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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Detective Conan (Meitantei Conan)
Titolo Fanfic: DARK BLOOD
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: elly-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/03/2004 22:35:07

diciamo che é l`inizio della fic: ``i fiori di ciliegio``,spiega xché shin muore. ciaaaooo!!!^o^
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Freddo.
Faceva davvero troppo freddo per lui che era vestito solo di una giacca leggera.
Osservò le strade buie,bagnate dalla pioggia che continuava a cadere interrottamente da tre giorni.
Sentiva le gocce che gli scivolavano sul viso,posandosi delicatamente sulle labbra e lasciandogli un sapore salato.
Salato?
Si passo una mano sugli occhi...
Lacrime.
Perché piangeva?
Doveva essere felice....aveva trovato gli uomini in nero...
Stava per tornare se stesso....
Eppure....
in cuor suo sapeva che non era così...
forse questa volta avrebbe imboccato una strada che non prevedeva un ritorno...
Si maledisse mentalmente per la sua stupidità.
Perché non aveva avvertito il professore Agasa? Ai?
Aveva voluto fare tutto da solo...come il solito....
Maledetta cocciutaggine!
Ma ormai era tardi per tornare indietro...
Inghiottì le lacrime e ricominciò a camminare.
Ogni passo che lo faceva avvicinare all'appuntamento con il destino si sentiva le gambe...e il cuore...sempre più pesanti.
Ad un tratto si dovette fermare per riprendere fiato.
Si specchiò in una delle tante pozzanghere che occupavano la strada e si soffermò ad osservare i suoi occhi.
Erano così...diversi...
improvvisamente la sua mente volò a Ran...la sua Ran....
in questo momento era sicuro che stesse dormendo,abbracciata al cuscino e coperta fino al naso.
Magari stava anche sognando....
Sorrise.
Che fosse di nuovo Shinichi il protagonista delle sue fantasie?
La sua migliore amica dormiva beata credendolo al sicuro e lui...
che faceva lui?
La tradiva di nuovo....
Ripensò un'attimo alla sua vita che era come un teatrino dove c'erano in scena soltanto bugie....
Bugie che portavano sofferenza...
Dolore....
e lacrime....tante,troppe.
C'era soltanto una cosa che odiava più di vedere Ran in singhiozzi. Sapere che piangeva per colpa sua.
Si diede un piccolo colpo sul petto.
Non doveva pensare a lei! Non doveva!!!
Se ci pensava....non sarebbe riuscito ad entrare nella tana del lupo...
Fece un respiro profondo...era arrivato.
Fissò il palazzo in rovina che si affacciava cupamente sulla strada.
Era nero come gli uomini che gli avevano roinato la vita.
Si avvicinò cautamente ad una crepa del muro di cinta ed entrò nel cortiletto del palazzo,costellato di cartelli: "pericolante" "alla larga" "attenzione"; Al centro c'era il rudere di quella che un tempo era stata una fontana. Ora piangeva i suoi anni perduti....esattamente come lui.
In giro non c'era nessuno. Strano.
Conan fece qualche passo verso il centro del cortile,ignorando la puzza di guai che sentiva. Era certo al cento per cento che gli uomini dell'organizzazione si sarebbero dovuti incontrare lì: l'aveva scoperto per caso una settimana prima quando aveva visto Vodka entrare di soppiatto in un locale. Ovviamente non si era lasciato sfuggire l'occasione e l'aveva seguito. Chi avrebbe sospettato di un moccioso?
E allora perché non c'era nessuno?
Controllò l'ora. Giusta. Sarebbero già dovuti esserci....
Si guardò un po' intorno,finché non sentì nell'aria umida un odore conosciuto.
-Polvere da sparo?-
Non ebbe il tempo di pensare. Neanche di urlare.
Un dolore lancinante lo passò da parte a parte,facendolo cadere a terra in una pozza di sangue. sentì delle voci in lontananza,poi divenne tutto buio.
-Che succede Gin?-
-Un moccioso ci aveva seguiti....-
-Cosa?!-
-sei un idiota...devi stare più attento quando scambi le informazioni....meno male...-
Il biondo fissò il corpo di Conan disteso malamente al suolo e scosso da convulsioni.
-...che si trattava solo di un moccioso-
Rimise la pistola nella fondina e si allontanò,seguito da un Vodka decisamente a disagio.

La mente di Shinichi era attraversata da mille pensieri che vorticavano con raffiche di immagini in un doloroso ballo di congedo....dalla vita.
Incredibile.
é proprio vero che gli uomini non imparano mai dai propri errori.
La volta in cui era nato Conan era stato imprudente.....ma l'aveva scampata....e quel giorno....era stato nuovamente imprudente ma la fortuna non l'aveva più aiutato.
"Me lo merito"
Pensò,girandosi per vedere il cielo. La pioggia aveva cominciato a cadere meno fitta e dagli scuarci tra le nuvole si potevano vedere le stelle.
Erano così belle....
Gli occhi gli si riempirono di lacrime quandò capì quante cose non avrebbe più rivisto.
"Non vedrò più la mia casa...
il sorriso dei miei genitori....quello di Ran...
Non sentirò più la voce di Ayumi...
né risolverò i casi con i detective boys...
ma ne é valsa davvero la pena? Per che cosa poi?
Per seguire un sogno..per una lotta che stupidamente ho voluto combattere da solo. E ora avrò il rimpianto per sempre...perché ogni lacrima che righerà il viso di Ran sarà per colpa mia...
Sono una frana..."
Singhiozzò,lasciandosi andare alle emozioni per la prima volta.
"Visto?"
Disse ad alta voce,ridendo nella tristezza.
"Adesso anch'io piango per me stesso".
Si sentiva solo. E aveva paura.
Perché? Perché era successo?!
"Ran..."
Mormorò. E lei arrivò.
Completamente fradficia,vestita con gli abiti del giorno prime e spettinata.
Si era accorta che era uscito e l'aveva inseguito,portandosi dietro Goro,ancora in pigiama e ciabatte.
Quando sentì lo sparo si precipitò nel cortiletto ed il cuore smise di battere.
-Conan...-
-PAPà! CHIAMA UN'AMBULANZA!!!!!FAI PRESTO!!!-
-S..si,corro,corro-
Sbadigliò il detective,non rendendosi bene conto della situazione.
La ragazza corse da quello che ormai considerava il suo "fratellino",inginocchiandosigli accanto.
-C...conan...-
-Ran...mi spiace...-
Quella fu l'unica cosa che riuscì a dire...eppure aveva così tanto da racontarle! Sarebbe riuscito a dirle la verità almeno prima della separazione definitiva?
-Senti Ran...io...cof cof...-
La ragazza gli portò delicatamente un dito sulle labbra.
-Non parlare...la ferita si apre di più...-
-Ma...io..cof...devo dirtelo! Shinichi...shinichi non é scomparso per un caso...quel giorno...al luna park...é finito nei guai...-
-N...non capisco...-
-Ran...io sono...Shinichi...-
Quasi le venne un infarto.
-N..non é possibile...-
Il bambino strinse la mano dell'amica,macchiandole di rosso la pelle chiara.
-Soltanto di una cosa mi pento....che non ho mai sfruttato bene il tempo passato con te...-
Anche con le lacrime che scendevano copiose dagli occhi, Ran arrossì leggermente.
Conan sentì la vita scivolargli via,come la pioggia che gli scorreva sul corpo e si portava via quel poco di sangue che gli restava. Ancora il tempo di un'ultima verità...
-Ran....ti amo...-
Poi tutto divenne buio. Per sempre.
La ragazza sentì la mano scivolargli giù,mentre gli occhi si spegnevano,diventando vaqui.
-No...-
Balbettò incredula...
-Non é possibile....-
-SHINICHIIII!!!!!!!!!!!-
-Ti prego...apri gli occhi...ti ho aspettato tanto...non puoi andartene di nuovo.....apri gli occhi....-
Appoggiò il viso sul torace di Conan,sporcandosi di sangue.
-Ti prego....-
Disse con un filo di voce,aspettando il miracolo. Che purtroppo,non avvenne.
L'aveva perso. Stavolta per sempre.
Ad un tratto sentì una mano sulla spalla,supo padre.
-Ran...vieni via...non puoi più fare nulla...-
-Papà...-
Un uomo vestito di bianco chiuse gli occhi al bambino,prima di caricarlo sulla barella.
-dovremo fargli fare un'autopsia-
Disse qualcuno.
-No!-
-Eh!-
-Non potete!-
Esclamò Ran in collera.
Non poteva permettere che tanta perfezione fosse distrutta,anche nella gelida morte.
-Signorina,dobbiamo...é la prassi...-
Un altro uomo prese Ran per le spalle e la fece accomodare nell'ambulanza.
-Lei é sotto schok...la portiamo in ospedale-
Non oppose resistenza. A che sarebbe servito ormai? Tanto peggio non poteva andare....

I giorni trascorsi tra le pareti bianche non passavano più. Erano come una prigione bianca,con un viavai di medici e antibiotici. Ma per Ran nulla aveva più importanza. Sarebbe dovuta fermarsi di più ma non voleva assolutamente mancare al funerale di Shinichi. Potevano dirle quello che volevano. Lei ci sarebbe stata.
Quando arrivò in chiesa la bara era aperta. Lui era immobile all'interno,con il viso incorniciato tra i fiori bianchi e illuminato da un sorriso statico,falso. Gli occhiali erano adagiati affianco il cuscino,affinché non coprissero il volto innaturalmente pallido.
Ran sussultò a quella vista. Quello non era Conan. Né Shinichi. Lui era ancora vivo da qualche parte. O no?
Si fermò nel mezzo del corridoio di passaggio,cercando di inghiottire le lacrime.
-Vuoi che usciamo?-
Domandò Goro che l'accompagnava tenendola per un braccio.
-No. Andiamo-
La ragazza si fermò davanti alla bara,si sporse in avanti e lasciò un veloce bacio sulla guancia di Conan. Le sembrò di baciare una statua.
Goro la richiamò dolcemente per la mano. Lei mise un rametto di fiori di ciliegio accanto al viso e si sedette al suo posto,tra i genitori.
-Gli piacevano tanto-
Si giustificò,sorridendo.
In chiesa c'erano tutti. Heiji e Kazua,che erano depressi come lei.
I detective boys che erano in prima fila e piangevano lacrime amare. Ran provò pena per loro. Agasa ed Ai che piangeva in silenzio,maledicendo mentalmente l'ottusità dell'amico...della persona di cui si era innamorata. Era la prima volta che mostrava le sue debolezze in pubblico. La funzione incominciò poco dopo e durò circa un'ora. I detective boys lessero a turno un loro pensiero su Conan ma quello più tremendo fu quello di Ayumi.
salì titubante vicino all'altare,era così piccola che spariva tra i candelabri sacri.
-Oggi....-
Cominciò,tremante
-siamo qui per dare un ultimo saluto al nostro amico....ma non é un addio...un giorno..-
le lacrime cominciarono a scendere impetuose,come un fiume in piena.
-..un giorno ci rincontreremo...ma fino ad allora...dovremo renderci conto giorno per giorno che dalla morte non c'é ritorno...ce lo ricorderà il banco vuoto che tutte le mattine vedremo in classe...il silenzio che a volte cadrà tra noi e che non sarà più interrotto dal suono della sua risata...le scarpe senza un proprietario,abbandonate tristemente in fondo a qualche armadio....eppure si dovrà andare avanti....e piano piano le lacrime si asciugheranno....il cuore ricomincerà a battere regolare...ma il suo ricordo...il suo viso eternamente bambino...rimarrà in noi...per sempre....-
Ayumi si avvicinò al corpicino e gli fece una carezza in fronte. Nella chiesa si sentirono echi di pianti.
-Arrivederci Conan-
Poi tornò al suo posto,dove le piovvero addosso abbracci consolatori e baci.
Ma il vuoto dentro rimaneva. Nonostante quelle parole tanto forti la solitudine non se ne andava. E quella,nessuna coccola poteva cancellarla.
Ran strinse più forte la mano del padre. Doveva cominciare da capo. Sarebbe stata dura ma ce l'avrebbe fatta....perché era questo che voleva Shinichi,giusto?
Le labbra le si curvarono in un sorriso. Si,lui non voleva vederla piangere.

Ad un tratto non si sentì più il tintinnio della pioggia sul tetto della cattedrale. Aveva smesso di piovere.
Fine
Nda
Mi avevano chiesto perché Conan moriva,eccovi qui la spiegazione. Spero vi piaccia,anche se é tragica. Vorrei però che vi invitasse a riflettere perché,a volte,questo argomento si prende un po' sotto gamba. io l'ho capito davvero quando é mancata la mamma di una mia amica e tutta la classe é andata al funerale. Mai e poi Mai dimenticherò il dolore provato. Non é una cosa semplice da capire e non potrà mai essere descritta bene,però c'é una cosa che tengo davvero facciate....non prendete la storia con leggerezza,cercate di capirla fino in fondo!
Cmq mi aspetto commenti! Vi preeegooo!ç____ç
Bye bye, a presto!!!!
 
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