*/*U N E T E R N O I N C U B O */*
- Capitolo 1° -
Una bambina seduta in una stanza buia illuminata da una leggera luce. È la prima cosa che quella ragazza considerata strana da tutti vede nel suo strano sogno. La bambina era seduta per terra con la testa appoggiata alle cosce e i capelli corvini che le coprivano il volto.
La bambina guardò la ragazza negli occhi.
-sei tu…colei che salverà. -
La ragazza ci rimase di sasso.
-cosa? Cosa sarei io?-
-sì, tu salverai me e te…-
-cosa? Cosa intendi?-
Ad un tratto si sentirono dei passi poco rassicuranti. La ragazza sudava freddo.
-corri, Suburb, corri!-
Suburb, così si chiamava la ragazza, scappò verso quella luce poco potente verso l’ignoto.
Si ritrovò in una stanza tutta bianca. Ad un tratto sentì una voce femminile ed una donna bionda occhi azzurri dal volto angelico le si avvicinò, coperta da un fascio di luce candida.
-tu chi sei?-
-sono un angelo…attento alla bambina dai capelli color dell’ebano…- si riferiva alla bambina che era là da sola, seduta.
L’angelo prese delicatamente il volto della ragazza e la baciò. Suburb si staccò da quel bacio e guardò stupita la donna.
Ad un tratto tutto divenne nero e qualcosa strinse la gola di Suburb. Ella implorava aiuto ma nessuno poteva aiutarla perché era sola.
Si guadò attorno e vide la bambina.
-salvati…non mollare-
Suburb nella vita reale si era sentita avvilita sia per la relazione andata a monte con il suo ragazzo che per la scuola.
Suburb fissò il sorriso della bambina che la fissava. Aveva un sorriso timido, la pelle chiara, gli occhi azzurri e, quando le porse la mano, era magrolina.
Suburb si lasciò andare e ad un tratto si sentì libera da quella morsa.
Ad un tratto rivide quella donna che in realtà era uno spirito maligno e quella bambina era un angelo incompreso, come Suburb.
Da quando era piccola, la povera Suburb era stata scartata da tutti per il suo caratteraccio impulsivo e invadente e talvolta infantile… questo valeva anche per quell’angelo dai capelli color della notte.
Il falso angelo cercò di uccidere Suburb ma l’angelo dai capelli neri le fece da scudo e si fece un taglio sulla mano.
Suburb si svegliò.
Arrivata a scuola vide che c’era un’alunna nuova, uguale alla tipa del sogno.
-ciao! Il mio nome è Neverly, tu?-
-Suburb! Molto lieta!-
Suburb notò la ferita sulla mano. –che hai fatto?-
-un taglio sulla mano!- rispose lei.
Le due si ritrovarono all’intervallo.
-è stato un piacere salvarti anche se era solo un sogno…Angel Suburb.-
Angel Suburb? Ma che vuol dire?
Suburb tornò a casa pensierosa…
***continua
PS: i capitoli saranno tutti cortissimi. La serie si chiama “Angel Suburb” e magari riuscirò a disegnare e inviare Suburb…è una storia che mi sono inventata sul momento forse ispirata ad un sogno di una mia amica o alle storie di angeli e demoni che tanto adoro!
Ciao a tutti!
Ubi88
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