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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA RICERCA DEL POTERE...IL PREZZO DELLA DISPERAZIONE.
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: eiryn galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/05/2004 18:59:33

è l`inizio del ``libro`` ispirato a d&d e al fantasy che sto cercando d scrivere:narra la vita di una giovane elfa che...scopritelo voi!commentate pur
 
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MITHAR
- Capitolo 1° -

L'ennesimo carro sfilò sotto i suoi occhi senza destare in lei il minimo interesse.
Il numero dei commercianti diretti alla capitale con la speranza di concludere affari durante la Fiera di Mezza Estate era notevole, ma non paragonabile a quello dei viandanti che, stremati dopo giorni se non settimane di marcia, arrancavano lungo il sentiero nell'afa pomeridiana.
Un costante fiume di avventurieri, mercanti, straccioni e semplici curiosi affollava il grande portone d'accesso, per sfilare poi sotto lo sguardo annoiato delle guardie cittadine.
Tutti i nuovi arrivati affrettavano il passo quando, dopo l'ultima svolta della strada, l'immensa città di Mithar appariva loro d'innanzi.
Situata in un'ampia valle percorsa dal fiume Falanni, protetta ad Est dalla foresta e ad Ovest dai monti, collegata alle altre regioni per via fluviale, grazie a passi montani, a sentieri boschivi e alla comoda Via Sud, la capitale risultava essere l'ideale polo commerciale facilmente difendibile e perciò sede di potere e ricchezze.
Il gioiello dei Domini Centrali rappresentava per molti il luogo dove ottenere fortuna, una vita migliore o una seconda possibilità per ricominciare, lasciandosi alle spalle le miserie del passato... questa era la speranza che dava forza alle gambe esauste e coraggio ai cuori oppressi.
*Tuttavia la realtà non sempre coincide con i nostri desideri*, rifletteva amaramente
l'elfa osservando da lontano i viandanti farsi sempre più radi con il passare delle ore.
Diversamente dalla maggioranza dei pellegrini, Amaranthae aveva percorso il sentiero nella foresta piuttosto che l'affollata Via Sud, scegliendo il canto della natura ed i ricordi come unici compagni.
Il viaggio si era rivelato lungo ma piacevole e per la sua intera durata non si erano verificati incontri spiacevoli o problemi di sorta, probabilmente perchè la donna si trovava nel suo elemento naturale. Nata e cresciuta nella Grande Foresta, patria degli Elfi dei Boschi, non avrebbe potuto infatti sentirsi maggiormente a suo agio.
Il sole stava eclissandosi oltre la catena montuosa del Khar'na Rel, decretando l'imminente sopraggiungere della notte e la temperatura, così elevata durante il giorno, veniva mitigata da una piacevole brezza.
Dato un ultimo sguardo all'orizzonte, Amaranthae si lasciò scivolare a terra dal ramo su cui aveva trovato un fresco e sicuro riparo. Con un sospiro abbandonò le ombre create dalla fitta vegetazione, percorrendo con passo volutamente lento le poche centinaia di metri che la separavano dalla Via Sud, e procedendo poi verso la città.
La sua andatura solitamente leggiadra era gravata dal disgusto che provava osservando Mithar e che, lo sapeva perfettamente, sarebbe aumentato una volta oltrepassate le tozze mura. Tuttavia non poteva far altro che avanzare, come deciso di comune accordo, consapevoli entrambi che la determinazione guida dei loro passi avrebbe potuto condurli alla morte. Poteva quasi avvertire la presenza del compagno al suo fianco invece, per la prima volta da anni, entrò in una città da sola.
Com'era strano procedere senza la familiare figura tenebrosa, così simile alla sua eppure in grado di infonderle un prezioso brandello si serenità!
Amaranthae indurì la propria espressione e soffocò sul nascere ogni sentimento, per concentrarsi su quanto la circondasse.
Superò le guardie adibite alla sorveglianza del Portale Sud mostrando ancor minore interesse di quanto esse non facessero con i visitatori, badando però ad avvolgersi nel mantello nero affinchè buona parte della veste non fosse visibile.
Difficilmente sarebbe riuscita ad evitare le fastidiose domande di rito se avesse rivelato l'elegante abito. L'ultima cosa desiderata era divenire oggetto di attenzione o curiosità da parte dei rappresentanti dell'ordine pubblico, perciò sarebbe stato saggio apparire come una dignitosa ma semplice viandante, non particolarmente differente dalle altre.
Lasciatasi così indenne alle spalle la ampie mura con i loro pigri custodi e l'adiacente terreno polveroso adibito al carico-scarico dei carri, ormai gremito e brulicante d'attività, si ritrovò al principio di un viale che si estendeva maestoso fin dove il suo sguardo poteva spingersi.
Il lastricato rifletteva debolmente la luce del tramonto, tingendo di rosso le foglie degli alberi piantati ad intervalli regolari e diffondendo un'atmosfera di tranquillità mistica...o così sarebbe accaduto se la città fosse stata deserta...



Ok,il primo capitolo è andato ed il secondo arriverà presto.
Gli altri?Temo quando la scuola mi darà tregua...che fatica...
La narrazione è lenta,me ne avvedo, ma un libro non può svelare da subito la sua trama... Pian piano la protagonista e la sua vicenda si riveleranno,abbite pazienza.

[Venduì Axia,la prox parte magari te la faccio leggere in esclusiva (se me ne ricordo...) A domani!!]

Ah,dimenticavo: ringrazio il buon Daeca e tutto il team di Eclipse che mi hanno ispirata! Anche se prob non leggeranno mai questa storia.
 
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