torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LETTERA AD UNO STRONZO...
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: erda galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/03/2004 19:39:26

e` triste. mi scuso per le parolacce.
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Lettera ad uno stronzo...



Ieri pomeriggio ti ho detto che mi ero appena lasciata con il mio ragazzo.
Sono una bugiarda.
Il mio ragazzo no esiste…o meglio…in un certo è vero… ho rotto un ragazzo, che però non era propriamente il mio…anzi, forse non lo è mai stato…
Ho provato a dimenticarlo in tutti modi, ma non ci sono riuscita, perché dovunque io vada lo sento nominare, dovunque io vada c’è qualcosa che mi fa pensare a lui, dovunque io vada ci sei TU.
Ed io non ce la faccio più. Non ce la faccio ad andare avanti in questo modo.
Vorrei che tu sparissi per sempre dalla mia vita, perché quando sei lontano riesco a dimenticarmi di te e dell’affetto che provo per te.
Vorrei che tu sparissi, perché quando ci sei tu perdo il controllo delle mie azioni, agisco senza pensare, e appena tu te ne vai, io devo fare i conti con le conseguenze delle mie azioni.
Vorrei che tu fossi sempre qui con me, perché così sarei tranquilla.
Vorrei che tu rimanessi sempre qui con me, perché solo così mi sento felice.
Vorrei che tu fossi sempre qui con me, per proteggermi dal mio carattere bisbetico e lunatico.
Vorrei non averti mai incontrato, perché il tuo nome mi fa venire le palpitazioni ogni volta che lo sento, anche se non è riferito a te.
Ormai sono due anni che vivo in questo inferno. Anzi, tre, o quattro…non mi ricordo.
Sono stanca di vivere nell’attesa di un tuo sguardo, di una tua parola, di una tua telefonata, di un tuo messaggio, che so che non arriverà mai.
Più volte ho pensato che se mi fosse successo qualcosa di grave, magari tu ti saresti preoccupato e saresti corso da me…forse però tu non ti preoccuperesti minimamente della mia vita. Come d’altronde hai fatto in questi anni. Mentre ti scrivo ascolto la prima canzone che mi ha legata a te…”L’ultimo bacio”…forse tu non te la ricordi nemmeno…la prima canzone che abbiamo ballato insieme. Ma a te tutto questo non interessa. Non ti sei mai accorto dei miei pensieri, dei miei dispiaceri, delle mie ansie. Tu non ti sei mai accorto di me.
Le mie amiche mi dicono di lasciarti stare, che tu mi fai solo soffrire…ma Dio io non ci riesco! Come cazzo faccio a lasciarti in pace?
Me ne ero fatta una ragione quando sono venuta a sapere che ti eri messo con una ragazza…ok va bene, non c’è nessun problema. Ma il problema viene a galla quando lo vengo a sapere da un altro. Di fronte a lei. Una figura di merda. E pensare che stavamo parlando proprio di te. Un’altra figura di merda. Ok, magari ti sei dimenticato. Capita, dopotutto quest’anno hai la maturità e devi pensare allo studio. Ma cazzo, quando mi dici che non sono affari miei dopo che mi dici di considerarmi la tua migliore amica, no, questo non mi va giù!
Da quella nostra discussione non ti ho più rivolto la parola, ho incominciato ad assumere un atteggiamento freddo, distaccato da tutti, e soprattutto da te.
Facevo la stronza e non ti calcolavo di pezza. Per un periodo ha funzionato, poi però cominci a fare la persona dolce con me. Cazzo, lo sai che mi sciolgo se fai così. E il muro di indifferenza che mi ero costruita crolla. Ricomincio a soffrire, a stare in pena per te, per me, per tutti.
Poi il nulla. Sei sparito, non ti sei fatto sentire, e allora ho ricominciato a costruire il mio muro. Mattone dopo mattone ce l’ho fatta, fino a un paio di giorni fa.
Eravamo insieme, con altre persone, e quasi per scherzo, una nostra amica mi ha sputtanato davanti a tutti urlando hai quattro venti che stavo con un ragazzo della mia classe. Sono arrivati commenti e battutine da tutte le parti, ma da te niente. In quel momento non ho potuto vedere la tua espressione. Ero troppo occupata a rispondere agli altri per occuparmi di te! Ma cazzo, non è vero, non sto proprio con nessun ragazzo!
- Però sai, forse un pochino gli piaci, ecco perché ieri sera era un po’ giù di morale -.
Queste sono le parole della mia amica che mi hanno portato sull’orlo di una decisione che forse rimpiangerò per tutta la vita. In quel momento mi sono sentita in colpa. In effetti era vero, quella sera, dopo il “colpo di scena” sulla mia vita, tu ti sei fatto improvvisamente triste. E non saprò ami il perché.
Ho provato a chiedertelo più volte, ma tu mi ha detto che non era niente, che stavi bene, che eri solo un po’ stanco e che appena tornato a casa avresti dovuto studiare tantissimo. Però eri sempre triste. Allora ho pensato di dirti che comunque io ti volevo sempre bene come ad un amico, e che se avevi qualche problema potevi contare sempre su di me.
Invece no. Mi hai allontanata da te come se avessi potuto contagiarti, come se fossi portatrice di qualche rara malattia e avessi potuto ucciderti.
Il mio muro si è infranto per sempre.
Una mia amica ti ha mandato un messaggio, sfaldando il mito del mio fidanzamento, dicendoti che mi ero lasciata con il mio ragazzo e che avevo bisogno di parlare con qualcuno che mi potesse tirare su il morale, e ha pensato a te. Che testa del cazzo! Ma dove ce l’ha il cervello?? Poi mi ha detto che era tutta una scusa per uscire insieme, in modo che se lei avesse potuto parlare con te, avrebbe capito la situazione e mi avrebbe riferito.
Cazzo che genio di amica che mi ritrovo!
Comunque gli hai detto che forse avresti trovato un modo per vedermi il fine settimana, ma il fine settimana io non potevo, e neanche la mia amica, il fulcro della situazione. Dopo vari messaggi, siete arrivati all’accordo che mi avresti incontrata domani sera, anche perché dovremmo stare tutti e due insieme nella stessa stanza, e quindi è anche un po’ impossibile non parlarsi.
Ora aspetto domani sera con ansia e con paura.
Ansia di rivederti, di rivedere quei tuoi occhi azzurri (o grigio topo, come piace chiamarli a me per farti incazzare) che mi piacciono tanto e mi ghiacciano il sangue nelle vene; paura di sentire cosa potresti dirmi. Paura di sentire la tua voce, le tue parole, le tue e mozioni, la tua vicinanza.
Aspettando quel momento, cerco di ricostruirmi il mio muro freddo e indifferente.

Cazzo ti odio da morire.
Cazzo ti voglio così bene da morire.





Se siete arrivati alla fine senza aver comprato fucili a canne mozze per uccidermi commentate please!! ^-^
 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: