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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: TIGRE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: shasa87 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/02/2004 12:14:45

sono appunti di viaggio della mia vita,moolto strani,tutto ciò che ho dentro principalmente..fatemi sapere
 
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PENSO SIA L`UNICO, DIPENDE SE PIACE
- Capitolo 1° -

Se ne stava là, ferma, immobile, quasi eterea. La pioggia lasciva lambiva le sue labbra,il suo seno, la sua pelle umida e sudata. Accucciata in posizione fetale sotto quell'imponente albero, dalla resina color ambra e fuoco. Le palpebre patinate e argentee, chiara sentenza di morbidezza cutanea. Il respiro tacito e soffocato, quieto in quell' annebbiamento generale. Attonita e passiva davanti all'entusiasmo di quel paesaggio, ogni foglia che splendeva del sentore intenso che porta la novità, così giovane e fresca. Il grigiore cioccolato dei fusti, dei tronchi vantava un umore d'antichità e mistero. Il fato sembrava aleggiare plumbeo e soddisfatto. Le stille umide di pioggia donavano elasticità lunare a quel territorio .I nuvoloni incupivano e custodivano questa straordinaria bellezza, raggruppandola, ergendola alla sovranità, inglobandola in una bolla di sfumature azzurrine e cobalto.
La tunica logora color avana aderiva al corpo rivelando la pelle abbronzata e esaltando il rosato sotto di essa. Il capo chino verso quel tronco accogliente e protettivo sul quale gocciolava la linfa delle nuvole. Quell'opaco liquido del nubifragio intersecava le sue scroscianti dita tra riccioli demoniaci. La natura vivida e verde caratterizzava egregiamente quella chioma infernale, quella cascata propensa di riccioli assassini e voluttuosi recisi in un laccio indaco. Effimera bellezza. La natura accondiscendente a volte limitrofa alla pazzia. Astante e giocosa quella natura che sfiorava, spingeva, giocava, correva, immortalata dall'oscurità, affascinata dall'essenza. Dal sentore. Dall'umore. Niente aleggiava di più del vuoto. Macabro e cortese nella sua follia, demente e schizofrenico. Spudorato e religioso. Tulle e veli lo conducevano all' ineguatezza insita nell'uomo.
Non c'era un lui o una lei. Non c'era un sesso maschile e uno femminile. Non c'era prima e non c'è ora. C'è solo una figura ,un immagine, una farsa sensazione, una sfuggevole esistenza….ergo la bellezza. Superficiale, ignifuga, assoldata alla catastrofe. Già….la catastrofe. Cos'è infine la catastrofe? L'apocalisse ultraterrena e interrena di ogni uomo. Cos'è la cospirazione e l'avanzamento delle truppe? Cos'è la pazzia di uno scrittore o la furbizia di una pittrice? Cos'è la vita? No la vita è e basta. Ma la sottigliezza di un amante crudele? La morte? La morte non è..ed è questo che la rende affascinante in oltremodo. La morte, la fine di un illusione, il cessare di vane speranze, la diffusione della consapevolezza, l'inatteso trionfo, l'elegante alberatura subconscia. Verità, purezza, idealità, tacita ammissione…ma cosa sono io? Cosa dico..cosa esprimo…cosa anelo? Parole senza senso..ottuse e placate…ammetto o soggiogo la mia mente alla pazzia? Nessuno è veramente folle se davvero non vuole esserlo. E io lo sono? E io lo sono! Pazza, folle, eccentrica, anormale, squilibrata, demente, mentecatta, maniaca, psicopatica, insana, matta, pazzoide, forsennata, alienata, degenerata, pervertita, viziosa, corrotta, depravata, degenere, tralignata, imbastardita, deteriorata, alterata, traviata, magagnata, licenziosa, estraniata, inquinata, scostumata, dissoluta, scandalosa, sfrenata, disonesta, scapestrata, svergognata, malvagia, perfida, iniqua, sleale, crudele, cattiva, viziata, impudente, impudica…ma consapevole. I ma e i se servono solo a giustificazioni ,a parziali spiegazioni di una dichiarazione o un avvento…ma ( _ ) cosa dovrei mai giustificare? Il fatto che sono socialmente inappetibile? No grazie meglio indigesta che pianificata. Scrivo, scrivo, scrivo….per cosa poi? O …per chi? Ma per me naturalmente…sono egoista!!!!!!!!!!!! Sono così umana e amorfa..così caratteristica e bella. Ops…sono anche presuntuosa? No sono consapevole! Io odio. Ops sono maligna? No, sono consapevole! Il mio più grande desiderio e morire nuda e sola su un lago ghiacciato. Ops..sono impudica e pessimista? Sti cazzi..cristo, io sono consapevole. Consapevole. Consapevole. Consapevole. Della merda nel mondo. Della merda in me. Della merda in un fottutissimo spazio. Spazio, universo, galassia.
Ci saranno altre vite intelligenti nell'universo? Ah, l'universo è la troia del mondo. E la speranza oh ….oh la speranza. Beh 'fanculo la speranza belli qui si vive morendo. La speranza è l'incertezza che ti fa odiare se stessa. Bisogna vivere di incertezze e bisogna esserne consapevoli….ah meridiane e ametiste. Il contrasto del mondo è l'uomo stesso. E i contrasti mi piacciono. Si. Mi piacciono. Li trovo così…imprecisi, indefiniti, sempre e in continuo stato evolutivo. Io sono un contrasto.
Ciao, ciao oscurità. Ciao, ciao solitudine. Ciao, ciao libertà mie tre vecchie amiche.
I miei tre vampiri succiasangue che mi conducono dalla insana morte..dovrei soffrirne? Dovrei impietosirmi per me stessa? Dovrei…piangere?
No. No. No. No. No. No. No. So io che devo fare..ridere.. e non per non pensarci, e non per sperare..ma per festeggiare l'irripetibilità umana.
Oddio sono ubriaca? No, ma vorrei esserlo. Inebriata dall'alcool e dal profumo etilico di pacata insensatezza. L'alcool rende l'uomo subalterno, trascendentale. Oh metafisico e sublime. Particolareggiato perché fluttuante nell'abusiva trasformazione esistenziale. Stronzate!!
L'unico uomo reso trascendentale dall' alcool è l'uomo irrisorio. L'uomo che aspetta una visione, l'uomo pronto ma non iniziato. L'uomo uguale al diverso!
Sto solo giocando…no non mi punire..sono schiava anche io…sto solo giocando un po' con le parole…rilevare e disturbare…sconvolgere qualche mente atrofizzata non è grave..è da prescelti, da eletti!
Ahahahahahahahahahahahahaaaaaaahahahahahahahahahhahahahahahahahahhahahahahhahahahaha
Silenzio…così greve e….paradisiaco? mi chiedo.. non anche curiosa….quanti capiranno qualcosa finito di leggere.
Quanti di voi stupidi piccoli insensati, davanti al vostro cazzo di foglio, o a un cazzo di computer vi starete domandando….ma che ha nel cervello questa?
Aria….pura libertà…ho una poetessa onirica che canta e danza leggiadra tre le sponde turchine della mia fantasia
Visione piuttosto angelica per una come me..certe cose non me le spiego neanche io! Le uniche risposte che non so darmi sono quelle veramente difficili..non come quelle che si annidano in voi..quelle sono semplici e qualunquiste (esiste dio?da dove veniamo?siamo reali?)
Le domande difficile e improrogabili sono altre…perché devo stare zitta, perché devo vergognarmi..perché devo..perché esiste il dovere. Cazzate,il dovere secondo chi?
No. Non sono ancora pronta per rivelarvi certe esitanti danzatrici di verità..non capireste..dovete essere pronti dovete essere….ahahah dovete…ah aha..non dite niente non imprecate, bestemmiate, ingiuriate?
Vituperate. Schernite pure. Non ve ne vorrò
Ah..salvezza cristallina e rosea..cosparsa di omaggi fragorosi, di false attese e disoneste adesioni.
Certificate la mia pazzia. Bollatemi, immatricolatemi nel colossale archivio di precisione e normalità…ah ah ah..oh dimenticavo..credete ancora nella normalità?
Nella pianificazione, nell'annullamento dell'individualismo, nell'uguale e diverso? Nella norma? Nella dissomiglianza? Vivete ancora nel mondo delle favole escoriate di graffianti betulle e ipocriti fiordalisi…come sono velate le mie ingiunzione mascherate da quel velo di pacatezza folle e elegante. Dunque ci credete. Avete fede in ciò?
Beh…solitamente dopo babbo natale svanisce anche questa eresia mentale..ma non in tutti. Alcuni la serbano meticolosamente, curandola ,irrigandola ,stimandola e crescendola come un rampicante venefico. E dopo? Beh dopo il veleno li soggioga e periscono..oppure diventano presidente del consiglio. La vita a volte.
Non vogliatemene se gioco con me stessa…sono inferme e sagace..sottile non trovate? Si ma non posso fare a meno di ammetterlo, vantandomene, la mia sincerità tumorale.
Vi racconterò una storia.
Il cazzuto c'era una volta e il fottuto happy ending posso lasciarli marcire da Walt senza troppi risentimenti.

si muoveva, scalciava, giocava ma era maligno. A volte poteva sentirlo formicolare..vivere dentro di lei. Era come una macchia degradante che avvolgeva le sue spire insidiose attorno al suo cuore. E lei? Lei,, stabile, imperterrita, statica. Ondeggiavano i suoi capelli come lame nel vento. Ondeggiavano le piaghe della tunica come piccoli tumori appena sbocciati. Ma lei era morta. Ma lei era viva. Perché poteva esserlo. Poteva permetterselo. Poteva giacere tra l'istante inconsapevole. Nessuno sa dirti se sei morta o no..nessuno può dirlo a lei. Oh un medico può dirlo? Errata corrige. Il medico può dire se il tuo cuore batte, se il tuo sangue affluisce nelle vene, se i suoi polmoni pompano ossigeno, se il tuo cervello riceve ancora scariche e pensieri.
Ma questo non è essere in vita. Che diavolo c'entra con la vita? La vostra vita si limita a questo? Si lo so,,anche la mia a volte.
Ma la sua mai. Lei no. Lei è un pensiero, una superstizione, lei è l'angoscia sbarazzina, lei è un impulso, lei è la creatività. Lei è una musa. Lei è Dafne.
I critici vorranno sapere cosa sia lei per me.
Lei è mia figlia..in vita ancora prima di nascere..beh ufficiosamente. Lei è aldilà e al di sopra di tutto. Se esiste un dio..quello è lei.
Dissacrante non trovate…come mi piace. E chi sospetterebbe mai che dietro a un faccino pulito, dietro una ragazza sorridente si nasconda un diavolo..oh io si..
Bimbi lettori, credete nelle apparenze? E nelle speranze?

Aria di fiumi e sorgenti, amuleti e polsini di spine. Il Borgogna. Liquido scarlatto. Sangue. Emoglobina.

Il giorno della mia morte o vita effettiva voglio essere vestita della mia personalità. Della mia nudità. Voglio danzare e festeggiare nell'opaca consuetudine di un gradevole abbandono.
Adoro gli addii. Scosse dolorose. Hanno lo stesso effetto della droga. Potenti e inermi.
Già inermi..non desidero spiegarvi il perché..se ci pensate lo capite….
Gioite dell'abbandono lascivo di un tumore primaverile.
Pensate non abbia senso? E chi lo decide? Io? Voi? Le regole? Vorrei sputarvi in faccia.

Volto di ricami e oleandri. Di coordinate e satelliti. Di voci alberanti nel nulla. Poesia. Quale astrusa competenza può avere. Quale coordinato effetto.

Mi sento un balletto funebre di indios tristi e stralunati.
Oh..vi ho gia detto che i sassi parlano?
Vi ho gia detto che le cortecce sono rivelatrici?
E che cosa voglia dire aleggiare?
Vi narro di un gatto nero che non ho mai avuto, vi narro di me, del desiderio e dell'imposizione.
Desiderio e imposizione. Delitto e castigo. Causa e effetto.
Marco le tracce di predecessori. Illuminati da qualche luce sicuramente..forse la stella cometa dei re magi..chiediamolo. svegliamoli nelle loro tombe debosciate. Dissotterriamo le loro onorificenze. Disboschiamo la terra tombale e colmiamola con carne viva. Un sacrificio. Mi offro volontaria.

L'essere perfetto è donna. Beh io sono imperfezione. Decadente e fradicia.
Beviamoci su.

Anelare è un peccato? Dicono di si. O forse lo è il desiderio..si si ne sono quasi certa. Incertezza benefica.
Qualcuno ve l' ha mai detto che la luna è vergine? E che io sono una bugiarda? Infingarda perlomeno.
Camminiamo su una corda tesa sopra gli abissi dell'inconscio. Magica e incantatoria ci condurrà al sublime mondo del mito.
Siamo forestieri nella nostra patria. O scusate voi credete ancora nella suddivisione? Inglobati ma nel modo sbagliato.
Non passate la vostra vita volendo volere se vi sentite morti. Forse in questo stato siete veramente vivi. Rifletteteci.
La relatività non è vostra amica? O conoscente? Io sono la relatività. Posso essere relativamente pazza, relativamente sana..relativamente dannosa, relativamente benefica..posso essere buona o cattiva..ma qui non c'entra la soggettività si tratta di libero arbitrio. Neanche lui vostro amico? C'è da reclamarsi chi dei due sia pazzo..voi o io? O forse si tratta di cognizione io lo so, voi no!
Sapete l' ho ponderato quando una persona che conosco, mi assentì che io fossi un soggetto cattivo dentro, una persona marcia. Mi venne in mente di ridere e lo feci. Confidare che una figura possa essere frugalmente maligna allo stato puro è una dottrina semplicistica, qualunquista, infantile ergo non molto acuta. Davvero una credenza bizzarra. Gente che si radica nell' albore ,consapevole che sia nell'ombra la salvezza..già ma l'inaccettabilità di questo operato lo rende etereo.
Deve essere comodo credere in qualcosa di totalmente basilare non so come Dio,la chiesa, la diversità, il paradiso. Forse è tranquillante. Beh lo deve essere per forza calcolando il prezzo che si deve pagare per la fede. Ritengo che magari la notte si dorma più tranquilli. Non hai pensieri consapevoli. Dormi con la certezza che non sei un nulla del cazzo in questo mondo di merda, e che in realtà te vivi per il divertimento di un essere astratto e incolore, inodore, impalpabile, incorporeo, intangibile e numerosi altri lemmi con in..che si intrattiene a contemplare una sitcom con protagonisti umani. Oh ultimo concetto, puoi anche cessare di ghermire decreti e di sussistere, esiste il destino. Ah. Umani. Sono così affascinanti per questo. Beh non è un compiuto contemporaneo, i romani concepirono di discendere da dei e curati da lupi,perché non un omone invisibile dal tono di voce possente?
Dafne trova la genesi una perfetta favola prima di assopirsi. Così ogni vespro le narro di Adamo ed Eva, dell' Eden e di Dio. Guasta il fatto non troppo trascurabile che io e Dafne mitizziamo i serpenti. Creature ossequiose e per questo intese infide. Non esili e fini. Non assennate perché a contatto con la madre terra. Ma basse e marginali.
Complessi voluttuosi e malleabili, li trovo così tonici e nerboruti, come diademi di ambra e fronde verdi. Massa corporea di pura duttilità gemme smeraldo e ottone incastonati in quel capo solenne.
Ah. Non continuerò ad attaccare il cristianesimo, si palesa un segno troppo fattibile. Non è vero che non ci sia gusto ma comunque rimane troppo semplice.

Morte. Mote. Morte. Morte. Morte. Morte. Morte. Morte. Morte. Morte. Morte. Devo farmi bella per la morte, devo agghindarmi di romanticismo e cuori spezzati. Devo compiere un sacrificio umano. Sono l'anima errante di Dafne, sono la sua abilità, sono lo spasimo di una vergine che precede l'albergazione del piacere, sono l'apocalisse, sono il nulla, sono il tutto.
Chi ti convince che non sia te? aspiro che l'unica cosa permanente in me sia un tatuaggio. Romantico. Il dolore lacerante di un ago che funge da amante perfido e voglioso. Quello cattivo, che ti picchia.
Santifichiamo, pontifichiamo, issiamo…diventiamo professionisti del capriccio,instancabili, inassoldabili. E se lavorassi una ghirlanda con ossi e occhi consunti? Se imbastissi una trapunta contemplata di ricordi blu marino?

Ah..sono una donna composta da fatture di amore e ordini sacri,lambita dalla fede nel nulla e nell'aberrazione dell'essere. Il tanto desiderato William aveva un suo dogma in merito,rimembrate? Curioso non trovate? Come l'uomo vada avanti nello scoprire galassie, centralizzare stelle, esplorare pianeti e poi non subisca a alcuna evoluzione in campo teologico? La tecnologia..si certo..l'uomo corre con gli occhi,sono le gambe a rimanere immutate,con quella loro staticità esemplare e assoluta. La visione di Dio è cambiata? Le preghiere lo sono ma lo stolto pervade.
Antichi, arcaici, annosi, vetusti…le folle di uomini si assemblavano a Delfo e Cuma per intendere il responso delle Sibille su divinità contemplanti amore puro. Sono oracolare. L' amore è come una pura fiamma che illumina l'animo,porta ad una gioia suprema che fa sognare, ad una fede che possiede il magico potere di fare rifiorire la speranza. Maria Fenoglio. Visioni del mondo estatiche e antropologiche? L'amore è molto di più, l'amore è degradazione, decadenza, dolore, non è gioia dilettantistica, non è speranza frugale. È negazione, è un voto di astinenza, è patimento e laboriosità.
La mia testa è ricolma d'amore come un vaso di frutta marcia e ossa di streghe bruciate al rogo.
Io vivo per il mio uomo e del mio uomo. Divoro i suoi sguardi come un buco nero. Sono la sua schiava fisica, la sottomissione materiale, l' umiltà sentimentale. Un curioso animaletto sono per chi mi guarda. L'osservatore nota apparenze elaborate e designate dalla mia persona, l'osservatore non sa cosa c'è dietro, l'osservatore avverte dolore dietro la maschera di felice nostra armonia, ma questa percezione è sfuggevole, è fugace ed evanescente..è una delle mie vite multiple. Postuma. Sono Penelope che aspetta il ritorno del suo uomo, che cova dolore e odio, afflitta dall' attesa.
Ma ora nasco. Mentre scrivo mi rigenero. Trasformo il mio astio in creatura come Dafne è frutto della mia fantasia e franchigia.
Vi narrerò di me. Della mia storia, delle mie vicende. Chi di voi saprà distinguere il vero dal falso? L'accaduto dall'avvenire? E chi di voi capirà che tra i due non c'è differenza?
Vi narro di come lui mi abbia inchiodato alla sua persona inconsapevolmente? Come d'altronde lui faccia tutto inconsapevolmente…di come mi sia singolarmente innamorata del suo semplicismo e come odio la sua linearità. Come lui si faccia desiderare e come io lo aspetti.
Lui è tutto ciò che io non vorrei, eppure è tutto ciò che ho.
Lo amo e lo odio, ben cosciente di non poterlo desiderare veramente estraniando uno dei due sentimenti.
Lo adoro come un dio, pur conoscendo la verità:l'inesistenza di un vero dio.
Io lo amo come si possa amare uno sguardo, un sorriso, un pianto..con riverenza. Quante volte vi siete innamorati? Io mi innamoro una volta al giorno..e dell' affetto più sincero che possa provare. Mi innamoro di luoghi, di parole, di libri, di quadri, di me stessa.
Mi sto innamorando del brivido melodico mentre scrivo, piango e ascolto di un bacio negato e di un apostolo donna morto per il diniego. Ovviamente la canzone non descrive questa vicenda, ma il mio solipsismo marcia e cavalca le note, possedendole e reinventando il loro scopo.
Le palpebre perlescenti chiuse e abbordaboli, percepisco l'aria musicale con ogni singola particella del mio essere, tutti i pori della mia pelle inghiottono voracemente la soavità. Le voci femminili mi cantano di ferrovie abbandonate color del legno bruciato che sanno ancora di grida e stridori incendiari, la visione di un abbraccio più intimo di qualsiasi scopata, una vergine sola che piange e il suo vagito riecheggia nella luce che uccide l'intimità. Chi ascolterà questo richiamo di vita? Sono veramente viva quando il bruciore mi travolge, le lacrime, il sangue sono amanti della vita. Assorbo la musica con la mia personalità..e voi?! Non riuscite ad udirla? A vederla? Una figura umana composta d'acqua che corre e salta in un oscurità infinità e senza limiti.
Ma ora….la musica perde intimità, diviene chiara e lucente, rivelatrice. Mi duole la testa. La luna mi ricorda la nostra somiglianza e viene in mio soccorso. Essere veri comporta dei rischi. per poter comprendere il tutto bisogna sparire mentalmente…ma il mio lui sbaglia..non si scompare non pensando, ma trovando il porto della violenza dove si concentrano gli aborti e le donne stuprate, le moglie picchiate e le adolescenti sottovalutati, le cantanti morte e le pittrici incomprese..ed ovviamente le scrittrici scomparse. Io? Io sono molto di più di una sola di queste donne.
I miei organi vibrano di elettricità, i miei pugni assoldano energia, mi nutro di musica e urla.
Il poter ascoltare richiede istruzione e persecuzione.
Sono la fede di Dafne.
Sono la sua stellare indifferenza.
Sono il suo canto sublime.
Sono un arpa abbandonata dall'amante aria, sono lesbiche.
Basta che io congiunga gli occhi per un baleno e la mia senno lampante crea percorsi ed immagini, fulminanti ed intense come una iniezione di dose di liquido argenteo e variopinto.
Non siete curiosi di udire la mia voce? Di scorgere i miei occhi? Di scivolare sulla mia mano? Si avvertire il mio profumo? Di assaporare la mia pelle? Di avvertire la mia presenza?
Udito. Vista. Tatto. Odorato. Gusto. Percezione..il sesto senso. Qualcosa oltre gli altri sensi, lo puoi interpretare solo se apri il terzo occhio.
Oh..sono già le cinque e mezza,lui sta per arrivare. Non deve sapere che il tempo mi sia passato,che non mi sono torturata pensando che lui non fosse qui. Lui deve credere perdutamente che io sia la sua serva oracolare, la sua bianca sacerdotessa,la sua sibilla oracolare. Sono un ottima attrice. Sono un essere nato per ingannare e controbattere, la finzione è il mio passatempo. L'ospitale apatia, l' accogliente nostalgia mi facilitano questo esilarante compito. Pensare che io sia colei che mi conosce, che l'uomo che amo da tempo e tempo non sappia nulla o quasi di me..e pensare che io sappia tutto di lui.
La gente è ingenua a fidarsi di me, e anche coloro che non si fidano sono ingenui nel pensare che non li colpirò. Ci sono mille e mille modi per far vivere qualcuno, ed il più rischioso ed efficace è attraverso la sofferenza…l'unica teologia in comune con le religioni. La religione digiuna, si pente, lavora, si delimita.
Vivo due vite, due me, senza viverne nessuna in realtà. Io sono Dafne. Sono tutto quello che non ho avuto e tutto quello che vorrò. Quella che vi scrive e vi conduce per mano nei sentieri del subconscio è la Dafne bianca. La Dafne nera è la cara vecchia conoscenza di tutti, ma non vuole conoscere niente e a gli altri piace così. Non ne sarei sicura. Ogni tanto il conflitto esplode , i lillà impazziscono, le gemme deteriorano, gerani e violette imprecano e i gigli assassinano con lame rosse.
La Dafne nera è veramente e perdutamente innamorata del suo lui..l'altra lo odia.



 
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