torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Kenshin, Samurai Vagabondo (Ruroni Kenshin)
Titolo Fanfic: RUROUNI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: nobuko6bona galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 17/06/2002 23:17:46 (ultimo inserimento: 13/03/03)

il genere è anche ``azione``! e` la mia prima fic ``seria`` e lunga, spero vi piaccia come le altre 2...x ki le ha lette!^^
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
TIEPIDI RAGGI DI SOLE
- Capitolo 1° -

INTRO
Ah, ah! ^_^ Eccomi alla mia prima fan fic seria! Che bello!
L’intro la sto scrivendo prima di scrivere il racconto, tuttavia le parti principali della storia ce l’ho in mente!
Ho scelto di farla su Kenshin Samurai Vagabondo perché è un fumetto che mi piace molto, e Ken è un grande personaggio; inoltre mi piacciono troppo sia Yahiko che Sanosuke, e anche Soujiro, che però non compare nella fic; non compare nemmeno Misao, perché a dire il vero non sapevo come utilizzarla^^ e poi non è un personaggio che mi piace molto!
Il titolo è semplicemente “rurouni”, ma, come la gran parte delle parole giapponesi, è molto “espressivo” nella sua semplicità; come i lettori di Kenshin sapranno, infatti significa “acqua che scorre”.
Cercherò di renderla piuttosto leggera, ma con una certa accuratezza nel linguaggio, che, se avete letto le mie precedenti fic (solo 2^^), saprete che non è propriamente una mia caratteristica^^ !
Inoltre sarà la mia prima fic che si snoderà attraverso più capitoli! Spero solo non sia noiosa, soprattutto per me che la scrivo! Se riuscirà a piacere a me sarei già contento.
Un grazie a chiunque la leggerà!

CAPITOLO 1
TIEPIDI RAGGI DI SOLE

Ah, ah, ah!!! Ti ho sconfitto di nuovo!!! Sei solamente un moccioso, ritirati!
Maledetto hai barato!!! Mi hai fatto la scianghetta!! >_<
>_< Cooosa!!! Io non utilizzo questi sporchi trucchi!! Ritira subito quello che hai detto!!
Non ci penso proprio!!! :op
Kaoru: Yahiko! Yutaro! Smettetela e tornate ad allenarvi!!
Yutaro: Sì, ma di a questo moccioso di impegnarsi di più, così non mi diverto!!
Yahiko: >_> Ma sentilo…

Finalmente la pace era tornata.
La primavera colorava tutto il paesaggio intorno alla palestra Kamiya Kasshin, con i suoi ciliegi e mandorli di nuovo in fiore; la fresca brezza serale allietava le giornate dei due allievi della scuola, che non facevano altro che bisticciare e starnazzare come due oche!
Nonostante ciò la voce della natura aveva la meglio sui due piccoli spadaccini, col cinguettio degli uccelli e lo stridere ritmico delle cicale a fare da piacevole colonna sonora ai loro allenamenti;
Lo sguardo attento di Kaoru seguiva i due discepoli, che le facevano sì perdere la calma ogni volta, ma che in fondo erano gli unici due allievi, ed anche se non paganti, ormai facevano parte della famiglia!
Yutaro era finalmente tornato dalla Germania, dove era andato per far rimettere a posto il suo braccio malandato; purtroppo i medici non hanno potuto fare miracoli, tuttavia l’articolazione del giovane era tornata a livelli più che accettabili grazie ad un operazione ed alle innumerevoli cure di riabilitazione alle quali era stato sottoposto;
Una volta tornato in condizioni fisiche decenti Yutaro decise ben presto di tornare in Giappone, per continuare a praticare l’arte del kenjutsu, visto che in Germania non era possibile, e fu costretto così a lasciare il padre, che aveva trovato un buon impiego in Europa al quale non poteva rinunciare;
Tutti, compreso Yahiko, lo accolsero a braccia aperte al suo ritorno.
La differenza tra i due spadaccini però si vedeva eccome; Yahiko si era sempre tenuto in allenamento, mentre Yutaro aveva quest’ handicap del braccio che lo limitava molto; il primo però sembrava accorgersi di questa disparità ed evitava di impegnarsi al massimo contro l’amico – rivale.

