CAPITOLO 1°
- Capitolo 1° -
Capitolo 1°
Again here
Mi sento in colpa....Cammino avanti ed indietro per il piccolo sentierino appena illuminato e non so cosa fare...So che se entrassi,forse in qualche modo riuscirei a far tacere la voce della mia coscienza...E da troppo tempo che cerco di zittirla.
Ma...Riuscirei a sopravvivere ancora lì?
Mi lascio cadere ai piedi del cancello rabbrividisco,quando le mie mani nude vengono a contatto con il terreno cosparso di neve.
Mi sento un’ipocrita...Sono bastati un paio di anni lontani da qui per farmi dimenticare tutti.
Infondo non mi sono comportata bene con nessuno nella mia vita...Sono sempre scappata...
Anche i Bladebrakers....Loro mi avevano accolto in squadra e io come li ho ringraziati?Me ne sono andata senza dire niente a nessuno,ho lasciato solo uno stupido biglietto "Non cercatemi addio"ripeto a bassa voce,osservando il mio fiato che si condensa in piccole nuvolette.
Basta,è il momento di dare una svolta a ciò che ho fatto sin ora.
Mi alzo velocemente e spingo con un po’ di fatica una massiccia porta della cancellata che scricchiola fastidiosamente.
Ho varcato la soglia,ora non posso più tornare indietro.
Osservo il portone,non è cambiato di una virgola....Faccio un profondo respiro e busso due volte.
Devo attendere qualche minuto prima che qualcuno apra...Eccolo è lui...La persona che da tanto anima i miei incubi peggiori...
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"Ti stavo aspettando."esclamò.
Capisco che è spaventata...Lo capisco dal suo sguardo.
Eccola davanti a me,quasi non la riconoscevo è cresciuta molto.
è alta quasi quanto me,ha i capelli castani mossi lunghi sino alla vita,il suo viso si è assottigliato,la pelle è leggermente abbronzata e gli occhi verdissimi come sempre sono incorniciati da folte ciglia.
...Deve essersi accorta che la stavo fissando perché alza il viso rivolgendomi un’occhiataccia "sono tornata."conclude.
Io non rispondo,mi limito a fare un ampio gesto con la mano indicando l’interno del monastero.
"Sapevo che saresti tornata...."
Lei raccoglie il suo bagaglio e con passi esitanti raggiunge l’interno.
"Dove vado?"mi domanda.
Io lo so cosa spera....Spera che le dica di andare al terzo piano....
Un ghigno si dipinge sul mio volto....Ho intenzione di farla aspettare ancora.
"Secondo piano prima porta a sinistra...La tua vecchia stanza sarà pronta domani sera."l`informo.
Ora abbassa lo sguardo e prende velocemente le chiavi dalle mie mani,anzi,quasi me le strappa dalle dita.
"Ti ricordi come funziona qui vero Eryn?"le domandò...Mi piace ricordarle,che da questo momento è di nuovo sottoposta ai miei ordini.
Lei non si volta neanche si limita a ringhiare qualcosa probabilmente interpretabile come un sì,anche se non ne sono proprio sicuro.
La guardo sparire per le scale e finalmente torno nel mio ufficio.
Mi siedo alla mia poltrona e continuo a visionare le numerose scartoffie appoggiate al tavolo circolare.
Mentre metto l’ennesima firma ripenso a Eryn....Il suo comportamento mi ha un po’ deluso.
Per lo meno sua madre,quando aveva lasciato il monastero non era più tornata.
....Eppure di solito buon sangue non mente...Chissà,forse lei è il tanto proclamato caso che conferma la regola....O semplicemente,assomiglia a quel debole di suo padre.
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Ho appena finito di levare la roba dai bagagli...sono stanca.
Mi abbandono sul letto che scricchiola rumorosamente sotto il mio peso.
Non sono più abituata a questi rigidi materassi...Mi infilo sotto le coperte,freddissime,proprio come ricordavo e tento di prender sonno...Purtroppo non ci riesco.
La mia mente è attraversata da mille pensieri,primo fra tutti..."Cosa dirò agli altri?"mormoro con un filo di voce.
Ho paura della loro reazione,ho paura che non ne vogliano più sapere di me,che mi evitino,o che....O che mi odino.
Io ho infranto la promessa,io sono scappata,abbandonandoli a loro stessi....
Mi sembrava la soluzione più semplice,mollare tutto e cercare di dimenticare il passato....Ma certe cose per quanto ti impegni ,non riesci a dimenticarle...Rimangono in te,in modo indelebile.
Quando me ne sono andata ho semplicemente pensato ,che ,se ce l’aveva fatta mia madre,potevo farcela anche io...Ho cercato di seguire il suo esempio ma sono finita di nuovo qui.
Sono sicura che se lo sapesse non riuscirebbe a darsi pace,questo è l’ultimo posto in cui avrebbe voluto che vivessi....Ma cosa potevo fare io da sola?
Mi sono aggrappata all’unica persona che ,mi è parso volesse aiutarmi....Mi ha dato un posto in cui vivere...All’inizio non mi sembrava tanto male...Infondo non pretendevo molto....Volevo solo una casa.
...Mi rendo conto che ho sbagliato ad identificare quel concetto in Vorkoff e nel monastero,ma mai nessuno mi ha detto che stavo commettendo un errore.
E poi c’era lui...
Mi uccide il pensiero che adesso possa odiarmi...O che addirittura si possa essere dimenticato di me.
Sarà una lunga notte....
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Hello!!!^O^
Sò ke ho ankora due ff incompiute,ma avevo voglia di scriverlo e l`ho fatto....Non sò quando e se lo continuerò...Bhò.
Vabbè,fatemi sapere se vi piace ok?^_-se ricevo dei kommenti magari potrei accellerare i tempi...
Intanto ringrazio la mitika Isots ke ha letto in anteprima il kapitolo dandomi l`ok! Kissos ^*^
By Maka-Mao =^.^=
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