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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Il grande sogno di Maya (Glass no Kamen)
Titolo Fanfic: LA ROSA SI SCHIUDE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sweetsanae galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/01/2004 13:53:19 (ultimo inserimento: 25/02/05)

aiami maia due cuori lontani che si sono cercati e finalmente si sono trovati
 
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AIAMI TI AMO
- Capitolo 1° -

La Rosa si schiude



Maia Kitagima aveva ormai ventidue anni, era una grande attrice di teatro e da un anno si dedicava anche al cinema.La sig.Tsukikage, una volta le aveva detto che lei sarebbe stata la dea Scarlatta, ed in effetti l'aveva fatta dopo estenuanti prove e combattimenti con la sua acerrima nemica, sua rivale anche in questo Ayumi Imekawa.Adesso che aveva la fama, aveva la ricchezza, aveva tutto, sentiva però un vuoto nel cuore, si una tristezza profonda.Poteva dire di essere stata innamorata nella sua vita almeno una volta?Certo era stata innamorata in scena, come Cathrine, come Giulietta, come Ginevra...ma come Maia?Si non era mai stata innamorata prima di allora solo adesso sapeva cosa significava la parola amore, da pochi mesi, il suo sentimento si era approfondito moltissimo, non piu' una cotta di bambina, ma un amore adulto....sentire il cuore che ti batte a mille allora quando sei vicino alla persona che ami, sentire che arrossisci, tu che non lo fai piu' da tanto tempo......Ecco che succede di nuovo, il cuore batte...e tu lo senti, il viso basso, non riesci a guardarlo negli occhi.....eppure sono anni che lo conosco e che seppur attratta da lui, non lo sopporto.Era appena passata vicino allo studio del regista Aiami Masumi, e il cuore non si fermava, la sua folle corsa continuava.Aveva alzato appena appena gli occhi e si erano incrociati con quelli dell'uomo che come al solito in apparenza sembrava molto freddo....ma i suoi lineamenti si addolcirono e i suoi occhi si intenerirono avanti a quella ragazzina ormai donna...in tutto il suo splendore.



Aiami Masumi la guardava e pensava da quanti anni la amo?Aveva solo 14 anni adesso ne ha 22, sono otto anni che la amo e l'aiuto in silenzio...ma quanto ancora potrò resistere barricato nel mio silenzio?Quanto altro tempo potrò resistere prima di dirglielo con tutta la mia disperazione e il mio dolore?Lo so ragazzina che tu non mi sopporti, ma nel mondo spietato in cui viviamo devo per forza comportarmi così....e in quel momento mentre la guardava, pensò istantaneamente a quel giorno, in cui lei doveva interpretare la dolce Hellen Keller, aveva gli occhi fasciati...non poteva vedere, ma quando lo aveva incontrato, lo aveva stretto a sè, con dolcezza, tenerezza, amore.....e lui finalmente aveva potuto ricambiare quella stretta, con tutto l'ardore e la passione racchiusa in sè.Certo lui il donatore di rose, il suo migliore amico, l’unico a restarle vicino nel momento del bisogno.Ma all'epoca lei era solo una ragazzina...ora non piu' però.Quello scambio di sguardi era durato solo un attimo ma era sembrato ore.Maia si era allontanata.Masumi si accese una sigaretta col suo accendino d'oro e mentre spirali di fumo salivano verso il soffitto, lui pensava che anche quel Natale l'avrebbe trascorso in solitudine.In tutta la sua vita era sempre stato solo, solo col suo albero di Natale pieno di luci, tanti regali, ma nessuno assieme a lui, che lo amasse, i genitori erano morti tanti anni prima, e lui era solo attorniato da zii che lo odiavano e tate che lo servivano ma nulla piu'.Era così difficile essere amato?Eppure non sembrava così.Proprio Maia ne era l'esempio lampante.Per lei lui avrebbe fatto di tutto, anche senza un ricambio, proprio perchè il suo sentimento nasceva dal cuore, era puro, lui l'amava.E forse anche per questo, in un mondo dove nessuno ti ama, il cuore si inaridisce, e si indurisce, ma mai completamente...quella ragazzina lo aveva completamente stregato, con il suo amore verso il teatro, quella sua gioia di vivere nonostante le mille sventure.In fondo delle volte lui la invidiava, si perchè lei era circondata da persone che le volevano bene,Rei la cameriera, che era diventata attrice in una soap opera, Sakurakogi, ormai anche lui attore conosciutissimo e anche la stessa sig.Tsukikage.Lui invece chi aveva attorno?Solo squali e donne che lo volevano per la sua ricchezza.Si quella notte, la notte in cui tutti dovrebbero essere felici, lui il grande regista miliardario aveva deciso che sarebbe andato ad un bar ad ubriacarsi, perchè restare a casa sua con l'albero e la sua solitudine nuovamente?Adesso nemmeno le tate e i parenti c'erano, non c'era nessuno.....che si ricordava di lui, solo persone che volevano piaceri.Lui era stanco.Ne aveva abbastanza.Solo dolore, cosa aveva fatto di male?Si, sarebbe andato con la sua porsce ad un bar dove andava da ragazzo a bere una birra di tanto in tanto, ad ubriacarsi.Così chiamò la sua segretaria le augurò Buon Natale e le disse che se qualcuno lo avrebbe cercato, lui era irreperibile per tutti, poi le disse ancora, io vado alla mia villa sul Monte Fuji e al mio bar preferito...il My Toy....La donna che lo amava in silenzio da anni, non disse nulla, ma lui si rese conto che a lei dispiaceva, fece un mesto sorriso e uscì dal suo studio all'ultimo piano di un lungo grattacielo.



