo verso la sede del Torch
quando mi accorsi di aver dimenticato nello zaino di Akane il mio set di
matite. Forse non ne avrei avuto bisogno quel giorno perché c’era riunione, ma non si poteva mai dire.
Così mi diressi verso la palestra, sapevo che lei era li.
Infatti stava già sulla porta tutta rossa per l’agitazione insieme alle altre
del “Club Rukawa”. Avevo quasi vergogna ad avvicinarmi perché diciamolo, con
tutto il bene che le voglio, non è proprio il massimo essere scambiata anche
solo per un secondo per una del fan club. Mi feci coraggio perchè, e qui mi
riderete dietro, ero già stata li in mezzo.. anzi! per la verità mi sono vista
tutto il campionato, prima quello prefettorio e poi quello nazionale, mischiata
tra di loro ( e ci tengo a specificare, senza mai indossare divisa e maneggiare pon pon.). Sono delle
gran casiniste lo ammetto, ma sono simpatiche e la loro dedizione a Rukawa e
ammirevole! Ma io non faccio parte della setta, state tranquilli.
Comunque sia, recuperate le mie cose rimasi qualche minuto a seguire gli
allenamenti. Molto era cambiato in un solo giorno al club, infatti i
sempai Akagi e Kogure non avrebbero più giocato (per ovvi motivi), Miyagi era
il nuovo capitano, Mitsui che al momento non mi fu dato di capire,era
ancora li (venni poi a sapere che era stato bocciato), e il club aveva una seconda
manager, la mia compagna di classe Haruko Akagi. All’appello mancava Sakuragi infortunato, ma c’era Rukawa
e questo per le mie “amiche” era sufficiente tanto più che nessuno gli avrebbe sbattuto la porta in faccia.
A cinque minuti dall’inizio della riunione me ne andai.
Povera me! non ce ne fu mai una peggiore di quella. Come scontato l’argomento principale
era la squadra di basket, ed in particolare sollevò un gran polverone la scelta della foto da mettere sulla copertina del
Torch insomma, nessuno era d’accordo con gli altri o forse perché, obiettivamente, non disponevamo
di immagini degne di nota.
Fu in quel momento che Roy detto il "fenomeno", e capirete da soli il motivo, si alzò in piedi e cominciò a parlare.
_Ho un'idea da proporre a tutti voi_
si guardò intorno, e alla parola “voi” posò lo sguardo su di me.
_cosa ne direste di mettere in copertina non una foto bensì un disegno che ritragga lo
Shohoku?_
risposta: _......._
_intendo un'opera fatta a mano!_
Silenzio, poi confusione. Perché poi dico io, tanto era ovvio che sarebbe toccato
a me questo compito! Solo che tra un litigio e un altro, perchè non dimentichiamoci che una redazione
di giornalisti in erba è un inferno, l’idea prese una forma
sempre più diversa giacchè fu chiara l’impossibilità di eseguire il ritratto di
dieci persone in pochi giorni. La mia commissione diventò perciò quella di
realizzare un vero e proprio quadro che sarebbe stato esposto nell’aula magna
del liceo. Un modo originale per immortalare coloro che avevano portato per la
prima volta lo Shohoku ai nazionali.
Dopo tre ore la riunione fu sciolta, accantonata l'idea del disegno in copertina si optò per fare una bella foto di gruppo.
Si era fatto tardi il cielo lentamente si rabbuiava, ma prima di tornare a casa decisi di passare a dare una sbirciatina in palestra.
Non c'era più nessuno ad assistere agli allenamenti, ma i ragazzi erano ancora li nonostante fosse tardi e i loro
visi stanchi per la fatica.
Mi ritrovai a fissarli cominciando a tracciare le prime righe del disegno nella mia
fantasia mentre i giocatori, incuranti della mia presenza, continuavano a correre e saltare. I loro occhi fiammeggiavano traditi
dai loro passi che si facevano sempre più pesanti per lo sforzo, le maglie zuppe di sudore che gli
scendeva lungo i volti appiccicando i capelli alla fronte, le smorfie per un canestro mancato e sorrisi ampi per i
punti conquistati.... Come acqua e fuoco, come bianco e nero, in netto contrasto.
Mi resi conto allora della complessità del lavoro che mi era stato assegnato: come sarei riuscita ad imprimere sulla carta
tutte quelle emozioni, ma soprattutto..... come sarebbe stato il "ritratto dello Shohoku"….?




Che ne pensate? commentate, commentate...le vostre parole sono come l'aria! fossero anche critiche, l'importante è
che siano costruttive. ^_^

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: