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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: BLUE
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: noriko89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/02/2004 00:25:12 (ultimo inserimento: 20/03/04)

la mia prima ff su saiyuki! ^^ leggetela!! ^^
 
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BLU COME UN PAIO DI OCCHI
- Capitolo 1° -

Per prima cosa voglio ringraziare la mia amicona Keiko89 che mi ha dato l'ispirazione per scrivere questa FF! ^^
Poi voglio dirvi che questa FF è ambientata nel Gaiden, e non penso che tornerà poi nel Gensomaden (anche se tutto è possibile, eh! ^__-)...cmq, spero che vi piaccia e che commentiate! ^^ Per favore, fatelo perchè aiuta molto noi scrittori a trovare la voglia di scrivere! Se sappiamo che qualcuno apprezza il nostro lavoro, lo faremo ancora meglio! ^^ Grazie già in anticipo! ^^ E ora vo lascio alla FF! ^^
Noriko89

P.s. mi scuso già in anticipo se ci sono degli errori...ma non ho avuto il tempo di rileggerla tutta! ^^""" Prometto che con il prossimo cap lo faro!!! :°°°

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Meditava...era l'unica cosa che la ditraesse dalla solita mortificante malinconia.
Rimpianto...rancore...dolore...questi sentimenti si mischiavano nel suo cuore ancora giovane e talmente in tumulto.
Rimpianto: per non aver potuto vivere la vita che desiderava tantissimo.
Rancore: per chi le aveva impedito di viverla.
Dolore: per quella che stava trascorrendo ora, in quel mondo che doveva essere un paradiso ed invece era un vero e proprio inferno.

- Kenren...calmati...- sussurrò Tempou all'amico, mentre questi fumava letteralmente dalla rabbia; il moretto (per me Kenren è come nel manga: moro con gli occhi azzurri! Non voglio sentire commenti del tipo" Ma Kenren ha i capelli rossi"!!) sbuffò, scrocchiando nervosamente le nocche, trattenendo l'ira che sentiva divampare dentro di se.
- Certamente, Imperatore: mio figlio accetta la missione con sommo piacere. Cercheremo di non deluderla...- disse Li Touten, inchinandosi profondamente davanti all'Imperatore Celeste; tutto intorno a lui l'intero esercito celeste osservava la scena ammutolito.
Fece un cenno al figlio, il dio della guerra, e se ne andarono insieme dalla stanza, camminando uno con orgoglio, l'altro con rassegnazione attraverso la grande sala.

Suo padre aveva di nuovo accettato una missione per conto suo: ormai era all'ordine del giorno che l'Imperatore Celeste lo spedisse sulla terra a battere chissà quale pericolo per il mondo celeste. Essendo lui l'unico essere che potesse uccidere tra tutti quegli dei, era costretto ad obbedire e ad ingoiare il rospo, ma ormai...nel suo stomaco si era formato un vero e proprio stagno, dai tanti rospi che aveva buttato giù! Ogni giorno un'ingiustizia, ogni giorno un nuovo compito da portare a termine, ogni giorno suo padre che lo esortava a combattere. Per chi? Per lui? Per qualcuno che amava? Non c'era nessuno in quello stupido mondo che lui amasse...
Persino per suo padre non provava poi tutto quel bene come tutti i figli...l'unica persona per la quale provava una certa simpatia era quel ragazzino dagli occhi dorati. Quello che aveva incontrato tempo fa dopo quello scherzo all'Imperatore: non sapeva come mai, ma sentiva che erano uguali. Entrambi non possedevano quel livello di 'purezza' adatto al mondo celeste...entrambi dovevano subire le offese di chi li circondava, l'ingiustizia del loro aspetto.
- Nataku...è meglio se vai a riposare, che ne dici?- disse improvvisamente suo padre, quando finalmente arrivarono a casa. Nataku rispose con un debole sì e si ritirò in camera: non si era nemmeno posto la domanda se Li Touten volesse mandarlo a dormire perchè si preoccupava delle sue condizioni fisiche, piuttosto deboli dopo lo scontro con Gyooma-ou. Voleva solo che per il giorno seguente fosse in forma per non farlo sfigurare davanti ai suoi subalterni...certo...per lui contava soltanto l'onore, il potere e la fama.

Meditava ancora...
Non aveva nemmeno intenzione di smettere prima di sera. Quando la sua mente non avrebbe resistito più si sarebbe buttata esausta sul letto: non aveva voglia di mangiare...non aveva nemmeno sete...voleva solo vedere la Terra. Quel posto talmente bello...libero...rilassante.
Si alzò per due minuti dalla sua posizione abbastanza scomoda, giusto il tempo per far smettere ai suoi talloni di dolere; si guardò fugacemente allo specchio nella stanza: ormai la pelle del suo piccolo volto era molto tirata. Era una settimana che non toccava cibo. Era uno scipero? Una protesta? No, solo che non provava più piacere a mangiare: sentiva la sua anima farsi più leggera solo quando prendeva a meditare, quando le sue preoccupazioni si dissolvevano per qualche minuto.
Anche i suoi lunghi capelli, un tempo bellissimi, lucenti, morbidi, incominciavano a risentirne della sua trascuratezza; le sue piccole labbra erano screpolate; solo i suoi intensi occhi azzurri erano rimasti vivi e non avevano intenzione di morire. Non si sarebbe fatta calpestare dagli altri, non avrebbe ceduto, non sarebbe morta: avrebbe resistito, bene o male.
Un piccolo sorriso furbo si dipinse sul suo volto perennemente serio o triste: credevano di toglierla di mezzo in quel modo, eh? Non ci sarebbero riusciti: era un osso duro, lei!
La sua solita faccia inespressiva accorse a sostituire quell'attimo di finta gioia: certo, non sarebbe morta, ma il suo animo ne avrebbe risentito...ne risentiva già adesso...urlava, non voleva stare lì...voleva rompere la monotonia, le catene che lo opprimevano...

- Non ci posso credere! Un'altra missione!- esclamò Kenren, piuttosto infuriato; ormai le note della sua rabbia durante l'assemblea dell'esercito erano pian piano sparite dallo spartito, lasciando qualche piccola croma ancora furente. - Lo so...non è giusto. E' solo un bambino e guarda come deve vivere...e comunque sembra che tu l'abbia presa come un fatto personale...- rispose Tempou, mentre si avvicinavo alla loro casa, vestiti entrambi con gli abiti neri dell'esercito. - Certo! Prima Goku con quelle stramaledette catene, poi Nataku! Quello del dio della guerra è un vero e proprio sfruttamento minorile!- esclamò il moretto, sentendosi improvvisamente un paladino della giustizia come quei tanti eroi che aveva letto occasionalmente sui libri dell'amico. - Non esagerare...è il suo 'lavoro'. Comunque non trovo giusto il fatto che un semplice bambino debba sempre combattere da solo contro dei demoni...- osservò il ricercatore, lasciando che il suo sguardo si perdesse tra le fronde degli alberi di ciliegio in fiore che sbucavano vicino alla strada. - Uff...che lavoro del cavolo...come il nostro!- esclamò Kenren, facendo comparire, finalmente, il suo sorriso. - Parla per te! Io mi diverto a leggere i miei libri e a fare ricerche!- rispose Tempou, senza reprimere l'istinto di ridersela. - Si, però, dopo un po'...che palle! Meglio starsene a bere sakè da qualche parte sotto quei meravigliosi alberi!- osservò il moro, annuendo da solo a quell'affermazione. - Ehehehe...se continuerai a saltare dei giorni di lavoro non potrò più aiutarti quando decideranno di licenziarti!- gli fece notare con un sorriso, Tempou, entrando in casa, mentre si tuffava nell'immenso mare che erano i suoi libri. - Come?! Il mio angelo custode non mi aiuta più?!?- esclamò sorpreso Kenren, aspettando una risposta, ma l'amico ormai non lo sentiva più, immerso com'era a leggere uno dei suoi tanti libri. Sbuffò e si sedette sopra una pila di libri sulle guerre di tre secoli prima, accendendosi una sigaretta, immerso nei propri pensieri.

- Ajvrhfvdgvodfbjdfkhurb ncoidhfoihdcdlkcbld hfehfdscbljsbjdkg!-
- Che vuol dire?!- domandò con un sorrisetto, Kanzeon Bosatsu, lanciando uno sguardo divertito, completo di sorrisetto ironico.
Goku si rotolava sul tappero beige al centro dello studio di Konzen Doji, senza dire una parola sensata...in effetti mugolava e basta, ma dall'espressione del suo piccolo volto si poteva capire chiaramente che...
- Fa le bizze! Stupida scimmia! Smettila di rompere!- esclamò Konzen, al limite della sopportazione, mentre una venuzza sulla tempia pulsava pericolosamente. - Ffrhcidcbdnòasldj ashzxyuxgsdsnacbdbdjc!!- fu l'esauriente risposta di Goku, il quale smise di dimenarsi e si distese a pancia all'ingiù sul tappero, mentre con occhi tristi e allo stesso tempo arrabbiati guardava con lo sguardo vuoto davanti a se. - Si può sapere che ha, nipote?- domandò Kanzeon, mentre il biondino stava per afferrare il suo fido harisen. - Vuole andare a trovare Tempou e Kenren, ma non capisce che io non posso starmene a giocare come fa lui tutto il tempo!!- spiegò Konzen, certo che la zietta lo avrebbe pienamente capito: in fondo, quasi tutte le scartoffie che compilava riguardavano lei!!
Goku si alzò in piedi e raggiunse la scrivania dietro la quale era seduto il suo tutore; lo guardò con sguardo serio e le sopracciglia aggrottate, poi, insieme a Kanzeon esclamò: - Perfido!!!-.
- COME SAREBBE A DIRE????- sbraitò il biondino, scattando in piedi, mollando 5 colpi di harisen alla scimmietta: - Il lavoro che svolgo è per te, stupida vecchia!!- esclamò poi, rivolto alla zia. - Lo so, lo so...ma non dovresti trascurare i tuoi doveri di padre...- rispose con calma la dea della misericordia, come se parlasse della cosa più ovvia del mondo. - PADRE????- sbraitò Konzen, assordando letteralmente Kanzeon e Goku. - Su, su...stai per avere un esaurimento nervoso...- osservò con un sorriso rassicurante, Kanzeon: - Quindi...domani giornata libera!-.
- EVVAIIIII!!!- esclamò tutto felice, Goku, dimenticandosi dei bernoccoli sulla testa, mentre uno dei suoi soliti sorrisi tornava ad illuminare il suo volto. Konzen si sedette, sospirando, dietro la sua scrivania: << Domani sarà una giornata mooooooooooolto lunga!>> si ritrovò a pensare.

- E così vorresti andare un po' in giro per il mondo celeste?- domandò Tempou, lasciando perdere uno dei suoi libri, mentre finiva di consumare la sua colazione con davanti Kenren, ancora con i capelli arruffati dal sonno. - Siiiii!! E' venuto pure Konzen!!-rispose sprizzante di gioia, Goku, lanciando un'occhiata felice al suo tutore, che in tutta risposta disse:- Ho talmente voglia di girare per il mondo celeste che piuttosto me ne sto tutto il giorno a sentire le baggianate dell'imperatore!-.
...
Goku assunse una faccia talmente ferita e mortificata che quasi gli luccicavano gli occhi; Tempou si limitava a bere il suo tè con un sorrisetto, scuotendo leggermente la testa; - Certo che queste erano parole pese!! Dai, Goku, non ti preoccupare: il fratellino Ken ti porterà per i posti più belli dell'intero impero!!!- esclamò il moretto, regalando uno dei suoi sorrisi al bambino, che parve rallegrarsi un po'. - Spero che tu non stia parlando dei bar che frequenti...- osservò Tempou, pensando a Goku, ancora piccolo, vestito da generale come Kenren, mentre beve spavaldamente bottiglie e bottiglie di sakè. - Mi prendi per scemo?! Lo porto a vedere i fiori di ciliegio!- rispose Kenren, ferito profondamente dall'affermazione dell'amico che lo faceva passare per incosciente. - Allegria!- esclamò con un'aria funebre Kenzen, come se stesse per andare al patibolo. - Su, su...sarà una bella giornata!- osservò, ottimista come al solito, Tempou, appoggiando la sua tazza vuota sul piattino. - Ci puoi scommettere!- rincarò la dose, Kenren, facendo l'occhiolino all'ormai felicissimo Goku. - Ma...tu non dovevi lavorare?!- domandò il ricercatore, alzando un sopracciglio, dubbioso. - Dovevo! Ma ho cose ben più importanti da fare, vero Goku?- rispose con un sorrisone, Kenren, alzandosi in piedi e raggiungendo la porta di casa, mano per la mano con Goku.
- Ehm...Kenren...- osservarono Tempou e Konzen. - Che c'è??? Che c'è????- domandò, ormai esasperato dalle tante critiche e dai commenti, il moro generale, spalancando la porta di casa, davanti alla quale stavano passano un gruppo di ragazze. - Vuoi per caso uscire in pigiama...?- domandarono i due, lanciando uno sguardo piuttosto divertito al pigiama di Kenren: la maglia, con le maniche tirate su in modo da essere sbracciata, era decorata con tanti disegnini di bottiglie di sakè, come i pantaloni.
...
Kenren notò troppo tardi gli sguardi divertiti e strani delle povere ragazze che passavano di lì in quel momento.
- Non sono incredibilmente sexy?!- domandò con un sorrisetto, il generale, facendo l'occhiolino ad una brunetta e chiudendo velocemente la porta per correre a cambiarsi.

Mattina...
Era andata a letto piuttosto tardi la sera precedente: dopo aver meditato per tutta la serata si era buttata nella lettura di un libro della sua sterminata biblioteca personale, così aveva finito per fare le ore piccole.
Anche quella notte i suoi sogni non erano stati dei più belli; una testimonianza? La coperta a destra e il lenzuolo a sinistra, il guanciale per terra e lei distesa di traverso sul letto.
Si mise a sedere, rimettendo a posto alla meno peggio; si passò una mano tra i capelli arruffati. Che giorno era? Sarà stato lunedì? Chi se ne fregava! Tanto non usciva mai! Le cameriere e la servitù del suo palazzo non la venivano a visitare da giorni, quindi non aveva parlato con nessuno della successione di giorni. Cercò un calendario, ricordandosi che uno di quei giovedì sarebbe dovuta andare ad un banchetto con degli dei molto importanti. Ovviamente la voglia di andarci, da 0 a 10 era -10, ma c'era costretta: in qualità di dea della sapienza non poteva mancare.
Trovò quello che cercava...uhm...se quando si era chiusa nella sua stanza era domenica adesso era...ehm...giovedì 15. Un piccolo appunto diceva, sul calendario: " Pranzo importante...".
Eh si...era davvero quel giovedì. QUEL GIOVEDIIIIIIIII????
Guardò velocemente il pendolo di legno che scandiva le ore, proprio in fondo alla sua enorme stanza: le 11.00. Cavolo!!! Era tardissimo!! Doveva per forza andarci...? Uffa!!!
Si tolse il pigiama, che ormai portava da diversi giorni, per mettersi i suo kimono e si dette un'occhiata allo specchio: certo che non aveva un bell'aspetto... Nel senso che aveva bisogno di una bella pettinata...e magari di un po' di sole...e magari di un po' di burro di cacao...e magari anche di starsene in un luogo che non la facesse deprimere come quello sciocco mondo celeste. Il suo sguardo si velò nuovamente di tristezza: ora ricordava perchè per tanti giorni se ne era stata chiusa lì...era riuscita a dimenticarlo per quanto? 10 minuti...5? Poi, però, le ferite che fanno male tornano sempre a dolere, per quanto tu voglia nasconderle e ignorarle...
Si passò una mano fra i lunghi capelli mossi, in modo da fargli trovare un verso giusto ed uscì velocemente dalla sua stanza.
Attraversò a passo spavaldo i corridoi della sua grande abitazione, salutò diverse cameriere, stupite quanto lei della sua improvvisa vitalità ed uscì all'aria aperta, sentendosi un po' più leggera di quello che era prima di svegliarsi.

- Questo è il mio posto preferito: non è stupendo?- esclamò tutto felice e improvvisamente appagato, Kenren, mentre camminavano sotto le fronde di un piccolo bosco di alberi di ciliegio. Goku non rispose nemmeno, ma, a quanto pareva, adorava quel posto quanto il generale, visto che prese a correre ridendo tra gli alberi. Hakkai si limitò a sorridere all'amico ed a sedersi sotto uno di questi, in un punto in cui i raggi del sole filtravano a malapena, aprendo un libriccino che si era portato dietro. Kenren si sedette accanto a lui, sorridendo, rilassato come non lo era da diversi giorni, godendosi quell'aria fresca che gli sfiorava la pelle, ritornando con la mente alla figuraccia che aveva fatto col suo pigiama.
Anche Konzen, freddo com'era, riuscì ad apprezzare il posto: per quanto cercasse di ripetersi che era meglio starsene nel suo ufficio, non riusciva a non essere contento, vedendo con quanta gioia Goku correva tra gli alberi. Il solo vederlo felice lo appagava...non importava se lui non apprezzava il posto: se Goku lo adorava non poteva far a meno di intenerirsi e provare a pensarla diversamente.
Si sedette accanto a Kenren, rimanendo silenzioso, tanto...i pensava Goku a fare confusione per tutti e quattro!

Pensieri dei 4 (giusto un metodo per sdrammatizzare questa FF...^^"):
Tempou: << Certo che qui si sta proprio bene! Però...se Goku si chetasse un po', mica si starebbe male!! O.< Ma...che vado a pensare! Poverino, chi sono io per voler reprimere la gioia di un piccolo bocciolo alla comparsa della primavera? ...sono Tempou, e che cavolo! O.< Ho riletto questa frase 10 volte! Giuro che scoppio...giuro che scoppio=="...Conta fino a 50, Tempou, resisti!! Uno...due...tre...=="""">>.
Konzen: << Quella stupida scimmia...si diverte un mondo solo correndo tra questi alberi! ==" ...certo che le scimmie si accontentano di poco...piuttosto...ho firmato quel documento?? OO Si...^^ E se invece non lo avessi fatto??? OO Ma no! ^^ E se non lo avessi firmato?? OO La zia mi licenzierebbe..OO...addio stipendio...:°...e come faccio a comprare il cibo a quella stupida scimmia che mangia più di una mandria di cinghiali?? X°°° E se...tornassi a casa? OO>>.
Tempou: << 35...36...37...38...==">>
Kenren: << Che arietta...^^ Ho fatto proprio bene a portarli tutti qui! ^^ Però...la cosa è un po' deprimente, senza una bella donna...==" Uffa! Voglio una donna!!! >< Konzen e Tempou non sono certo quelle che si definiscono donne...==" Hihihihihi...sarebbe fortissimo Konzen vestito da donna...XDDDD E Tempou con un kimono rosa!! XDDDD>>
Tempou: << 49...50! O__^...O___. ... O.< Sono incavolato come prima!!! Pensa ad una cosa bella...O.< Pensa ad una cosa bella! O.<
Vediamo...un nuovo libro della serie di 'pizzamen'!! *.*>>
Goku: << Mi diverto un mooooooooondo!!!!!!!!!!!!!!!! XDDDD>>.

Stava camminando nel boschetto di ciliegi dove lei ed altri dei importanti si erano dati appuntamento. Non si sentiva nemmeno tanto bene: nonostate la giornata fosse piuttosto calda, lì tirava una lieve brezza che la faceva tremare da capo a piedi, in più aveva un forte mal di testa. Voleva tornare a casa...voleva essere sulla terra...voleve andarsene via da quel mondo che gli causava solo problemi!! Appoggiò una mano tremante sul torco di un albero: ora ci mancavano anche i giramenti di testa! Va bene che la sua salutae era sempre stata cagionevole da quando era venuta nel mondo celeste, ma fino a questi livelli...!! Chiuse gli occhi azzurri, e quando li riaprì il mondo stava di nuovo fermo davanti ai suoi occhi, si guardò intorno:<< Dove cavolo sono?? ...ehi...vedo qualcuno là...>>.
In effetti c'era qualcuno: sentiva chiacchierare e vedeva delle gambe...certamente se si fosse sentita bene ed avesse usato i suoi poteri di dea della sapienza avrebbe notato che non erano proprio i tipi che doveva incontrare...
Accidenti a quella sua salute! Fin da quando l'avevano portata del mondo celeste, quando aveva 5 anni, aveva spesso febbri alte, giramenti e mal di testa...diciamo che si autodefiniva un 'cerotto ambulante'. Eppure...a quanto si ricordava...quando abitava sulla terra non si ammalava quasi mai...
Sia avvicinò a passo incerto verso le persone che aveva visto, appoggiandosi ad ogni albero, visto che la vita le si annebbiava e, anche se avesse visto, non avrebbe visto niente, per colpa dei giramenti di testa.
Ecco, era arrivata. << Cavolo!! Vista, vuoi tornare a posto?! Come faccio a vedere se sono loro??>> pensò con rabbia, la ragazza, prendendo a camminare in posizione eretta, a passo fiero e nobile, anche se ogni passo era un giramento di testa.
Quando vide chi aveva scambiato per il dio della guerra, suo padre, la dea della misericordia, alcuni capi dell'esercito e altri dei importati, per poco non le prendeva un infarto: come aveva potuto pensare che un bambino con delle catene ai polsi, un dio imbronciato, un generale irriverente, un ragazzo vestito quasi da dottore, potessero essere il grandi dei che doveva incontrare?!?!?!?!?!

Stavano chiacchierando tra loro del più e del meno come al solito, quando videro qualcuno che era sbucato dal centro del boschetto; si voltarono tutti e quattro di scatto, curiosi di vedere di chi si trattasse, interrompendo la loro discussione e rimanendo in religioso silenzio. Si fissarono con l'altra persona per un po'.
Per poco Kenren non saltava in piedi e urlava di gioia: allora qualcuno aveva ascoltato le sue preghiere e gli aveva inviato una bella ragazza a fargli compagnia!! Però...era veramente bella...chiunque l'avesse scelta aveva buon gusto, si ritrovò a pensare.
Era una ragazza sui 18 anni, dalla carnagione molto bianca, come se per molto tempo non fosse uscita di casa; dei lunghi capelli azzurri, mossi, le contornavano il delizioso volto, ricadendo morbidamente, con sinuose curve sulle sue spalle. Un paio di occhi azzurro cielo li stava squadrando con evidente confuzione (più che altro sto combattendo contro i giramenti di testa: non vedo un fico secco!! >< NdLei...il nome si saprà dopo^___-), dentro di essi era impossibile leggere qualcosa a riguardo della ragazza: erano come un forziere ermeticamente chiuso, nessuno poteva aprirlo, nessuno c'era riuscito.
Indossava un elegante kimono verde acqua, bordato di blu notte, stretto in vita da una fascia violetta, che metteva in risalto l'esilità di quel corpo ed allo stesso tempo le curve tipiche di ogni donna. Sembrava che vacillasse mentre li guardava e non poteva far a meno di portarsi ogni secondo una mano davanti gli occhi, come per scacciare qualche ombra.
- Voi...voi non siete...- mormorò a fatica la ragazza, notando con stupore che persino parlare le costava una certa fatica:- Ehm...per caso avete visto passare...un bambino moro...suo padre ha i rasta...poi, una dea con dei lunghi capelli neri...eh?- domandò con fatica, cercando di mettere a fuoco il più possibile quei quattro ragazzi. - Mi dispiace signorina, ma...vi sentite bene?- domandò Tempou, alzandosi in piedi, apprensivo come al solito. - Eh? Ahh..ehm...diciamo che a parte un giramento di testa che dura da 10 minuti, una forte emicranea, una certa stanchezza, la vista che si annebbia, direi che...si. Mi sento abbastanza bene!- rispose la ragazza, trofinandosi gli occhi con la larga manica del kimono. In effetti non stava sparando una cavolta: si era sentita anche moooolto più male di così...anche se, certamente,non si divertiva ad avere qui giramenti di testa. - Possiamo aiutarvi?- domandò Tempou, avvicinandosi alla ragazza, cercando di aiutarla. - No! No. Ce...la faccio da sola! Sapete dirmi se avete visto quelle persone?- domandò nuovamente la dea, mentre la vista incominciava pian piano a ritornare. - No, mi dispiace. Tu come ti chiami?- domandò subito Goku, visto che ormai aveva preso il vizio di chiedere il nome a chiunque, tra poco anche alle colombe che volavano in cielo. - Ehm...io...mi chiamo Yukiko. Comunque...grazie lo stesso...arrivederci!- rispose la ragazza, dopo esser riuscita a vedere chiaramente quei quattro ed essersi accorta di aver fatto la figura della cretina davanti a tre bei ragazzi. Fortuna che non le girava più la testa, ora poteva andarsene anche più alla svelta! Certo che...quelle figure erano veramente degne di lei!
Stava fatto retrofront e se ne stava andando, quando vide alla sua sinistra, abbastanza lontani da lì, le persone che stava aspettando.

Kenren saltò immediatamente in piedi: quella bellissima ragazza si sentiva male ed aveva intenzione di andarse...così, col rischio di farsi male. Non lo avrebbe permesso!!


§§§§§§§§§§§§§§§
Riuscirà il nostro Kenren a fermare Yukiko? O.o (che domanda del cavolo...è solo una scusa per invitarvi a continuare a leggere questa FF! ^^)
Cmq vi aspetto al prossimo capito, prerando di ricevere tanti commenti, altrimenti come faccio a trovare l'ispirazione per scrivere il capitolo 2??? O.o Aspetto i vostri commenti sul mio fermoposta! o^^o
Bye Bye! ^^








 
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