- Capitolo 1° -
From: "Eternal Sabbath" by Fuyumi Soryo
Main character: Ryosuke Akiba (Shuro, ES #00)
Author: Charming
SEISIN
Cammino lentamente in una strada sconosciuta... Il Sole filtra debolmente dalle fitte nuvole... E' tutto così spento che si fatica a credere che sia un mondo vivo... Questo è il mondo in cui ho deciso di vivere... Assieme agli esseri umani che mi camminano attorno adesso... Ai loro occhi sono un loro simile... In realtà siamo così diversi da sembrare impossibile che viviamo gli uni accanto agli altri... Loro sono nati per conoscere questo mondo e continuare a far esistere la loro specie... E io... Sono venuto al mondo per placare la loro insaziabile sete di conoscenza...
Ci sono ben poche persone in giro, il maltempo deve averli convinti a starsene a casa... Chissà che ci faccio io qui, invece... Certe volte vorrei capire cosa ho io nel cuore... Più di quello che hanno gli altri...
A volte l'attenzione è rapita da cose prive di senso... Questo è il mio caso... Mi soffermo a guardare un ragazzo seduto su una panchina... Il corpo piegato in avanti, il volto fra le mani e i capelli che scivolano fra le dita... Perché sono così curioso di sapere cosa gli frulla nel cervello...?
Chiudo gli occhi e mi concentro...
Quando li riapro, sono in una foresta... E' il tramonto, gli alberi dai grandi tronchi sono tinti di rosso, in mezzo alle fronde si intravede un castello... Sospeso nell'aria... Ha mura massicce e grandi torri... Sembra ben difeso... Dalle montagne alle mie spalle arrivano decine di frecce di fuoco, colpiscono le mura del castello... Ma sembra che ben poco riescano a fare... Finché non si sente un rumore assordante... E' una palla di cannone... Enorme e coperta di fuoco... A questo il castello non riesce proprio a resistere... Le mura si spezzano, le torri crollano, frammenti di pietra piovono sulla foresta spezzando i rami degli alberi e schiantandosi a terra... Ben presto del castello non c'è più alcuna traccia... Solo una nuvola di polvere sulla foresta...
Apro piano gli occhi, davanti a me torna a delinearsi la figura del ragazzo... Le sue certezze devono essere crollate... Deve essere accaduto qualcosa che lo ha fatto sentire davvero un miserabile... Che gli ha fatto perdere fiducia in tutto ciò in cui prima credeva...
Scuoto la testa e mi allontano... Non ho certezze, inutile sprecare tempo e fatica provando a capire come si sente... Un vento tagliente comincia a soffiare, portando via pensieri e parole... Altrove... Lontano da qui... Da queste persone che camminano a testa bassa, spente come il mondo che le circonda...
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