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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: DREAMS
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: eternallover galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/04/2004 19:08:49

yumemi, vetusti e polisapienti... vi presento, dopo un lungo periodo d`attesa, il mio yumemi, ovvero tessitore di sogni...commentate !!!!
 
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- Capitolo 1° -


DREAMS

Vi siete mai chiesti cosa faccia andare avanti il mondo ?
Secondo alcuni, il denaro, conseguente al lavoro; secondo altri, la fede religiosa. C’è chi dice che siano i sentimenti.
Eppure, davanti alla crudeltà dell’essere umano, alla corruzione della vita, alla distruzione della natura, tutte queste motivazioni diventano nulle, prive di valore.
Nel profondo del vostro cuore, la vera ragione mormora la sua esistenza, ma non volete darle ascolto, ciò che lei dice non è facile da accettare, in una società razionale come la vostra.
E il mondo avanza lentamente, inesorabilmente, verso la distruzione, perché la tenue fiamma che lo alimenta va spegnendosi…
Il motore del mondo è la fantasia, che racchiude in sé le speranze, ma soprattutto i sogni.
Cosa spinge l’operaio ad alzarsi alle quattro di mattina, il direttore di banca a lavorare ininterrottamente, la casalinga a farsi in quattro per la famiglia e la casa, lo studente a non piegare le spalle sotto un fardello a lui nuovo ? I sogni.
L’uomo vive per i sogni, grazie ai sogni, nei sogni.
Ma finge di non saperlo, crea altre spiegazioni, motivazioni, scuse, “perché la fantasia nel ventunesimo secolo non porta a niente, bisogna crescere e smettere di sognare, diventare adulti, lavorare e tirar su famiglia, guadagnare e comprare la casa, la macchina, il computer, fingersi realizzati e correre dietro al tempo e alle mode perché così va fatto, arrivare al crepuscolo della vita e pensare a lasciare una buona eredità !”… la fantasia va cancellata, in un mondo serio e razionale non vi è posto per lei…e l’uomo pone fine al futuro con le sue stesse mani.
Se i sogni si esaurissero, gli uomini morirebbero interiormente. E se essi uccidono la loro fonte di vita, qualcun altro si preoccupa del mantenimento della stirpe umana. Per evitare la distruzione del mondo, le poche persone che ancora abitano questo pianeta vengono affidate a particolari Vetusti, gli yumemi.
Vetusti ? Yumemi ? Probabilmente non sapete neanche della loro esistenza, eppure vivono su questa terra dalla sua creazione.
I Vetusti sono entità immortali dotate di particolari poteri. Esistono molti tipi di Vetusti, un po’ come le razze umane, e una di queste ‘razze’ è quella degli yumemi.

Uno yumemi è un tessitore di sogni. Vive della fantasia di chi gli viene affidato, muore se il suo protetto perde i propri sogni, la propria immaginazione. Molti yumemi sono morti, perché il mondo tende a distruggere i sogni e a vivere al giorno, senza preoccuparsi del futuro.
In un’epoca ormai dimenticata dalla mente umana, ogni volta che si spegneva uno yumemi ne nasceva un altro, da un uomo…forse, dire che uno yumemi nasce da un individuo è sbagliato : non viene generato. E’ l’uomo che si evolve in creatore di sogni, se possiede una creatività davvero grande. Ma il mutamento, oltre a renderlo eterno, gli fa perdere la fantasia. Che ironia della sorte, non trovate ? Uno yumemi, che vive di fantasia, perde la propria e quindi dipende completamente da quella degli altri, perché non è un Vetusto completo. Comunque sia, se alle origini il numero di yumemi viventi era grande e costante, con l’evoluzione della civiltà e il passare del tempo i tessitori di sogni diminuirono lentamente, perché la fantasia scompariva dalla vita umana. Così, adesso nasce uno yumemi e ne muoiono cinque. I tessitori di sogni sono ormai rari, e chi viene affidato loro non parla di queste esistenze magiche…
Faccio eccezione alla regola ; pur essendo una protetta di yumemi, vi racconterò del mio tessitore di sogni, nella speranza che ciò possa ridare valore ai sogni di chi leggerà.

Il mio yumemi si chiama Sorensen Kigai.
Il suo cognome significa ‘custode’, e tale è il suo ruolo : è il guardiano di un mondo parallelo a questo, Dreams. Io lo chiamo affettuosamente Sorry, anche se vorrei che la sua indole non corrispondesse tanto alla tristezza del suo nome. I suoi così begli occhi viola esprimono tanto dolore…
Mostra l’aspetto di un ventiseienne, perché aveva quest’età quando ha concluso la sua vita mortale. Da allora sono passati vari secoli, ma il suo aspetto fisico non è cambiato. Tranne i suoi occhi… la cattiveria degli uomini rende sempre più tristi quelle ametiste.
E’ stato al mio fianco da quando ero piccolissima, ma la prima volta che lo vidi fisicamente il suo aspetto mi spaventò : la notevole altezza, gli occhi viola, e quell’apparente freddezza che i capelli corvini contribuivano ad accentuare… per una bambina di pochi anni, quella snella figura avvolta in un mantello nero rappresentava la severità stessa ; ma ben presto capii che l’iniziale distacco era solo una forma di difesa contro il dolore. Sorensen non parla molto di sé, ma da quanto ho potuto capire viveva nella Finlandia medievale, perseguitato come demonio per il colore dei suoi occhi.
Era scappato in Inghilterra, e poi in Scozia, dov’era mutato in yumemi.
Una volta gli chiesi com’era avvenuta la mutazione, ma non mi rispose, accontentandosi di chinare il capo.
Sa che leggo i suoi stati d’animo in quelle pupille d’ametista, così come colgo frammenti dei suoi ricordi quando entro nei sogni che tesse.
Eppure, nonostante tutte le sofferenze e le torture, Sorensen sprigiona una voglia di vivere incredibile. L’idea della morte come soluzione al dolore non l’ ha mai sfiorato. Vive da molti secoli, grazie alla fantasia dei suoi precedenti protetti, e questo stato di semi-immortalità non gli pesa.
Di conseguenza, da quando toccai per la prima volta la sua anima e scoprii questo profondo desiderio di vita, nacque in me una grande paura : perdere la mia fantasia. Non volevo farlo morire !
Sapevo che gli erano state affidate diverse persone, e se lo avevo affianco a me significava che non le aveva accompagnate fino alla perdita dei sogni, oppure che queste si erano trasformate in yumemi. Desideravo dunque che Sorry si allontanasse da me se avessi iniziato a perdere inventiva. Se avesse trovato un’altra persona per cui tessere sogni, non sarebbe morto.
Avevo deciso di parlargliene ; ma lui aveva scosso la testa in senso di diniego.
“Tu sarai l’ultima .”.

Ero rimasta scossa da ciò. Cosa lo aveva portato a tale decisione, proprio lui che ama così intensamente la vita ?
Sorensen si era poi sintonizzato su di me iniziando a tessere un sogno con i fili della mia fantasia, intrisi di preoccupazione ed angoscia. Cercavo di fermarlo, ma mi aveva comunque accompagnata per tutta la durata del sogno, visualizzando ciò che la mia mente proiettava del suo futuro… fino alla sua morte. Avevo chiuso gli occhi, in lacrime. Non volevo che vedesse tutto questo. Non volevo aggiungere altro dolore al già pesante fardello che le sue pupille rispecchiavano. Allora mi aveva abbracciata, e gli avevo chiesto se avesse cambiato idea. “No. Qualsiasi cosa accada, non muterò decisione.” .

Allora gli chiesi di mettermi in contatto con un Polisapiente. Rimase sorpreso, dicendomi che i Polisapienti, pur conoscendo tutto del passato, del presente e del futuro, non lo rivelano a nessuno.
Gli risposi che conoscevo già questi Vetusti. Ne avevo incontrati tre, in sogno, perché i ricordi di Sorry si erano uniti alla mia fantasia. Non avevano aperto bocca, limitandosi a scrutarmi. Sapevano tutto, ricordavano ogni minimo e irrilevante fatto, da sempre e per sempre. E proprio per questo, fin da quando sono comparsi su questo pianeta, rimangono sempre tra di loro ; conoscono le infinite possibilità dell’attimo, le parole,le discussioni sono del tutto inutili. Accettano di parlare con gli uomini, di rivelar loro qualcosa, solo se viene stretto un patto, su richiesta del Vetusto.
Decisi di incontrarne uno. Sorensen mi raggiunse ai cancelli di Dreams e mi condusse in Scozia, attraverso un sogno. Era lì che aveva incontrato i tre Polisapienti, ed è sulla quella terra dura e affascinante che incontrai il Vetusto.
Chiesi al mio yumemi di lasciarci soli. Seppur reticente, Sorensen se ne andò, contro ogni abitudine che aveva di rimanermi sempre accanto in questo mondo parallelo.
Quando scomparve, mi rivolsi al Polisapiente : “Qual è la condizione che imponi per evitare la morte del mio protettore ?”.
Quell’essere immortale abbozzò un sorriso, sapendo che avevo acquisito, attraverso i sogni, la facoltà della preveggenza. Questa era una possibilità, non un fatto reale. “I sentimenti umani sono davvero potenti” mormorò, più a se stesso che a me. Già, perché i Polisapienti tengono conto dei fatti, non delle emozioni…
Mi mostrò un altro futuro, oltre a quello che già conoscevo. E poi mi disse il prezzo che dovevo pagare. Un prezzo molto alto.

Ho dormito fino alle prime luci dell’alba, senza sognare.
Ho cercato Sorensen in Dreams, correndo lungo quella sterminata landa bagnata dall’acqua. Ho chiesto dove fosse ai gabbiani che volavano liberi nel cielo, ma non mi hanno dato risposta.
Mai, mai mi è capitato, da quando lo conosco, di non trovare Sorensen in questo luogo magico che il mio yumemi ha eletto a dimora.
Sono tornata sulla Terra, decisa a cercarlo anche qui, benché dubitavo di trovarvelo. Sorry, da quando è diventato tessitore di sogni, si è allontanato dal mondo degli uomini.
Ma dove dirigermi ? Sono uscita di casa, entrando in panico. E se avesse deciso di andarsene per sempre ? Il patto col Polisapiente sarebbe stato inutile !
Il fiato corto, ho corso per le strade della città, vagando con gli occhi alla ricerca di quelle ametiste, di quel capo così alto che sarebbe sicuramente spuntato tra la folla.
E poi l’ ho visto. All’ombra di un albero, con un passero sulla spalla. E un sorriso sul volto. Sono rimasta stregata da quel sorriso, così puro e luminoso. Mai avevo visto una tale felicità increspare le sue labbra…
Il mio desiderio era liberarlo dalla sua condizione di dipendenza dalla fantasia altrui. Ho chiesto al Polisapiente di trasformarlo in Vetusto completo, di concedergli l’immortalità. In cambio gli ho promesso la mia vita.
Sorry ha alzato gli occhi verso di me, sorridendo. Credeva che la sua mutazione fosse un volere dei Vetusti supremi. Non ha dubitato di nulla, non ha neanche immaginato il patto che ho stretto. Sorrideva venendomi incontro. Io sono rimasta immobile sulla strada, aspettando che il fato si compisse, un sorriso fasullo sulle labbra. Ormai, ciò che desideravo di più al mondo, la sua felicità, era avvenuta.
Avevo visto il futuro, non volevo viverlo. Adesso che era un Vetusto completo, Sorensen avrebbe potuto farmi rinascere, sapendo dell’accordo col Polisapiente. Ma io non desideravo continuare questa duplice vita. E’ troppo duro tornare ogni giorno agli affanni della vita, dopo aver visto la magia e il sogno. E’ troppo straziante passare da Dreams, mondo perfetto e incontaminato, a questo mondo corrotto che galoppa verso la distruzione.
Ho toccato troppo a fondo l’anima di Sorensen, mi sono sintonizzata troppe volte sul suo cuore per poterlo dimenticare, cosa indispensabile per la rinascita.
La sua felicità è tutto ciò che conta ai miei occhi. Se questo era il prezzo da pagare, per me andava bene.
Ho visto un’ombra passare sul suo viso, per poi tramutarsi in terrore puro.
Un attimo dopo, l’impatto con la macchina, violentissimo. Sono stata sbalzata lontano.
Poi, voci confuse, troppo confuse per capire il significato dei suoni che le formavano. Una sola mi giungeva chiara e nitida sopra le altre. La voce di Sorry che urlava ‘Aileen’. Il mio nome.
E poi, il nulla.

“La signorina Drew è in stato di coma celebrale. Per il momento, non posso pronunciarmi sulle sue possibilità di salvezza.” . Detto questo, il medico esce dalla stanza, lasciando in lacrime i miei amici, riuniti vicino alla porta.
Ho gli occhi chiusi, eppure li vedo. Quante volte avrei voluto confidarmi con loro ! Quante volte sono stata sul punto di raccontargli di Sorensen, dei Vetusti, di Dreams ! Ormai è tardi, troppo tardi…
Un’infermiera studia la mia cartella clinica. “Sono stati avvisati i parenti ?”. Katy sussurra a voce bassa, il viso chino “Non ne ha più”. Ha gli occhi rossi dal pianto. Mi mancherà.
Ho visto il suo futuro, avrà una vita felice. E Luke diventerà avvocato. Mandy e Thomas si sposeranno…
Ho visto il futuro di tutte le persone a cui tengo… tranne il mio. Avrei dovuto vedere la mia morte, e invece niente.
Quando si decideranno a staccarmi da questa macchina ? Fino a quando non lo faranno, non potrò spegnermi… ho l’impressione di essere in quest’ospedale da un’eternità.

Vedo la luce del sole diminuire. Pian piano le tenebre avanzano, ingoiando la stanza. L’unico rumore presente è il regolare bep-bep-bep che accompagna il tracciato cardiaco, anche se il mio cuore è mantenuto artificialmente in vita. Sono forse destinata a rimanere qui per anni ?
Improvvisamente avverto una presenza, un bagliore rischiara il buoi e giunge al letto dove giace il mio corpo. Occhi color dell’ametista, capelli corvini. Mi tende la mano. “…Cosa…?!”, formulo mentalmente. “Non lascerei mai la mia protetta a un destino così triste” sussurra, e mi porta via.
Mentre sorvoliamo la città piena di luci, mi volto indietro : la stanza dove riposa il mio corpo inanime s’illumina e si riempie di voci, di grida. Il medico e le infermiere si affannano a coprire il suono prolungato che accompagna il piatto tracciato del battito cardiaco, cercano accanitamente di far tornare il bep-bep con l’elettroshock. Invano.
Mi allontano, mano nella mano con Sorry, verso le stelle e la luna, per raggiungere Dreams.

Non saprei dire da quanto tempo ho lasciato l’esistenza terrena per vivere su Dreams con Sorensen… non so nemmeno se lui mi abbia donato l’eternità perché ha saputo del patto che avevo stretto con il Vetusto, o perché mi ha vista morire sotto i suoi occhi… forse il Polisapiente sapeva già come sarebbe andata a finire, o forse ciò non gli era possibile, poiché il mio yumemi ha agito seguendo i sentimenti…
Tuttavia, lascio a voi il mio ricordo, affinché la Terra non sia condannata a perire. Lascio un fioco barlume di speranza negli occhi di quel bambino che gioca con la palla, sognando di diventare calciatore ; in quelli dell’avvocato che ora corre verso il tribunale, sperando di vincere la causa del suo cliente ; in quelli della professoressa che sta correggendo i compiti in classe ; in quelli dell’anziana signora seduta sul ciglio della strada a prendere il sole, che vorrebbe tanto ricevere i figli e i nipoti a casa per il suo ennesimo compleanno.
Lascio questo sfavillio, perché confido nell’uomo per modificare il destino che ha in mano. Chissà, forse non tutto è perduto…

Sognate, e sarete vivi. Non abbandonate i vostri sogni, e se leggete questa storia che lascio nelle gocce di pioggia e nell’ombra dei ricordi, non dimenticatela. Perché può darsi che Sorensen abbia tessuto una vostra visione onirica.
Del resto, Aileen significa sogno…

Owari [

Spero vi sia piaciuta, è la prima fic originale che completo...please, scrivetemi a coralie86@virgilio.it per darmi la vostra opinione !! The Dreamer

 
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