- Capitolo 1° -
Sultan era un ragazzo strano, per certi versi si sarebbe potuto anche paragonare ad un ragazzo normale se non fosse stato per quelle nette diversità che lo rendevano unico e solo.
Non era uno di quei ragazzi che potevano dirsi "bellissimi", ma diciamo che era un ragazzo , a modo suo, molto interessante. Conduceva una vita praticamente normale , ma aveva sempre convissuto con quel terribile passato che lo portava ad assumere un atteggiamento di rifiuto e di freddezza nei confronti del mondo.
Era molto difficile arrivare al suo cuore e ben poche erno le persone che potevano definirsi sue amiche, con la sua famiglia, che pure di tutto faceva per farlo sorridere, era freddo e distaccato, non si lasciava mai coinvolgere dalle vicende ne voleva farlo. Eppure capitava che si alzasse la voce, lui, che ascoltava tacendo le sfuriate di quel barbuto padre e di quella rossa madre. Lui che forse nemmeno sopportava più tutte quelle vicende...
lui che forse voleva rinngare il passato e il presente.
Una volta gli avevano chiesto che cosa desiderasse, che cosa chiedesse lui dal futuro, ma, Sultan non aveva saputo ripondere, aveva fissato l'interlocutore con gli azzurri occhi e poi, aveva sibilato una piccola frase "non mi importa" ... era questo quello che rendeva tanto controverso il carattere di Sultan , a volte più disponibile , sociale, ma a volte così distane dalla natura dell'uomo da non sembrare nemmeno umano.
Molti dubitavano perfino che Sultan fosse dotato di un cuore proprio per la sua caratteristica freddezza che lo portav a restare freddo dinnanzi alle circostanze peggiori. Ma poi accadeva che il ghiaccio cedesse e che la lava ribollise in Sultan. Ed erano quelli i momenti in cui egli diveniva il vero mostro che molti credevano egli fosse... |
|