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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: CRYSTAL POWER
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: bea-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/05/2004 20:58:03 (ultimo inserimento: 22/11/04)

all`epoca dei cavalieri, le armi, i duelli e le dame io canto... con il potere di strani cristalli...
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! Che bello, vi sono mancata? Sono tornata con un'altra bellissima ficcy (spero..^^''')! Non volendo e non potendo fare un seguito di "Amicizia" (chi vuole saperlo si legga la ficcy che spiega^^), ho cominciato una nuova storia e la mia testa scoppia di nuove idee... So che di questo primo capitolo, che in verità è il prologo, non ci capirete molto, ma nel prossimo si chiarirà tutto^^ O quasi... ehehehe... Adoro tenervi sulla corda >:)! Ditemi cosa ne pensate di questo inizio, anche critiche, per migliorarmi^^! Baci baci, note a fine capitolo =**




Nella fitta boscaglia cavalcava un bellissimo stallone.
Niveo, col manto sudato, la criniera svolazzante.
"Corri Nerachioma, corri!!!" lo incitava il cavaliere.
Il bianco cavallo accellerò, evitando le numerose radici che sbucavano dal terreno, calpestando il verde muschio. Lo spronò ancora, stringendogli i fianchi con i talloni.
Dietro di lui, tre, forse quattro inseguitori.
Spietati, con l'ordine di ucciderlo se solo si fosse messo in mezzo, tra loro e la missione. Ed era proprio quello che stava facendo...
Il veloce cavaliere si guardò alle spalle. Le quattro figure guadagnavano terreno. Gli spadoni pendevano al loro fianco.
"Dannazione..." imprecò il giovane.
Strinse più forte il fagotto che aveva in mano.
Fece voltare il cavallo verso il profondo degli alberi, evitando i rami che ostruivano il sentiero.
"Ehi ha svoltato!" esclamò uno degli inseguitori.
Tirarono le redini delle loro cavalcature, bloccandole di colpo.
Gli animali si imbizzarrirono, nitrendo spaventati.
Uno di essi cadde dal dorso del cavallo. "Proseguiamo, non possiamo lasciarcelo sfuggire!!" urlò un uomo dalla cavalcatura pezzata. Gli altri annuirono, riprendendo la corsa.

Gli zoccoli degli animali battevano ritmici sulla terra umida.
Il sole non filtrava tra i rami del bosco. Faceva freddo.
"Li abbiamo seminati, bravissimo Chiomanera..." sussurrò la figura tirando le redini dello stallone. Questo sbuffò, rallentando e trasformando la forsennata galoppata in passo.
Ma qualcosa non andava...
C'era un silenzio opprimente tra le fronde, non un rumore. Perfino lo scrosciare del ruscello era attutito.
Il cavaliere scrutò intorno da sotto il ciuffo di scuri capelli, guardindo, accarezzando l'elsa dell'affusolata spada legata alla cinta. Chiomanera scosse la testa su e giù, sbuffando. Anche lui era agitato.
"Non mi piace questo silenzio..." sussurrò la figura, facendo fermare la bestia. Scese da cavallo con un balzo.
Annusò l'aria come un animale, cercando di avvertire la causa della stranezza. Un rumore di ramo spezzato lo fece voltare di colpo.
Estrasse la spada "Chi va la?!" chiese mettendosi in guardia.
Nessuna risposta...
"Forse sto solo diventando troppo nervoso" borbottò rinfoderando l'arma e prendendo le redini di Chiomanera.
Si diresse al ruscello per abbeverarsi.

"Eccolo li..." sibilò quello che probabilmente era il capo. Scesero tutti dai cavalli e si nascosero nei cespugli. "Al mio segnale lo colpisci... Dritto nel petto..." disse con un ghigno al suo compagno, che estrasse l'arco.
Quello incoccò una freccia e prese la mira. "Aspetta, non ancora..." lo bloccò l'altro suo compagno.
Abbassò l'arco e rimase in attesa, carezzando la coda piumata della freccia di legno.
Intanto, il misterioso cavaliere aveva fatto dissetare il cavallo e ora beveva la cristallina acqua del ruscello, chinato sulla cascatella.
Chiomanera sbuffò irrequieto, agitando la scura criniera, picchiando gli zoccoli a terra.
"Che c'è adesso?" chiese scocciato, alzandosi e andando a carezzare il muso dello stallone.
Un altro rumore di ramo spezzato risuonò come uno sparo nel silenzio della foresta. Accadde tutto in un attimo.
"ORA!!" esclamò l'incappucciato facendo segno al suo compare.
Scagliò la freccia diretta verso il petto del ragazzo.

Il cavaliere vide la freccia dirigersi verso di lui e si spostò di lato ma non la evitò. L'arma si piantò dritta nella spalla sinistra, perforando la pelle. Il giovane lanciò un gemito e si accasciò a terra, tenendosi la spalla dolorante.
"Mancato, dannazione!! Finiscilo, presto!!" ordinò nuovamente. L'uomo incoccò rapido un'altra freccia sulla corda tesa.
"Non ve lo lascerò... prendere..." ringhiò il ragazzo, alzandosi ed evitando la veloce freccia, che si conficcò nel terreno.
Si strappò la freccia dalla carne con un lamento.
"Vai Chiomanera!!!" gridò il cavaliere allo stallone, che prese a galoppare velocissimo. Il suo padrone si aggrappò alla sella con la mano destra, saltandogli in groppa. Il misterioso fagotto era nascosto nella bisaccia.
"Diavolo... Come accidenti fa ad avere così tanta energia?!" urlò il capo salendo immediatamente in groppa alla sua cavalcatura.
Gli altri due compari lo seguirono nel folto nel bosco.

