- Capitolo 1° -
CAPITOLO 1
Kaede Rukawa non riusciva a credere ai suoi occhi. Quel ragazzino era davvero bravo. Era la matricola migliore che avesse avuto il compito di selezionare da una settimana a quella parte. Certo, fisicamente non lo aveva ispirato molto, e anche il modo in cui era vestito lo faceva sembrare buffo. Indossava una tuta lucida nera e una maglietta due taglie superiori alla sua, aveva i capelli corti, mossi e decisamente spettinati, come se si fossero rifiutati di tenere una qualsiasi piega, di uno stranissimo colore più simile al blu che a qualsiasi altro colore a lui noto. Gli occhi erano grandi e di un nocciola chiaro. La palla sembrava essere un proseguimento del suo corpo. Sembrava quasi che non si rendesse conto di palleggiare, schivare e tirare. I suoi passaggi erano precisissimi e di una fluidità estrema. Non si capivano le sue reali intenzioni fino a quando la palla non lasciava le sue mani e allora era spesso troppo tardi per fermare l'azione. Persino Mitsui faticava a tenergli dietro, nonostante la grande esperienza del giocatore.
Kaede - Basta così. Sei ammesso. Qual è il tuo nome?
Matricola - Fire. Andrea Fire.
La voce del ragazzino era ancora quella incerta di un bambino e anche il suo viso non aveva molto di mascolino. Gli occhi poi, erano frangiati da lunghe ciglia nere e quando il sole vi aveva battuto di traverso si erano illuminati di riflessi d'oro.
Sakuragi- Certo che per essere un pivello vai forte, ma io sono il genio del basket, non pensare di potermi essere superiore.
Il viso del ragazzino si illuminò con il suo sorriso.
Andrea - Non m'interessa battere te. E' lui quello che voglio sconfiggere!
Disse additando Rukawa.
Kaede - Npf
Ayako - Ha le idee chiare il ragazzino!
Ryota - Ha anche talento. Arriverà in alto...
Mitsui - Si, sempre che non finisca per menarsi con Sakuragi. Ho come l'impressione che sia molto fragilino... Non pare anche a voi?
Ayako - E' solo un ragazzino! Dagli qualche mese di tempo e metterà su un corpicino mica male! Eppoi è alto... A differenza tua Ryota!
Ryota - Sei crudele con me Ayacuccia...
Andrea non si era perso una battuta ma il suo volto era serissimo mentre si rigirava fra le mani il pallone da basket e osservava la selezione delle altre matricole.
Certo che aveva del talento! Glielo dicevano tutti! E certo che amava il basket! Aveva anche detto che averebbe smesso di giocare pur di andare a Kanagawa ma... Quando si era iscritto allo Shohoku e aveva visto la squadra maschile allenarsi aveva radicalmente cambiato idea e tutti i suoi eventuali problemi erano passati in secondo piano rispetto al bruciante desiderio di giocare e così si era presentato alle selezioni.
Ovviamente lo avevano accettato in squadra. Forse sarebbe riuscito a giocare come titolare ma non ci contava troppo. Il suo corpo, come aveva fatto notare Mitsui, era fragilino... Alto, decisamente, ma magro, magrissimo... e le cose non sarebbero migliorate con il passare del tempo, anzi... Forse sarebbero peggiorate.
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