Maia era davvero contenta, anche se sentiva dentro di sè un'amarezza dovuta al fatto che non stava con l'uomo che amava.Era contenta perchè quell'anno il Natale lo avrebbe festeggiato a casa di Rei sua amica da sempre.Eppure sentiva una tristezza dentro di sè.Decise di uscire voleva comprare gli ultimi regali per quella gioiosa festa.Il suo cuore era triste, ormai lo era da un bel po' di tempo.Mentre era in strada, la sciarpa avvolta attorno al suo collo si alzò lievemente , lei rabbrividì, faceva davvero freddo quella sera ma mentre passeggiava un solo pensiero nella sua mente, cosa posso regalare ad Aiami?E avrò il coraggio di darglielo?Non sapeva che fare...poi dopo molte vetrine e molti negozi...venne colpita da una bottega semi nascosta molto piccola, aveva visto al centro della vetrina una rosa...una rosa scarlatta, sorrise, perchè quella rosa le ricordava tante cose, il suo ammiratore segreto, che ancora le mandava rose e la incoraggiava durante le sue serate in teatro e al cinema.Decise di entrarvi, magari avrebbe trovato qualche cosa di bello per il suo Aiami, arrossì solo nel pensarlo.Era un negozietto di cose antiche.Quella rosa che aveva visto era intagliata nel legno...bellissima.Girò per tutto il negozio, tante cose la attraevano, cucchiai di argento, porta fotografie con cornici particolari, specchi in argento, spazzole antiche, tavolini con specchiera…alla fine tra le tante cose, in particolare trovò un oggetto, un piccolo oggetto, era un carillon un carillon fatto da una sfera trasparente con dentro un piccolo presepe, se lo giravi scendeva la neve.Sotto al globo c’era in argento una piccola struttura che lo sorreggeva e dietro una piccola chiavetta.Lei la girò per diverse volte e una dolce melodia natalizia ne fuoriuscì, la melodia era Tu scendi dalle stelle….aveva deciso l’avrebbe presa per il suo amore.Poi decise di telefonare a Rei, non sarebbe andata da lei, quella sera.Era ora che anche il suo desiderio d’ amore, si realizzasse.Non solo le sue interpretazioni avevano diritto alla felicità ma anche lei, la dolce e piccola Maia Kitagima.



Aiami Masumi, era appena arrivato alla villa.Già proprio quella villa, dove la dolce Maia, aveva fatto le prove per diventare Hellen Keller e dove tutto si era approfondito.Chissà perché quel luogo per lui era tanto caro, tanto caldo.Forse perché c’era stata lei.Era entrato nella stanza dove c’erano le scale dove quella sera lei gli cadde addosso e pianse per la disperazione di non farcela e per la felicità di averlo incontrato finalmente.Poi uscì nuovamente, era diretto al bar dove si sarebbe ubriacato e dove sarebbe stato in compagnia di estranei allegri e magari non lo avrebbero riconosciuto e lasciato quindi in pace.Prese la macchina e si avviò.Dopo alcuni chilometri parcheggiò e uscì dall’auto diretto al My Toy.Chi l’avrebbe visto avrebbe notato solo la sua altezza non indifferente arrivava al metro e novantacinque, le sue spalle larghe i suoi capelli biondi il suo giaccone Armani , il suo Rolex d’oro, la sua ricchezza ma non avrebbero visto i suoi occhi, si i suoi occhi azzurri ricchi di dolore e amarezza, ricchi di questi sentimenti ormai da anni.Avrebbe barattato tutto di sé per qualcuno che lo amasse incondizionatamente, almeno una volta.Ma quando mai i sogni si realizzavano.Entrò nel locale e si sedette al bar “cameriere mi dia una tequila per favore.”Il cameriere glielo porse e lui lo bevve di un fiato.Dopo un po’ ne chiese un altro e un altro ancora.Voleva per una volta non essere piu’ il ricco regista, ma solo Aiami Masumi con i suoi pregi e i suoi difetti.

Intanto Maia era diretta con la sua auto al Monte Fuji, aveva saputo dalla segretaria del suo amore, che lui sarebbe andato là e poi al suo bar preferito.Così si diresse a casa sua.Sorrise, quella casa per lei era ricca di ricordi, felici e tristi, certo ricordi legati al teatro, che facevano parte di lei ormai.Dopo qualche ora arrivò.Parcheggiò e ne scese.La villa era chiusa come pensava così andò a chiamare i custodi, che riconoscendola le aprirono la porta.La lasciarono sola, così dopo aver deposto il giaccone, lo cercò, ma non lo trovò.Decise di approfittare della sua assenza per cercare qualche cosa di piu’ su di lui, l’uomo misterioso che amava così tanto.Rovistò un po’ dappertutto, finchè non aprì un cassetto e vide una lettera.La prese in mano e la lesse…era indirizzata a lei e firmata donatore di rose.Rimase scioccata, la rilesse nuovamente “Cara Maia, dopo tanti anni, la luce che avevo notato in te adesso risplende in tutta il suo splendore, sei una stella…e finalmente stasera dopo questa interpretazione così magistrale, ti dirò chi sono….tuo donatore di rose.” Era datata 4 giorni prima, lei aveva rappresentato in teatro un romanzo che si intitolava le Nozze della sua autrice preferita la Steel.Allora era là anche quella sera. Perchè non le aveva dato quel biglietto così dolce?Vicino alla lettera, c’era un petalo di rosa rossa.Lei lo prese e lo portò al naso….profumava, si profumava di tutto l’amore che quell’uomo provava per lei da anni.Come aveva fatto a non capirlo?Quell’uomo era sempre stato là con lei, per vederla crescere maturare e diventare quella stella che adesso lei era.In fondo aveva solo 8 anni piu’ di lei.Sorrise dolcemente.Forse inconsciamente qualche sospetto lei lo aveva sempre avuto, ma non poteva credere che quell’uomo che lei tanto disprezzava fosse il donatore, colui che l’aveva aiutata ogni volta che era caduta, ogni volta che si sentiva disperata.Prese il cappotto, prontamente uscì. Adesso toccava a lei…si mise in automobile e partì. Arrivò dopo poco tempo al locale dove sapeva che lui stava tutto solo. Parcheggiò, entrò.Aiami Masumi aveva bevuto parecchio, ma non si era ubriacato, perché la sua soglia di sopportazione dell’ alcool era parecchio alta.Si poteva dire che era sbronzo, solo quello poteva essere perché ad un tratto aveva visto una visione, una ragazza alta magra con capelli lunghi castani e occhi molto dolci, inguainata con un giaccone pesante e una sciarpa…era lei la donna che amava.Non era possibile.Chiuse gli occhi, li riaprì.Lei era ancora là.La vide sorridere.Quella ragazza non aveva mai sorriso per lui. Cosa poteva essere successo?La guardò, avrebbe voluto nuovamente chiudersi, e far vedere la sua facciata fredda, ma non ci riuscì quella volta.Mormorò solo una cosa”Sa perché mi trovo qui ragazzina?”Lei non parlò e lui continuò”io il grande e ricco regista sono qui, perché non volevo stare in una casa dove tutto mi ricordava….si mi ricordava lei, Maia…lo so non mi sopporta ma…Maia io la …””Zitto Aiami, zitto, “ disse lei mettendogli l’indice sulle labbra poi continuò prendendo il regalino dalla tasca del giaccone”è per te Aiami, spero ti piaccia, Buon Natale, io volevo dirti una cosa, che da poco ho scoperto o che forse sapevo da tanto tempo….Aiami io ti amo…”Lui era rimasto zitto, sconvolto…a quelle parole il ghiaccio, il dolore, l’amarezza si sciolsero dagli occhi dell’uomo che sorrise, di un sorriso dolcissimo, la prese tra le braccia e mormorò prima di baciarla ” ti amo anche io dolce Maia”…fu un bacio languido e dolce, profondo e ricco di passione e amore.Poi si staccarono e lui sorridendo aprì il pacchetto….trovando il carillon, girò la chiavetta e la dolce melodia di tu scendi dalle stelle, gli invase il cuore…facendolo commuovere. Tornò dopo poco in sé e sorridendo, infilarono la giacca e andarono via…dove finalmente il loro desiderio di amore, poteva realizzarsi pienamente.