Sanosuke era tornato alla solita vita di prima! Sempre a bighellonare o in cerca di risse per ricavare qualche soldo, andava in giro per il paese con Kenshin ricordando ogni volta le sue gesta eroiche nella faccenda di Shishio.
Anche se in realtà, egli continuava ad allenarsi nel vicino bosco, per non perdere la micidiale potenza del suo colpo e cercare di superare ogni volta il suo limite; sono innumerevoli le volte che Kenshin è stato costretto a riportarlo in spalla a casa perché la nostra “testa di gallo” era svenuta per la troppa fatica…
Già Kenshin… che fine ha fatto?
Dopo la faccenda di Tokyo egli aveva intenzione di lasciare il gruppo e ritornare al suo vagabondaggio; i sapere che molti dei suoi amici hanno rischiato la vita per causa sua non rispecchiava le ambizioni della sua spada a lama invertita, usata non per uccidere, ma per difendere la gente; ma se poi questa gente doveva essere difesa da un pericolo che, anche se non direttamente, era causato da lui?! Sicuramente Kaoru non avrebbe corso nessun pericolo se un giorno non avesse ospitato in casa sua uno sconosciuto samurai vagabondo…
Tuttavia Kenshin era rimasto assieme agli altri; le sue riflessioni erano in netto contrasto con i suoi sentimenti di amicizia verso il gruppo; e specialmente verso una persona…

### flashback ###

Tutto intorno era silenzio; la prima sera adombrava i contorni delle case e anneriva le piccole finestre; Il grande sole, nascosto per metà dai rosei monti, spargeva i suoi ultimi tiepidi raggi color porpora, sulle cime delle alture, sui tetti delle abitazioni e si andavano a perdere lontano, verso il mare.
Nel silenzio generale risuonavano più forte che mai i veloci passi del samurai, che di ritorno dalla battaglia, fu subito scosso da una brutta notizia;
Entrò di corsa nella semibuia stanzetta del casolare dove sapeva esserci Kaoru, accompagnato da uno degli Oniwabanshu;
Ken: Cos’è successo alla signorina Kaoru??
Oniwabanshu: Non lo so, purtroppo il suo avversario era molto più forte…
La signorina Kaoru giaceva in un vecchio futon al centro della stanza, pallida in volto; accanto a lei, una cassa di legno capovolta a mò di comodino reggeva una candela ormai consumata dal tempo;
Lo spadaccino la guardò per un attimo, poi corse verso di lei, si piegò sulle ginocchia e le toccò la fronte;
Ken: Maledizione… Signorina Kaoru! Si svegli!

Kenshin prese tra le braccia la ragazza, poi, scoprendole un braccio le tastò il polso…

Ken: E’ molto debole, ma per fortuna è ancora viva!
Oniwabanshu: la signorina Kaoru è una donna forte… io vi lascio soli; mi raccomando se ne prenda cura.
– la strinse più forte tra le sue braccia, mentre un ultimo raggio di sole si faceva spazio tra le spaccature della finestra di legno, illuminando solo il viso dei due ragazzi –
Oh signorina Kaoru… non avrei mai potuto perdonarlo… non mi sarei mai potuto perdonare se fosse morta in questa battaglia… lei non c’entrava niente, ed anche se il mio obiettivo era proteggerla alla fine non ho fatto altro che metterla sempre nei guai…mi perdoni…
– con un lento gesto della mano le scostò i capelli dalla fronte e stette un po’ lì a guardarla; il rischio appena passato di perderla per sempre la faceva apparire più bella; Ken sapeva che la presenza al suo fianco avrebbe potuto portare altri problemi a lei ed ai suoi amici, ma ormai non voleva abbandonarli. Non voleva abbandonarla. –
Dagli occhi umidi una lacrima cadde sulla guancia della signorina.
Kaoru: Ken…Kenshin… sei tornato…
Dopo un lungo sonno Kaoru aveva riaperto gli occhi e come per magia aveva trovato davanti a sé la persona che più desiderava vedere;
Ken: Sì, signorina Kaoru, come le avevo promesso…
Il sorriso dolce di Kenshin, illuminato dal poco sole che adombrava la stanza, fu la miglior medicina per Kaoru che rispose a quel sorriso con altrettanta dolcezza;
La ragazza stette un poco a guardarlo, nel silenzio che c’era, e che veniva rotto di tanto in tanto dall’abbaiare dei cani e dal vento, che faceva stormire le fronde degli alberi ai piedi delle vicine colline;
Kaoru: Ken… promettimi che sarai sempre insieme a me… promettimelo..
Ken: Sì.
Con un ultimo sorriso Kaoru si lasciò cadere tra le braccia del samurai e si riaddormentò.

### fine flashback ###

Una mano sulla spalla la risvegliò dai suoi pensieri; era Kenshin, appena tornato dal villaggio insieme a Sanosuke, dove erano andati a fare delle compere;

Ken: A cosa pensava signorina Kaoru?
Kaoru: Ah! Finalmente sei tornato!! Ce ne hai messo di tempo!
Ken: Mi scusi, ma Sano si è fermato a mangiare al ristorante di Tsubame…
Sanosuke: Non voglio certo rischiare un’ avvelenamento dal tuo cibo… °° e poi non è di Tsubame il ristorante, lei ci lavora solamente!°°
Kaoru: >_< COME TI PERMETTI BRUTTO SCROCCONE!!! Sono mesi che mangi il mio prelibato cibo a sbafo!!! °° Sei soltanto un parassita, ecco quello che sei!!! °°°
Sano: °° Strega! °°
Ken: ^^ Si calmi signorina…
Kaoru: >_> Kenshin…
Ken: Gasp!
Kaoru: ...non mi dirai che hai mangiato anche tu da Tsubame!?
Ken: Ehm…ecco…non mi sembrava bello farlo mangiare da solo…
# BONK!! # Impugnando la shinai per l’asta, Kaoru diede al “traditore” il manico della spada in testa!
Ken: @_@ Ah… ma se vuole…io non ho mangiato poi così tanto… sarei contento di mangiare anche i suoi deliziosi manicaretti…^^
Kaoru: lo spero bene per te! Ci ho messo tutta la mattinata per preparare un pasto a voi perdigiorno!!!
Yahiko! Yutaro! L’allenamento per oggi finisce qui!


“ Bleah!!!! E tu vorresti veramente che mangiassimo questa schifezza qui!?”
Kaoru: grrrr… se non ti sta bene puoi anche non mangiare!!! Il fatto è che ti piace, ma non vuoi darmi la soddisfazione!!
Sano: Mi piace?! Prova a chiedere agli altri!
Kaoru: Yahiko! Che te ne pare?
Yahiko: -_- …passo!
Kaoru: Yutaro…
Yutaro: glom! Passerei anche io..
Kaoru: Ma..ma… Kenshin tu cosa ne pensi? Anche tu passi???
Kenshin: Eh-ehm… ^_^ E’ veramente ottima signorina Kaoru!
Sano: Tsk… figurati!

# TOC, TOC, TOC #

Kaoru: Sanosuke, non fai niente, almeno renditi utile e va ad aprire la porta!
Sano: Come vuoi tu racchia!
Kaoru: °° Come mi ha chiamato?!?! >_< °°
Ken: °° Su, su! Si calmi! ^_^ °°

Sano apre la porta; di fronte a sé si ritrova un uomo di mezz’età, i capelli brizzolati che scendevano dal suo strano cappello, vestito bene, una specie di damerino di corte.

Sano: cosa vuole?
Uomo: c’è il signor Himura? Dovrei consegnargli una lettera.
Sano: Ken, questo pinguino vuole te!
Uomo: °° pinguino? -_- °° Tenga signor Himura; da parte di un amico. La saluto.
L’uomo fece per tornare alla sua carrozza, ma il samurai lo fermò.
Sano: Allora Kenshin… chi ti scrive? E’ una delle tue ammiratrici?
Kenshin: Guarda questo kanji: è una lettera di sfida!


POSTFAZIONE AL CAPITOLO
Non mi sembra che questo primo capitolo sia venuto male! All’inizio l’avevo scritto in un certo modo, poi ho sviluppato di più alcuni punti, come il flashback, rendendo un po’ più particolareggiate alcune descrizioni dell’ambiente;
Da come avevo pensato all’inizio questa storia Tsubame doveva avere un ruolo un po’ più importante…il suo negozio doveva andare a fuoco..^^ Ma “non è così, non è più così!”

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: