torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bakuten Shoot Beyblade (Beyblade)
Titolo Fanfic: LEAVE ME BREATHLESS
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: gillesderais galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/02/2004 22:07:38 (ultimo inserimento: 24/02/04)

un viaggio improvviso..incontri speciali...un pretesto per crescere e relazionarsi,creando intrecci che mozzano il fiato..
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
WHO`S BACK IN TOWN?
- Capitolo 1° -

:D eccoci qua con una nuova fic della sottoscritta pazzoide!:D
non c'è molto da dire...o se ci sarà lo dirò in fondo!XD
grazie a Kurama87,la mia lovely senpai wa baka,ad Ant,a Yukina e a Nari!e a tutti quelli che mi sopportano...un giorno verrete ricompensati dal vostro dio...!let's go!

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Accarezzò lentamente la pelle leggermente abbronzata della sua spalla.
Era una cosa seria.
O stava cominciando ad esserlo.
Le lenzuola di quel letto erano aggrovigliate intorno a loro, sembravano catene.
Sorrise…quali dolci catene!
Si distese sulla schiena, appoggiando la testa sul cuscino e girandola alla sua sinistra, solo per poterlo guardare ancora un po’.
Era strano trovarsi così vicini, così tranquilli in una giornata calda di giugno, senza pensieri.
Era così strano quel silenzio che avvolgeva casa, come se esistessero solo loro due.
Chiuse gli occhi e sospirò sonoramente.
Aveva sperato così tanto di avere del tempo da passare con lui, del tempo in cui fare quello che di solito non riuscivano a fare: amarsi.
E non solo mentalmente, che cmq richiedeva ad entrambi un certo sforzo visti i loro caratteri “particolari”, come li definiva Rei, ma soprattutto per quanto riguardava il livello fisico dell’amarsi.
Cercò con una mano il corpo accanto al suo, scivolando lungo la schiena del ragazzo.
- Kei…lasciami dormire…perché non dormi anche tu?- brontolò il ragazzo mentre il giovane dagli occhi purpurei guardava il ragazzo con la coda dell’occhio.
- ho già dormito…è un ora che dormo…- disse guardando fuori dalla finestra.
La tapparella mezza abbassata lasciava entrare qualche raggio di luce, mentre una brezza calda si alzava da sud.
Ormai l’estate era alle porte.
- …mi annoio…-
- ma come fai ad annoiarti? Insomma, se uno riposa è perché è stanco,no?- il ragazzo si girò verso di lui, non dandogli più le spalle.
- si ma io non sono più stanco…- Kei pronunciò quelle parole con un leggero tono malizioso.
- se sei insaziabile di chi è la colpa?- disse l’altro arrossendo un po’.
- mia no di certo…- continuò l’altro.
Takao rimase a guardare il profilo del ragazzo, illuminato dalla luce che entrava tenue.
Aveva una pelle così chiara che rispecchiava ogni minima luce, rendendo il suo corpo splendido (come una lampadina! Kei è un neon!NdGil) (cominci di già?NdKei).
- sarebbe mia?- realizzò poco dopo.
Kei non rispose, ma si limitò a guardarlo con una delle sue occhiate eloquenti.
- tsk!- rispose il moretto, mentre si girava dall’altra parte, mettendo il broncio.
Kei sospirò sorridendo.
Stava con Takao ormai da un anno eppure, era come se stessero insieme da un giorno soltanto.
Si conoscevano ogni giorno di più.
Kei aveva perso un po’ del suo smalto da lupo solitario, da “duro&puro” (termine con cui Max lo identificava.) e aveva cominciato ormai da tempo ad essere partecipe nelle azioni di gruppo (orge? O.o ndGil) (ma che hai capito?? NdKei).
Era riuscito addirittura ad instaurare un forte rapporto d’amicizia con Rei, imparando cosa significasse voler dire, avere un migliore amico.
Andava molto d’accordo anche con Max con cui passava molto tempo a parlare di idiozie varie.
Stava bene con loro. Stava bene con se stesso.
Soprattutto, stava bene con Takao.
Takao.
Era cambiato moltissimo da quando lo aveva conosciuto, non era più incosciente ed impulsivo. Cioè, lo era ancora, ma molto meno rispetto ai primi tempi.
Era maturato.
Si, maturato era la parola giusta. Era maturato come persona e anche fisicamente.
Era più piccolo di età rispetto a lui, di due anni, eppure sembrava quasi un suo coetaneo.
Avrebbe potuto dire che assomigliava di più a Max o a Rei, ma anche loro erano cambiati e non sembravano per nulla due 17enni, ma si avvicinavano di più a lui.
Il cambiamento di Takao, cmq, non gli impediva di rimanere il solito permaloso.
- guarda che stavo scherzando…- disse mentre allungava una mano verso il ragazzo.
- io no!- rispose secco l’altro.
Kei sorrise.
Si tirò su sui gomiti e poi si sporse verso Takao, che teneva gli occhi rigorosamente chiusi e aveva la bocca contratta in un broncio.
- …sei arrabbiato?- domandò allora Kei, accarezzando un braccio al ragazzo.
- …si…-
baciò la pelle della sua spalla, concedendosi di arrivare fino all’incavo del suo collo.
Takao arrossì.
- …finiscila…- sibilò, ma Kei non lo stava più ad ascoltare.
Le sue mani scivolarono sulla pelle nuda di quel corpo flessuoso, esplorando con esagerata lentezza ogni millimetro di quella fresca carnagione abbronzata dal sole.
Un brivido di piacere scosse Takao dalla punta dei capelli fino a quella del piedi: le mani forti di Kei sapevano sempre dove andare.
Pensava che quelle mani conoscessero il suo corpo, meglio di quanto lui stesso avrebbe potuto conoscere.
Suscitavano in lui un susseguirsi di emozioni così devastanti…
- …Kei…- sussurrò mentre sentiva quelle mani scendere sempre di più.
- sai bene…che non puoi chiedermi…pietà…- sussurrò il russo all’orecchio dell’amante.
Takao sentiva un fuoco impadronirsi di lui (postumi di “Burned” ancora da smaltire, vero autrice?ndYuriy) (<.< ti piacerebbe eh? ndGil).
Era piacere. Passione.
A fermare quella mano ormai ferma nel suo interno coscia, fu il rumore del campanello di casa.
In un fruscio e uno svolazzare di lenzuola, Kei si ritrovò da solo nel letto, mentre Takao era già in corridoio mezzo vestito.
Sbuffò buttandosi a letto e guardando il soffitto.
Possibile che, giusto quando era riuscito a smorzare la sua noia, qualcuno di non ben definito arrivasse a rompere le scatole? (evidentemente, si!:D ndGil)
Dopo qualche minuto di silenzio, rotto solo dalla voce di Takao e quella di un misterioso ragazzo, Kei decise di alzarsi e scendere.
Si rivestì con velocità, lasciando la camicia aperta e i pantaloni sbottonati. Di certo, chiunque fosse l’intruso, dopo avergli spiegato per bene cosa aveva interrotto, lo avrebbe mandato via a calci.
Scese trotterellando le scale, raggiungendo la grande sala da pranzo e dirigendosi verso l’ingresso.
Stava già pensando alle parole adatte da usare, quando vide chi era l’intruso: un ragazzo sulla20ina, con dei capelli argentei che davano sul blu legati in una coda bassa, con un fisico praticamente perfetto e gli occhi più profondi che avesse mai visto.
Chi diavolo era quello? E perché parlava così amorevolmente con il suo Takao??
Il piano per allontanarlo diventò pericolosamente dettato da quella che le persone normali chiamavano “gelosia”. Ma questo Kei fingeva di non saperlo.
Con passi sicuri si diresse vicino alla porta mettendosi fra i due e guardando negli occhi l’intruso.
- senti un po’…- cominciò incrociando le braccia al petto e guardandolo diffidente. - …chi sei, cosa vuoi e perché ti stai trattenendo con il mio ragazzo…- Takao diventò di un colore simile al rosso fuoco.
Il ragazzo aprì la bocca ma non emise nessun suono. Si limitò a spostare lo sguardo su Takao e poi riportarlo sul ragazzo dallo sguardo truce.
Non ricevendo risposte, Kei sogghignò e aprì la porta di casa.
- non so se sai cos’è che hai interrotto con il tuo arrivo…ma posso assicurarti che era qualcosa di abbastanza piacevole, per cui ora sono molto arrabbiato…quindi…- disse prendendo il borsone ai piedi del ragazzo - …ora gradirei che ci lasciassi ai nostri piacevoli intrattenimenti…- finì il discorso spingendo il ragazzo fuori dalla porta.
Il giovane rimase a guardarlo esterrefatto, specialmente quando Kei lo salutò con la manina e gli sbatté la porta in faccia.
- ecco fatto…- disse Kei guardando verso Takao che era sbiancato paurosamente -…niente scocciatori…- disse avvicinandosi al moretto.
- tu…tu…TU SEI TUTTO PAZZO!!!!- Takao si precipitò ad aprire la porta e ritrovò il ragazzo ancora li.
- oh, Ren ti prego…scusalo…- cominciò mortificato e tirando il ragazzo per la maglia.
- ma figurati!- disse sorridendo il ragazzo mentre rientrava in casa con il suo borsone.
Kei guardò Takao con aria afflitta. Perché faceva rientrare quel tipo?
- immagino…che io debba dare qualche spiegazione…- cominciò il ragazzo.
- si, sarebbe meglio…- continuò per lui Takao.
- io sono Ren, il fratello maggiore di Takao e, da quanto ho capito, tu devi essere Kei, giusto? Piacere di conoscerti…- disse porgendo la mano al russo.
Kei per poco non collassò.
Quello era il fratello di Takao…e lui, oltre ad averlo sbattuto fuori di casa come se fosse stato un venditore porta a porta, gli aveva anche raccontato le sue avventure con Takao.
Probabilmente perse anche quel poco del suo colorito, perché le facce preoccupate dei due fratelli si avvicinarono alla sua.
- Kei, ti senti bene?- domandò Takao mentre Kei annuiva.
- s-si…tutto bene…piacere…- disse porgendo la mano a Ren che la strinse.
Takao recuperò immediatamente la sua solita aria spensierata e accompagnò suo fratello al piano di sopra, sistemandolo nella sua vecchia camera.
Kei sospirò mentre si sedeva per terra.
Che cretino che era stato…
Aveva fatto la figura peggiore della sua vita e con chi, per giunta? Con il fratello del suo ragazzo!!!
Sospirò ancora mentre sentiva i passi cadenzati di Takao che tornava da lui.
Il moretto dalla figura slanciata si avvicinò a Kei, inginocchiandosi dietro di lui e abbracciandolo da dietro.
- certo che, però, la cosa era molto divertente, sai?- disse in bisbiglio al russo che sbuffò.
- ma finiscila!- gli disse mentre Takao scoppiava in una genuina risata divertita.
(piccola nota! Il fratello di Takao si chiama Hitoshi, ma nella serie inglese lo chiamano Ren…a me, Ren piace di più come nome!:D perciò userò questo! NdGil)

Dunque, quello era Kei…lo stesso Kei che aveva dominato Black Dranzer due anni prima, in occasione dei mondiali in Russia.
Lo stesso Kei Hiwatari che era nipote di Hito Hiwatari, che era possessore di uno dei Bit Power più interessanti e potenti: Dranzer.
Lasciò cadere a terra la sua borsa e si guardò in torno con sguardo sereno e nostalgico.
Era la sua camera, quella che aveva occupato per 19 anni della sua vita, prima di seguire suo padre nei suoi viaggi di ricerca, 4 anni prima.
Era tutto come se lo ricordava.
Fin da piccolo aveva avuto la passione per quegli strani animali che provenivano dai Beyblade, quelle sacre creature che sprigionavano quei poteri nascosti e misteriosi.
Istintivamente, portò una mano nella tasca dei suoi jeans.
Aveva dato tutta la sua vita ai Bit Power, come li chiamavano i Blader che ne possedevano uno, rinunciando a tutti quegli svaghi che gli altri ragazzi della sua età si concedevano.
Ed ora era li, a casa.
Era un bel ragazzo di 23 anni, archeologo, studioso di Bit Power e tante altre cose poco usuali in un giovane della sua età.
Sospirò, mantenendo il sorriso sulle labbra e si diresse verso il vecchio armadio per riporre i suoi vestiti.
Quando lo aprì, una scatola di scarpe gli piombò addosso ma, con i riflessi di un felino, riuscì ad agguantarla prima che finesse a terra.
Non riconobbe immediatamente cosa fosse ma, dopo averla aperta, tutto per lui ebbe un senso.
Era la scatola dove Takao nascondeva le foto di loro madre, di quando erano piccoli e giocavano insieme.
Solo che sembrava più affollata del solito.
Si sedette alla scrivania ed esaminò con cura il contenuto di quella scatola di ricordi: c’erano tante foto, tutte con una dedica dietro e con la data.
Ne prese in mano una che raffigurava lui, suo padre, sua madre con un pancione enorme e i suoi nonni.
Ren si riconobbe nel bambino di 7 anni, avidamente avvinghiato alla vita della madre che lo stringeva con una mano mentre, con l’altra, accarezzava il pancione dove stava Takao.
Accarezzò con la punta delle dita il viso di sua madre, prima di passare alle altre foto.
Ecco la novità: c’erano tutte le foto di Takao e dei suoi compagni di squadra nelle varie gare ed avventure passate.
Era al corrente delle mille peripezie che il fratello aveva affrontato in quegli anni, continuamente tenuto al corrente da Judy e da Dai Tenji.
Con un sospiro portò vicino ai suoi occhi, una foto che ritraeva i Blade Breckers intenti a festeggiare una vittoria.
Girò la foto e ne lesse la dedica.
Torneo amichevole in Germania. Takao Rei, Kei, Max e il Professore.
Guardò ancora la foto con un grosso sorriso.
Suo fratello era davvero cresciuto.
Quando era andato ad aprirgli la porta non lo aveva riconosciuto.
Per fortuna, Takao aveva riconosciuto lui e così evitò una figuraccia pessima.
Cmq, mai pessima quanto quella fatta da Kei!
Si lasciò scappare un risolino divertito ripensando a quello che si era presentato come il ragazzo di Takao.
Come passava il tempo.
Gli sembrava ieri quando Takao entrava in camera sua piagnucolando perché aveva fatto un brutto sogno e, di conseguenza, il suo letto non era più lindo (questa potevi risparmiartela! NdKei) (no! vuoi mettere se non l’avessi scritto? XD ndGil).
Adesso era cresciuto.
Era diventato un ometto, un ragazzo.
Una volta era più paffutello e sgraziato nei movimenti ( che ero, un Caterpillar? NdTakao) (si!:D ndGil), ma ora…ora era diventato quello che comunemente, si definiva un “bel ragazzo”.
Provò una strana sensazione di gelosia nei confronti di Takao. O, forse, era geloso di quel ragazzo…
…in fondo, era pur sempre il suo fratellino, e venire a sapere che era cresciuto così tanto da avere un fidanzato che era anche il suo “amante”, beh…si non era molto semplice da digerire.
Si chiese cosa avrebbe potuto dire Takao se avesse saputo quello che aveva appena formulato nella sua mente.
Probabilmente si sarebbe arrabbiato, probabilmente gli avrebbe detto che non erano fatti suoi, e gli avrebbe rinfacciato il fatto che non aveva nessun diritto di venirgli a dire quello che doveva e non doveva fare con il suo ragazzo.
Rimorsi e rimpianti.
Dopo tutto avrebbe avuto ragione, lui non era esattamente il fratello maggiore che tutti si aspettavano.
Lui sapeva così poco di Takao, di cosa amasse e cosa no…non poteva negare a se stesso che esistesse un muro fra di loro.
Come anche suo padre, non era mai stato presente nella vita di Takao ed entrambi, non avevano nessun diritto di intromettersi nella sua vita proprio ora che sembrava felice e tranquillo.
Era a casa solo da un ora e già sentiva di non appartenere più a quel mondo colorato e sereno che era il suo passato.
Ormai, lui non faceva più parte di nulla…

La serata passò molto tranquillamente.
Per la felicità di Takao, Ren non sembrò aver preso male la piccola gaffe di Kei, anzi.
Sembrava molto interessato al blader russo, tanto da assillarlo continuamente di domande, soprattutto sul suo Beyblade.
Kei, dal canto suo, non sembrava trovarsi a disagio con Ren, anzi, tutte quelle domande su Dranzer lo tranquillizzavano molto.
- allora, vuoi dire che Dranzer, come gli altri Bit, è in grado di scegliere autonomamente se restare o meno con il suo possessore?- chiese Ren finendo il suo riso.
- si…successe alla finale in Russia quando io abbandonai Dranzer per comandare il Black Dranzer…indignata dal mio comportamento egoista e il mio accanimento contro gli amici e gli avversari, Dranzer decise di ubbidire a Takao. Ricordi, sul lago Bajkal?- chiese verso Takao.
- certo che me lo ricordo…Max disputò con te un incontro stupendo! Si ricordo che Dranzer ubbidì ai miei comandi quando ordinai di difendere Max!- Ren guardò dubbioso Takao.
- perchè non hai usato Dragoon?- chiese.
- perché QUALCUNO…- disse rivolgendo un occhiataccia a Kei che però fece finta di nulla
-…lo aveva gravemente danneggiato…Ren, un giorno di questi ti farò vedere Dragoon, tanto tu puoi vederli vero?- domandò innocentemente.
- si, li posso vedere!- rispose con un sorriso mentre si riempiva la ciotola con altro riso.
Kei appoggiò la testa su una mano e guardò il ragazzo.
- che sport pratichi?- la domanda colpì molto Ren.
- come?-
- si, con quelle braccia, non puoi farmi credere che sia solo perché sei un ricercatore…- Ren, che aveva teso le braccia verso la pentola del riso, le ritrasse bruscamente.
- che domanda stupida…lui fa arti marziali, come Rei! Mi ricordo che il nonno era molto fiero di te quando ti allenava! – Ren guardò con aria cupa il fratello.
Non era esattamente vero…o, per lo meno, non era tutta la verità.
Non era il caso di rivelare nulla, per il momento.
- …si, è come dice Takao…- disse infine, mentre gli occhi indagatori di Kei continuavano a fissarlo.
Ren non assomigliava molto a Takao, anzi…probabilmente doveva aver preso dalla madre, poiché non assomigliava nemmeno al padre.
Di Takao non aveva proprio nulla a livello estetico, tranne, forse, i capelli ribelli e quella risata genuina che era caratteristica della famiglia Kinomiya.
Probabilmente si assomigliavano di più nel carattere, ma anche questo gli sembrava improbabile.
Ren era una persona che suscitava tranquillità e sicurezza, dava l’idea di essere un ragazzo dinamico, attivo e sveglio.
Takao era una persona molto rumorosa e, oltre a crearne, era alla continua ricerca della confusione.
Tendenzialmente era un pigro per eccellenza, tranne le rare volte in cui si svagava a Bey oppure con lui.
Erano così curiosi quei due fratelli che si assomigliavano così poco, tanto che, forse, nessuno avrebbe mai detto che fossero parenti stretti.
Assomigliava tanto a…
- Rei! Ma certo, quando conoscerai Rei, potresti allenarti con lui! È bravissimo nelle arti marziali, vero Kei? Kei??- il russo stava fissando imbambolato a fissare Ren.
- Kei, mi stai ascoltando???- Takao guardò con sguardo offeso il compagno e dovette aspettare qualche minuto prima che questo se ne accorgesse.
- come? Scusa, non stavo seguendo…che hai detto?-
Takao sbuffò.
- stavo parlando di Rei…-.-`…-
- che ha Rei?- chiese mentre Ren rideva.
- ma lascia perdere, bell’addormentato…- finì Takao, prima di accendere il televisore.
- beh, e chi sarebbe questo fantomatico campione di arti marziali?- Ren era particolarmente interessato all’argomento.
- è un nostro compagno di squadra! Arriverà qui domani insieme a Max! in effetti io e Kei stavamo aspettando loro, non te!-
- ops! Non avrò mica interrotto qualcos’altro di importante?- disse con aria maliziosa, che non sfuggì a Takao.
Kei arrossì.
- no, scemo…passeranno le vacanze qui, come ogni estate!- Takao gli fece una linguaccia mentre Ren faceva spallucce.
Lo sapeva che si sarebbero riuniti, lo sapeva perché c’era di mezzo anche lui.

continua...

eheheheh!^^' primo capitolo...primi commenti!:D
quanto è bono Ren? taaaaaaaaaanto!^-^
io lo adoro...e adoro il suo..."amato"....eheheh...ok basta...>.>
^****^

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: