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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: POMPELMO`S ANGELS
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: eerya galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/03/2004 20:30:22

tre ragazze ingaggiate per telefono dal misterioso pompelmo, tanti imprevisti e risate tra hamtaro, keanu reeves, supermario e tanti altri.. leggete!!
 
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GLI INIZI
- Capitolo 1° -

Questa parodia non è mia, è stata scritta dalla mai sorellina (AnitaKajika/Venka) e dalle sue compagnie di classe Giulia Gaspi e Giulietta (giulz). Frequentano il liceo artistico e ci saranno alcuni riferimenti a dei loro professori… ma c’è la legenda che vi spiega! Pregherei chi legge codesto testo di non considerarle pazze…^_^ io l’ho trovata veramente divertente..^_^ provate a leggerla e fatemi sapere…

Pompelmo’s angels
Gli inizi
Pompelmi Anonimi Editori sparsi by Anita (Paddy papaia della giustizia)
Gaspy (Maddy)
Giulz (Kiwi)
Manager : Eerya

Legenda dei personaggi

Pompelmo: il capo delle pompelmo’s angels, le ragazze vengono contattate via telefono e non hanno la minima idea di chi sia in realtà il loro capo… ci attende un colpo di scena?
Guacci: professoressa di Arte al liceo artistico di Venezia
Ma che bell’uomo: bidello molto sexy della scuola
Greta: Una loro compagna di classe
Jessica o Jessicona: una loro compagna di classe e la segretaria di pompelmo!
Brattina: Altra prof della scuola


Una giornata pallosa come tante altre… il solito venerdì passato a ricopiare statue durante l'ora della Guacci…
"Fate scorrere la matita, l'asse, mi raccomando, analisi della forma!!"
si raccomanda la prof, per garantirci un futuro più sano, perché chi è artista, si evolve!
Sono tutti là, studenti spallottonati che disegnano, disegnano, disegnano…E BAAAAASTAAAA!!
C'è chi cazzeggia col cellulare, chi si mangia le unghie, chi ascolta il lettore cd e chi vaneggia. Ma nessuno s'immagina che c'è un pericolo che incombe nella vita di tutti quanti…questo è un compito per le Pompelmo's Angels!!

Perdincibacco olè, le pompelmo's angels sono delle arzille vecchiette…e cosa tiene in mano Ermanuelda? No! Tiene in mostra, orgogliosa, il suo foglio di pensionamento! È arrivato il tempo di dire addio alle Pompelmo's angels e di riciclarne di nuove! Ma questa è una generazione assai menefreghista, ignara dei problemi, dove le preoccupazioni più gravi sono la cellulite sulle gambe e i peli superflui! Sarà impossibile trovare tre ragazze intelligenti, agili, flessibili, scattanti, SVEGLIE, alla moda e ovviamente bellissime, che possano sostituire le amabili Ermanuelda, Gisella e Arturetta!!!
Ah! Che triste giorno questo! Mentre loro festeggiano all'ospizio per ultranovantenni, l'umanità rischia l'estinzione!
Ma queste tre vecchiette supersexy hanno già dato troppo ed ora se la spassano alla grande!
Gisella sta ballando con mosse sensuali e animalesche sull'uomo da lei prescelto la mattina con le sue amiche. Per sfiga, le si stacca la dentiera e finisce nel bicchiere di una ex spia della CIA. Questa si muove e si agita e rendendosi conto di essere in mano al nemico prende la pillola datale in dotazione dall'esercito e la ingoia, morendo. Il suo compagno di ballo decide di cambiare musica e da un tango spinto, si passa di colpo al punk rock violento che contraddistingue i giovani d'oggi.
Ermanuelda inizia a spintonarsi con gli altri vecchietti, che prendono a fare come lei. Nella massa, parrucchini e bastoni volano ed Ermanuelda inciampa accidentalmente sul corpo esanime della spia della CIA, ma sono tutti troppo tronchi per accorgersene. E l'ultima Pompelmo's Angels? Dov'è?
Arturetta, già da tempo sulla sedia a rotelle, ricorda il passato dietro il bancone sniffando cocaina assieme agli infermieri già mezzi alcolizzati.
Chi non vorrebbe essere la, in quella bolgia? Assieme alle proprie eroine del passato?
Ma ora è il momento dell'inizio di una nuova era, e si aprono i provini! Venite numerosi! Attendiamo le iscrizioni con impazienza!!!

Il Pompelmo Bus ha percorso tutta l'Italia, persino nelle stradine più nascoste (una volta si è perfino incastrato mente tentava di passare per una calle di Venezia!). ha fatto numerosissime tappe, ma, perdincibacco olè, nessuna si è iscritta! Un'intera stagione estiva sprecata in questo modo! Le campagne pubblicitarie e i volantini sono stati uno spreco di soldi per Pompelmo….che tristezza!!
Cosa si può fare ora per salvare il mondo?
Ha in mente un'altra idea: la chiamata a casa!!
Chi riceverà la famosa telefonata sarà una delle tre prescelte…verranno allenate e sottoposte ad ogni tipo di sforzo!! Ma come possiamo essere sicuri che le tre ragazze siano davvero all'altezza, davvero in gamba e non tre cacasotto? Il capo ha pensato a tutto e infatti ha convocato nel suo studio Vanna Marchi e il mago Braham!!

Torniamo al nostro palloso venerdì con la Guachi…le tre ore stanno per finire e c'è chi si è già preparato per uscire. Tra la confusione i membri dell'RCS ne approfittano per imboscarsi dietro agli armadi dell'aula per marcare il territorio (un po' come fanno i gatti in calore che si mettono a pisciare su ogni angolo che trovano).
Gente che salta, gente che ride, regna l'anarchia totale in quei dieci minuti. La voce stridula della Guacci, che grida cercando di essere ascoltata, entra da un orecchio ed esce dall'altro…ad alcuni nemmeno entra.
"state calmi, ragazzini, calmi! Gli sgabelli, ponete gli sgabelli sopra i banchi…ehi, ma qualcuno mi ascolta?!"
Ma nella confusione squilla un cellulare. Tutto si placa, finché una voce emerge dal gruppo degli alunni e: GASPY!!!
Da sotto un banco sbuca un cespuglietto con gli occhiali; si guarda attorno ed esita qualche secondo. Il cellulare continua a suonare, finche questa strana creatura realizza che è la sua suoneria, per cui si precipita nella direzione dei giubbotti, ma distrattamente appoggia male il piede, così inciampa e intraprende un volo, spiaccicandosi al suolo nella sua massima estensione. Gli alunni scoppiano in una risata e qualcuno inizia a fare stupidi commenti e battutine. Lei sorride imbarazzata e si rialza togliendosi la polvere dai pantaloni, con calma…e il cellulare continua a suonare, ma lei continua con calma. Tutti gli alunni escono dalla porta spintonandosi. Non c'è più nessuno, tranne la prof che si sta sistemando la sciarpetta.
La ragazza prende finalmente in mano il suo cellulare e risponde.
"Pronto?….pronto?….pronto?….ma chi parla?"
Non si sente alcuna voce all'altro capo del telefono. La Guacci le passa accanto, lasciando una scia di puzzo da brodo, le fa un cenno e se ne va.
Il cespuglietto è ancora in linea che attende una risposta finché sente qualcuno che bisbiglia.
"scusi può alzare la voce? Ma chi è? Pronto?"
La voce si fa più forte e in tono buffo dice:
"in aula 22. Veloce."
Lei fa per dire "ma che c***o vuoi?" ma la voce non c'è più e il telefono fa quel solito rumorino rompiballe: bip bip batteria scarica.
Lei corre giù per le scale, rischiando di inciampare più e più volte. La porta dell'aula è aperta, l'aula vuota. Un altro rumore. Un altro squillo. Da dove viene? Il cestino. Non il solito cestino ad altezza d'uomo, no! Un cestino sopra l'armadio (eh ma che sfiga!!). lei, un piccolo cespuglietto alto un metro e una vigorsol, prende uno sgabello, rischiando di rovesciarselo sui piedi, e ci sale sopra. Il cestino rimane ancora imprendibile, ma lei, con uno scatto quasi felino, spicca un salto. Lo afferra, e cade rovinosamente a terra. Forse si è rotta qualcosa, qualche osso in giro per il corpo, ma si rialza. Ci sono cartacce sparse ovunque, e lei cerca, disperatamente, quel coso vibrante che non smette di squillare.
Finalmente lo trova. È li, sotto i suoi occhi.
Rotto.
Diviso in due parti, e non squilla più. Sulla cover c'è un bigliettino, e scritto con una calligrafia esitante in penna nera, un messaggio:
"lunedì 1 al parco Bissuola, alle 8.30 p.m. Se qualcuno viene con te, sei fuori"
La Gaspy fa per uscire col biglietto in mano, e di nuovo il cellulare suona. La ragazza, con estrema decisione, va al lavandino. Un altro telefono, ma non un cellulare, bensì un vecchio telefono della SIP, con la cornetta. Lei la alza, le parole escono sconnesse dalla sua bocca:
"senti, brutto figlio di p*****a!! Dimmi cosa vuoi o io…"
Ma una voce, sempre la stessa voce, la interrompe:
"Tu? Tu non sei nulla. Vieni sola e non parlarne con nessuno, se hai intenzioni serie" e la voce, con tono melenso, conclude con "Mandy" prima di riattaccare.

È ancora venerdì, sempre quel noioso venerdì con la Guacci. Le ore, per fortuna, passano veloci, e siamo già all'ultima, con la Brattina
"oh, fanciulli miei, lo so, avete poche ben confuse idee!" questa voce nasale comincia proprio a dar sui nervi a tutti. Oggi sembra che abbia puntato la sua attenzione sul trio Giulz Anita e Gaspy, specie sulle ultime due. Giulz, pur essendo nel mezzo, non suscita alcun desiderio assassino…meglio per lei.
Ginuzzo, il telefonino di Anita, ha preso a vibrare e lei ha chiesto di andare al bagno. In corridoio risponde e si rifugia in cesso per paura di incontrare il vice preside. Dal corridoio al gabinetto non sente nessuno al telefono, ma proprio mentre sta per mandare al diavolo questo cretino e tornare in classe, un brusio la ferma.
"pronto? Pronto? Ohi…c'è nessuno?" dice spazientendosi "senti, o parli o riattacchi…sei tu che spendi soldi, eh brutto scemo!"
E qui la voce prende a parlare:
"oh, mia dolce Paddy!!"
Anita, colta da un sussulto, spinge il bottone rosso e chiude la chiamata. Non fa in tempo a farlo che subito il telefono vibra di nuovo. Risponde. La voce è irritata:
"lunedì 1 dicembre al parco Bissuola alle 8.30 di sera…se qualcuno viene con te, sei fuori" e riattacca.
Anita guarda l'ora. C***o, già 20 minuti che è in bagno!! Mette Ginuzzo in tasca e corre in classe, sul suo volto si legge la paura di venire uccisa dalla Brattina. Si ferma di scatto davanti alla porta. Attende…pensa ai suoi amici più cari, ai ricordi più belli, alla sua sorellina…sospira malinconicamente. Si decide ad affrontare il peggio: affrontare il Cilindro! Prende un bel respiro, afferra la maniglia e apre l'uscio…è la fine per lei!
No, non è ancora la fine! In quel momento infatti la Brattina è in giro ad ondeggiare qua e la per cercare Ma Che Bell'Uomo, il bidello più giovane, più figo, più tutto della scuola. Scampato il pericolo, Anita si asciuga il sudore con le maniche della camicetta nera. Si siede al posto e respira con calma, facendo finta di niente. Si accorge che non è l'unica ad aver preso uno spavento. Si volta a sinistra e vede il cespuglietto rigido, immobile come una delle statue dell'aula di disegno. Non sbatte le palpebre, gli occhi sono spalancati, la bocca pure, un misto tra orrore e sorpresa…come se avesse visto passare di li Pavan nudo!! (non ho idea di chi sia questo Pavan…n.d.Eerya correttrice e censuratrice)
"Gaspy, che hai? Hai visto di nuovo il mostro a cinque teste?" chiede con tono preoccupato Anita.
"niente! Non posso dire niente" le risponde Gaspy sottovoce.
Anita rimane un po' sconcertata, ma poi inizia a parlare del più e del meno con Giulz, ma questa è un'altra storia.
"che strano, qualcuno mi stava facendo degli scherzi al telefono…e io che temevo fosse mia madre che dovesse dirmi qualcosa di urgente!"
Ci ridono un po' su e continuano a chiacchierare finché non rientra la spietata prof di storia dell'arte.

È tarda notte. A casa di Anita tutto è perfetto silenzio, non vola una mosca e le luci sono spente. Si sente solo il fastidioso rumore del suo russare. -ronf ronf-
Improvvisamente Anita si sveglia da un brutto sogno ed alzandosi di scatto sbatte violentemente la testa sul soffitto, dal quale pende una ragnatela.( letto a castello… le scala cigola sempre! N.d.Eerya)
Prova più volte a riprendere a dormire, ma si sente osservata. Decide allora di scendere dal letto con calma e si avvicina alla scrivania; le viene un improvviso attacco artistico e si mette a disegnare personaggi giapponesi su un foglio bianco. In quell'istante sente un rumore strano provenire dalla finestra e si volta…e…incredibile! Sta volando nella sua direzione…è una civetta! Ma è Edvige, la civetta di Harry Potter…ma che cosa centra lei con tutto questo? Sfreccia a gran velocità e si schianta sul vetro della finestra -splatch-
Anita afferra la busta che ha portato la civetta e la apre. Dentro c'è scritto:
"vieni lunedì 1 dicembre al parco Bissuola alle 8.30 p.m. DA SOLA!"
"Eh? Ma che è?" pensa Anita "un altro scherzo? Ma quando lo capisce Leonardo che se vuole far colpo su di me non è questo il modo?!" è ancora intontita (ricordo che sono le tre di notte) (Leonardo è un suo corteggiatore..^_^ n.d.Eerya)
Strappa la lettera e la getta nel cestino, ma proprio in quel momento si precipita in camera sua un altro volatile: un gufetto con gli occhiali da sole marca Armani che le dice, con voce sexy:
"rapace, come piace alle donne!!" e se ne ritorna fuori lasciandole un'altra lettera identica alla prima.
Anita crede di avere le allucinazioni da post incubo, allora ritorna spedita a letto sforzandosi di riprendere sonno.
"AAAAAAAAAAAH!!" un grido di paura interrompe il silenzio mattutino. La mamma di Anita corre su e giù per la casa svegliando tutti.
Anita apre gli occhi e…si vede sommersa fino al collo di civette e gufetti, più un pappagallo spennacchiato, con queste maxi buste nel becco.
"ok, ho recepito il messaggio -.-" dice apertamente Anita.

I giorni passano, e Gaspy si è organizzata una bugia con le sue amiche (dice ai suoi che va dalla Sveva, invece va al parco). Anita ha detto a Eerya di coprirgli le spalle, e in pratica fa come la Gaspy.
Mancano sette giorni alla fatidica serata. Anita è perplessa. Il parco è grande. Dove sarà l'incontro?
Gaspy è sconcertata, da ben tre settimane sa della cosa e sente un peso sullo stomaco. Deve parlarne con qualcuno ma non può, ed inoltre si sente osservata. Ogni giorno a scuola le pare che il Cilindro la voglia, la desideri, la brami.
Anita tra due giorni andrà a Londra, partirà. Almeno per un po' il segreto non le ossessionerà la mente, o almeno così spera facendo le valigie.

Venerdì. La Guacci è tutta contenta di aver conosciuto i genitori dei suoi amati alunni della seconda F.
Finite le sue due ore. La classe si fionda fuori intenta a prendere degli ottimi posti per l'ora della professoressa di storia dell'arte. Giulz non si sente bene, come sempre in queste ultime due settimane. Sua madre non deve sapere oppure rischia una visita medica, e le visite mediche non sono come quella falsa bambina che si vede per televisione: "Già fatto?" e poi "per fortuna che c'è PIC"
In verità sono molto peggio, ti siringano, ti fanno correre su e giù, ti devastano psicologicamente.

È sera. È buio. Fa freddo. Giulz è da sola a casa e aspetta impaziente la pizza che accompagnerà la visione del film che ha noleggiato.
Non è proprio il tipico saturday night in discoteca, tanto presente tra i giovani di ogni generazione, ma è pur sempre un modo piacevole di passare la serata senza i genitori sempre in mezzo alle scatole. Giulz è un po' giù perché la Greta, che doveva andare da lei, le aveva appena dato buca mandandole il messaggio: "scusa Giulia non posso venire devo andare da Tobia".
Così ora è proprio sola, sola! Solo lei e il suo canarino Macs, che ogni tanto si china e scagotta qua e là. La pancia di Giulz inizia a brontolare per la fame. Cerca in cucina qualche schifezza da mettere sotto i denti, ma niente di niente, il frigo è del tutto vuoto! (ma che sfiga!!). Giulz è in preda a una crisi nervosa, non resiste più…AAAAAAAAAARGH!! Caccia degli urli strazianti e assordanti. Poi, improvvisamente, le viene in mente una folle idea, così folle che solo la Papaia folle farebbe!
Guarda Macs con l'acquolina in bocca…la tentazione è troppo forte…apre la gabbia e afferra il pennuto, il quale era concentrato a scagazzare.
Sembra quasi Silvestro quando si vuole pappare Titti.
DIN DON!!! Ma il campanello alla porta salva Macs dalla pazzia acuta della ragazza.
Evviva! È arrivata la pizza!! Gnam, gnam! Va ad aprire la porta e tadaaaan! C'è Scodellina, in tenuta da tizio della pizza express, con una mega scatola da cui proviene un profumino delizioso!
"oh no…ancora lei, la tizia che mi saluta sempre" sospira tra se Scodellina, per poi dire "ecco a lei, signorina…la pizza che aveva ordinato…"
"xera ora ciò!! Bogia tell me!!" risponde Giulz in tono prepotente. Ma lo si può anche perdonare per il ritardo…si sa che a Venezia la pizza non può arrivare in quattro e quattr'otto. Con tutti i ponti da far su e giù e a piedi…poverino! Chissà quanto avrà faticato! Invece lei tutt'al più lo paga, per poi sbattergli la porta in faccia.
Si fionda in casa e si rilassa in divano, affamata ma felice. Apre il cartoccio e… "eh?" esclama sorpresa, nel vedere sulla sua pizza delle foglie di rucola che formano la scritta DRIIN!
"ma che significa sta roba? Io non ho mai chiesto la rucola sulla mia pizza! Che schifo!"
Prende le foglie e le caccia nella gabbia di Macs, ma ne tiene una e pensa tra se e se "questa la tengo per me e l'Anita…chissà com'è fumarsi la rucola?"
Ritorna a sedersi sul divano e addenta il primo trancio di pizza, ormai freddo. Accende la televisione e ficca la cassetta horror di "the Ring" nel videoregistratore. Proprio quando inizia il film, il cielo si annerisce e comincia a tuonare spaventosamente (una coincidenza?).
Giulz si lascia un po' suggestionare, così si stringe al petto un peluche e continua a divorare la sua pizza margherita nervosamente. Il tempo passa e il film continua senza interruzione. Giulz è sempre più ansiosa e spaventata. Inizia a pentirsi di aver visto il film da sola, senza la Greta. Appaiono le prime scene inquietanti…un albero che brucia; una scala; una bambina che si specchia; dei vermi che strisciano; UNA RAGAZZA MORTA. Giulz caccia un urlo soffocato. Vorrebbe spegnere la televisione, ma la curiosità tiene il suo fondoschiena incollato al divano. È terrorizzata, così accende la luce del salotto e si prepara alle scene peggiori.
Passa lentamente un'ora e mezza e sullo schermo scorrono i titoli di coda. Il film, finalmente, è finito!
Giulz si sente più rilassata ora che questo strazio ha avuto termine. Fa riavvolgere il nastro e intanto lascia accesa la televisione, su cui si vede un interessante documentario su come nascono i bambini dei camaleonti.
Squilla il telefono. (ancora? E che p***e!!)
Giulz alza la cornetta e quella che le risponde è una vocetta da bambina:
"tra sette giorni morirai…"
Lei prende uno spavento. È tutto come nel film: una voce annuncia la tua morte e dopo una settimana ci resti secco…Giulz rimane in silenzio cercando di capire quello che sta succedendo. La voce al telefono interrompe i suoi cupi pensieri:
"ci sei cascata, eh?"
"si abbastanza, si può sapere chi diavolo sei?!"
"vieni al parco Bissuola, da sola, lunedì 1 dicembre, alle 8.30 di sera. Non farne parola con nessuno. Stavolta non sto scherzando."
"ehi, ma…io mica ci so arrivare al parco Bisssuola!" (Giulz non ha molto senso dell’orientamento, in più i parco Bissuola si trova a Mestre e la nostra eroina ha delle difficoltà con gli autobus)
"arrangiati, Kiwi!" le risponde seccamente la voce, e riattacca.

Le tre ragazze si ritrovano all'entrata del parco. Il buio le avvolge completamente. L'oscurità ha già preso il sopravvento sul sole da un pezzo.
Era stata la curiosità a spingerle lì, quei nomi usati dalla voce…ma ora lì, sole, al buio, non erano sicure di aver fatto la cosa giusta.
Quando Gaspy vede le sue amiche, prende uno spavento e, come al solito, urla.
Anita fa uguale. L'unica che, già mezza addormentata, non dava segni di accorgersi della compagnia, era Giulz, che, senza notare le altre due, guarda l'ora e inizia a camminare avanti e indietro per tenersi sveglia.
Anita le passa una mano davanti agli occhi cercando di farsi notare, ma niente. Catalessi totale. Strano, pensa Anita, lei che è sempre iper attiva.
Dopo pochi minuti giunge un grido da dentro il parco. Non un grido umano, forse qualche animale che cercava la morosa.
E dall'oscurità una forma che parte alla carica e punta alle spalle di Giulz, che però non se ne accorge perché si china giusto in tempo a raccogliere una moneta da un centesimo che sbrilluccicava per terra. La sagoma, caduta rovinosamente sul terreno, era la Gaspy, che per svegliare l'amica stava per ucciderla. Anita l'aiuta a rialzarsi e poi prende a picchiettarle le dita sulla testa e a borbottarle dietro in tono di rimprovero.
Gaspy, rialzatasi, interrompe il silenzio imbarazzante fra le tre amiche:
"Mmmmh…ciao fie (fie :ragazze fioi:ragazzi), che coincidenza, che ci fate qui?"
Anita risponde astutamente (eh si sono astuta io =P n.d.Anita):
"E voi che ci fate qui?"
Rispondono tutte e tre contemporaneamente:
"eeeh…devo incontrare un amico…"
Da quella risposta, tutte iniziano a sospettare qualcosa delle altre, qualcuno voleva fare loro uno scherzetto…chi lo sa…
Nessuna delle ragazze aveva il coraggio di chiedere alle altre se si trattava della stessa persona. Finché il cellulare di Anita inizia a vibrare nella tasca del suo cappotto nero. Con estrema rapidità, lo afferra e risponde alla chiamata: sempre quella voce misteriosa, inquietante…e se fosse un serial killer? Anita cerca di restare calma, anche se il suo volto è ormai diventato più pallido del solito, così bianco marmoreo che le si intravedono le vene.
"vedo che non sei sola…"
"come fai a vederci? Chi sei? Ma cosa vuoi da me?"
Le altre due si girano verso di lei e ascoltano la conversazione.
"Io so." E mette giù.
Tutte tese, restano immobili ad attendere che quella strana persona si faccia risentire. Si accorgono che non c'è più nessuno al parco. Sono rimaste solamente loro tre e quel maniaco. Sono attimi di panico.
"BUUUUU!!"
"AAAAAAAAAAAAAAAH!!" esclamano in coro. Falso allarme. Era solo uno stupido bambino che spuntava dal cespuglietto alle loro spalle. Probabilmente prima ho esagerato dicendo che il parco era DESERTO!
Ecco che il cellulare di Anita riprende a vibrare, è sempre lui, il maniaco, che chiama per dire qualcosa di spaventoso e perverso.
"Avete voglia di fare un giochino?"
"Eh? pervertito -.-"
"VI dico cosa dovete fare: seguite la persona con il cappotto nero e la sciarpa rosa."
"Potrebbe essere la Gaspy?"
"Un'altra persona, insomma!!"
"ma non è rimasto più nessuno in giro..."
Ma la voce misteriosa già aveva riattaccato.
"Ora che si fa?" chiede, inebetita, la Gaspy.
"Aguzziamo la vista!!"
Si mettono a scrutare mettendo a fuoco tutto. Ecco che le tre ragazze guardano lontano, lontano, dietro agli alberi, i campi da tennis...ehi...che vista incredibile per due orbe con gli occhiali!
"Lasciate perdere, faccio io che almeno non sono una talpa come voi!" finalmente Giulz che dice qualcosa di sensato!!
La sua infallibile vista scorge, in una stradina vicino al laghetto delle anatre, una sagoma confusa, con cappotto nero e sciarpa rosa. Trovata! Scattano in uno sfrenato inseguimento.
Quando riescono ad avvicinarsi, la perdono di vista. Corrono qua e la con il fiatone per tutto il parco, la Gaspy rimane sempre ultima perchè ha le vesciche sui piedi a causa della scarpe (i dottori). In testa c'è Giulz, che con le Alla Star dai lacci rosa sfreccia a 10 km orari!! (<- non è pubblicità occulta ad un paio di scarpe, nooooo).
Ecco che sbuca nuovamente dal nulla la sagoma: è giusto qualche metro più avanti di loro...è una signora con i capelli rossi, sulla cinquantina, piuttosto brutta.
"Seguiamola camminando, non vorrei che ci scappasse di nuovo....stiamo al suo passo e vediamo dove ci conduce, ok?" sussurra Anita alle altre due.
La tizia si mette a fare dei giretti contorti qua e la per il parco, un ottimo sistema per seminarle tutte, siccome si sentirà osservata con tre tipe in mezzo alle balle!!
Arriva alla fermata dell'autobus vicino al parco. Il 12 si ferma e apre lel ante dell'ingresso principale. La tizia mette il piede sul primo gradino e con fatica si da una lieve spinta.
"NOOOOOOOOOO!!" grida a squarciagola Giulz dieci metri più indietro, vedendo la tizia salire sul bus. Si chinano tutte e tre in posizione di partenza di corsa olimpionica e al "VIA!" di Anita scattano sincronizzate in una corsa contro il tempo.
Riusciranno le nostre tre disperate a non perdere l'autobus? (Cosa alquanto improbabile dato che hanno appresso la Gaspy).
COLPO DI SCENA!! Appena riescono a salire (proprio quando si stanno chiudendo le porte) il bus, che prima era pieno, ora è vuoto, completamente vuoto. Ma dove sono finiti tutti quelli che poco prima erano seduti sui sedili? Mistero...anche la tizia è scomparsa nel nulla. Restano tutte e tre sconcertate chiedendosi cosa fare ora...finché Anita propone di scendere e ritornare a casa. Gaspy allora preme il tasto arancione per prenotare la fermata, ma non sente il solito tintinnio. Riprova insistente, ma non si sente alcun suono. Un cellulare ormai ben noto riprende a vibrare.
"Anita non rispondere ti prego, è ancora quel maniaco che ci perseguita. Spegni il cellulare!" dice Giulz con tono isterico, andando in crisi di nervi. Inizia a strapparsi i capelli, a gridare e a tirare calci ai sedili...un casino bestiale!! Gaspy è ancora li col dito fermo su quel campanello, rincoglionita all'ennesima potenza. Tutta la situazione è in mano ad Anita, che sembra essere l'unica ancora calma e razionale. Qualcosa nella sua testa le dice che sarebbe meglio rispondere...è l'omino del cervello!! Così gli da retta e risponde con tono sgarbato:
"Che vuoi ancora? Dicci come farci scendere, altrimenti piantala di chiamarci! Sei tu che ci hai messo in questo casino, e ora ci devi aiutare, c***o, sto autobus non si vuole fermare!!"
"Sentimi bene: voi farete tutto quello che vi dirò! Dunque modera il linguaggio bambina, non sai con chi stai parlando..."
"Appunto, perché non me lo dici e la finiamo qui?"
"Eh...vorresti...voi non andrete da nessuna parte senza che io ve lo dica. Sono io che vi comando ora, avete capito? So tutto di voi, vi osservo, controllo ogni vostra mossa...oramai siete mie!!"
"Oh cavoli, ma tu sei malato sul serio! Lasciaci andare, cosa abbiamo fatto di male?! Perchè ci perseguiti? Non siamo neanche delle super gnoccone!!"
"Zitta e ascoltami bene: c'è una bomba nell'autobus che si innesca una volta che raggiunge i 50 km orari e se si scende sotto i 50 km orari esplode, tu cosa fai?" la voce malefica riaggancia.
"A TAVOLETTA!!" grida Anita con fare isterico. Giulz si è ripresa e quando sente l'amica urlare così, corre verso il posto del conducente, che si è volatilizzato lasciando il finestrino aperto con la tenda che svolazza di fuori. Giulz si gira, il volto bianco, gli occhi azzurri che si perdono nel vuoto, e comincia a balbettare:
"Il co..co,..co...co...il co..."
"Si, il coccodè" la interrompe bruscamente Gaspy "parla!" le urla. Giulz sempre sconvolta ricomincia a balbettare:
"Il...condu...il conducente...è...è...scomparso..."
Anita e Gaspy si lanciano verso il volante, mentre Giulz resta immobile e vede la bomba, piena di cavi e cavetti. Chiama le altre...Anita non sa proprio che fare...Giulz è impietrita e per quanto riguarda la Gaspy è indecisa se chiamare suo zio che le insegni come guidare un autobus o morire con le sue amiche. Giulz cade a terra per il terrore e con la caduta si riprende, ricordandosi delle lezioni di guida di suo padre (certo, un'auto non sarà come un bus, però...). Giulz si alza e corre verso il posto davanti del conducente trascinandosi la Gaspy in corsa. Arrivate la davanti, la Giulz si siede alza il sedile al massimo (perché poi?) e cerca di raggiungere i pedali ma con la sua altezza da record (un metro e un ovetto kinder tondi) non ce la fa. Allora, fa chinare la Gaspy dicendole di schiacciare uno di quei pedali mentre lei le dice cosa fare, in ginocchio sul sedile. Le due amiche riescono così a fare una curva mantenendo una velocità di circa 60 km/h, ma Giulz non conosce quelle strade e dopo dieci minuti si rende conto di aver girato a vuoto, così chiama Anita che conosce la zona e le fa fare da cartina della città.
Anita le conduce nella trafficata tangenziale di Mestre, fortunatamente senza code e Giulz se la cava abbastanza bene alla guida ad eccezione delle curve che prende sempre all'ultimo momento. Si sente battere sui finestrini. Gaspy si guarda attorno per capire da dove proviene il rumore, finché non vede due pugni che battono sul finestrino di coda. Velocemente va a vedere chi è (e mo chi preme i pedali?).
C'è un pazzo che si agita e si dimena urlando a squarciagola qualcosa, a loro incomprensibile. Un pazzo molto figo, direi. Negli occhi della Gaspy si accende la speranza e grida euforicamente alle altre
"E' lui!! L'eletto!! E' venuto a salvarci!"
Anita subito si gira:
"Sul serio? C'è Keanu Reeves?! Quello di Matrix?! Oh c***o, che ci fa qua? Voglio il suo autografo!!"
"Fallo salire, fallo salire" strilla insistentemente Gaspy alla Giulz che è concentrata al volante, e le risponde:
"Le porte non si aprono, sveglie!! Non potrà mai salire!!"
Detto questo, Keanu fa un salto mortale alla Matrix, si schianta sulle ante della porta, frantumando tutto il vetro e subentrando bastardamente all'intero dell'autobus, tra le braccia della Gaspy...MA CHE SCENA SPETTACOLARE!!! Subito lui si rialza, pulendosi lo sporco dai vestiti e pensando "Bleah...che puzza che sa sta qua!!" (ricordiamo che Mandy puzza come le formiche) riferendosi alla Gaspy che è per terra distesa ancora incredibilmente felice di avere abbracciato il suo mito!!!!!!
Il figo fa per andare alla guida, ma Anita lo blocca, attancandosigli alla gamba, e lui si trova fermo in mezzo all'autobus. Il fisso si gira e abbassa la testa come per dire "Che c***o vuoi?" e Anita gli porge un blocco di carta con una penna e balbetta "un...un...un...una firma prego...". Il figo firma e venti persone di materializzano e anche loro implorano un autografo. Finite le persone, che risvaniscono nel nulla, dice:
"Non vi preoccupate quando succede questa cosa, è normale, sono dei programmi di Matrix che hanno il compito di distrarre la gente...come hanno appena fatto con me!" tira una calciata forte senza riguardo ad Anita che era ancora aggrappata alla sua gamba (poverina é.è) Chissà che male! Che uomo cazzuto è Keanu Reeves.
"Mi hanno mandato qui per disinnescare la bomba che c'è in questo autobus, per cui ho bisogno di concentrazione assoluta...chi è che sta guidando?"
Una faccetta graziosa sbuca dal davanti, gli manda un'occhiata sexy e dice "Ciao Neo! Sono io che sto guidando!"
Improvvisamente il figo diventa rosso in volto, con espressione da intontito, come se non avesse più le palle. Che si sia preso una cotta per la Giulz?
"Chiamami Jack, ora. Sto interpretando la parte del tipo di 'Speed'.".
Si avvicina alla bomba, osserva la lucetta che lampeggia. Pensa. Rammenta. Sospira. Finalmente si decide: devo tagliare uno dei due fili. Rosso o blu, questo è il problema.
"Si accettano scommesse!!" strilla giocosa Anita! Giulz dice blu e Gaspy rosso. Quale sarà il filo giusto da tagliare? Il momento è catartico.
"Provo col filo blu...MI FIDO DI TE!!" dice il tipo rivolto a Giulz.
**attimo di suspence...........................................................................................................................(boia che attimo lungo)............................................**
PUM PUM...il cuore sobbalza in gola...PUM PUM(MMM)PUM PUM PUM PUM...Jack prende il filo blu...gli si imperla la fronte di sudore...(devo dire che col volto impegnato e sudato è ancora più figo, dovreste vederlo!!). Tutti temono il peggio...abbracci di gruppo stretti, stretti...Anita scoppia in lacrime, Giulz si caga sotto e batte i denti...la Gaspy è già che scrive il testamento (dove avrà trovato carta e penna?). Jack ne approfitta per dire le sue ultime confessioni più intime: "Non ho mai voluto fare l'attore, ne il disinnescatore, ne l'eletto...ambivo a fare l'agricoltore con Clark Kent...Kent & Reeves' Farm, che sogno! La mia vita non è mai stata granché, ma oggi ho incontrato te, la mia anima gemella, la mia dolce metà e se dovessimo morire ora, sappi che sono felice di aver passato i miei ultimi attimi di vita qui accanto a te!"
Giulz lo guarda con aria di sufficienza, le altre due aspettando di sentire, con impazienza, la parte del discorso rivolta a loro.
"Beh?" continua Jack con aria disinvolta "Voi che avete da guardare? Non so cosa dirvi." Sta per ricominciare a rivolgere le sue dolci parole all'amata, quando lei gli tira una tanghera sulla nuca:
"TIRA CHEL CASSO DE FIO!!!!!!!!" (tira quel c***o di filo)
Il figo si gira verso la bomba, poi verso le ragazze..."E se evitassimo di rispondere e scendessimo giù dall'autobus?" ma Anita ormai spazientita e alquanto rammaricata dallo scoprire che il suo mito sia un tale codardo, dice:
"ma ci sei o ci fai? Le porte sono bloccate, siamo quasi a secco di benzina, perciò..." le tre ragazze si guardano, poi guardano lui e urlano "TIRA!!".
Keanu Reeves è perplesso...perché si è cacciato in quella situazione? In quella merdosissima situazione? Ma girandosi guarda il volto del suo nuovissimo amore e prende fiducia tirando il filo BLU! E...e...e....
BOOOOOOOOMM!!!!!!!!!!!
Sbuca da una finestrella nella bomba una bandierina con scritto:
"Bang (e una linea che lo cancella) Boom (una linea cancella anche questo) Boh!!"
Tirano un grande sospiro di sollievo, sono ancora tutti e quattro vivi. Nonostante ciò, non riescono a strapparsi un sorriso perché una grande amarezza ribolle nei loro stomachi...non è bello sentirsi presi per il fondoschiena.
"COME HAI FATTO A NON ACCORGERTI CHE LA BOMBA ERA FINITA?!?!?!?!?!? SEI O NO UN ARTIFICIERE?!?!?!?!?!?"
strilla incacchiata l'Anita al tocco di gnocco.
Il figo si gira e abbraccia la Giulz, che però è già con le braccia al collo di Anita e Gaspy che sta piangendo a dirotto, mentre Giulz ha tutti gli occhi sbrilluccicanti perché la vita le era rimasta in mano (???????). Anita sta borbottando arrabbiata. Si, insomma bisogna capirla, il suo mito è un cacasotto, non la vuole e per di più è s*****o!!"
"Cerchiamo di calmarci, la cosa più importante è che siamo tutti vivi!" esclama Jack all' Anita che è sempre più nera dalla rabbia! Giulz rallenta e cerca un posto dove parcheggiare l'autobus. Finalmente trova uno spazio libero e ci si butta dentro di culo urtando le altre due auto parcheggiate a fianco...le manovre non sono mai state il suo forte. Finalmente possono scendere, le porte sono ancora bloccate, ma c'è quella sfondata da dove possono uscire. Con attenzione uno a uno fuoriescono, cercando di non toccare le schegge di vetro. Appena messo piede sull'asfalto si guardano intorno, cercando di capire dove si trovano. Nemmeno Anita, l'esperta di strade, il Tuttocittà di Mestre, riesce a riconoscere il luogo. Ci sono solo due stradine con delle auto parcheggiate ai lati, e poi tutto campi, campi, campi, campi....ma dove sono capitate?
Chiedono ad un passante e lui indica con il dito una collina in fondo. Incredibile...su di essa troneggiano delle lettere enormi, tipo quelle di Hollywood, che formano la scritta
"PIOVE DI SACCO CITY"
"Caspio che City!!Ma quanti grattacieli! Altro che New York!!" dice Giulz bastardamente al passante il quale, offeso, se ne va col broncio.
Improvvisamente, il cielo si oscura...la grande città viene nascosta da una fitta nebbia...il sinistro gracidio di rospi accompagna una malinconica melodia di sottofondo. Una carrozza si avvicina loro.
"Ma che succede? Jack, diccelo tu...Jack? Jack? Dove cavolo sei finito?" chiede la Gaspy preoccupata guardando le altre. Sono di nuovo sole e per di più in un brutto posto...è tutta colpa di quel maniaco che le perseguita chiamandole al cellulare e minacciandole!! A proposito, è da un bel pezzo che non si sentono le sue chiamate...Le tre amiche hanno perso la cognizione del tempo, non sanno nemmeno quante ore sono passate dall'incontro nel parco...probabilmente anche un giorno, dato che all'arrivo nella "big city" il sole batteva. Se è così non hanno ne mangiato nè dormito. Forse è solo un sogno confuso, altrimenti perché non c'è stata nessuna chiamata dai genitori isterici e preoccupati? Non c'è tempo per riflettere, ora la cosa più importante è tornare a casa, ma senza Jack, il superfigone, il mito, come possono fare? Improvvisamente dei passi alle loro spalle....ancora passi, passi, passi e passi...sempre più vicini...Non fanno in tempo a voltarsi che un sacchetto copre loro il volto, si dimenano e si agitano in preda al terrore. Il figone riappare da un cespuglio, ignorandole del tutto, e si avvicina alla carrozza. Ha cambiato, non si sa come, look. Indossa un bizzarro abito stile Settecento e porta i capelli a caschetto...ma sta bene? Il cocchiere ferma la carrozza e gli chiede gentilmente:
"E' lei il signorino...?"
"Si, sono io...portatemi dal conte Dracula. Ho ricevuto il suo invito." risponde con tono distinto. Riconoscendo la sua voce, Giulz grida disperatamente il suo nome:
"Jack? Chi è Jack? Io sono il signorino (?) e chi parla?" dice perplesso Keanu Reeves ai tre sacchi li accanto.
"Ma proprio ora doveva cambiare personaggio quel pirla?! C'è bisogno di lui e cosa fa? Vuole andare da Dracula!E' uno schizofrenico!" bisbiglia Anita alla Gaspy.
"Carico le vostre valige, sire." dice il cocchiere, e subito prende di peso i tre sacchi e li getta nel retro della carrozza. Le tre ragazze, ormai stremate, si addormentano sulla carrozza.
Al risveglio, le tre amiche sono in un posto angusto, umido, freddo (peggio di così!). Gaspy urla:
"I miei occhiali!! I miei occhiali!!" sforzando inutilmente la vista intorno a sè. Un topo spelacchiato, sudicio e sporco si struscia sui piedi di Giulz, che appena sente il contatto con l'essere schifoso fa un balzo e grida a squarciagola. Anita, invece, stramazza di gioia: "Hamtaro!!"
"Che succede? Che succede? Perché gridi? I miei occhiali...li avete visti? Dove sono finiti?" ripete insistentemente la Gaspy, ma nessuno di loro la caga nemmeno di striscio.
"Hamtaro è un criceto, non un topo!" ribadisce Anita a Giulz che lo sta insultando chiamandolo brutto sorse! Giulz non le presta ascolto e ancora più isterica e spaventata si mette a gridare più forte e spara un sacco di frasi senza senso. Credo proprio che sia andata sotto shock...non credevo avesse questa grande fobia dei roditori...insomma...è una veneziana DOC...Venezia è piena di pantegane nei canali! (Pantegane: topi grossi come gatti n.d.Eerya biologa)
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAGH perchè siamo rinchiuse qui dentro?!?!?!?" urla fuori di senno Giulz sbattendo i pugni contro la porta blindata cercando di aprirla invano. "NON SIAMO DELLE CRIMINALI, NON E' GIUSTO CHE CI RINCHIUDIATE QUI! VOGLIO PARLARE CON IL MIO AVVOCATO!"
Detto questo, si sente il rumore delle chiavi che forzano la serratura...forse ha detto incosciamente la parola d'ordine o semplicemente qualcuno dall'altra parte della porta l'ha sentita gridare e ha deciso di liberarle. Giulz si calma e indietreggia dalla porta che si spalanca di colpo emanando un bagliore immenso. Tutte si coprono il volto con la mano perché la luce è tanta da far bruciare gli occhi.
"Qualcuno mi può spiegare che sta succedendo? Non ci vedo...e perché questo improvviso silenzio?" chiede Gaspy con voce disperata.
"Vuoi stare zitta un attimo? Nemmeno noi ci stiamo capendo qualcosa" le bisbiglia Anita al suo fianco. Improvvisamente il bagliore svanisce e si riesce a distinguere una sagoma dietro l'uscio aperto: è un uomo magro, alto, moro...figo...ehi...ma è di nuovo lui...Jack!! Tutte, riconoscendolo, tranne la Gaspy che è senza occhiali, cacciano un sospiro di sollievo.
"Avete chiamato un avvocato? Eccomi, sono l'avvocato del diavolo!!"
Ecco che comprendono perché ha la voce differente...Keanu Reeves ha di nuovo cambiato personaggio. Questo suo vizietto del cambio delle personalità sta diventando una cosa fastidiosa. Almeno stavolta è capitato al momento giusto.
"Facci uscire, facci uscire da questo posto ti prego" lo supplica Anita in ginocchio. Il tizio si accuccia, solleva gli occhiali dal pavimento umido e li consegna alla Gaspy che, finalmente, RIPRENDE A VEDERE!
"Ho la strana sensazione di avervi già visto da qualche parte" aggiunge il tipo osservando attentamente i volti delle tre ragazze. "Ok, seguitemi e non aprite bocca con quei giornalisti la fuori...ogni cosa che direte potrà essere usata contro di voi...appena usciti da questo posto gli facciamo causa per sequestro di persona! Ehi mollami!" aggiunge poi notando che Anita gli ha ripreso la gamba. Camminano frettolosamente lungo uno stretto corridoio.
"Ragazze, ricordate..." bisbiglia in modo che i giornalisti non sentano "Se volete vincere una causa impossibile...l'unico modo è trattare col giudice!". Alla fine del corridoio svoltano a sinistra e si trovano di fronte a una porta con il vetro opaco. E' appesa una targhetta d'oro che recita: "Giudice Pretegiani". Keanu bussa e, dopo l'ordine "avanti", apre la porta.
"Voi attendete in bagno" aggiunge il fisso con sguardo serio. Entra nell'ufficio del giudice e richiude la porta. Dietro un'immensa scrivania di noce è seduta la Greta e indossa una parrucca bianca. Sta rollando la maria tutta concentrata e chiede:
"Non è che mi puoi dare una mano?"
Chissà per quanto tempo le tre ragazze restano chiuse in bagno aspettando il ritorno del loro avvocato! Chissà che si stavano dicendo quei due...stanno "trattando", ma in che senso?! Strani e ambigui rumori provengono da quell'ufficio. Finalmente l'avvocato esce dalla porta ed entra nel bagno. Si rivolge alle tre clienti con aria preoccupata:
"Mi dispiace ragazze...il giudice Pretegiani non si fa corrompere da nessuno, mi ha detto così..."
"Dunque che si fa ora?" chiede Anita.
Il figone esita qualche attimo e poi risponde:
"Ragazze...quello che vi devo dire non è per niente una brutta notizia..."
"Continui...parli!" lo interrompe la Gaspy curiosa.
"Il giudice ha intenzione di condannarvi per tentata corruzione, la pena è di tre anni."
"Cooooooooooosa!! E' assurdo! Noi non abbiamo fatto nulla! E' lei casomai che voleva corromperla!! Lei dovrebbe essere arrestato, non noi!!" grida furiosa Anita. Non è possibile! Le nostre tre eroine (<- che non proviene da eroina, ma che si dice eroe, al singolare fa eroa, femminile di eroe) non possono essere arrestate senza ribellarsi. Ma ahi noi, due guardie prendono le Giulie di forza e le portano in cella. Mentre Anita rimane sola con l'avvocato e il giudice, cominciano a bere birra, fumare erba e ascoltare musica reggheeaa (come si scrive?). Anita, che crede una stupidaggine perdersi tutto quel ben di Dio, si mette anche lei a fumare e bere vodka che nel frattempo è spuntata dal nulla sopra la scrivania.
"Festeggiamo" dice l'avvocato un po' brillo.
"Già, festeggiamo! Perchè oggi è nato il bambin Gesù!!" dice Anita completamente ubriaca.
Nel frattempo le due Giulie sono rinchiuse in una cella stretta e polverosa.
"Guarda come ci hanno conciate!" dice arrabbiata la Giulz indicando il completo arancione dei carcerati che le hanno fatto mettere. "Ci hanno tolto i nostri averi...cellulare compreso" continua a lamentarsi.
"Beh...almeno quel maniaco non ci disturberà più." dice sorridendo la Gaspy, anche se non è per niente il momento di scherzare. Sono in una bruttissima situazione...tutto sembra così assurdo...Continuano a chiedersi che fine abbia fatto la loro cara e inseparabile amica Anita.
"Forse la stanno torturando...o chissà cosa!" dice ansiosa e preoccupata la Gaspy. Si mettono a immaginare tutte le ipotesi possibili, finché non si avvicina il professor Zamengo vestito da secondino. Si avvicina alle sbarre e con la sua vocetta bassa e impastata attacca:
"State dicendo di quella tipa coi capelli Giamaicani? Beh lei è stata rilasciata in tempo, un certo Leonardo le ha pagato la cauzione...sarà da qualche parte a festeggiare! Io, al posto vostro, mi preoccuperei più della vostra vita che della sua...capito?"
Questo è più o meno quello che si è riusciti a capire del suo discorso, del resto si è mangiato le parole. La Giulz e la Gaspy rimangono immobili, si guardano negli occhi...entrambe pensano: "Come ha fatto l'Anita a dimenticarsi di noi?". Disperate si abbracciano e iniziano a singhiozzare.
"Ah...non fate così..." dice SuperMario "vi abituerete a stare qui...tre anni non sono poi così tanti..."
Dopo queste parole confortanti le due ragazze si voltano, si guardano e...
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma cosa vedono i loro occhi? La cosa forse più assurda tra tutte le cose assurde a loro successe. SuperMario si è tolto il volto dalla faccia...è una maschera...tutto è una maschera...ma chi si nasconde dietro, forse Lupin? Solo lui è un così bravo maestro del trasformismo.
Risposta errata. Dietro alla maschera di Zamengo non vi è altro che la Jessica!
Si risistema i ciuffi sulla fronte, indossa una maglietta aderente dall'ampio decolté e una minigonna tigrata, ma come tralasciare gli stivali in pelle coi tacchi alti a spillo? Chi l'avrebbe mai detto che dietro Zamengo si mascherasse una giovane sex simbol mozzafiato?
"Ciao! Non ve lo immaginavate, vero? Io ho una seconda vita della quale nessuno è al corrente. Lavoro come segretaria per un grande personaggio della storia, Pompelmo! dice con voce da segreteria telefonica.
"Eh? Mi stai prendendo in giro? Non ci capisco più niente, qui è tutto così strano, voglio tornare a casa dalla mamma!" piagnucola la Giulz.
"Vi posso capire...siete stanche ed è comprensibile...avete passato troppe cose strane in così poco tempo, ma erano necessarie, dovevamo vedere se avevate abbastanza spirito di gruppo, abbastanza coraggio per superare la prova. L'ho sempre saputo che ce l'avreste fatta!"
"Vorrei tanto capirti, ma non riesco a seguire neanche una parola di quello che dici...non hanno senso..." ribadisce la Gaspy.
"Capirete meglio più avanti. L'incubo è ormai finito. Potrete riposarvi sulle poltrone del mio ufficio, intanto...seguitemi..."
Le due ragazze continuano a non capire niente, ma silenziose la seguono in ogni caso, dopo che Jessy ha aperto le porte della cella. Vengono condotte su per una lunga e grande scala che non avevano notato prima, sebbene fosse vicina alla loro cella. Passano per un lunghissimo corridoio asfaltato. Ai lati ci sono numerosi cartelli stradali...ehi...aspetta un attimo...non è un corridoio, è una strada! Si ode in lontananza un clacson. Si voltano e restano stupite nel vedere una lunga e interminabile limousine color rosa confetto ciucciato. La porta si apre ed entrano affascinate.
"Vi piace la mia auto? L'ho fatta personalizzare a mio piacere" dice Jessy orgogliosa. L'interno difatti è foderato con tessuti rosa shocking con disegnini a forma di fragoline che sorridono.
"Se annusate le fodere profumano, i cuscini pure" aggiunge indicando due soffici cuscinetti a forma di fragole.
"Ti piace proprio questo frutto eh?" chiede la Giulz.
"Più che altro è il mio nome in codice. Funziona così, qui."
"Funziona qui? Cosa funziona qui?!" interrompe la Gaspy sul punto di una crisi isterica. La Jessy e la Giulz si guardano mezze impaurite, senza aspettarselo la Gaspy aveva tirato fuori una voce mostruosamente acuta. Ma la Jessy, preparata oramai a questo genere di cose (dato che il trio era l'ultimo della sua lista, mezza depennata e parecchio usurata), tira fuori un flacone di pasticche verde marcio e, dopo averlo aperto, ne porge una alla Gaspy, dicendo:
"Tieni, e rilassati.". Inoltre le da anche un cuscino alla fragola. Gaspy fa per mettere la compressa in bocca, ma Giulz si alza, sbattendo violentemente la testa sul basso soffitto dell'abitacolo, ed esclama:
"No! Non farlo! E se è topicida?!" Gaspy la guarda quando ormai è troppo tardi e pensa:
"Ho due possibilità: affidarmi alla sorte o infilarmi due dita in gola...quale delle due?". Ma è troppo tardi e i suoi vaghi sforzi per alzare le dita della mano sinistra sono vani. Chiude gli occhi, inutili le forti grida di Giulz:
"Giulia! Giulia! Animo! Sei morta? Ho portato nera dicendo che era topicida? Oh no la mia amica!!"

Anita frattanto non si sente bene, una mezz'ora con quella gente e già è diventata una fumatrice incallita e un'alcolista (in)provetta. Sta per vomitare sul tappeto persiano da più di quattrocento euro, quando vede un cartello, dapprima sfuocato, poi pian piano diventa nitido, e dopo essersi rimessa gli occhiali lo inquadra:
"NON VOMITARE IN QUESTO UFFICIO". Chiunque avrebbe trovato strano un cartello simile nell'ufficio di un giudice, ma il primo pensiero di Anita è:
"E io dove vomito ora?", per poi voltarsi e correre in cesso.
Arrivata alla tavoletta inizia, tenendosi i capelli fuori portata....burp...vomita le dodici birre, i quattordici sgroppini e le due bottiglie di vodka, una alla pesca e l'altra al limone. Dopo venti minuti di cesso ininterrotto, Anita si alza e guardandosi allo specchio fa per tirare l'acqua, ma un cappio l'accalappia (ahah che giro di parole) e lei si ritrova a passare per la tavoletta del cesso, giù, giù, giù...Anita viene risucchiata per il buco di scarico. E' un posto stretto, piuttosto umido e le pareti sono parecchio viscose. Non che abbia tempo di notare ogni particolare, dato che scende velocissima, a cento km/h. Un tubo interminabile, un puzzo tremendo, misto tra l'odore di un topo morto, piscio di gatto e puzzo ascellare della Amadi. Anita sembra non preoccuparsene, anzi si diverte: ad ogni curva si china, sbilanciandosi per prenderla più larga. Slalom, twister, giro della morte e per concludere il kamikaze!! Una discesa ripida mozzafiato! Anita, colma di adrenalina allo stato puro, si spinge con le mani e si butta in picchiata. Ma all'ultimo minuto si rende conto di essere alla fine, e anziché una bella piscina si trova davanti un muro. Così cerca di fermarsi, ma le pareti sono scivolosissime. Il tubo è tappato! Non ci voleva! Sta per schiantarsi, e lotta contro l'inevitabile con tutte le sue forze. Un obiettivo, nascosto da qualche parte nella parete la riprende e poi scatta una foto, proprio mentre caccia una smorfia di spavento. Fortunatamente, il muro si apre all'ultimo momento e Anita scivola giù per l'uscita. Un'altra discesa ripida e poi la luce. Uno sprazzo di sole la abbaglia e lei si stropiccia gli occhi per riuscire a vederci qualcosa, finché non sente più nulla sotto il c**o e si rende conto che sta cadendo. Guarda verso il basso e vede una cosa rosa confetto ciucciato, sembra soffice e morbida. Ma cos'è? E' un materasso! Anita cade e rimbalza come se fosse un enorme budino di big bubble. Alza lo sguardo e vede che ci sono altre presenze nella stanza: tre Jessiche, tre Giulz e tre Gaspy con la faccia verde.
"Cavoli, non mi avevate mai detto che avevate delle gemelle!" dice poi, con la voce tremante.
"Per curiosità, quanta birra hai bevuto?" chiede Giulz vedendola ridotta in quello stato, con tono da mammina severa. Anita, guardandola con disprezzo le risponde:
"Ma f*****ti tu! Santarellina di m***a!". Si contorce dal dolore e si svacca sul pavimento. Una forte fitta alla pancia e la testa pesante la stanno torturando. Chiude gli occhi e...prende sonno in una posizione assai strana, che solo chi è ubriaco riesce a fare: regge tutto il peso sul sedere e resta in perfetto equilibrio pur avendo le gambe sollevate da terra.
La Giulz guarda le due amiche. Ecco sono di nuovo tutte e tre in un posto sconosciuto. Anche Giulz e Gaspy sono molto, ma molto stanche. Dopo tutto quello che hanno passato, è giusto che facciano anche loro un pisolino. Così si tolgono le scarpe (ahimè che puzza di piè) e si distendono su due poltroncine rosa dell'ufficio.
Intanto la Jessy, o Fragola, si mette a compilare dei moduli, tutta indaffarata.
KIKIRIKIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!
Un gallo spennacchiato, appollaiato sul tetto, interrompe il silenzio alle prime luci del sole. La prima a risvegliarsi, strano ma vero, è la Gaspy, poi la Giulz e infine Anita...tutta stordita, in perfetta fase da post sbronza. Fragola entra nella loro stanza tutta profumata ed ingioiellata, con un sorriso smagliante e rassicurante, tipo mamme del mulino bianco.
"Buongiorno ragazze! Oggi è una grande giornata! Guardate che sole!" e subito tira le tende ricamate e spalanca le finestre.
"Che ore sono?" chiede, ancora addormentata, la Giulz. Fragola fa un cenno con la testa indicando l'orologio appeso alla parete. E' forse il più grande orologio che abbiano mai visto: enorme, grande come tutta la parete, a forma di fragola (tanto per cambiare) con delle lunghe lancette. E' fatto in qualche materiale gommoso. Sembra quasi il materasso dove Anita ha preso sonno...ma certo, non c'è dubbio, è proprio il materasso. Evidentemente è multiuso e se lo si gira fa da maxi orologio da muro. Questo spiega perché Anita si è svegliata che giaceva sul pavimento e che il materasso è sparito.
"Cacchio! Sono appena le sei e cinque minuti!! E' prestissimo!" esclama la Giulz seccata.
"Noooo, ma stiamo scherzando?" aggiunge la Gaspy.
".....Cosa?....io ho tanto ssssshonno...." dice Anita con un filo di voce.
Ma Jessy, che sembra contenta come un bambino la mattina di Natale quando vede mille regali sotto l'albero, risponde seccata:
"Aah, che dormiglione. Mi chiedo perché bisogna perdersi una così bella mattinata!" Detto questo, tira fuori dalla tasca un campanellino e lo suona.
Immediatamente entrano dalla porta due camerieri eleganti e puliti, eccezion fatta per la cravatta buffa rosa con le fragoline, trascinando un grande carrello con vassoi, biscotti fatti in casa, vasetti di marmellata e nutella, pane, burro, latte, caffè e cioccolata calda! Che delizia iniziare la giornata con una buona, sana ed abbondante colazione!
"Lasciate che vi presenti i miei camerieri personali a cui tengo molto: lui è Merry e lui è Pipino" e qui i due figoni riccioluti accennano uno smagliante sorriso alle tre belle ragazze "Vengono appena suono questo campanellino, e finché sarete qui li potrete chiamare ogni volta che vorrete.".
Le tre ragazze, contentissime, iniziano a mangiare, ma Giulz è tutta rossa. Ha un'aria strana ed è ferma immobile a fissare un punto nella stanza, quello in cui poco prima si trovava uno dei camerieri. La Gaspy vedendola così le chiede:
"Ehi Giulz, svegliata col piede sbagliato?"
Ma Giulz ha una faccia assente, sembra non preoccuparsi di nulla. Guarda la porta e poi si stende a letto sospirando. Anita, un pochettino preoccupata, le va vicino e si siede sul materasso (sempre quello a orologio), ma il movimento troppo veloce, mescolato alla sbronza della sera prima, la fa vomitare sulla pancia di Giulz che si riprende urlando. Finalmente ha dato qualche segno di vita! Intanto Jessy, che era uscita fuori perdendosi la scena, rientra nel suo ufficio. Tra le mani regge un grande scatolone. Chissà cosa contiene?
"So cosa state pensando, vorreste sapere cosa contiene? Beh, non sono cavoli vostri, o meglio si, ma per il momento non vi devono interessare. Ho del lavoro da svolgere, devo correggere dei test e altre cose, per cui gentilmente vi chiedo di andarvene. Finite di mangiare e poi Ambrogio vi riporterà a casa con la BatMobile che mi ha regalato Batman.".
"Come? Cosa? Non puoi...proprio ora che ci stiamo abituando a stare qui..." dice Anita dispiaciuta.
"E poi siamo curiose...vogliamo sapere chi è sto Pompelmo...è lui che ci ha portate fino a qui...non avrebbe senso riportarci a casa!" aggiunge la Gaspy.
"A voi sembrerà senza senso" risponde Fragola "ma non lo è affatto...mi dispiace, ma non sono autorizzata a parlare di questo con voi. Che fine ha fatto la Giulz?" dice infine guardandosi intorno.
"...sono qui..." dice una vocetta da un angolino del suo immenso ufficio. Giulz è dietro un grande separè vicino a una armadione dal quale volano in aria magliette di ogni tipo: larghe, strette, con le frange o con le perline.
"Ah! L'ho trovata! Yeah!". Esce dal separé con una magliettina rosa aderente che le risalta le tette che ha (?) con su scritto a caratteri cubitali:
"W FRAGOLA LA PIU' FIGA DEL MONDO!"
"Scusami Jessy, ma ti frego una maglietta, perché l'Anita mi ha vomitato su quella vecchia.". La Jessy fa una smorfia di disgusto.
"Bene, vedo che siete pronte allora...buon viaggio...ci vediamo a scuola, la Bratta interroga domani!" dice con tranquillità.
In meno di cinque secondi si ritrovano catapultate a calci in culo fuori dall'edificio. Vicino a loro tre ci stanno i due teneroni mostri di "Monsters & Co."
Quello verde con un occhio solo dice:
"Seguitemi ragazze, Ambrogio è via e la BatMobile è guasta. Torneremo a casa con una delle passaporte che vi proietterà direttamente in camera vostra. Ecco, è quella li."
Anita, prima di aprirla chiede:
"Ho un dubbio: quanto tempo è passato? I miei avranno già chiamato la polizia!"
Il mostro peloso blu risponde con tono rassicurante:
"Ah, non ti preoccupare, nessuno si è accorto che mancavate. Pompelmo ha mandato dei manichini al posto vostro!". Detto questo, da una spinta a tutte e tre addosso alla porta, che varcando la soglia scompaiono nel nulla.
"Beh, speriamo di non aver indicato loro la porta sbagliata" dice all'altro mostro, che emette una risata satanica compiaciuta....ahahahahah....
FINE PRIMA PARTE… commenti…^_^







 
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