PROLOGO - Capitolo 1° -
Prologo
Sanae finì di preparare le bibite e gli asciugamani per la squadra e con un sospiro si appoggiò allo stipite della porta.
Le giornate stavano diventando molto calde, Maggio avanzava in fretta e nuvole bianche correvano nel cielo sereno…
Sanae si riavviò i capelli, guardando verso il campo. Ma come facevano i ragazzi a correre sotto quel sole??
Stette ferma ancora un po’, godendosi l’ombra e il leggero vento che entrava nella stanza…
-Avrebbe voluto essere in riva al fiume, a guardare il cielo,le nuvole, il gioco del sole con l’acqua…avrebbe voluto passare il pomeriggio così, semplicemente, ma con…-
NO! Come aveva fatto a pensare a LUI ancora una volta?
E poi aveva ancora molte cose da fare, non era mai stata in ozio, non si era mai tirata indietro di fronte ai suoi doveri di manager…non le erano mai pesati!
Doveri…era così che adesso li vedeva? Forse, almeno da quando…
-Adesso basta!- si impose Sanae – o non finirò mai!-
Si girò nuovamente, dirigendosi verso i palloni, ma non provando la minima attrazione per loro…Poi il suo sguardo si posò sulle divise della squadra. Anche quello era compito suo!
La sua parte malinconica prese il sopravvento:
-Ma che mi prende? Non ho voglia di fare niente…
Eppure mi è sempre piaciuto occuparmi dei ragazzi, sapere che avevano bisogno di me…ma adesso sono IO ad aver bisogno di “qualcosa” e nessuno se ne rende conto…-
Poi il sorriso tornò ad avere la meglio:
-Forza Sanae forza!il lavoro ti aspetta…e per il “resto” ci sarà tempo più tardi…per pensare e ricordare…più tardi…-
Dopo essersi rimboccata le maniche, cercò un panno e iniziò a pulire energicamente una delle sfere accanto a lei, dopo essersi assicurata che fosse ben gonfia. Ma i suoi pensieri continuavano ad essere da tutt’altra parte, in un’altra nazione, molto lontano da lì…
Poi una voce profonda la riscosse
“Ciao…Sanae…”
non era possibile…
Si girò lentamente, verso l’ombra che si stagliava sulla porta…
-Oddio, ho anche le allucinazioni adesso?-
No… LUI era tornato…
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