IHAI
- Capitolo 1° -
Kei non staccava un attimo gli occhi dall'ihai* di suo padre. Il suo sguardo era freddo e impassibile come era sempre stato...non un minimo sentimento trapelava dal suo volto...non una lacrime gli scendeva in viso. Sembrava non udire affatto le parole cattive della gente intorno a se. "Quel delinquente del figlio lo ha portato alla tomba....". In realtà le sentiva anche troppo bene...ma non reagiva...dentro di lui c'era solo una grande voglia di gridare...piangere...sfogarsi finalmente con qualcuno...ma non lo faceva...sarebbe stato come darla vinta a tutte quelle persone che gli stavano intorno e gli volevano male...sarebbe stato solo un segno di debolezza...e lui ora doveva, invece, dimostrarsi solo forte...molto forte.... Non era un momento facile per lui...aveva da poco scoperto di essere, in realtà, uno splendido e leggendario Asura*...e poco tempo dopo si era suicidato suo padre...ma kei sapeva benissimo che, in realtà, non si trattava affatto di un suicidio...suo padre era stato ucciso...per causa sua.... Man mano che la gente se ne andava lontano dalla tomba...Kei sembrava invece avvicinarcisi...per poi, quando tutti se ne furono andati via, inginocchiarcisi davanti.... Cadeva soffice la neve...era dicembre...un mese carico di tristezza e brutti ricordi per lui...ricordi di quando era ancora un Bambino e si trovava in Russia...ricordi di un'infanzia difficile e dolorosa...e, ora come ora, gli sembrava di rivivere gli stessi orrendi momenti.... "Padre...quanti ancora della mia stirpe sono rimasti?", disse flebilmente Kei rivolto all'ihai del padre. Rimase in silenzio per vari minuti...sperando nell'illusione che il padre gli rispondesse veramente...ma si sa...chi muore giace...quindi non si udì altro che il vento che s'insinuava tra le tombe...null'altro. La tristezza che in quel momento nel suo animo era sovrana era, per lui, un peso insostenibile.... Si alzò in piedi e si rimise nuovamente a fissare l'ihai del padre...dopodiché chiuse gli occhi un istante rimanendovi sempre davanti. Nella sua mente si fecero strada, uno per uno, i ricordi di un'intera vita...si affacciarono tutti i momenti trascorsi con il padre...sia belli che brutti.... Suo padre...o meglio...l'uomo che gli aveva detto sempre di essere suo padre...colui che si era preso cura di lui da quando lo aveva trovato pur sapendo i rischi che avrebbe corso prendendosi cura di un'Asura...era ora li...morto...coperto dalla fredda terra.... Non poteva pensarci...non poteva essere vero.... "Giuro...che ti vendicherò...", disse Kei con una rabbia crescente che covava dentro dal momento della sua morte, poi continuò "...a qualunque costo...io farò pentire coloro che ti hanno ucciso di essere venuti al mondo...nel frattempo...", smise di fissare l'ihai e guardò davanti a se la sconfinata distesa di tombe coperte da una neve che non accennava a smettere di cadere dal cielo, e aggiunse "...nel frattempo...addio....". Detto questo si voltò verso l'uscita del cimitero e, appena raggiunta, fatti pochi passi fuori dalla terra benedetta, si girò verso il cancello e lo fissò. "Ci sarà un tempo in cui raccoglierai anche le mie spoglie...ma quel tempo è ancora lontano....", detto questo si rigirò e sparì nella strada buia...sparì nell'oscurità totale...fondendosi ad essa e divenendo una cosa sola...un'ombra....
*Ihai: Tavoletta di legno mortuaria sulla quale è scritto il nome del defunto.
*Asura: Sinonimo di Demone della mitologia indiana.
Questo primo capitolo è un po' corto...ma è solo l'introduzione...spero che continuerete a leggere la mia storia ma, soprattutto, spero che vi sia piaciuta.... Spero che la commentiate...dato che io gradisco molto consigli e pareri altrui...un bacio a tutti...il vostro Katze Hiwatari...!!
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