RITROVARSI...CON QUALCHE NOVITÀ IN PIÙ
- Capitolo 1° -
Scusate per l'altro inviò ho sbagliato a scrivere...^_^ leggete e commentate please!
La nuova guerra, i nuovi eroi
L’inizio della quarta era non poteva presentarsi meglio di così. La terra di Mezzo si presentava prospera e rigogliosa e tra le varie razze che la popolavano vi era un sentimento di pace e fratellanza. Ognuna di esse viveva tranquilla nei propri territori e grande amicizia vi era tra uomini ed elfi. Ma qualcosa, sembrava volere inclinare questa pace precaria nessuno immaginava cosa fosse, ma lo si sentiva…
CAPITOLO 1
Ritrovarsi… con qualche novità in più
“Padre, vado bene così vestito?” la voce apparteneva a quella di un ragazzo, indossava una tunica blu con dei pantaloni neri, i morbidi capelli castani non raggiungevano le spalle e gli occhi blu scuro brillavano sul viso vispo di bambino.
“Non vedo il motivo di tanta pena… quando ti vedrà non guarderà certo gli abiti che indossi… non ti vede da così tanto tempo…” la voce dell’uomo era profonda ma dolce allo steso tempo, gli occhi blu, come quelli del ragazzino, non nascondevano una certa ansia ed emozione per l’arrivo di una persona cara.
“Si, si ho capito… ma come mi sta?” ripeté il ragazzino al padre che ridendo gli si avvicino aggiustandogli il collo della tunica, il portamento era fiero come si addice a un re… ed è appunto di un re che di tratta…
Qualcuno bussò alla pesante pota di legno scuro, entrò una giovane sentinella dai capelli scuri che dichiarò “mio signore, il sovrano del reame boscoso giungerà qui a breve, è già stato scorto dalle torrette” attese la parola del suo sovrano che non poté trattenere un sorriso “grazie… puoi andare”
facendo un breve inchino il giovane uscì.
“Padre, arriva… sono felice di rivederlo… è passato molto… ma è una persona a me cara…”
“Si Eldarion, ne sono felice anche io… molto…” mise una mano sulla spalla del figlio e continuò “Beh? Vogliamo andare? Vuoi attendere il suo arrivo ai cancelli o qui in camera?” il bambino non se lo fece ripetere due volte corse fuori dalla stanza rischiando più volte di cadere lungo i corridoi del castello.
L’uomo sorridendo sussurrò “Legolas…” e poi lentamente prese la direzione che poco prima aveva preso il figlio e si diresse ad aspettare un caro, vecchio amico.
“Adar? Adar voi non mi state ascoltando…” i pensieri dell’elfo furono interrotti dalla voce musicale della bambina “scusami… ero soprapensiero…” incontrò gli occhi azzurri della piccola che viaggiava sul suo stesso cavallo agitandosi vivace “quella è Gondor? E’ quella?” le manine chiare indicavano la bianca imponente città fortificata e sorrise alla figlia “Si, Eerya dinanzi a noi vi è Gondor il regno di sire Aragorn” era davvero felice di rivedere il suo vecchio amico, che considerava come un fratello, quindi accelerò il passo.
“Non ci sono alberi, padre?” i vivaci occhi della bimba si posavano dappertutto ed era difficile riuscire a tenerla in silenzio, il suo carattere era decisamente inverso da quello un po’ chiuso del padre. “All’interno del palazzo del re vi è un grande giardino… ma non vi sono foreste, Eerya… te l’ho già spiegato…” “E’ davvero diverso qui, vero? Gli uomini sono un po’ buffi, vero? Non li ricordo molto” Legolas rise leggermente “li vedrai a breve…” rispose poi alla figlia.
In breve il bianco cavallo dove viaggiavano il re e la principessa del reame boscoso varcarono i cancelli di Gondor seguiti dall’esercito reale. Tra qualche tempo ci sarebbe stata un assemblea a Gran Burrone dove i rappresentanti di tutte le razze avrebbero dovuto parlare della situazione e di una minaccia che potrebbe rovesciare nuovamente l’equilibrio del pianeta. Una minaccia di cui nessuno sa nulla ma che tutti sperano sia solo un brutto presentimento. I sovrani di Gondor e di Bosco atro hanno deciso di riunirsi prima del consiglio cogliendo così l’occasione di rivedersi dopo tanti anni .
Legolas scese da cavallo e un lungo sorriso si allungo sul bel volto candido mentre i suoi occhi blu fissavano pieni di emozione quelli del sovrano umano ed amico che ricambiava lo sguardo con altrettanta emozione. I due i avvicinarono e si abbracciarono forte poi l’uomo si scostò un’ attimo poggiando le mani sulle spalle del compagno guardandolo “Valar… Legolas non sei minimamente cambiato” “Tu sei cambiato… ma i tuoi occhi rimangono sempre gli stessi amico mio” rispose con la voce melodiosa che Aragorn non udiva da tempo.
Dietro all’uomo il principe Eldarion guadava con curiosità l’elfo e si decise ad attirare l’attenzione del padre chiamandolo piano “…padre…” l’uomo si scostò girandosi e sorrise prendendoper le spalle il figlio portandolo avanti a se, l’elfo vedendolo sorrise nuovamente, era cresciuto moltissimo l’ultima volta che lo aveva visto avrà avuto sei anni ora il ragazzino si mostrava alto e fiero nonostante i suoi undici anni.
“Oh Valar Aragorn… questo sarebbe tuo figlio? Eh io che pensavo fosse ancora un bambino…” sorrise “salve Eldarion ben trovato… sono felice di rivederti… ti ricordi di me?” il bambino disse felice “mi ricordo re Legolas e sono anche io davvero molto felice di rivedervi…” l’elfo stava per rispondere quando la voce squillante della figlia che ancora aspettava in sella al cavallo lo fece girare “Adar eh io? Vi siete dimenticato di me?” Aragorn posò lo sguardo sulla bambina, che tanto era contento di rivedere Legolas non aveva scorto, e ne rimase incantato la piccola somigliava moltissimo al padre anche se , naturalmente, l’aspetto era più femmineo i lunghi capelli biondi e lisci ricadevano composti sulle spalle, un fermaglio a farfalla che aveva già visto splendeva a un lato del capo, gli occhi azzurri brillavano di vitalità e la pelle candida era morbida e vellutata, la bambina aveva sei anni. “Non mi sono dimenticato di te, Eerya…” la prese in braccio e la poggiò delicatamente a terra “ricordi sire Aragorn?” l’uomo sentendo il suo nome sorrise alla bambina che educatamente fece un piccolo inchino, l’uomo le prese la mano e la baciò “piacere di rivedervi principessa, siete sempre più bella…” la bimba rise per niente imbarazzata “ il piacere e mio sire… anche se… per la verità non ricordavo nulla di voi… se non quello che si racconta…” Legolas sorrise ma poi disse”Eerya, suvvia..” ma l’uomo lo interruppe ridendo “dai Legolas, non ha detto nulla di male.. solo la verità… dato che starà con noi un po’ avrà il tempo di ricordarsi” la bimba rise portando poi la sua attenzione al bambino di fronte a lei che la fissava stupito, l’elfo se ne accorse e disse rivolto alla figlia “lui è Eldarion, il figlio di sire Aragorn è un po’ più grande di te… ma vedrai che andrete d’accordo” la bimba sorrise tendendo la mano a Eldarion che sembrava un po’ incerto “sono Eerya, principe Eldarion, sire Legolas è mio padre… piacere di conoscerti” il bambino tentennò un po’ ma poi le prese la mano, non sapeva dell’esistenza della principessa e, doveva ammetterlo, ne era un po’ geloso, conosceva Legolas che per un tempo aveva vissuto con lui mostrandosi come un secondo padre e il fatto che avesse una figlia lo irritava un po’…
“il piacere è mio Eerya…” Aragorn guardò per un attimo il figlio poi disse “Bene, sarete stanchi, i miei uomini mostreranno ai tuoi dove mettere i cavalli e i loro alloggi” fece un segno ai suoi uomini “ voi potete venire con me, questa sera ci sarà un banchetto e ognuno di noi potrà parlare liberamente dopo essersi riposato” sorrise scortando Legolas e la figlia alle loro stanze.
Ringrazio chi ha letto la mia fic…commenti!!!!!!!!! ^____^
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CiaO!