torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: INSATIABLE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: eva00-rei galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/06/2002 02:43:48

pipponi mentali al telefono con l`amour della mia vita. è un po` drammatico, ma ero depressa.
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   

- Capitolo 1° -

Oggi correvo.
Un mio amico mi inseguiva.
stavo parlando al telefono con una persona.
Un ragazzo.
il MIO ragazzo.
Mio? mah!
potrebbe anche essere...

- uuuhhh...ma che ci fai sempre col cellulare in mano...chi aspetti?! l'amore della tua vita?!
- Un mio amico...
- chi è?
- Non lo conosci...non è di Roma.

oggi correvo, insomma.
avevo voglia di sentire la sua voce. Buffo, no?
più aumenta il mio bisogno, più diminuisce il suo.
ma volevo essere sola. eppure...eppure mi seguì.
per fare il cretino.
probabilmente.
lo guardai con affetto.
Francesco. Un mio amico?
Uno di quelli che conosco di meno!
Allungai lo sguardo ad abbracciare gli altri.
Seduti al bar, sotto gli ombrelloni, macerie di cibo, bicchieri, zucchero ovunque perchè sono scemi e scherzano troppo.
il vento fresco mi accarezzava i capelli, mandandomeli quasi in bocca. iniziai ad attorcigliarli tra le dita.
Nervosa.
Sono così cambiata in un solo anno...
Avevo i capelli corti, da maschio, e ora invece sono lunghi, li lego spesso.

e lì: Virgi, Tato, Lavi, Ludo, Fede, Chicca, Meri, Edo...
In lontananza vedo Marco che arriva.
Marco.
Il bel Marco.
Marcolino...
Marcus, come lo chiama Chicca.

Tuu...tuu....tuu...

se finisco i soldi mio padre mi ammazza!

ma che mi importa?
Rispondi, imbecille!

Marcus. Il bel Marcus dai riccioli neri si avvicina al loro tavolo. sento quasi le voci, mentre francesco torna al tavolo, rassegnato.

Lui è più grande di me. Ha l'età del mio...amico? del mio ragazzo?
Diciassette anni tra poco.
In quel momento sento una canzone nell'aria. Il mio cuore manca un battito.
Ogni volta che la sento penso a lui.

Tuu...tuu...

Mi viene la pelle d'oca.
La paura che si stanchi di me.
PErchè sentendo quella canzone mi rendo conto che sono io ad amare.
sono io a fare progetti su quando chiamarlo.
Sono io la stupida.
La sciocca.
La bambina.

mi volto verso la musica: una smart ha parcheggiato. Non vedo chi c'è dentro, è solo musica plasmata.

Tuu...tuu...

- Pronto?

sussulto.
Il motore e la musica si spengono.

- Pronto...ciao...
- Ciao! Come va'?

Mi volto, ascoltando la sua voce che mi incatena a quel cazzo di telefono.

Guardo i miei amici. Quelli veri, che posso toccare, a cui posso dare uno schiaffo se mi fanno soffrire, che non possono sparire nel nulla. che mi dicono tutto in faccia, a muso duro. Che non hanno bisogno di parole per essere coccolati. A cui basta un bacio, un abbraccio, una lacrima ad un addio.

In quel momento, Marco si china su Chicca.
Ed è come se ci fosse un muro tra noi.
Inizio a balbettare, mentre li fisso, i due innamoratini...
Si amano perdutamente, e ieri lei mi ha detto che gli ha dato ciò che lui chiedeva.
Ci pensavo, ieri.
PEnsavo a tutto...
tutto quello che mi fa uscire pazza da cinque mesi a questa parte.
è come se non ci fosse più magia tra noi.
Facevamo carte false per sentirci!
Ogni sera...ogni notte...ore ed ore...a parlare di tutto, di niente, di amore, di sesso...inarrestabili, a ridere...
Ora riesce solo a farmi sentire stupida e innamorata.
E soffro.
Ma non posso parlargliene. So che negherebbe, e in verità non è lui a non amarmi abbastanza, sono io che non mi faccio amare.
Una volta gli dissi che anche se mi avesse ficcato un punteruolo in pancia avrei detto "è colpa mia in fondo"...
Troppo orrendamente vero.
L'ho già fastto una volta.
"non gli ho permesso di spiegarmi. ero troppo innamorata, aveva paura di farmi soffrire"

Mi sono confidata con Ilaria.
Ilaria ha visto nascere la nostra storia.
Ha visto le mie lacrime.
Mi ha vista soffrire del più cupo dolore.
Lo stesso che provo adesso, mentre mi sento un essere sempre meno reale.

Oggi sono andata a fare degli esami.
del sangue.
Per una malattia.
Non è sicuro che io la abbia...
Alla peggio, se non è recuperata in tempo, porta alla paralisi.
In tempo, vuol dire entro i dieci anni.
ovvero: se la ho...
non ci voglio pensare.
Ma lui non sa.
Perchè deve stimarmi, non deve vedere il mio lato debole, il mio lato che ha paura.
Il lato che voleva morire ieri quando mi hanno detto che c'era qualcosa che non andava.
Il lato che guarda i miei amici, che guarda Chicca e Marco che si baciano e pensa che non potrà mai vivere così, protetta da un perenne sole estivo, caldo e dolce.
Mi dicono che sono dolce.
Mio nonno mi chiamava zuccherino.
ma allora perchè non gli ho mai detto quanto lo amo, come faceva lui?

Ieri volevo davvero morire.
Mi avevano dato la paralisi quasi certa.
poi mi è arrivato un sms.
"Che fai, amore? dove sei?"
Sono ancora qui.
quanto potere ha quest'uomo su di me?!

dedico queste parole a chi mi conosce e sa che non voglio essere debole.
Dedico queste parole a Chicca, che è appena uscita da un brutto periodo, e a Marco, perchè sappia renderla felice come lui sa rendere felice me.

dedico queste parole a tutti voi.
Perchè sappiate quanto è sciocco credere troppo in se stessi. Credere e non amare i propri difetti.
Porta ad essere stupidi e disprezzati.

Amatevi nella vostra interezza. Non ha senso amare se stessi senza i propri difetti!

- Allora? che mi dici?
- No...niente...ho pochi soldi...non lavori?
- No, mi sono licenziato!
- Bravo! Vuol dire che non andrai a letto alle 9!
- se non trovo lavoro entro oggi...

frasi sconnesse. Mi voltai verso la vetrina del bar. Vidi il mio riflesso.
I miei fianchi un po' abbondanti...
le mie gambe che mi piacciono così poco...

- allora ciao...
- ciao...a...dopo...

Sorrido al cellulare.

Sorrido al mio riflesso.

Perchè ho capito tutto.

Da un riflesso.

è bastato guardare me stessa.
"ama i tuoi difetti, perchè ora sono parte di te, ma se non lo fossero più ti mancherebbero più dei pregi."
Eh sì, prosciutti miei, timidezza mia...siete parte di me.
Chi mi ama vi accetterà.

Sono tornata al tavolo.

- uuuhh...guardate Vale quanto è gasata...
- Non sono gasata, sono felice.

La Smart riaccende il motore e sgomma via, ricordandomi quanto sia insaziabile il mio amore per lui.

owarii(per ora)
P.S. domani esigerò spiegazioni sul xchè mi ha attaccato in faccia...domani...domani sarò di nuovo pronta ad amare, pronta a correre, a saltare.
 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: