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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: La Stirpe delle Tenebre (Yami no Matsuei)
Titolo Fanfic: OTTAVO VOLUME DEL MANGA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kohay galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/02/2004 15:58:28

come promesso ecco su manga.it la traduzione dell`ottavo manga di ynm. leggete!
 
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- Capitolo 1° -

Come promesso... la traduzione dell'ottavo volumetto... per chi non sa attendere!
^-^ un salutone a sweet yu, war, sonomi yu e a ladygoku.
Continuate così che siete mitiche!

Muraki fissò qualcosa all’interno della capsula di rianimazione, dove ribolliva uno strano liquido fluorescente. Qualcosa di cui rimaneva solo la testa.
Muraki -Solo quando avrai un nuovo corpo saremo pronti…e quel tempo è arrivato, Saki…il tempo in cui morirai veramente!
E scoppiò a ridere furiosamente.

A casa di Oriya
Oriya- Benvenuti nella mia dimora… vorrei dirvi quello che desiderate sapere, ma…mi è stato ordinato di intrattenervi, prima.
Tatsumi –Lo sai o no chi siamo noi e cosa vogliamo sapere?
Oriya –Sì, Muraki me ne ha parlato molto.
Tatsumi –Ti prego, diccelo! Dov’è?! Non abbiamo tempo da perdere…
Oriya –Muraki è nel laboratorio dei sotterranei dell’Università. Molto probabilmente con la persona che state cercando.
Tatsumi –Lo penso anche io.
Hisoka –Andiamo! Forza!
Tatsumi –“Tsuzuki… ti prego, dimmi che stai bene…”
Oriya –Ehi, voi…dato che ormai siete qui, perché non facciamo un gioco?
Tatsumi –Ma che stai dicendo?
Oriya prende le tessere magnetiche e le mostra agli shinigami –Niente di particolare…
Tatsumi e Watari si guardano e comunicano mentalmente, poi –Non abbiamo tempo di giocare con te. Lasciaci andare!
Oriya –Io lo farei…se solo queste card non vi servissero per entrare nel laboratorio.

Oriya –Poiché Muraki ha innalzato un kekkai che solo con queste può essere infranto.
Hisoka rimase in silenzio e socchiuse gli occhi, meditando.
Oriya –Ehi tu, ragazzo, non pensare di usare i tuoi poteri per rubarmela? Anche se la mia apparenza inganna, i miei sensi sono molto sviluppati. Posso vedere fino a un miglio lontano da qui.
Hisoka –Dannazione…
Tatsumi –Se quello che dici è vero, noi non abbiamo altra scelta se non quella di fare ciò che vuoi.
Oriya –Uno di voi mi affronterà con la katana. Sarò un degno avversario. Fatevi avanti.

Hisoka si preparò al combattimento. Una katana a testa.
Oriya –Questo è un combattimento a due tempi. Devi vincere entrambe le volte se vuoi le chiavi
Watari –Hisoka mi preoccupa…sarà davvero pronto per affrontarlo?
Tatsumi –Non posso essergli di alcun aiuto. Solo Hisoka ha esperienza con la spada. Purtroppo, per quanto possa essere meschino, dobbiamo lasciare tutti i problemi nelle sue mani. Ma per lui non sarà come morire, anche se verrà ferito anche a morte, sentirà solo il dolore di tagli superficiali.
Oriya –Giusto per essere chiaro…queste spade sono state forgiate con lo stesso materiale e hanno subìto lo stesso trattamento. Sono spade gemelle. Quindi la vittoria sarà decisa solo dalle nostre capacità!
Hisoka stinse la mani sull’impugnatura e si mise in posizione di attacco. Sferrò il primo colpo.
Watari –Accidenti! L’ha mancato.
Oriya -Ragazzo, perché combatti? Per portare in salvo il tuo amico…o semplicemente perché odi Muraki? Se è così non potrai mai vincerlo!
Hisoka si bloccò e fece un passo indietro –Cosa?
Oriya –L’odio di Muraki è troppo forte per essere sradicato …verso i suoi genitori, verso questo mondo…e anche quando Muraki è fuggito da essi, ha continuato ad odiarli. Non puoi vincere contro il potere dell’odio!
Hisoka –Zitto…sta zitto…FAI SILENZIO!!!
Approfittando della sua distrazione, Oriya lo colpì affondando la katana nella spalla e aggiudicandosi il primo match.
Hisoka –Cos…
Tatsumi –Troppo veloce!