Poco dopo nella villa di Aiami…

”Maia devo dirti una cosa…””Non c’è ne è bisogno, lo so che mi vuoi dire, tu sei il mio dolce donatore di rose, ti amo, mi sei sempre stato vicino…ti amo dal piu’ profondo del cuore…noi non ci lasceremo mai piu’.”Un altro bacio profondo unì i due ragazzi, poi si abbracciarono teneramente, lui la prese in braccio e la portò di sopra in camera da letto.

La abbracciò e le carezzò la testa poggiata sulla sua spalla.Quando le sue dita delicate le sfiorarono la nuca, lei disse”è molto rilassante”

“Dato che ti piace essere accarezzata credo che ti praticherò quello che i francesi chiamano un massaggio-disse lui pensieroso- “prenderò una lozione di olio amore, vedrai faremo diventare questa stanza un delizioso luogo ricco di passione e amore.Prima di tutto accendiamo un bel fuoco ok?”Lui la lasciò e andò ad accendere un bel fuoco”Spogliati e avvolgiti in un lenzuolo”

Lei divertita fece”Si comandante!!!” portando la mano alla fronte come un bravo soldatino.Si spazzolò i capelli, si spogliò ed emerse nuda avvolta in un lenzuolo.Nel frattempo il camino era stato acceso si era anche cambiato, adesso era in slip. Erano fantastici insieme.Aveva un fisico così prestante e sexy il suo uomo, era così affascinante.I suoi pettorali così scolpiti, i suoi occhi così dolci e al contempo appassionati, i suoi muscoli, quel saper essere così dolce e così appassionato insieme….lo adorava, non c’erano parole per esprimere quello che sentiva per lui.Lui le tese la mano che lei gentilmente accettò, una scarica elettrica attraversò i due corpi, lui l’avvicinò a sé e la baciò languidamente, mentre la sua mano tracciava lievi segni circolari sulla schiena nuda del suo cuoricino, il suo batuffolino.Il bacio si approfondì sempre di piu’ mentre due tenere linguine si toccavano si sfioravano si intrecciavano, rendendo un bacio un fuoco che divorava entrambi.Si staccarono e lui guardandola con un immenso amore e un grandissimo desiderio disse”Hai un sapore meraviglioso amore!!”Lei rise emozionata..”Stupido che sei…ti amo lo sai?””Anche io ti amo amore”.Poi la strinse a sé e la condusse nel letto.Lei si sdraiò a pancia in giu’ e lui rimase stordito dalla sua bellezza, dal suo biancore, dalla sua perfezione….sembrava un angelo intoccabile ed era sua, lui la amava sorrise, la adorava, il suo sentimento era molto piu’ forte dell’amore, parole adatte non c’è ne erano per descrivere i suoi sentimenti.Nel corso della sua vita aveva avuto altre donne, ma lei era unica.La amava alla follia.Sembrava anche la personificazione della passione…i lunghi capelli castani che scivolavano sulle sue spalle e anche sul letto coprendo parzialmente il suo corpo così perfetto .Aprì dolcemente la bottiglia di olio ed iniziò a carezzarle la schiena con movimenti lenti e vigorosi.Le sue grandi mani scivolavano delicatamente sulla sua pelle sciogliendo con dolcezza i muscoli un po’ tesi.Le piaceva, le piaceva moltissimo.La stanza si riempì del profumo di quella pozione ai fiori, il mondo si restrinse fino a diventare le sue mani, il calore e loro due.Aiami variava i suoi movimenti, qualche volta la massaggiava con i palmi, altre con le dita o le nocche della mano.Dedicava un’attenzione particolare al suo collo, poi scese e dal collo sfiorò i lati del suoi seni…lei rabbrividì dal piacere che stava provando.Quel tocco era meraviglioso un calore immenso divagava dentro di lei.Erano incredibili la gamma di sensazioni che provava.Poi lui le prese le mani ed iniziò a massaggiarle, dito per dito, il piacere era immenso…”hai un corpo che è fatto per l’amore, gioia..”disse con voce rauca, le sue mani accarezzavano il fondoschiena, un perfetto paio di natiche a forma di cuore, sorrise. Iniziò a massaggiare i glutei, lei stava piano piano cadendo in deliquio, si stava sciogliendo come un pezzetto di burro fuso.Lui fece scivolare le sue mani lungo le gambe di lei con profonde pressioni, poi dalle natiche alle anche.Il desiderio scorreva in lei come miele,poi le dita di lui si insinuarono tra le sue cosce con dolce intimità. Maia tremò mentre tanti brividi di piacere divagavano in lei.Lui dalle natiche perfette passò alle caviglie di lei…poi ai piedini…dito per dito…l’olio la rilassava e allo stesso tempo la eccitava da morire, quando poi al posto delle mani lei sentì il dolce calore di una caldissima bocca…mentre lei si stava sciogliendo sempre di piu’, la lingua iniziò a fare dei cerchi attorno alle dita ormai sensibilissime…finche con tenerezza lui sorrise e la voltò….voleva massaggiare tutto di quella dolcezza, quel fiore che amava….quando lei si girò…lui deglutì…dio era perfetta, era incredibile quanto quei globi così morbidi e bianchi lo facessero eccitare, lo sconvolgeva….così con una tenerezza incredibile…La mano si avvicinò ad uno di quei seni così perfetti e lo sfiorò…mormorando con una voce che non sembrava piu’ la sua”Non esistono parole per esprimere la bellezza di queste tue forme amore…ed il loro colore?”Strinse delicatamente un capezzolo…”rosa ambrato?Rosso dorato?”I capezzoli del suo amore si inturgidirono…e lei si sentì in paradiso, un calore incredibile la avvolgeva, quelle mani che sapevano portarla in paradiso, quella lingua che le faceva provare delizie mai vissute…quella voce così roca e sensuale, le facevano venire i brividi addosso.Dopo averle titillato e mordicchiato e leccato quei rosei capezzoli, alzò lo sguardo verso di lei e mormorò…”Baciami”.Così un bacio languido e profondissimo venne scambiato, con quel bacio due anime si fondevano in uno….poi iniziò a baciarle la gola….sentiva che la dolce Maia deglutiva, mentre la baciava un sorriso misterioso e soddisfatto gli passò sul viso. Continuò lasciandole una scia di dolcezza….per poi baciarla sulla vena del collo.La sua virilità toccava la pancia della ragazza che dentro di lei era contentissima per l’effetto che faceva al suo amore….era durissimo e spingeva con dolce prepotenza, così appassionato e tenero al contempo.Quanto ti amo…pensò Aiami….Lei iniziò timidamente ad accarezzarlo sul torace, quel torace così ampio e così sexy al contempo, le mani scivolavano dolcemente sopra, sotto, sugli avambracci sui muscoli guizzanti che ad ogni carezza fatta si muovevano dolcemente, come se non c’è la facesse a resisterle.Dalla gola la bocca di lui scese sui seni, li lambì li succhiò li mordicchiò, la sua lingua leccava teneramente e il capezzolo improvvisamente si inturgidì andando in avanti come pregandolo di continuare a carezzarla era umido e tenero, così dolce e roseo…non riuscì a trattenersi, così ricominciò a baciarlo, il calore della sua bocca era come una protezione per quel capezzolo, le sue labbra lo racchiudevano completamente, mentre la lingua al suo interno le procurava dolci delizie.Il piacere che stava provando, l’amore che provava non riusciva a contenerlo, improvvisamente delle lacrime uscirono dagli occhi….dei gridolini di un piacere immenso ad accompagnarle.La bocca dell’uomo dal capezzolo salì verso il viso della ragazza che amava, e con la lingua teneramente le leccò quelle lacrime di puro piacere e godimento…sorridendo e baciandola lievemente e dolcemente…..lui non riuscì piu’ a contenersi, si malediva per questo, ma non c’è la faceva piu’ a controllarsi, il culmine per lui era quasi arrivato, l’organo era durissimo e pulsava dolorosamente verso la donna che amava piu’ della sua vita….la strinse a sé, cercava ancora di controllarsi, ma non sarebbe riuscito per molto….la donna era un po’ timida per sua natura, ma sentiva che il suo uomo non riusciva piu’ a resisterle, era una dolce soddisfazione questa a dire il vero, a nessuno aveva mai fatto questo effetto, così sorrise anche lei sperimentando una sensazione di gioia pura….si alzò lievemente e con tenerezza fece distendere lui sul morbido letto….”Tocca a me amore….” Mormorò lei rauca….Gli occhi di lui si accesero di stupore, sapeva che la donna era timida, e sapeva o forse intuiva che per lei era la prima volta….ma quella sera aveva cacciato la tigre nascosta o quasi sempre nascosta, ma non riuscì piu’ a riflettere, lei aveva messo nel palmo della mano dell’olio profumato e poi aveva preso a massaggiare su e giu’il pulsante ormai organo, su e giu’, spalmava e spalmava…..lui si arcuò contro il letto cercando di controllare le sue reazioni,lei chiuse la mano e con il pollice ne carezzava la punta delicatamente….Improvviso un rauco gracidio”Cristo…gioia….”, un brivido lo percorse, strinse i pugni, ma non era finita, lei si sentiva davvero spavalda quella notte, così al posto della mano e delle dita….iniziò a baciarlo e a leccarlo lievemente, leccarlo con dovizia e dolcezza infinita, la punta della sua linguettina rosata sfiorava gentilmente il membro sempre piu’ eretto, piu’ duro dell’uomo che amava alla follia…..improvvisamente la lingua non lo sfiorava piu’ ma lo leccava proprio lasciandogli scie di dolcezza finchè la bocca non lo nascose alla vista facendolo sentire al sicuro e caldo…..con la bocca andava su e giu’ carezzandolo e trattandolo come mai era stato trattato da nessuna. L’uomo stava per venire, sentiva che non avrebbe resistito ancora per molto….ma non voleva venire nella dolce bocca del suo amorino…così mentre lei continuava a scendere e salire e carezzarlo dolcemente con la sua dolce boccuccia…la spinse via lievemente…..e dopo un rauco urlo e un brivido profondo….il seme della vita schizzò finendo comunque in dosso alla Maia…che sorrise soddisfatta, perché era riuscita a soddisfare il suo uomo.Lei pensava di essere essenzialmente passiva, ma quale esperienza aveva per giudicare?Aveva vissuto solo per il teatro… ma quella sera non si sentiva piu’ lei…..difatti con la punta delle dita prese un po’ del suo seme finito sul seno….ancora turgido e caldo per i baci ricevuti e lo mise sulla dolce linguina ingoiandolo.Poi lei gli disse”Ti amo alla follia, ti amo di piu’ della mia vita…gioia”.Lui era rimasto stupefatto delle parole e dal gesto da lei fatto….mormorò” Ti amo anche io + della mia vita…..sei la mia vita dolcezza…Adesso tocca a me….vieni qui….”Lui la strinse a sé teneramente, poi la poggiò delicatamente sul letto e continuò da dove era stato interrotto….le tenere labbra del suo amore…si quelle labbra che avevano preso il seme della vita…la baciò profondamente, quello che provava non poteva essere descritto a parole, era puro intenso fortissimo……Il desiderio che aveva provato tornò prepotentemente….lei invece si abbandonò completamente a lui …dopo averle baciato dolcemente il viso…la bocca gli occhi….passò alla gola….ai capezzoli…lasciando scie di bacini e leccatine leggere come ali di farfalla…per poi scendere sul perfetto pancino…non avrebbe mai smesso di baciarla, ne di leccarla, sarebbe voluto restare per sempre lì con lei a baciarla a soddisfarla, perché soddisfacendo lei soddisfava sé stesso, anche se lui non arrivava alla pace dei sensi.Era incredibile, ma vero.Con la mano intanto esplorava delicatamente la sua femminilità….un dito entrava al suo interno e sentiva già il nettare che usciva……così iniziò a carezzare…….dopo pochi minuti alla mano subentrò la tenera bocca….adorava farla felice, vederla sconvolta dal piacere puro e caldo del desiderio e dell’ amore…la lingua raggiunse luoghi reconditi che vibravano, lei gettò indietro la testa e respirò profondamente…poi gridò…..”Santo cielo!!”La sua lingua toccò il clitoride…un rosso grano di terribile sensibilità: lei si eccitò con sconvolgente tempestività, agitandosi indifesa, premendo con le mani la testa di lui ancora piu’ in profondità….. Il miele fuoriusciva con intensità e il suo uomo iniziò a leccare il tutto, non voleva lasciare nulla….così leccava leccava….ma ne usciva sempre di piu’, quel miele caldo, che per tanto tempo era rimasto come prigioniero dentro quel corpo indifeso della sua donna. Poi finalmente un fuoco esplose dentro di lei….lasciandola esausta e debolissima.Lui si alzò dalla posizione in cui stava per vedere la sua donna che andava dove non esiste piu’ nulla, dove tutto è limpido e i cieli sono pieni di stelle, la amava alla follia ed era felicissimo di averla portata al nirvana, godeva nel guardarla……e godeva anche quando poi lei tornava sulla terra nuovamente ed i suoi occhi poi lo guardavano con amore infinito e puro.Così le si avvicinò per baciarla nuovamente sulla gola sulle labbra…ed i capelli di lei così lunghi e scuri lo avvolgevano in parte.Così doveva essere, erano due esseri che per essere completi dovevano stare insieme.Lei si sdraiò nuovamente sulla schiena e si stirò con innocente provocazione….lui era nuovamente eccitato.Si stupì anche se ormai non si stupiva quasi piu’ di nulla.Prese il flacone con la lozione e ne mise un po’ sulle mani poi riprese.Alla fioca luce del camino il corpo di lei era come crema calda ed i suoi capelli scuri una nuvola lucente che incorniciavano il viso.Le sue mani scivolavano sulle braccia sottili sulle spalle….giu’ lungo la vita e poi sul seno…era come attratto come una falena che va in contro alla luce…non ne poteva fare al meno……erano perfetti….piano piano l’olio nei palmi di Aiami passava tramite carezze dolcissime su quei globi morbidi ……nonché delicatissimi….un seno di lei fuoriusciva dalla sua mano…..e lui cercava di prenderlo tutto…massaggiandolo….carezzandolo……il capezzolo si inturgidì nuovamente e così la bocca prese il posto delle mani…..gli occhi del ragazzo si erano chiusi….era una sensazione ultraterrena sentire il dolce sapore del suo amore, sentire come si inturgidiva quel dolce capezzolo solo se lui le faceva qualche coccola in piu’.Maia sorrise sognante..che sensazione splendida, non c’erano parole …si si sentiva a casa….questa era la sensazione principale, protetta al sicuro…come quel capezzolo nella dolce bocca del suo uomo…..si sentiva al colmo della passione e della gioia……poi lui si staccò da quel dolce seno e la guardò come incantato, non avrebbe mai smesso di carezzarla di amarla di portarla nel paradiso dei sensi, ma sentiva che il guerriero era nuovamente eccitato….così teneramente si sedette ai suoi piedi e iniziò a massaggiare dolcemente con un lento movimento le sue gambe.Lei emise un suono muto come di fusa e lui le sollevò la gamba fino a farle piegare il ginocchio.Poi le circondò la coscia con le mani che rese scivolose dalla lozione, scorrevano con facilità sulla pelle liscia.Lui si piegò in avanti e leccò la tenera pelle del suo addome, tracciando con la lingua cerchi intorno al suo ombelico.Il languore divenne presto desiderio e lei chiese-Come posso sentirmi di nuovo così e così in fretta?-Lui rispose mentre respirava dolcemente vicino al tenero cespuglio…-capita amore perché noi siamo anime gemelle-Lui le baciò l’interno delle cosce nuovamente, sentendo che i luoghi reconditi che aveva toccato prima rispondevano di nuovo…le sue labbra e la sua lingua calda…toccò nuovamente baciando e leccando quei luoghi nascosti muovendo la lingua in su’ e sempre piu’ in su’…iniziò nuovamente a leccare quel miele dolce che scendeva copioso con un’intensità sconvolgente…..finchè lei non esplose nuovamente arrivando al nirvana con gli occhi chiusi navigava in cieli stellati e luoghi fantastici….e lui pur essendo eccitato con il membro durissimo…..ne era davvero fiero e soddisfatto…..felice come non mai…..quando tornò nuovamente con lui sorrise dolcissima….continuò a baciarla leccarla nuovamente nei luoghi piu’ erotici e piu’ impensati finchè non fu sicuro che fosse pronta…era piu’ che pronta, il suo corpo come la sua anima…anelavano alla completezza…..la sua principessina che si era trasformata in una appassionata tigre…..desiderava che i due corpi divenissero uno solo per unire due anime in una sola…….così dopo averla baciata nuovamente…e leccata nuovamente….sulla sua dolce femminilità…che stava cacciando nuovamente miele a volontà….dilagando sulle cosce e sul tenero si sietro…..e come se pulsasse e dicesse…vieni sei mio...ti voglio da morire…..lui entrò in lei….le sue anche spinsero contro di lui e la sensazione di sentirlo muoversi dentro di lei..le provocò una sensazione sconvolgente di piacere puro…quell’unirsi quel fondersi in una sola persona…era la perfezione…..il volto di lei si illuminò di gioia pura mentre lo stringeva avvicinandolo a sé per tutta la sua lunghezza….-sì,sì,sì-…..le anche di lei si mossero ancora questa volta con forza così che lui fosse spinto piu’ in profondità.Lui la cinse con un gemito roco e iniziò a muoversi.L’eccitazione saliva saliva saliva e la consumava completamente.Il fuoco esplose, esplose dentro di loro all’improvviso, attraversandoli con forza devastante.Questo era il puro piacere…lei era sua, lui era suo, il suo amore, il suo cuore, la sua anima gemella…..arrivarono entrambi al paradiso dei sensi….al cielo stellato, al nirvana…..per navigare insieme abbracciati…..nella danza piu’ antica del mondo….

Fine





 
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