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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: DON`T BE SO COLD WITH YOURSELF
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: nacchan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/04/2004 22:03:31

ehm...o_o ho fatto un casino con il documento...°-° eccola qui xddd
 
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*°*°*°*°*°*
- Capitolo 1° -

Ecco la mia prima Yuriy x Boris, una slashuccia, tanto epr provare qualcosa di diverso...°-° Naturalmente questa la dedico alla mia Umbrylove!^O^
Spero che siate stati felici, oggi, dfato che ho anche messo su Don't leave me alone!XDDD
Ciau!!

*Don't be so cold with yourself*



Mi piaceva osservarlo mentre non diceva una parola.
Stava lì, appollaiato alla finestra, ad ammirare uno squallido cielo grigio che non metteva addosso altro che oppressione, tristezza...
Voglia di scappare.
Si, scappare da questa prigione.
Da questa gabbia di matti...
Da questo covo di soldatini...di burattini senza anima.
Come me.
E come lui.
La differenza tra noi?
Io sono stato manipolato.
Lui no.
E' sempre stato un freddo calcolatore.
Un assassino.
Fin da piccolo.
Quando lo vidi la prima volta rimasi pietrificato dalla sua espressione. Così malinconica...quasi inviperita. Un espressione di odio e repressione per questo mondo schifoso e menefreghista.
Già, perché una volta messo piede in quel luogo lugubre, venivi dimenticato dal resto del mondo.
Con lui legai subito, nonostante tutto.
Eravamo molto simili a quei tempi, e allenarsi con lui era un piacere. Oserei dire...che mi divertivo.
Beh...Ora le cose sono un po' diverse.
Si isola in continuazione, non vuol parlare, mangia a stento...non guarda più nessuno in faccia, non...
Non mi permette più di ammirare quegli splendidi pozzi smeraldini che mi facevano...che mi fanno impazzire.
Boris, voltati.
Guardami, per favore.
Non vedi che sto male per te?
"Boris...hai intenzione di fare la muffa in quella finestra?"
"Lasciami in pace..."
"Una sigaretta in due?"
"Non mi va, Yuriy..."
"..."
Quanto mi fai girare le palle, maledetto ragazzino...
Non posso vederti così.
Non riesci a capirlo?!
"Una partita a bey?"
"Allenati con Ivan..."
Quasi mi bruciano gli occhi. La sua indifferenza è...pungente...e mentre una lacrima scivola lungo la mia guancia, fissò la mia mano che si stringe...i muscoli contratti dalla rabbia.
"Non voglio...allenarmi con Ivan..."
"E allora fallo da so..."
Non ci vedo più.
Sono cieco. Cieco d'amore.
Smettila di ferirmi, Boris, smettila.
Le mie mani tremano sui tuoi polsi...
I tuoi occhi mi osservano...
Scattano rapidi lungo il mio volto, notano forse la mia sofferenza?
Sto morendo, Boris.
Apri gli occhi, ti scongiuro.
Degnami di un tuo sguardo.
"Y...Yuriy..cosa diamine stai..."
Finalmente ti degni di guardarmi dritto negli occhi.
Vedi come sono ridotto?
Hai mai visto forse un cyborg che piange?
Sinceramente io no.
Ti amo, cazzo!
La presa sui tuoi polsi si fa più forte, le mie mani cominciano a prender un po' di colore, affaticate, resistenti alla tua opposizione.
Mi poggio su di te.
Poggio me stesso sulle tue labbra. Così fini...così dolci....
Ho paura.
Non rifiutarmi.
Ti prego.
Acchiappo leggermente le tue labbra, cercando di imprimere nella memoria qualcosa che potrebbe sfumare da un momento all'altro, qualcosa che non potrò più avere il piacere di sentire su di me.
Ma...forse sbagliavo...
Ti apri a me.
Sento...il tuo calore.
Il tuo amore?
La tua lingua comincia a muoversi, sinuosa, dentro la mia bocca, alla ricerca di un contatto fisico, di qualcosa di vero, di reale.
Di caldo...
Rimaniamo a giocare, circondati solo da un velo di silenzio surreale...i rumori ovattati...
Nessuno viene a cercarci quando siamo in camera da soli...
E stavolta ne sono stranamente felice.
Allento la presa, lasciando che le sue mani scivolino lentamente lungo il muro, per poi sollevarsi e cingermi la vita.
Boris...
"B..Boris..."
"Yuriy..."
Non regge più il mio sguardo, ormai.
China la testa di lato, cominciando a piangere come un bambino sulla mia spalla, bagnandola lentamente delle sue lacrime.
"Ehi..."
"Scusami, Yuriy...scusami....io non volevo...io non voglio..trattarti così....sono uno stronzo..."
La sua mano si stringe dietro la mia schiena, afferrando il maglione e reggendo la stoffa calda.
Quanto sei debole, piccolo Boris.
"Boris...calmati, su..."
Mi stringe forte, senza mollare la maglia, senza smettere di versare lacrime calde...
Non piangere, Boris...non piangere...
"Sono uno stronzo...sono..sporco...."
"Smettila..su...."
Lo prendo in braccio, poggiandolo sul divano della nostra stanza e carezzandogli i capelli violacei.
Non si stacca da me...
"Dovevano..lasciarmi morire...quando ero piccolo..."
"Shh..non dire stronzate..."
Lo bacio ancora....
Lo amo da morire...
Lo voglio....
Mio....
Ti proteggerò io....
Insieme cambieremo....
Le mie mani si muovono da sole, lungo il suo corpo.
La giacca pesante che ha sempre addosso lentamente scivola dalle sue spalle, ritrovandosi sul freddo pavimento, assorbendo il gelo della stanza.
Assieme a lui, altri vestiti prendevano a ricoprire la superficie della stanza, mentre finalmente potevo ammirare la semi-integrità della persona che ho sempre segretamente amato.
I suoi occhi luccicano, pieni di lacrime, pieni di un dolore che via via prende a sfogarsi, liberando la sua anima dannata.
Sei troppo crudele con te stesso, Boris.
Devi coccolarti...amarti...
Ma se non riesci da solo...
Lo farò io per te...
Ti insegnerò...cosa voglia dire..volersi bene...
Lo impareremo insieme...
Sfioravo il tuo petto pallido, guardandolo con la stessa curiosità di un bambino alle prese col suo primo giocattolo.
Incuriosito...intenerito dalla tua figura così esile, sotto tutto quell'armamento che sei costretto a portarti dietro...
Sei fuori dal guscio, Bo.
Baciami. Baciami ancora...
Sento le tue mani scendere lungo i miei fianchi, aggrappando la maglia e cominciando a sollevarla con fretta, per poi lanciarla vicino alla tua roba, osservandomi per come sono veramente.
Il tuo corpo sprofonda nel divano, mentre mi allungo sopra di te, cominciando a tempestarti il viso, il collo, il petto di baci, di amore, di calore e affetto.
Lo senti il mio calore?
"Y...Yuriy..."
Balbetti qualcosa con la voce rotta dai tuoi silenziosi singhiozzi di liberazione.
"Che c'é?" bisbiglio, carezzando la sua guancia calda.
"Ti...ti amo.."
Due parole.
Due parole che entrano nelle orecchie, scivolano nel tuo Io, sfiorando, scongelando il tuo cuore.
Il nostro cuore.
Riprendo il tuo viso tra le mani, riprendo le tue labbra, riassaporo quel dolce sapore, rispondendo alle tue parole con un gesto carico di passione.
"Anch'io, Bo..."
Le tue mani cominciano a riscaldarsi, scivolando giù per la mia schiena, intrufolandosi sotto i pantaloni, mentre le mie continuano ad esplorare il tuo petto, carezzando la pelle scura, sfiorandola come fosse porcellana.
Una situazione strana, la nostra.
Amici, compagni.
Amanti.
Per sempre.
A fior di labbra assaggio ogni piccolo centimetro della tua pelle, scendendo sul collo, sul petto, senza fermarmi, raggiungendo le zone ombrose, cominciando a succhiare e mordicchiare.
Ti voglio mio, Boris...
Le mie mani si muovono da sole, mentre continuo a succhiare avidamente, come se fossi tornato bambino...Quel poco che riesco a ricordare della mia infanzia...viene alla mente..come in un sogno.
Sento la tua energia trapassare la tua pelle, sfiorare la mia, mentre porti le mani davanti al mio corpo, portandole al basso ventre, giocando con la zip dei miei jeans.
Mi sorprendi quasi, Boris. La rapidità con cui ti insinui nell'apertura dei miei pantaloni, cercando di sfiorare il mio intimo...
Sotto la pressione delle tue dita, il bottone dei pantaloni parte, lasciandoti intravedere quanto davvero abbia voglia di te, del tuo corpo...della tua anima.
Prendimi, ed io sarò tuo.
Lecco ancora il tuo capezzolo turgido, sfiorando la schiena, come a volerti dimostrare il mio calore, la mia passione, e mentre risalgo al tuo volto, le tue mani spingono i miei ultimi indumenti verso il basso, lasciandoli scivolare lungo le mie gambe, e permettendoti di osservare languido la mia integrità.
Sfiori con i polpastrelli qualche cicatrice, segno delle mie inutili ribellioni contro chi continua a trattarmi come una semplice bambola, un burattino nelle loro mani, contrai il viso, sofferente...
Per me...
Baci pian piano quelle piccole macchie, come se avessi paura di farmi male...
Ma tu non potrai mai ferirmi, Boris, lo so...
Le tue labbra mi percorrono, mentre la tua mano carezza lentamente il mio sesso, facendomi accumulare piano l'eccitazione, caricando un'amore che non vedo l'ora di consumare, con te, su questo divano...
L'unico testimone della nostra passione.
Mi afferri saldamente, cominciando a muovere la tua mano su e giù per la mia lunghezza, mentre con l'altra mi attiri verso di te, avvicinando il tuo volto al mio collo, facendomi sentire il tuo respiro, mandandomi letteralmente su di giri...Le tue labbra si posano su di me mentre, incitato dal mio primo ansimare, ti fai più veloce, più deciso...
E il mio fiato diventa sempre più corto...più caldo...
Sento il mio corpo rabbrividire di piacere, un piacere cavalcante, che investe ogni mia cellula, e che si sfoga sulla tua mano, bagnandoti del mio seme.
La sollevi, baciandola, poi mi osservi, sorridendo.
Ti faccio ridere?
Devo essere un peperone....
Ma ne sono felice...
Ma ora tocca a me...
Prendo la tua mano sporca, portando due dita alla bocca e cominciando a succhiarle avidamente, mentre con l'altra mano, abbasso i pantaloni e le mutande, lasciandoti comodamente rilassato sul divano.
Lascio le tue dita, baciandole un'ultima volta, prima di dedicarmi al tuo basso ventre, alla tua intimità.
Carezzo la tua pancia, che si solleva e si rilassa lentamente, mentre con la bocca comincio a prender possesso del tuo frutto, prima baciandolo, poi facendolo pian piano entrare dentro di me.
Ti amo, Boris.
Accentuo il ritmo, sentendo la tua voce pronunciare smorzata il mio nome, sentendo il tuo ventre sollevarsi più velocemente, il bacino seguire i miei movimenti, aiutandomi a farti toccare il cielo con un dito.
Perché è questo ciò che voglio.
Che tu sia felice.
In qualsiasi momento.
Sempre più veloce io, sempre più affannato tu, finché il tuo fisico non cede alla mia dolce tortura, facendomi assaporare il tuo animo fino in fondo.
Come sei buono, Bo...
Ti osservo, la fronte imperlata di sudore, le guance rosse...ora capisco perché ridevi, guardandomi...Sei così tenero...
"Boris...."
"Mmh...si..?"
Incredibile, le nostre voce rotte dall'emozione...
"Ti voglio...mio...."
Mi guardi, sorridendo e annuendo.
"Se non ne sei sicuro, non..."
Mi poggi un dito sulle labbra pallide, facendo cenno di no con la testa.
Per te questa è un'altra prova d'amore.
Ma non devi farlo per me...devi farlo per te...
"Sicuro...?"
"Si, Yuriy..."
Sorrido, abbracciandolo e baciandolo, facendogli sentire il suo sapore ancora sulla mia bocca, poi, carezzandogli i fianchi, lo volto, senza mollarlo.
"Stai tranquillo..."
"Non ho paura..." mi dici, quasi strafottente. Ma adoro quel tuo modo di fare..
"Bene..." dico, facendomi scappare una risatina.
Gli accarezzo la schiena, mentre comincio ad entrare quietamente dentro di lui, abituando il suo corpo all'intruso...e sperando di non fargli male..
Sento i suoi mugugni, riesco a parcepire il suo fastidio, evidenziato dai suoi pugni serrati sulla pelle del divano.
"Bo...Boris?.."
"Vai....mmh.."
I suoi mugugni di dolore cominciavano a cambiare, diventando qualcosa di più piacevole, sia per lui che per me. Chiusi gli occhi, aumentando il ritmo ed entrando più profondamente dentro di lui, sentendomi parte di lui...
Diventando con lui una cosa sola.
Sento di nuovo un brivido caldo percorrermi la schiena sempre più intensamente, scuotendo la mia spina dorsale, il mio corpo...mentre sento il mio amore tornare ancora una volta.
Le nostre grida di piacere si uniscono nell'aria, riempendo il nostro cuore di calore, gioia...
Esco lentamente dal suo corpo, sdraiandomi su di lui piano, per non fargli male, e baciandogli il collo, prima di chiedergli come stesse.
"Come stai..?"
"Mai stato meglio, Yuriy..."
Lo faccio voltare, asciugandogli qualche gocciola di sudore dalla fronte e baciandolo.
"Anche io, Boris...."
Mi distendo affianco a lui, prendendo il plaid poggiato sul divano, e lo metto sopra di noi, per mantenere il tepore che si è venuto a creare tra noi...con noi...
Ti amo, Boris....
Ti amerò per sempre...

 
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