Nella cella frigorifera di Muraki nel laboratorio.
Muraki –Saki…è colpa tua se la mia famiglia si è sfasciata. E le persone a me più care sono state ferite. Ti ricordi…il primo giorno in cui entrasti nella mia casa? Io ne conservo un chiaro ricordo ancora oggi… un demone…non eri altro che un mostro, caro il mio fratello maggiore!

Muraki –Quel maniaco di mio padre aveva avuto una relazione con una sua paziente e quello era il risultato! Il demone che sei e che sei sempre stato! Ho avuto un fratello come te… pensavo che fosse solo uno shock temporaneo, invece è qualcosa di più che ora non potrò più dimenticare. Il giorno in cui mia madre era incinta di me, mio padre fece una cosa del genere. E proprio per questo che io sono così aperto con te, Saki…sei la ragione del fallimento di un uomo onorabile come mio padre!!
Saki aprì gli occhi da dietro il vetro –Non sei stato felice…quando ci siamo incontrati?- e lo beffeggiò con un ironico sorriso.
Muraki sbatté i pugni sul trasparente materiale, in corrispondenza del suo viso –Affatto! Mi hai rubato ogni cosa!!! Quei sedici anni li ho vissuti solo con la voglia di metterti sotto con le mie mani…!! Mi hai sempre guardato…con quel ghigno diabolico sulla faccia… ma questa volta… con le mie mani…io ti ucciderò!!! Ti ucciderò e questa volta lo farò veramente!!!
E con sguardo folle fissò a lungo il corpo di Tsuzuki, mosso solo dal suo tenace respiro.

A casa di Oriya
Oriya –Ho vinto, ragazzo… questa volta…tu hai perso. Una singola chiave non ti servirà a niente. Arrenditi.
Tenacemente lo shinigami si rialzò, con la spalla ancora sanguinante.
Hisoka –Aspetta! Questa gara non è ancora finita…
Tatsumi –Smettila, Hisoka! Non puoi batterlo!
Watari –Oriya è un maestro nella spada, non te ne sei reso conto?!
Hisoka –No…tutto questo tempo…è stato Tsuzuki ad aiutarmi…
“Come un padre, una madre, un fratello maggiore, una sorella maggiore, e qualche volta un fratellino o una sorellina…
tutte le cose che non ho mai avuto nel mio passato. Lui mi ha dato quella che viene chiamata famiglia.
Io, che dopo la morte ho chiuso il mio cuore perché stare con gli altri mi faceva soffrire, sono stato accolto lentamente e con pazienza da due calde mani, che guardano con un sorriso me, più di ogni altra cosa.”
Hisoka -…Adesso che Tsuzuki è nei guai io voglio salvarlo!
“accettandomi come un umano, io…
Hisoka –Stavolta io voglio aiutarlo!
Oriya –Hai una possibilità su un milione di potermi battere, ragazzo… non otterrai mai le chiavi che ti servono tanto!
Hisoka –Lo so… ma finché esisterà anche la minima possibilità io voglio provarci! Non ho ragioni per tirarmi indietro.
Oriya –Sei in gamba, ragazzo. Mi piace. Stavolta farò sul serio, per onorare un valido avversario come te!!
I due si lanciarono contro.
“Io odio Muraki…ma questo combattimento è diverso…
“Io voglio solo far tornare tutto com’era prima…Watari…Tatsumi…tutti voi dell’Enmacho…quel posto che era la mia famiglia…
“Una famiglia tenuta insieme da qualcosa di più profondo che da vincoli di sangue…
“E’ qui…il primo posto che ho in cui tornare…ma lo è perché c’è Tsuzuki…
“Se lui non ci fosse più, io potrei abbandonare quel luogo anche ora…
“Perché se c’è lui…allora io sono il benvenuto in quella terra.
Hisoka –E’ per questo che combatto! Per proteggere quel luogo! Per provare le ragioni della mia esistenza!
Oriya schivò l’ultimo colpo di Hisoka, e abbassò la spada.
Oriya –Grazie…ragazzo. Era questo quello che volevo sentire.
Hisoka –Che stai facendo? Prepara la spada! Devo ucciderti! Devo salvare Tsuzuki!
Oriya –Hei, ragazzo…ogni persona, anche se pazza, ha una ragione di vivere dietro ogni apparenza. Anche Muraki combatte per il tuo stesso motivo. Prendi le chiavi.
Oriya porse la chiavi a Hisoka, sorridendo, ma nascondendo anche un minimo di tristezza.
Tatsumi –Hisoka! Andiamo!!
Oriya – Corri a salvare la persona a cui tieni, e scusami per averti fatto ritardare. Ragazzo…combatti…e difendi il tuo posto!
Hisoka lo guardò con uno sguardo che significava gratitudine.
E i tre scomparvero.
Oriya –Il mio compito è finito…non morire…Muraki!

Come per un fiore che sta sbocciando in tutto il suo splendore, che uccide le piante a lui vicine per ottenere tutto il nutrimento, qualcosa va sacrificato…
Capisci quello che sto dicendo? Asato…
Muraki si avvicinò con il coltello in mano, poggiandolo sulla pelle bianca del torace di Tsuzuki.
Lo shinigami aprì di colpo gli occhi.
Muraki –Cosa?
Tsuzuki lo fissò con uno sguardo orribile, fuori di se.
Tsuzuki –Questo significa che la tua vita è costruita sui sacrifici degli altri?!
Muraki lo guardò con dolcezza –Tsuzuki…
Ma lo shinigami lo precedette e lo colpì al petto con la sua stessa arma.
Tsuzuki -Così diminuiamo il numero di quelle incontabili vite umane che hai stroncato con cura…

Nel laboratorio.
Tatsumi –Non è questa la porta! Proviamo l’altra…Watari…le chiavi!
Inserendo le chiavi contemporaneamente la porta si aprì.
Watari –Ehi…si è aperta!
Tatsumi –Fortunatamente abbiamo incontrato una persona onesta. Quale errore ha commesso Muraki…Andiamo e cerchiamo Tsuzuki!
Iniziarono a correre, aprendo ogni porta del lungo corridoio che li separava da Tsuzuki.
Tatsumi –Hisoka, prova a sentire dov’è Tsuzuki!
Hisoka –Sì…
Watari –Allora? Dov’è!?
Hisoka –Non riesco a capire se sia vivo o no, ma so di sicuro…che seguendo i resti dei ricordi di Muraki lo troveremo senz’altro! Probabilmente sono ancora insieme…andiamo! Muraki è nel laboratorio sotterraneo..nell’Area centrale!

Nell’area centrale.
Muraki, dopo il colpo ricevuto, crollò a terra , e continuò a osservare lo shinigami da quella posizione.
Muraki –Impossibile…perché sei ancora vivo?
Tsuzuki –Non c’è scritto nelle note di tuo nonno? Che io nel momento in cui sto per morire ritorno improvvisamente al benessere fisico? Non sono mai morto, veramente…
Muraki –Dannazione! Il breve periodo in cui lui ritorna alla vita…è il più lungo periodo in cui lui scappa dalla morte…
Tsuzuki –In quel modo, lentamente e con calma, riesco a sopravvivere anche in condizioni disperate, conservando solo le funzioni vitali e la vista. Quella volta è andata male…ma ora è diverso! Adesso ho più tempo di quello che sarebbe necessario di mandarci all’altro mondo entrambi…questa sarà la tua e la mia colpa, Muraki!
Muraki –Stai dicendo che compierai un suicidio d’amore con me? Sembra che tu abbia perso del tutto la testa…
Tsuzuki –Calde onde delle fiamme nere…come un serpente celestiale che discende dal cielo…Vieni a me, TOUDA!!
Muraki –Capisci almeno questo? Se tu mi uccidi non ci sarà via di scampo per te! Il laboratorio si auto distruggerà nel momento in cui premerò il pulsante…
“Dal momento in cui ho visto la tua foto in passato…
“Io ho capito.
Muraki –Non c’è più niente da fare, non mi stai ascoltando…
“Noi siamo uguali…andiamo contro le leggi della natura, della genetica, producendo un’imitazione di quella cosa chiamata vita…l’unico riscatto per quello che facciamo è che la nostra vita sia generata dal più profondo caos… e che lì sia destinata a concludersi…
Muraki –Non c’è via di scampo…né per me né per te…
“Per questa ragione noi siamo i figli di quella generazione che porta il marchio dannato dei peccatori…
“Perché siamo la stirpe delle tenebre…

L’arrivo di Touda distrusse parte del laboratorio. Gli shinigami erano ormai prossimi alla meta.
Tatsumi –Che cos’è?! Un meccanismo di auto distruzione?
Hisoka –NO!
Watari –Hisoka, che hai!?
Hisoka –Lo shikigami…è Touda…lo shikigami di Tsuzuki…
Watari –Cosa?
Tatsumi –Così Tsuzuki ha ripreso i sensi!?
Hisoka –Non lo so…ma io posso sentire…la coscienza di Tsuzuki…
“dove sei…Tsuzuki?!”
I pensieri di Hisoka furono interrotti da una seconda e più violenta esplosione…
Hisoka –Vuole far esplodere tutto!
“Fermati…Tsuzuki”

Nella cella frigorifera…
Muraki –La mia coscienza…mi sta abbandonando…
“Freddo…questa…
“E’ questa la morte?
“Ho assistito molte persone… le ho guidate verso la morte…
“Ma ho sempre creduto che la morte fosse tranquilla…invece è così dolorosa che mi fa piangere…
“Questa è la mia punizione per i crimini da me commessi…
“Il limite della vita umana…come per tutte le altre cose…
“Ukyo
“Ti prego, dimenticami…io…alla fine…non sono riuscito ad aiutarti…
“Non ho potuto fare niente per te…
“Non ho mai avuto altro luogo dove tornare…se non fra le tue braccia…
“Addio…
“Ti prego…stai bene…riguardati…
“Non ho mai meritato le tue attenzioni…
“Lasciami indietro nel fondo dei tuoi ricordi…
“Ti prego…
“Dimenticami…
“Ero io quello ad avere bisogno di te.
“Poiché io ho trascorso la vita cercando di cambiare ciò che non mi piaceva…
“Mentre tu vivesti la tua esistenza libera e leggera…lontana anche dalla vita…ma non dalla morte…
“Avrei voluto salvarti e darti l’immortalità…
“L’avremmo vissuta insieme…
“Se solo ci fossi riuscito…
“…
“Lo so benissimo che non posso chiedere niente…
“Ma se solo potessi rivederti un giorno nell’altro mondo e dirti queste cose…
“Potrei dire di aver fatto tutto quello che avrei voluto nella vita.

Il medico poggiò la testa a terra, chiudendo lentamente gli occhi, mentre il freddo dell’impianto di refrigerazione andato in avaria fermava le sue membra nell’ultima posa.
<<Auto distruzione confermata>>
<<L’impianto salterà in aria fra cinque minuti>>
“Non esiste altro luogo… in cui mi sarei ricreduto così…

Tsuzuki, ancora semicosciente, si lasciò scivolare lungo la parete. Touda non aveva fatto altro che distruggere la cella frigorifera dov’era Saki, uccidendolo sul colpo.
Ma in realtà Saki era morto molto tempo prima…
Muraki, per nulla appagato di averlo ucciso una volta sola, gli aveva tagliato la testa e le aveva dato nuova vita, impiantandogli un congegno molto sofisticato che la costringeva a ripetere sempre le stesse frasi che fecero esaltare Muraki quella notte.
“Non fosti felice quella volta?…
“Ti ricordi quella notte…di noi due?…
“Piacere mio, Kazutaka…
Per dargli il brivido di poterlo uccidere all’infinito, e per ricordargli sempre perché aveva iniziato ad uccidere la gente.

Tsuzuki chiamò a se Touda chiedendogli di distruggere l’edificio intero.
Touda –Sei sicuro? Le fiamme dell’inferno che invoco potrebbero distruggere il tuo corpo! E’ come una lama a doppio taglio…sei sicuro di avermi chiamato per questo?
Tsuzuki –Sono sicuro, Touda… sei l’unico a cui posso chiederlo…la mia cara Suzaku e gli altri sono legati a me da un vincolo molto forte e pur di salvarmi darebbero la loro vita…
Ma io non voglio più essere salvato…

Touda –Ho capito.
Tsuzuki –Ti prego, dì a Soryu e agli altri, che questa è la mia volontà.
“Potrò sempre sentire il vostro potere vicino a me…
Tsuzuki -Mi dispiace che voi siate stati assegnati a un povero shinigami come me…mi dispiace per tutti i guai che vi ho causato…
“Spero…che loro possano dimenticarmi…
“Perdonatemi…

Un’altra esplosione...
Tatsumi –Fiamme nere? Non può essere…è Touda! Avevi ragione, Kurosaki.
Watari –Tsuzuki!!! –
Anche Hisoka lo chiamò ripetutamente, finché non lo vide fra le fiamme.
Hisoka –Tsuzuki!
E si avvicinò a lui, ma…
Tatsumi –Aspetta! Queste non sono normali fiamme. Le fiamme di Touda sono terribilmente potenti, la tua vita sarebbe in pericolo!
Hisoka –Ma che stai dicendo? Io vado e lo riporto qui!
Tatsumi –Tu…non avrai per caso creduto che noi shinigami abbiamo realmente un corpo immortale?
Hisoka –Eh!?
Tatsumi –Quando uno shinigami riceve un danno cellulare, per quanto grande sia lo ripara…ma se il suo corpo continua a esporsi a queste alte temperature…sopraggiunge la vera morte.
Hisoka rimase scioccato.
Divenne di colpo consapevole di una verità che lo avrebbe ucciso. Di nuovo.
Hisoka –Allora per Tsuzuki… non c’è scampo?
Tatsumi –Non possiamo fare niente…uno shikigami non obbedisce ad altri che al suo padrone…
“Sta usando le massime capacità di Touda…per uccidersi davvero…
“Tsuzuki…
“Ho avuto modo di conoscerti per più di mezzo secolo da adesso…
“Il modo in cui ci siamo separati ti ha ferito più e più volte…
“Non ho saputo dirti una singola parola di quel tipo…
“Tsuzuki…per te ora vivere è diventato un inferno…ti odi così tanto?
“Questa esistenza irritabile e insensata…non so come alleggerire a te tale peso…
Tsuzuki –Tatsumi…-lo disse col sorriso sulle labbra.
Tatsumi –La morte eterna…se è questo il tuo desiderio…non abbiamo il diritto di opporci…
“E la sofferenza che ti ho causato fin’ora…con la tua morte…che possa essere cancellata del tutto.
Watari –NO! NON PUOI ANDARTENE COSI’!!! SEI SOLO UN IDIOTA!!! CON TUTTE QUELLE BELLE PAROLE!!!
Hisoka –Watari…
Watari –Anche se ho capito che Tsuzuki vuole morire…voi potete rispettare questi suoi sentimenti…ma…io no!La giustizia se ne sta andando! Tsuzuki sta andando via! Quello che voglio io non ha nulla a che vedere con quello che Tsuzuki vuole! Voglio essere padrone di me stesso e salvarlo, per quanto egoista possa essere!
Tatsumi –Fermati Watari! Non è il momento…- e lo afferrò per le spalle, rafforzando la presa ogni volta.
Watari –Tatsumi! Lasciami! Non fermarmi!
Tatsumi teneva per le spalle lo scienziato, mentre lui si dimenava e piangeva… chiedeva la libertà, implorava il nome di Tsuzuki…
Quando le fiamme si fecero più alte, Watari perse la voglia di lottare e cadde in ginocchio…allungando le mani verso il compagno, chiamandolo con dei sussurri e scuotendo la testa più volte…
Watari –No…non è vero…Tsuzuki… non è vero che te ne sei andato…no…
Hisoka –Vado io.
Tatsumi –Che cosa?
Hisoka -Io non voglio che lui muoia in un posto come questo…poiché sono il suo partner! Anche se questa è la sua decisione…io non posso accettarla!
Tatsumi –Hisoka!
Hisoka –Mi dispiace! Ma io non posso vivere con questo rimorso! E io adesso…non ne ho neanche uno..
Hisoka saltò nelle fiamme.
Watari –Non c’è niente di sbagliato nel fare quello che si vuole, Tatsumi… questo è ciò che Tsuzuki vuole…ma è compito nostro portarlo fuori da questa strada sbagliata. Dopo tutto, qui e adesso non sono né il luogo né il tempo di decidere cos’è veramente giusto e importante per tutti noi, no?
Tatsumi –Sì…è vero..
“Quello che io desidero veramente…è questo?…

“Quanta gente finora è morta senza motivo perché ha avuto contatti con me?... Tutti sono morti odiandomi…Devo essere una persona inutile in questo mondo…Un'esistenza che non dovrebbe esistere...
“Anche se sarò perdonato per le mie azioni, mi dispiace per tutto il male che ho causato. E’ meglio se me ne vado così.
“Avanti Touda… brucia di più, Touda...tutto... riducilo alle ceneri… Questa vita eterna...
Hisoka -Tsuzuki!!! Che cosa stai facendo, idiota?! Sbrigati e vieni qua!!
Tsuzuki -Hisoka...!?
Hisoka –Non puoi muoverti? Tsuzuki aspettami, sto arrivando!
Tsuzuki -No, va indietro! Morirai anche tu! FERMATI!!!
Hisoka –Credi che io sia venuto qui solo per guardarti morire?
Tsuzuki –Lasciami...adesso è l’unica cosa che voglio…sono stanco…ho vissuto troppo a lungo...
“Nella mia testa ci sono sempre i sentimenti dei rimorso, delle colpe e del dispiacere…e proprio per questi…io sono stanco di vivere…
Hisoka atterrò in mezzo alle fiamme. Una volta riaperti gli occhi fissò a lungo Tsuzuki, prima di gettargli le braccia al collo, in lacrime.
Tsuzuki -Hisoka...
Hisoka -Non torno indietro...!! Io... non voglio essere....solo... non voglio perdere... la cosa più importante per me! Ho deciso molto tempo fa che il posto in cui posso ritornare è qui con te, al tuo fianco. Così ora, non voglio separarmi da te, non lascerò andare le tue mani una seconda volta. Il mondo in cui stai andando…sarà bello perché ci sarai tu e io verrò con te…

Le fiamme nere hanno avvolsero ogni cosa intorno all’istituto, ma non crearono gravi danni, benhcè bruciassero come il fuoco dell’inferno. Successivamente, dai residui, un certo numero di corpi umani furono riportati alla luce. Così si scoprì che l'università è stata coinvolta nell'esperimento umano della clonazione.
JuOhCho - EnMaCho
Enma -Konoe...come sta Tsuzuki?
Konoe –Uhm…sono sopravvissuti a mala pena grazie alla dimensione d’'ombra di Tatsumi. Adesso sono ricoverati nel reparto di chirurgia in prognosi riservata.
Enma –Ho capito. Puoi andare.
Konoe –Ma…Re Enma!
Enma –Tsuzuki ci sta sfidando ancora… lo so…
“Non potrai mai andartene da qui…puoi provare anche a uscire dal mio controllo…a fuggire da me…
“Ma ovunque andrai, Tsuzuki, non hai alcuna possibilità di dimenticare…
“L’inferno è l’unico posto in cui puoi ritornare…

Bordello di Oriya, Kyoto
Domestica anziana –Giovane master? Oggi si sono fatti affari d’oro! La stanno aspettando i colleghi di quel suo amico medico di Tokyo. Vado a dirgli che ritarderà un altro po’?
Oriya –Dai le lische ai gatti fuori dal locale…
Domestica Anziana -Cosa?
Oriya –Lo faceva sempre lui…che non tornerà più….da me.

JuOhCho – EnMaCho
Watari -Infine hai aperto gli occhi, Tsuzuki…
Tsuzuki -.........
Watari -Non ti preoccupare, Tsuzuki. Siamo nell’EnMaCho.
La sala è vuota. C’è solamente un altro letto oltre a quello di Tsuzuki, quello dove Hisoka, anche lui ricoverato, sta leggendo un libro. Lo scienziato sta nutrendo il suo gufo già di per se obeso.
Tsuzuki si mise seduto, ancora incapace di articolare parole. Voltò lo sguardo su Hisoka, il quale ricambiò. Poi si rimise a leggere.
Lo shinigami cadde disteso sul cuscino.
Watari -Che c’è? E’ caduto nuovamente dentro il suo mondo dei sogni?
Hisoka –E’ ancora confuso…non può comprendere perché è qui.
Watari lo afferrò per il colletto e prese a schiaffeggiarlo -Hey, Tsuzuki! Siete stati salvati!! Tatsumi ha usato la sua 'ombra'e vi ha salvati!!!
Tsuzuki aveva la faccia rossa e le lacrime agli occhi –Che male….Cosa? Tatsumi… ci ha…salvati?
Tatsumi –Voi due siete stati protetti dalla mia dimensione d’ombra, al 100% incolume a ogni tipo di attacco di shikigami.
Tsuzuki –Perché sei qui, Tatsumi? Non hai lavoro da svolgere all’istituto?
Tatsumi –Solo per accertarmi delle vostre condizioni. Watari, non ti avevo chiesto di venire a chiamarmi quando Tsuzuki si fosse rimesso?
Watari –Ehm…mi sono QUASI dimenticato! Scusa!
Tsuzuki –Tatsumi… che cosa…ne è stato di Muraki?
Watari –Tsuzuki…vedi…
Tatsumi –I problemi che ha causato sono ancora sotto investigazione. Penso che potremo parlarne domani, Tsuzuki. Adesso…la tua salute è più importante. Dormi, senza nessun pensiero o preoccupazione.

Tsuzuki, Watari e Hisoka lo guardavano sbalorditi, chiedendosi se questo era il Tatsumi che avevano sempre conosciuto, oppure …
Se dopo quello che era accaduto a Tsuzuki fosse, in qualche modo, cambiato.
Tatsumi si ricompose. Arrossì di colpo a quegli sguardi accusatori e rispose a tono –Adesso devo andare a sbrigare alcune faccende che si chiamano contabili anche per conto di una certa persona che adesso non può lavorare. E non pensare che queste vacanze siano pagate!!!
Watari –Smettila! Non aggredirlo così, povero Tsuzuki!!! Tornatene a lavorare.
E il segretario perse la voglia di controbattere. Quel medico, che paziente aveva vegliato su Tsuzuki per i tre giorni del suo coma, aveva più che il diritto di rallegrarsi, adesso che lui si era finalmente svegliato.
Girò i tacchi e si diresse all’istituto....




Ancora non è finita!
Ci sono pezzi che ho perso e non so proprio come fare a recuperarli, che peccato!
Zannen! (<-- maledizione)
Il prossimo cap è il pezzo, credo, più bello di tutti.
Leggetelo e commentate!^-^
L'autrice




 
Continua nel capitolo:


 
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