QUELLA NOTTE
- Capitolo 1° -
Era notte... fuori pioveva, anzi, diluviava, il cielo era nero, la casa vuota. C'era solo lui... lui e nessuno, o meglio, lui e l'altro se stesso. Era tardi, Bakura era in camera sua, nel suo letto. Cercava di addormentarsi. Ma non ci riusciva. Continuava a pensare. A pensare all'altro Bakura. Chi era veramente? Cosa cercava?
Ma ad un tratto eccolo, in piedi, vicino al suo letto.
Yami Bakura: a cosa pensi?
Bakura: niente...
Yami Bakura: e invece tu stai pensando a me
Bakura: chi sei veramente?
Yami Bakura: non ricordo
Bakura: cosa pensi di fare?
Yami Bakura: aspettare che succeda qualcosa per ricordare
Bakura: ...
Yami Bakura: cosa c'é? Perché mi guardi cosi?
Bakura: come ti guardo?
Yami Bakura: hai paura di me?
Bakura: no...
Bakura stava guardando quell'altro ragazzo... perché sentiva questa sensazione?
Si sentiva ribollire, il suo flusso sanguinio aumentava, non riusciva a capire...
Il suo sguardo si abbasso' sulle labbra di Yami, cosi belle, carnose, sembravano morbide. Si, lo erano di sicuro, ma voleva sentirlo da se. Voleva baciarle, assaggiarle, voleva sentire il suo Yami, abbracciarlo, toccarlo, esplorare il suo corpo... anche se era solo una fantasia proibita...
Yami Bakura: Bakura... (sorrise maliziosamente)
Bakura sussulto'
Si era fatto prendere cosi tanto dai pensieri che si era dimenticato della presenza di Yami
Bakura: si?
Yami si abbasso', e senza che Bakura potesse reagire, lo bacio'.
Bakura: ma, Yami! Che ti prende?
Yami Bakura: allora, come sono le mie labbra?
Bakura divenne tutto rosso e non capii più niente, tanto che nascose il viso sotto le coperte
Yami Bakura: cosa c'é?
Bakura: ma che ti é preso???
Yami Bakura: ma non eri tu a volerlo? (il suo sorriso divenne ancora più malizioso)
Bakura divenne ancora più rosso e si strinse nelle coperte. Ma Yami non si fermo' ad un semplice bacio. Entro' nelle coperte con Bakura e lo abbraccio'. Un abbraccio forte. Bakura era girato di schiena, e Yami poteva sentire il profumo dei suoi capelli. Rimasero cosi per un po', senza dire niente, anche se Yami riusciva a stento a trattenersi... voleva... voleva fare di tutto con il suo Bakura.
Yami Bakura: ...non volevi abbracciarmi?
Bakura: -/////-
Yami strinse ancora di più quell'abbraccio. Bakura si sentiva strano, non aveva mai provato una sensazione simile prima d'ora... Si giro', mettendosi di fronte a Yami. Erano sdraiati nel letto, sotto le coperte. Quella sera non faceva molto caldo, e tutto sommato a Bakura non dispiaceva. Era con Yami, e questo lo rendeva felice. Sperava che Yami lo baciasse di nuovo, sperava che lo trascinasse con se nel letto, che lo prendesse, che gli facesse di tutto... e allo stesso tempo non osava fare niente.
Yami Bakura: Bakura, rilassati...
Bakura: io... io sono rilassato!
Yami Bakura: certo, come no...
I due, abbracciati, si baciarono, avidamente. Le loro lingue cominciarono a ballare, l'abbraccio divenne sempre più forte, il bacio era intenso e dolce. Si stringevano l'un l'altro. Bakura voleva restare cosi per sempre. Anche Yami lo voleva. Quanto gli piaceva sentire il dolce sapore delle labbra di Bakura, quel Bakura cosi innocuo, ingenuo, indifeso.
Il bacio si fece sempre più intenso, i due si lasciarono andare ai sentimenti; si toccavano, si rotolavano nel letto, Bakura metteva le mani nei capelli di Yami mentre Yami esplorava il corpo di Bakura: le spalle, le braccia, il petto, l'addome, fino a giù.
Le bocche si staccarono e Yami comincio' a mordere il collo a Bakura, che gemeva sottovoce, quasi impercettibile. Yami avrebbe voluto saltargli addoso, strappargli tutti i vestiti e contemplare il suo Bakura in tutta la sua bellezza. Ma non l'avrebbe mai fatto, perché forse il suo Bakura non l'avrebbe accettato, forse si sarebbe spaventato...
I due continuavano a toccarsi, e il morso di Yami divenne sempre più forte, incontrollabile...
Bakura: uh... ah... Yami...
Yami apri' gli occhi, il collo di Bakura stava sanguinando
Yami Bakura: oh, scusami! adesso vado a prendere un asciugamano
Bakura lo trattenne. Gli prese una mano e se la passo' su tutto il corpo, ovunque... Si guardarono negli occhi
Bakura: ...lo senti? ...
Yami Bakura: Bakura...
Le loro bocche si reincontrarono mentre le loro mani, curiose, scorrevano su TUTTO il corpo, sentivano tutto, e questo per loro era tremendamente eccitante... Si rotolarono nel letto, sempre abbracciati, le labbra unite. Stavano gustando un frutto proibito, era una sensazione pazzesca, incredibile, eccitante...
Bakura voleva dirglielo, si! Ma come poteva, che cosa avrebbe pensato l'altro?
Yami Bakura: che cosa mi vuoi dire?
Bakura: ??? ah, giusto... tu mi leggi nel pensiero...
Yami sorrise, le loro labbra erano a pochi centimetri, Yami sopra Bakura, la stanza vuota, anzi, tutta la casa per loro, avrebbero potuto fare qualsiasi cosa, nessuno li avrebbe sentiti...
Bakura: ecco... Yami... io... io...
Yami Bakura: shhhh... lo so
...
...
...
Il giorno dopo Bakura si sveglio' e gli venne in mente il "sogno" che aveva fatto la sera prima. Ando' in bagno e si lavo' la faccia. Poi si guardo' allo specchio.
Bakura: tsk... che sogno strano...
Poi si guardo' meglio, e vide un segno sul collo
Bakura: ma... che cos'é?
Era il segno di un morso... Forse dopo tutto non era stato un sogno...
Bakura si tocco' le labbra e arrossi', poi sorrise, ma non era uno dei suoi soliti sorrisi malinconici, era un sorriso felice e dolce. E con quel sorriso, si ando' a vestire...
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A me piace molto la tendershipping *ç*
spero di leggerne altre ;D