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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Sailormoon (Bishoujo Senshi Sailormoon)
Titolo Fanfic: LA TELA DEL DESTINO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: eilin galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/02/2004 11:41:10 (ultimo inserimento: 15/05/04)

lo so è una ff orrenda ma sapete come è no mi è venuta nostalgia e cosi o pensato a una storia plausibile. per favore commentate.......
 
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FINE O INIZIO
- Capitolo 1° -

Questa è la seconda ff che scrivo la prima non ha avuto molto successo (diciamo pure x nulla) cmq sono ancora qui a provarci con vostro immenso dispiacere.
Per favore pero commentate anche se in senso negativo lo so di non essere un gran che a scrivere ma se non ricevo nemmeno un commentino piccino piccio non so se riuscirò mai a finirla…
QUINDI…….COMMENTATE è_é AVETE CAPITO…….

CAPITOLO N°1

Come un sogno lentamente avanzava l' immenso veliero nel silenzio del cosmo. All' interno tutto era avvolto dalle tenebre ,Permeato da un pesante silenzio.
Sola un’alta figura si stagliava immobile davanti a un enorme pannello.
"Signore.." La voce rimbombo nella stanza con il ronzio del altoparlante.
" la cometa sta aumentando la sua velocità, secondo i nostri calcoli si dirige nel settore N.100,9. ... Dirigiamo lì"
Tutto torno nel silenzio turbato ora solamente da un lontano rumore di motori, la figura rimasta immobile guardava senza vederlo il pannello, nella mente una frase riecheggiava con forza
-Il Momento si Avvicina...-


Era una giornata luminosa, l'aria tersa e fresca riluceva dei bagliori delle tante finestre lavate dalla pioggia. Su un tetto una macchia nera prese a stiracchiarsi, era una bellissima gatta nera che acciambellata su se stessa si godeva i caldi raggi del sole scrutando in tanto con occhi attenti i dintorni deserti.
Era cosi strano godersi in tranquillità quel dolce calore, visto che da quando aveva trovato la principessa di tranquillità non ne aveva avuta tanta. Tornarono alla mente il primo incontro le tante battaglie affrontate da Bunny e le sue amiche e non poté non sentire una morsa di tristezza serrargli il cuore. Strano che proprio questa pace tanto agognata portasse così tanti cambiamenti.
"Luna" La gatta sobbalzo, non si era accorta dell'arrivo del compagno.
"Artemis sei tu. Mi hai spaventato"
"Scusa non volevo" E così dicendo si sedette accanto all'amica. Poi guardandola attentamente riprese "Ha cosa pensi con quell'aria così persa?"
"No non è niente Artemis mi sono solo fatta prendere dalla malinconia"
"Malinconia?" il Gatto sembrava sorpreso da quelle parole.
"Bé vedi sta cambiando tutto così in fretta che è come se stessi perdendo il passo rispetto a gli altri. Mi sembra ancora gl'ieri quando ho incontrato per la prima volta Bunny, Quando cercavo disperatamente di far capire a quella testa vuota quale importante missione avesse, e guardala adesso!
E' una ragazza matura che sta dando l'ultimo esame insieme alle sue amiche e già tutte hanno bene in mente cosa vogliono per il loro futuro…..”
Fece una pausa come se gli mancassero le parole.
“Sai la battaglia con Galaxia è stata molto dura e a portato tanti cambiamenti specialmente in Bunny ma non sono convinta che questo sia un bene.”
Artemis guardo per un momento Luna poi sospiro.
Sapeva bene cosa gli voleva dire perchè era la stessa cosa anche per lui, pero lo stesso si senti in dovere di tirargli su il morale in fondo era il suo fidanzato no!
"Il tempo passa per tutti lo sai, ed è così anche per le nostre ragazze. Sono grandi e hanno fatto le loro scelte, Dopo quest' ultimo esame ognuna seguirà la propria vita, le separazioni sono inevitabili."
"Si questo lo so Artemis pero sembra tutto così veloce troppo. Emy a già ricevuto una borsa di studio per andare a studiare in Inghilterra la partenza è prevista alla fine del mese, Marta é stata segnalata da un Talent-scoout e sarà troppo presa dal lavoro come modella, Rea farà un ritiro di studio in un antico tempio di un suo parente, insomma il gruppo si dividerà e questo mi fa paura."
"Ti preoccupi troppo Luna, anche se si separeranno non è detto che non si troveranno più infondo anche tu conosci il loro futuro no. E poi ti stai preoccupando molto di più di Bunny!
Ci aspettavamo da lei molti capricci e infiniti pianti invece non a fatto una piega anzi è stata proprio lei a consolare ed incoraggiare le amiche a perseguire i loro sogni"
"Si si lo so è molto maturata ultimamente però..." si fermo un momento chiudendo gli occhi quasi come stesse per prendere un importante decisione.
"…avvolte vorrei tornare sulla luna... Ritrovare la Reggina Selene, i balli, le luci, quell'atmosfera felice. Vorrei tanto che il Regno Argentato tornasse a vivere"
Artemis si avvicino guardandola negli occhi "Forse un giorno sarà così vedrai, e poi non ti devi dimenticare che un giorno Bunny sarà incoronata Regina e governerà su Cristal City."
Luna lo guardo imbarazzata abbassando gli occhi
"Si hai ragione tu" Menti così per non far preoccupare l'amico ma...Sospiro. Era difficile dire a parole quello che nemmeno lei riusciva a capire pienamente, era qualcosa di profondo e confuso che non riguardava solo lei ma anche le sue amiche, semplicemente sentiva che era avvenuto un cambiamento ma non era certa che fosse propriamente positivo.
“SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII”
L’urlo si propago per tutto il quartiere facendo prendere un infarto a i due gatti che si ritrovarono pericolosamente in bilico appesi al bordo del tetto..
La causa di quel trambusto intanto si precipito come una forsennata dentro casa urlando ancora a squarciagola.
“Lo vedi..” “disse il gatto “Non è cambiata per niente”.

“C’è l’ho fatta ….MAMMA…..SAM….. SONO STATA PROMOSSA…..SIIIIIII”
“Cosa dici sul serio ho Bunny non sai come mi hai resa felice” la donna che era uscita dalla cucina convita a sgridare la figlia per quel comportamento assurdo si era invece buttata a capofitto per abbracciarla scavalcando il ragazzino che per l’incredulità era capitombolato giù per le scale.
“O Bunny stasera per festeggiare ti faccio una cenetta speciale…mia figlia è stata promossa AAA meno male ero così preoccupata che ti bocciassero non sai come è contenta la tua mamma” Disse in lacrime.
“E dimmi con quanto hai superato l’esame?”
“Beeee ecco…”….. “Ma che importanza ha infondo no? L’importante è averlo passato. AHAHAHAHAH!!!!”Bunny si spiccio ad allontanarsi se l’era cavata con la sufficienza piena che per lei era molto ma non per sua madre così era meglio non dirglielo…..
“Scommetto che ti hanno promossa solo perchè non c’è l’ha facevano più ad averti in mezzo ai piedi” disse il ragazzino con una nota di sarcasmo nella voce.
“Cattivo non è affatto vero e comunque adesso dovrai portarmi rispetto moccioso perchè da questo momento in poi addio studio e compiti noiosi ora sono grande AHAHAHAH.” … “e questo che centra” Pensarono all’unisono mare e figlio.
“AAAAAAAAAAA mi stavo dimenticando …” dissa la ragazza precipitandosi su per le scale e continuando ad urlare “Mamma non cucinare niente per stasera perché esco a festeggiare con le ragazze torneremo tardi quindi non aspettarmi alzata”
“Ma Bunny come non festeggi con noi?”
“Si prepara tutto per domani lo sai che non mi perderei per nulla al mondo la tua torta”
I due si guardarono sconsolati mentre dal piano superiore proveniva un trambusto allucinante. E si Bunny non cambiava proprio mai.
Dopo quasi quattro ore Bunny riuscì finalmente ad uscire di casa pronta e come al solito in eterno ritardo.

-Haio- Odiava proprio le scarpe col tacco alto prendeva sempre un sacco di storte
Però a quelle era molto affezionata Erano proprio un bel ricordo, chissà se Marzio l’avrebbe riconosciute?
A quel pensiero gli torno in mente la telefonata che la sera prima gli haveva fatto
il ragazzo.
E così anche lui stava per andarsene, ritornava a lavorare in America.
Solo al pensiero si sentiva morire ma era da dopo la battaglia con Galaxia che aveva deciso di cambiare non voleva perdere le sue amiche, Non voleva separarsi da loro …..
…Che buffo, proprio grazie a quella battaglia aveva capito quanto in realtà fosse debole totalmente dipendente dalle amiche …E si da sola era proprio persa …non era in grado di fare niente nemmeno di difenderle, loro avevano sempre dato la vita per lei mentre, del tutto impotente, LEI le guardava andarsene.

Non era mai riuscita a salvarle.

Così aveva deciso di diventare più forte da sola per non essere un peso, per non metterle pìu in pericolo.
Loro si che avevano diritto che i loro sogni si realizzassero e lei non voleva ostacolarle…
Accidenti ecco che ricominciava un altro po’ e si sarebbe messa a piangere come una mocciosa e le altre vedendola arrivare in ritardo e con gli occhi rossi e gonfi di pianto si sarebbero sicuramente preoccupate e allora Addio buoni propositi di diventare Forte.
-MAMMA che tonta……..- persa così in quei pensieri aveva superato le scale per il tempio senza accorgersene e ora doveva tornare indietro.
Dopo una brusca frenata Bunny si mise a correre nella direzione opposta precipitandosi poco dopo su per le scale del tempio.

A un tratto quando ormai era arrivata quasi in cima …..-------*------ fu come un lieve strappo
al cuore una sensazione lieve che duro solo una manciata di secondi ma che la fece inciampare sbucciandosi un ginocchio.
Cosa era stato ? non aveva mai provato una sensazione simile fino ad ora…..
“Bunny sei sempre la solita impiastra si può sapere che stai facendo lì per terra lo sai da quant’è che ti stiamo aspettando è?”
La voce scocciatissima di Rea la distrasse facendole cancellare il ricordo di quella strana emozione sotto una marea di indignazione.
“come io cado e mi faccio male e tu tela prendi anche con me ….Sei cattiva dillo che mi odi chiaro e tondo antipatica che non sei altro”
“Chi sarebbe l’antipatica è?”
“Tu Rea non vedo nessun altro qui”
“E cosi sarei antipatica allora dimmi giorno data ora anno in cui avrei fatto l’antipatica”
“Su ragazze non è il caso di litigare adesso” Intervenne esitante Emy per cercare di placare l’animo battagliero delle due amiche
“esatto Oggi dobbiamo divertirci e festeggiare il nostro successo al esame” Interveni anche Morea
“e magari mentre festeggiamo trovare qualche bel ragazzo”
“Martaaaaa possibile che pensi solo ai ragazzi”-Tutte in coro.
“SI ANDIAMO A FESTEGGIARE” Fece Marta ingnorando il commento e prendendo sia Bunny che Rea sotto braccio le trascino via con se facendogli subito dimenticare la lite.
Infondo forse quello era l’ultimo giorno in cui sarebbero state ancora tutte insieme che senso aveva litigare.


Buio …..
Oscurità…..
“Noi saremo per sempre amiche vero?”
Una voce …
Di chi era quella voce perchè suonavo così lontana?
Perché le era familiare?
“…amiche vero?”
Aspetta non andare, non allontanarti
Non riusciva a muoversi eppure doveva seguire quella voce era importante lei doveva raggiungerla doveva…Senti calde lacrime scendere giù per le guance ma i suoi piedi rimasero incollati, fermi.
Poi all’improvviso comparve una luce.
Una calda luce avvolgente che la riscaldo confortandola asciugando le lacrime e proprio lì davanti a se le parve che piano prendesse corpo una forma, una figura, no non era una ma due.
Di nuovo padrona del suo corpo allungo una mano nel tentativo di toccare quelle figure ma prima che facesse in tempo tutto sfolgoro di una luce ancora più abbagliante e quando riapri gli occhi si ritrovo nella sua camera.
Un sogno.
Era stato solo un sogno.
Si guardo in torno ancora presa da brandelli di quello strano sogno, eppure lì era tutto normale, la stanza era lievemente rischiarata dai primi raggi del sole e Luna dormiva della grossa ai piedi del letto, si volto, sul comodino la sveglia segnava che erano solo le 5:00 aveva dormito si e no per un ora.
Si rimisce giu portandosi un braccio a coprire gli occhi. Forse aveva mangiato troppo la sera prima contando poi l’ora tarda a cui era rientrata era normale fare qualche incubo si era solo un po’ nervosa tutto qui si era agitata tanto solo per uno stupido sogno che poi non poteva definire neppure incubo in fondo molte situazioni in cui si era trovata erano state molto più brutte di quello.
Si sforzo di calmarsi cercando di riaddormentarsi ma il sonno non voleva tornare ,sentiva latente in se un sorta di profonda malinconia, nostalgia come se avesse perso qualcosa di molto importante ma cosa potesse essere proprio non sapeva.
Passo un’altra ora prima che il sonno infine giungesse.

 
Continua nel capitolo:


 
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