torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: NELDORETH
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: shamani galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/05/2004 16:06:19 (ultimo inserimento: 28/02/05)

è una proposta geniale. leggete e ditemi. è a più mani, un gioco...come volete chiamarlo
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
INTRODUZIONE, PROLOGO E CAP.1
- Capitolo 1° -

NELDORETH

INTRODUZIONE:
ciao a tutti, sono Akane e da oggi sono il vostro peggiore incubo! No scherzo. Allora, cercherò di fare la seria nonostante la proposta che sto per farvi.
Mi è venuto un lampo di genio.
Conoscete tutti le fanfic Round-Robin? Sono le fic a più mani. Quelle fic sono particolari perché ognuno posta un capitolo senza mettersi necessariamente d'accordo con l'altro autore. Uno che ha voglia scrive collegandosi alla trama e personaggi già inseriti e sviluppa la vicenda come meglio crede.
Ok. Consiste principalmente in questo il gioco.
Io (qualcosa simile ad un master)on un ambientazione precisa ma piuttosto vaga comunque in modo che uno possa spaziare abbastanza, inserisco dei personaggi spiegandoli bene quelli che mi interessano e lasciando vaghi altri e passo a voi la mano. Chiunque voglia scriverci qualcosa può farlo, mi contatta in pvt nel mio fermo posta e me lo chiede, io gli fornisco i dati di ID e pass di questo account che ho creato a posta per il gioco. Solo credo necessario inserirci alcune regole. In questo modo non dovete passare a me la roba ma potete postarla voi direttamente quando volete. In conclusione risulta una specie di incrocio fra un gioco di ruolo e una fanfic a più mani.
Regole:
1. è severamente vietato inserire capitoli che non c'entrino nulla con la fic, pieni di insulti o simili. I capitoli dovranno attenersi all'ambientazione approfondendo i punti ritenuti interessanti dall'autore con libertà, ma rispettando ciò che già inserito nei limiti del possibile. Pena la cancellazione del capitolo minato di insulti o simili.
2. è severamente vietato accedere nell'account comune per cancellare i capitoli come scherzo....vedrete che se lo fate vi becco....non temete...e se vi becco guai....tanto poi riaggiungo i capitoli cancellati visto che li salvo nel mio pc.
3. chi prosegue può farlo come e quando vuole cercando di rimanere il più possibile coi tempi al passato per fare un lavoro più o meno decente. A
4. Chi prosegue può utilizzare uno dei personaggi inseriti da me all'inizio,nel primo capitolo o nei prossimi che inserirò rispettando pienamente la descrizione fisica, caratteriale e di eventuali poteri, è vietato far morire i personaggi degli altri senza permesso del creatore, è consentito solo utilizzarli moderandosi e rimanendo appunto il più fedele possibile. Stesso discorso per l'ambientazione che vi farò. Al contrario potete aggiungere tutti i personaggi che volete cercando di far centrare la loro comparsa con la trama che si starà creando.
5. abbiate pazienza nell'aspettare i pezzi seguenti, siate civili anche se qualcuno tocca personaggi che non volete, non prendetevi per i capelli qualora nascano discussioni, cercate di seguire la trama impegni permettendo, cercate di seguire un filo logico.
6. inseriamo ogni genere possibile senza incentrarci troppo sul comico, sul drammatico o che altro. Così si accontentano tutti. Cerchiamo di fare una cosa non troppo poco seria ovvero stupida, ma divertiamoci. Prendiamolo per quello che è: un gioco.
7. se avete domande contattatemi a questo indirizzo di fermoposta. In caso sono akanemikael e se cercate il mio nik mi trovate e potete contattarmi là.
8. la pubblicazione è libera, potete metterla dove volete negli altri siti ma dite quali sono così non li si mette due volte. Ovviamente parlo della fic, non dell'introduzione.
9. il resto non specificato è libero comunque come ho già detto prima sapete coem trovarmi.
10. spero di non aver dimenticato nulla!
11. DIVERTIAMOCI!

