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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA CASA MALEDETTA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: slanif galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/02/2004 13:47:05

mamma mia! non ho parole! ^^;;;;;;;;;;!commentate numerosi, mi raccomando! ^__^!
 
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...
- Capitolo 1° -

21.02.003

Accidenti! Era una vita che non scrivevo qualcosa! Il problema è che questo stupido mouse mi si blocca e per scrivere qualcosa ci metto una vita! Che noia! Comunque eccovi una fan fiction un pò strana che mi è venuta in mente mentre stavo stesa sul letto a finire di leggere un libro bellissimo di un autore altrettanto bellissimo! *__*! Comunque non spaventatevi: questa fan fiction non c'entra niente con il libro che stavo leggendo... Francamente non so ancora come diavolo mi sia venuta in mente... Va bè, lo sappiamo tutti che sono strana, quindi perché stupirsi? ^__-! Ora vi lascio in pace e mi azzitto, promesso! ^__^! Buona lettura e commentate numerosi! ^__^! Vi avverto che è un po’ dark, e anche angst… Ero partita con l’idea di fare un fan fiction allegra e sono finita a fare un fan fiction triste… Chissà perché….

La casa maledetta

Slanif^^

**

Un ronzio…

Un rumore di passi…

Il fruscio degli alberi…

Il canto degli uccelli…

La canzone del vento…

Tutto e niente…

Come può essere tutto e non essere niente?

Eppure è così, io lo so.

Lo so meglio di chiunque altro perché la mia vita è un inferno.

Un inferno fatto di suoni e colori.

Tutto ha un suono, tutto ha un colore.

Tutto tranne…

Tutto tranne io.

E mi sento male.

L’aria mi manca e non sento niente.

Sono stato maledetto…

Sono stato costretto a vivere qui, senza niente, ad aspettare che qualcuno porti un po’ di calore in questa casa buia e fredda…

In questa casa maledetta…

Ma nessuno verrà mai…

Chi troverà mai una casa sperduta in mezzo al bosco?

Chi verrà mai a cercare riparo qui?



Una volta qualcuno lo ha fatto…

In un passato lontano migliaia di anni…

In un passato che mi appartiene…

Scrollo la testa…

Pensare a quello, pensare a LUI, non potrà che farmi male.

Molto male…

Perché lui è morto per me.

Per proteggere me…

E io mi sono ucciso per raggiungerlo, ma senza successo…

Sono stato condannato a vivere qui, per estirpare la mia colpa…

La colpa di averlo ucciso…

La colpa per averlo amato talmente tanto da farmi morire dal dolore alla sua perdita…

Un dolore tanto grande da farmi comprare una pistola e puntarmela in gola.

E ho sparato.

Ho premuto il grilletto e le mie cervella sono saltate.

Ho sparato mentre nella mia testa l’immagine di LUI era sempre più nitida e viva.

Vedevo i suoi occhi verde come prato…

Le sue mani grandi e forti che su di me erano solo tanto dolci…

I suoi capelli color grano lunghi e ricci che mi sfioravano il corpo insieme alle sue labbra nelle notti d’amore…

E poi ricordavo quel giorno…

Flash infiniti di quei momenti…

Flash infiniti di quella domenica mattina in cui avevamo deciso di fare un picnic…

E poi il temporale furioso che scoppiò…

I fulmini e i tuoni e noi che correvamo sotto la pioggia incessante cercando riparo…

Gli alberi…

Il rumore dei nostri passi nelle pozzanghere…

Io che mi stringevo le braccia intorno alla testa per paura che qualcosa mi colpisse e la sua mano intrecciata alla mia…

E alla fine del bosco, la casa…

Questa casa maledetta che sarebbe stata la nostra rovina…

Ci rifuggiamo al suo interno sfondando la porta…

Era chiaramente disabitata viste le condizioni pietose in cui versava…

E noi vi ci rifugiammo dentro aspettando che il temporale finisse…

Ma finimmo prima noi…

Finì prima la tua vita e poi la mia…

Finì la tua vita perché un fulmine colpì una delle colonne del portico della casa facendolo cadere e tu eri lì, a cercare un po’ di legna per accendere il fuoco e scaldarci…

Le rovine ti sommerso e la tua vita si spense mentre io, intrappolato dentro la casa da un parapetto piantato davanti alla porta che mi impediva di uscire, ti vedevo morire dalla finestra senza poter fare niente tranne che piangere disperato e gridare il tuo nome mentre la pioggia ti cadeva in viso confondendosi con le tue lacrime e asciugando il tuo sangue…

La mia e la tua vita finirono quel giorno…

I ricordi che ho dopo di quello sono confusi, offuscati…

Si mescolano nella mia testa dandomi un gran mal di testa…

Ma ormai io non posso avere più mal di testa…

Come fa un fantasma ad avere il mal di testa?

Non lo so.

Ma credo sia impossibile…

So solo che mi sparai proprio qui, davanti alla finestra, dove ti vidi morie…

Non so perché proprio lì….

Forse perché da lì era cominciato tutto…

Non lo so…

Spero solo che il cielo mi aiuti…

**FINE**

 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
occhan - Voto: 15/09/08 18:23
mmm...è bella l'uniko problema è ke nn ho capito se sn due gay ke si sn innamorati o una femmina ke ha una crisi di identità xDD scs ma hai mexo il soggetto al maskile nn riesco a capire...nn so se è un errore oppure davvero ke sn due gay xDD
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