Dal braccio sinistro del giovane scendeva una sia di sangue scarlatto e la camicia di tela era color porpora vicino all'attaccatura della manica, sotto il mantello scuro.
Teneva le redini con una sola mano e un dolore lancinante gli attanagliava l'arto. Stava perdendo energie...
Passò veloce in una radura, sbucando sull'orlo di un burrone...
Vicolo cieco!
"No..." rantolò il ragazzo frenando la corsa di Chiomanera. Cercò un'altra via di fuga ma le pareti dello strapiombo erano lisce.
Davanti la morte, dietro lo stesso...
"Non mi resta che affrontarli" pensò. Sguainò la spada e si preparò alla battaglia. Si accertò che il fagotto fosse ancora nella bisaccia...
"Sai dove andare, in fretta..." disse al cavallo dandogli una pacca sulla coscia. Quello lo guardò penetrante con gli occhi chiari sotto la folta criniera. "Non ti preoccupare, tornerò" lo rassicurò carezzandolo sul muso.
L'animale sbuffò e corse via, portando con se il carico misterioso.

"E' in trappola, oramai è nostro..." sibilò velenoso il capo, spronando il suo pezzato fino al bordo del burrone. Ma del cavaliere non c'era traccia...
"Dov'è andato a finire?" esclamò l'uomo con l'arco, scendendo dal cavallo e sguainando lo spadone. Gli altri imitarono il suo gesto.
"Cercavate forse... me?" chiese il giovane saltando giù da un albero e atterrando davanti ai loro occhi.
Sotto il cappuccio, la bocca del capo si storse in un malvagio ghigno "Consegnaci quello che sai, se hai cara la pelle..." intimò un corpulento uomo. Il giovane estrasse la spada "Venitevelo a prendere..." li sfidò.
L'uomo con l'arco si fece avanti, tirando un poderoso fendente sul capo del cavaliere, che lo parò con il braccio sano. Lo fece indietreggiare a colpi di spada, fin sul bordo del profondo strapiombo. L'altro corse in suo aiuto.
"Divertitevi con lui ma la pietra lasciatela a me..." ringhiò il capo. Quelli scoppiarono a ridere, ingaggiando un violento duello con il ragazzo, che si difendeva a fatica per via della ferita alla spalla.
Il metallo della armi cozzava l'uno contro l'altro, parata, contrattacco, un'altra parata.
Non poteva resistere a lungo...
Dopo un'attacco combinato dei due, la spada del giovane cadde a terra. Era inerme, totalmente.
"Arrenditi sciocco, non hai più scampo..." sussurrò il capo, mentre i suoi scagnozzi tenevano puntati gli spadoni alla gola del malcapitato. Li squadrava con odio.
"Dicci, dov'è il tuo cavallo?" chiese strafottente.
Silenzio...
"Rispondi pivello!" ordinò l'uomo più corpolento. Tagliò la guancia del cavaliere. Un rivolo gli scese fino alle labbra. Ma non un suono uscì dalle labbra serrate del giovane.
"Piuttosto la morte..." ringhiò velenoso stringendo i pugni "Ma la vostra!!" esclamò poi. Tirò un calcio al polso che reggeva la spada, impossessandosene. Trafisse in pieno stomaco l'uomo più robusto, che cadde a terra agonizzante, morto sulla sua stessa lama.
"Maledetto moccioso!!!" urlò il capo fiondandosi contro di lui.
Ma il giovane... Si gettò nel burrone, deciso a tuffarsi nell'impetuoso fiume sottostante. Ci riuscì...

"Ci è scappato..." disse l'uomo con l'arco, guardando il tuffo del ragazzo nel torrente. "E adesso che diciamo al nostro mandante...?" aggiunse con una leggera nota di panico nella voce. Il capo della spedizione si limitò a lanciare la sua spada nell'albero, che si conficcò nel tronco, vibrando. Urlò di rabbia, facendo volare via dagli alberi circostanti gli uccelli.
Avevano fallito la missione...


To be continued...




Allora!! Non ci avete capito niente, vero? Ho impostato apposta in questo modo, senza fare nomi... Vediamo se indovinate^^
Il titolo della fanfiction credo che spieghi un po' la mia idea di fondo, tradotto vorrebbe dire "La potenza dei cristalli", ma in inglese fa molto più effetto, vero? (Patetica...-.-''' NdTutti) Ma non voglio fare spoiler, capirete tutto in seguito^^
Vorrei però fare una precisazione: essendo un A/U (Alternative Univers) ambientato all'epoca dei cavalieri (più o meno nel Milleduecento, Milletrecento...) non ci saranno le trottole ma... qualcosa di diverso^^ Spero di soddisfarvi ugualmente, ma ora è presto per parlare, in seguito si vedrà...
Ora vi lascio, a presto e mi raccomando COMMENTINI^^
Baci Smakkkkkkk =** Bea


 
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