Contattatemi subito e in tanti per avere i dati, miraccomando!

Buona lettura e buon proseguimento.
Dai fatemi contenta e scrivete!




PROLOGO: PROFEZIA

Così dice la profezia:

unione sconsacrata
unione proibita
unione maledetta
unione benedetta
unione odiata
unione amata
unione drammatica
unione finita
unione perduta.
Perdona quei peccatori insani
Oh Creatore Universale
Dalle loro bocche è uscito il peccato
Dai loro corpi è uscito il peccato
Dalla loro unione è uscito l'innominabile
Strega della Magia Universale e Vampiro Primordiale
Essi erano
Hanno pagato
L'inesistenza li ha colpiti
Morti
Ma la loro creatura permane
Impossibilitati ad ucciderla
Al suo risveglio
Neldoreth cadrà nel caos
Allora sarà la rovina
Salvaci
Mandaci un angelo di fiamme dal cielo
Purificaci
Trova la condanna
E liberaci dal male
Uccidi la regina del caos
prima che ella si risvegli.
Amen

Così sarebbe accaduto.

CAPITOLO 1: NELDORETH
Nasceva. Tutto nasceva da quel calice leggendario. Uno di quei calici creduti sacri e idolatrati. Tutto nasceva ogni giorno primordiale da quell'oggetto dorato della giusta e normale grandezza che splendeva. Privo di ornamenti o pietre particolari. Circondato da una barriera trasparente a forma di piramide rovesciata. Da quel calice era nato tutto quel giorno di secoli infiniti connessi ad un universo senza ritorno. Un universo sconosciuto. Quel calice aveva creato la vita e la morte. Il bene e il male. La luce e le tenebre. E tutte convivevano in quel mondo straordinario,suddivise da quell'albero gigantesco centrale che ingolbava un altro più piccolo,abbracciato da un nodo sempre nel legno. I rami nodosi si espandevano nel cielo immenso e le foglie dalle forme mai viste ricoprivano quelle braccia così forti e incrollabili.
L'albero attraversato da una barriera trasparente simile a vetro trapassabile divideva il mondo in due parti.
In una era giorno, nell'altra notte.
Una luce e l'altra tenebre.
Una bene e l'altra male.
Una benedetta e l'altra maledetta.
Una con creature fantastiche angeliche di luce e l'altra con creature fantastiche infernali di tenebra.
La parte luminosa era dorata e illuminata dai raggi di un sole splendente abitato e sostenuto da una creatura alata creata da quei stessi raggi del sole. Aveva lunghi capelli di luce che si disperdevano nel cielo d'oro. Una veste di veli composta anch'essa da luce lo avvolgeva, era al vento. Occhi inguardabili.
Il suo mare che confinava con l'altro oscuro si infrangeva arrivando fino a quel calice protetto che stava sospeso precisamente nel confine di quelle acque azzurre cristalline e nere pece.
In quella parte c'erano abitazioni e foreste e tutto era pieno di vita, di gioia e di bellezza pura, semplice e incontaminata. Elfi e fate giocavano sulle cascate e fra i fiori dorati. E come loro ogni creatura di luce.
Accanto al confine si poteva distinguere nell'illuminazione che si fondeva tra oro e argento creando un atmosfera dai toni indescrivibili stava sola una creatura vestita completamente da una pelle d'animale sconosciuto calda e abbondante che scivolava morbida e vellutata lungo il corpo forse d'uomo, forse di donna. Sul capo chino un cappuccio dello stesso animale agghindato da due simboli rappresentanti scaccia demoni con lunghissime piume bianche e nere, gli ricopriva i capelli neri scoprendo solo una parte del suo volto dai lineamenti indiani e affascinanti, con occhi sottili allungati verso le tempie color ebano. Quegli occhi magici che sembravano vedere oltre l'infinito ma che invece non possedevano il dono della vista, si chiusero subito mentre lei a braccia incrociate si sedeva come gli antichi beduini del deserto facevano,incrociando a sua volta le gambe da in piedi e finendo appoggiata a terra nella posa eretta di meditazione. Cosa vedeva nella sua oscurità eremita ai confini di quel mondo, ai piedi di una montagna. Che creatura era? Maschio o femmina? Si poteva pensare femmina. Non mostrava un minimo segno di cambiamento. Forse era talmente immersa nella meditazione che la sua mente la stava portando a nidi lontani e sconosciuti. Cosa faceva? Una Shamana...l'ultima della sua stirpe. Che poteri possedeva ancora una creatura isolata dal resto della sua gente perché nata priva della vista, senso essenziale per loro per vivere? E il vento le faceva compagnia come lo faceva anche con altre creature viventi in quello e l'altro mondo.
Un elfo dai lunghi capelli biondi che splendevano come il sole stava compiendo al sua purificazione nelle Sacre Acqua dorate. Una cascata gli scendeva accanto bagnandogli la pelle bianca e delicata. Era di una bellezza rara ed effimera. Anche lui sembrava splendere di una luce propria. Carico di poteri il fiume donava energia infinita al giovane meraviglioso elfo spiato da una neo ninfa dei fiumi. La piccola creaturina era dello stesso colore delle acque e si confondeva con le foglie verdi miste all'oro fuso. Aveva dei colori così straordinari che si sarebbe potuti stare ore e ore ad osservare il freddo e staccato essere leggendario sciacquarsi mentre allo stesso lago, solo poco più in là il suo unicorno color neve appena caduta, maestoso oltre ogni dire, si abbeverava e si riposava. Il suo fedele compagno altrettanto fatato.
In un campo di fiori color alba, un fiore in particolare si stava aprendo. Stava sbocciando. I petali larghi sfumati alla radice per poi schiarirsi alle punte mostrarono una volta aperto un'altra ennesima creaturina fatta di luce. Era una fata le cui piccole ali trasparenti quasi erano ancora immature. Possedeva vaporosi capelli biondi raccolti sulla nuca in un'acconciatura che sfuggiva ai nastrini che le tenevano alta. Si era appena destata e il bianco vestitino corto leggero era coperto di pieghe. Man mano che si muoveva sbattendo flebilmente le ali queste l'illuminavano tutta espandendo dal suo corpo sottile e fragile una polverina dorata.
Nel villaggio giù a valle, come tanti in quella parte di mondo e nell'altra ce n'erano, vi era uno in particolare conosciuto come quello degli umani. Uomini e donne normali ci abitavano convivendo anche con gli altri esseri fantastici come se fosse la cosa più naturale del mondo. Si indaffaravano ognuno con la sua vita. In un altro villaggio vi era la prevalenza di maghi e streghe bianche dall'aspetto molto simile agli umani, ma con piccole differenze quali i colori degli occhi. Essi infatti erano uno di un colore e uno di un altro. Sempre. Ogni strega o mago, sia bianco che nero che di magia universale, aveva un occhio di un colore e l'altro di un altro. Anche i capelli spesso accadeva che erano strani e inverosimili con forme assurde e colori insoliti.
Questi e altri esseri abitavano quel mondo di luce.
L'altro mondo di tenebra invece possedeva materialmente le stesse cose, ovvero villaggi, boschi, deserti, fiumi, monti...nulla di più, nulla di meno, ma le creature che l'abitavano erano completamente differenti.
Nel cielo notturno alta fra le stelle, seduta su dei fili luccicanti come un altalena sostenuti alle estremità da dei tesserini minuscoli magici con ali piccole, stava una nuova creatura corrispondente al Figlio del Sole dell'altro lato. Questa fanciulla dall'aspetto più femminile era avvolta da un velo che la ricopriva tutta eccetto le braccia, il velo era argentato come anche la sua pelle e i suoi occhi....e i capelli lisci fluttuanti dell'aria brillavano. Fra le mani teneva la luna del medesimo suo colore. Uno spicchio di luna come se tenesse un arpa e la stesse suonando.
Il posto alternava boschi e villaggi a spazi landi e deserti in pietra e terrasecca. Era tutto color argento, violaceo e nero. Ogni cosa. In un villaggio in rovina vi sovrastava alta una lunga colonna rovinata sulla cui estremità vi era seduto un essere di pietra. Era un Garoyle ma molto più affascinante di quelli normali conosciuti. Aveva l'aspetto circa di un uomo, la pelle di pietra grigio chiaro, i capelli folti e mossi erano lunghissimi e neri dai riflessi color pietra anch'essi. Orecchie a punta e occhi sempre chericordavano il medesimo materiale di cui era composto. Era seduto sulla colonna come facevano i gatti ma le gambe terminavano in sfumature trasparenti per poi diventare inconsistenti e confondersi con la colonna e la notte circostante. Sulla schiena aveva ali grigie come quelle dei demoni o dei pipistrelli. Costui si guardava intorno come a vigilare sul suo territorio o ad aspettare qualcuno. Le sue vesti grigie non erano molte, ricoprivano solo pochi tratti del suo corpo marmoreo.
Nel bosco argentato e violaceo color notte profonda vi aggiravano disperatamente anime e spiriti sospesi tra la vita e la morte. Vagavano in preda ad una disperazione acuta. Essi erano anime dannate che non potevano andare nell'aldilà perchè non trovavano pace. Fra gli alberi e la vegetazione fitta si distinguevano chiaramente e sfuggevolmente queste sagome senza piedi con le braccia alzate verso il cielo a maledire l'umanità, il loro grido, il loro pianto si udiva spesso ed era così straziante da ferire gli orecchi. Erano loro che avevano fatto di quel bosco la Foresta Maledetta o anche Foresta Spirituale. Chiunque vi entrasse non faceva più ritorno perché quelle anime angosciate finivano per far impazzire chiunque si addentrasse.
E fra le strade delle città molti esseri, umani e non, si aggiravano anch'essi con animi poco puri. Erano tutte creature di ombra, ad eccezione degli umani che erano comunque tutti ladri e delinquenti. In un vicolo buio una nuova creatura consumava il suo pasto notturno. Si nutriva come ogni volta che aveva fame. Era una delle creature più dannate e pericolose. Era un vampiro.
Costui compiva il Bacio della Morte su un umano qualsiasi. A lui non gli importava chi fosse. Importava solo poter provare una sensazione così orgasmica, di morte e di nascita. Era una cosa indescrivibile. Quei denti affondati nella carne avevano lacerato con due punti la giugulare del collo e la bocca così maledettamente bella circondava la ferita succhiando avidamente ma lentamente quel sangue che usciva e riempiva la sua bocca donandogli la vita, l'anima, il potere, il nutrimento, l'eternità e l'infinito. I battiti. Li sentiva forti. Erano forti. Il suo e quelli della vittima. Erano battiti che all'inizio andavano disuniti ma poi seguitavano e si univano. Si univano battendo fortissimi assordando mentre lui poteva anche morire per quella sensazione e quel sapore dolciastro e caldo di ferro e fuoco nella gola. Scendeva liscio e i battiti da forti andavano sempre più affievolendosi. Era un unione così perfetta. fino a che il cuore non smise di battere e il vampiro dai bianchi e lunghi lisci capelli dovette per forza separarsi per non morire a sua volta. Rimase seduto a terra di fianco al corpo nudo della sua vittima sedotta e Baciata fino alla morte e al segreto primo dei Vampiri. Costui dalla bellezza così fine e seducente da essere un dannato per l'eternità era una delle creature più malvagie degli esseri d'ombra. Era bello e provocante, forte, maligno, sensuale, dannato, irresistibile, libero, inarrestabile, incontrollabile, ricercato. Era la creatura più splendida della sua specie maschile. Ed entrare nel suo cuore era una cosa mai accaduta per il semplice fatto che lui non ne possedeva uno. Era l'esemplare di massima aspirazione per la sua stirpe, il più antico rimasto eppure quello che sembrava più giovane fisicamente. Con quel corpo sottile e pallido sotto la luna argentata. Dalla bocca gli scivolava sul mento un rivoletto di sangue e i suoi denti ricoperti di sangue presto coperti dalla sua lingua che leccava ogni traccia di sangue rimasta. E quel sorriso maligno e malvagio ma al contempo sensuale colpì le solite creature della notte ete4rna che spiavano creature simili innamorandosene.
Costui si chiamava Senteehr e la sua potenza come ognuna di quella dei vampiri raggiungeva picchi altissimi.
Il Garoyle non era l'unico che cercava e vigilava...un'altra creatura quella notte cercava la sua preda o un divertimento.
Probabilmente era al pari della potenza di un vampiro. Era un demone inferiore scacciate dal regno dell'Aldilà. Eraun essere asessuato col torace maschile ma privo dell'elemento maschile o femminile. Era molto aggraziato
ed effeminato con vestiti di pelle rossa che gli lasciavano scoperto gran parte del corpo magro e femminile. I capelli raccolti erano scuri dai riflessi rossi, il volto truccato un po'. Era molto bello. Non possedeva i poteri demoniaci altrimenti nessuno avrebbe potuto reggere il confronto con lui. Era un essere che aveva compiuto un atto per il quale valesse l'esilio da quel regno infernale. Ora gli piaceva stare in quel lato di mondo a divertirsi e a sedurre, a fare un po' di casino e confondere tutti coloro che lo guardassero. Aveva delle ali, all'occorrenza, ali alate nere. Lunghi guanti sempre di pelle rossa e le lunghe e snelle gambe scoperte erano circondate da dei stivali neri velati in fondo. Aggirandosi per le via continuava a pensare ad un modo per passare il suo tempo.
Anche qui coem nell'altra parte di luce, c'erano queste e molte altre creature tenebrose.


Sotto l'albero della Vita, sotto terra, al suo centro preciso, c'era una stanza buia. Una stanza dalle medie dimensioni. Una stanza segreta custodita solo da un essere in ombra che avvolto da un mantello nero che non mostrava il suo aspetto.
Al centro della stanza cera una bolla sospesa nell'aria, una bolla trasparente. Dentro di esse stava una creatura raggomitolata, dormiva abbracciando le ginocchia e i lunghi capelli blu notte un po' mossi e un po' lisci erano spettinati intorno al suo corpo dal quale la nudità era nascosta. Si distingueva solo la pelle dell'incrocio fra azzurro e viola, alcuni segni ogni tanto sul corpo, simboli antichi in un colore più scuro, un altro dorato sulla fronte e la bocca nera. Sembrava una ragzza ma il volto non si capiva come fosse.
Costei emanava seppur addormentata da secoli un energia tale da ricordare la Distruzione.
Dormiva da secoli, dalla sua creazione maledetta.
Quando si sarebbe svegliata?
Chi l'avrebbe trovata?
Chi era?
Che fosse la creatura della profezia che era propria di quel mondo?
Energia devastante.
Quegli occhi non avrebbero mai dovuto aprirsi o l'equilibrio di quel mondo così speciale e particolare sarebbe andato perduto e ogni cosa sarebbe caduta.
Lei era la Regina del Caos che tutti temevano e cercavano per distruggere.

FINE CAPITOLO 1

[NdAkane: io vorrei prendermi il vampiro, se si è capito, poi gli altri personaggi se volete potete prenderli e gestirli come volete come detto anche nelle regole. Aggiungete chi volete. Spero continuiate e che il cap non sia troppo lungo. Non fate svegliare ancora la regina Del Caos, aspettiamo un po' che la storia prenda forma. Direi che lei la si può tenere insieme. Boh, non credo di avere altro da dire. A presto.]


 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: