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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Holly e Benji (Captain Tsubasa)
Titolo Fanfic: LA VITA DEVE CONTINUARE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: mallpsg galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 17/06/2002 16:28:04 (ultimo inserimento: 06/08/02)

tsubasa sta per partire per il brasile... io ho voluto cambiare un po` la fine del manga 37 e vedere cosa fa la nostra amica sanae.
 
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IL PRIMO BACIO
- Capitolo 1° -



Captain Tsubasa – La vita deve continuare...

Il primo bacio

Questa storia è basata nei giorni dopo che Tsubasa è partito per il Brasile, come sappiamo tutti,
Tsubasa ha lasciato Sanae nella fermata dell’autobus che lo porta all’aeroporto. Io però, vorrei prendere la storia dal momento prima quando Tsubasa li regala il pallone a Sanae...(non mi piace molto come finisce nella storia originale!!)
Inoltre, vorrei scusarmi per il mio italiano: sono spagnola e ancora non ho una totale padronanza della vostra lingua...

Tsubasa, dopo salutare ai suoi, parte per la fermata dell’autobus che lo portarà alla stazione del treno, così inizia il lungo viaggio che lo porterà un passo in avanti al suo agognato sogno di convertirsi in un giocatore professionale sotto la supervisione del maestro Hongo. Quando arriva alla fermata riconosce subito alla ragazza che lo aspetta lì: è Sanae Nakazawa, la sua fan numero uno, nonchè l’unica cosa che riesce a non farlo pensare al calcio.

Sanae: Ciao, Tsubasa, come vedi ho compiuto la mia promessa che sarei venuta a dirti arrivederci. Ti ho portato un piccolo pacco dove potrai, fra altre cose, trovare la tua fascia di capitano della Nankatsu, delle bende che da solito utilizzavo per farti le fasciature e i tuoi biscotti di riso preferiti.
Troverai insieme a una lettera, che preferirei che tu leggessi una volta sei in Brasile, un Omamori che ho comprato nel tempio, ti prego di portarlo sempre con te: ti proteggerà di infortuni.

Tsubasa: Grazie mille, come sempre pensi sempre al mio benessere più di ogni cosa al mondo. Sai, se non fossi stato per te, tutti questi anni, non credo che fosse stato in grado di arrivare dove sono adesso, ho tanto di ringraziarti che non ce la farò vivesse mille anni...

S: Oh caro! (visibilmente emozionata)... Mi mancherai tanto...

T: Anche a me mi mancherai...

Nello sfondo si vede arrivare l’autobus.

T: Purtroppo devo già andare.

S: Si, lo so. Buona fortuna, anche se so, che non avrai bisogno, il tuo talento ti porterà ovunque vorrai andare.

T: Ti scriverò non appena arrivi, così ti potrò dare l’indirizzo non appena trovi sistemazione.

L’autobus si ferma accanto a loro.

S: Ti voglio bene Tsubasa, non dimenticarlo mai.

T: Anch’io ti voglio tanto bene, non potrò mai dimenticarti, tornerò presto a cercarti. Quando le cose saranno difficili, mi basterà pensare a te per sentirmi meglio.

Qui l’autista chiede a Tsubasa se possono sbrigarsi per che ormai l’autobus deve partire. Tsubasa, sorprendendo a Sanae, li dà il suo pallone e avvicinandosi a lei prende il suo viso con una mano e accarezzandola, la bacia dolcemente. Sanae è stupita: è il loro primo bacio!

T: Scusa, non ho voluto offenderti. Mi è venuto automaticamente... Sai sei così carina, è io sono così stupido per non avermi reso conto prima.

S: Non preocuparti. Non sono offesa. - Segnalando il pallone dice: Prenderò cura di questo pallone come ho preso cura di te tutto questo tempo.

T: Grazie. A presto cara Sanae.

S: Si, a presto.

Tsubasa sale sull’autobus è finalmente parte. Sanae rimane lì salutandolo con la mano mentre l’autobus scompare nella lontananza. E’ soltanto a questo punto che si rende conto che non lo vedrà più per molto tempo e inizia a piangere, accorgendosi che è in mezzo della strada, inizia il percorso a casa sua, quando arriva all’angolo vede che c’è Ishizaki con Kumi che arrivano in corsa.

Ishizaki: Ehi! Dov’è Tsubasa? – Rendendosi conto che lei sta piangendo dice: Ah! Ho capito, è appena partito, non è così?

S: (con un filo di voce) Si.

I: (vedendo il pallone di Tsubasa nelle mani di Sanae) Ti ha regalato il suo adoratissimo pallone ?!?

S: Si. Ho promesso che avrei preso cura di esso.

Kumi: Ti deve voler tanto bene si ti ha dato a te il pallone, non sai quanto sono invidiosa, ma stranamente sono molto contenta per voi. Credo che siete fatti l’uno per l’altro.

S: Grazie Kumi, non sai quanto mi confortano le tue parole, ero preocupata che non l’avessi preso molto bene, sai, tutta la storia.

K: Beh, all’inizio no, infatti ero abbastanza triste, ma sai, ci sono altri pesci nell’oceano...

Ishizaki non può trattenere un sorriso complice, ma Sanae, che è ancora affetta della partenza di Tsubasa, non si n’è accorge.

S: Io adesso vado a casa, ci vediamo dopo...

I e K: Ok. Sai che siamo qui se hai bisogno di qualcuno.

S: Lo so, siete i migliori amici che possa aver trovato. Vi ringrazio tanto.

I: Non c’è di che Anego.

S: Ishizaki sai che nessuno mi chiama più così! Arrivederci...

Sanae si allontana a questo punto e quando gira l’angolo non vede che Ishizaki e Kumi si prendono della mano e iniziano a camminare nel senso opposto. Sanae, arrivando a casa, trova a sua madre nell’entrata con una lettera nella mano: è la lettera di risposta della sollecitudine di ammisione per la facoltà di medicina. Lei la apre con urgenza e legge anche per sua madre:

“La facoltà di medicina dell’Università di Shizuoka ha il piacere di dare il benvenuto come studente di primo anno della Laurea di Medicina dello Sport alla signorina Sanae Nakazawa, per formalizzare l’iscrizione, Lei è pregata di presentarsi il giorno......”





 
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