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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Il Signore degli Anelli (The lord of the rings)
Titolo Fanfic: LEGOLAS
Genere: Sentimentale, Romantico, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: aya89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/01/2004 00:31:39 (ultimo inserimento: 16/04/05)

Dopo la distruzione dell'anello, Legolas riprende la sua noiosa vita da principe fino a quando non incontra quegli occhi...
 
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NOVITÀ A BOSCO ATRO
- Capitolo 1° -

Salve a tutti!!! Piacere, sono Aya e questa è la mia prima fanfiction!!!
No, fermi, nn andatevene… T_T
Ok, se qlc anima buona sta leggendo qst righe informo subito che nn voglio rubare troppo tempo in premesse e rovinarvi la vera lettura…
Solo dirvi che spero seguirete con interesse il mio lavoro e che alla fine, cercherete di mandarmi i vostri commenti e/o critiche.
That’s all folks!!!^_^

Era una fresca mattinata primaverile e a Bosco Atro il sole splendeva più che mai. Legolas passeggiava per le vie della sua bellissima città elfica in sella a Tharos, il suo fedele cavallo. Suo dovere di principe, era infatti controllare che tutto si svolgesse secondo il solito ritmo e che non emergessero problemi fra la sua gente. L’elfo, come tutti in quel immortale paradiso fra le piante, aveva i caratteristici luminosi e morbidi capelli biondi. I suoi cadevano ordinati sulle spalle ed erano raccolti alla radice in due piccole treccine per impedire al vento di scombinarli esageratamente nelle sue veloci galoppate. Legolas era ben visto da tutti gli elfi di Bosco Atro da sempre: la sua fama di grande principe lo accompagnava nei suoi lunghi e silenziosi giorni e gli portava rispetto e obbedienza dai sudditi. Da qualche tempo, però, il suo bel viso sorridente aveva perso il sorriso stesso e nei suoi profondi occhi azzurri non si vedeva l’entusiasmo che aveva sin dalla nascita… Era diventato così triste esattamente dalla fine della sua grande missione compiuta solo l’anno prima: la distruzione dell’Anello. Aveva abbandonato il paese per viaggiare fra pericoli e orrore con il solo scopo di combattere per il futuro della terra di mezzo assieme a nove compagni. Quando quelle giornate sempre pesanti erano giunte al termine, subito aveva provato sollievo e grande soddisfazione, ma in un secondo momento si era accorto che tutto sarebbe cambiato. In lui ora c’era un nuovo spirito che voleva emergere e coinvolgerlo in nuove avventure… Con la pace, le sue giornate erano diventate tutte uguali e noiose… Desiderava solo tornare con i vecchi amici e ripercorrere le bellissime avventure di cui si era innamorato. Ma ora era nuovamente a casa e il suo compito era quello di amministrare il regno, niente più. Un elfo, principe elfo… Non più il guerriero che aveva sfidato la vita stessa in molte battaglie. Cavalcava lentamente e il suo sguardo pareva fisso nel vuoto, nel mondo enorme dei suoi infiniti pensieri… Non si accorse di essere entrato in una zona ricca di alti arbusti nascosta dal centro della città. Quando però il Tharos inciampò maldestramente, Legolas sobbalzò e fu come se qualcuno lo avesse riportato in vita. Si accorse di essersi allontanato troppo, ma decise di cogliere l’opportunità per starsene un po’ in disparte, lontano dagli sguardi che lo accompagnavano sempre e dai continui saluti degli Elfi di passaggio. Quindi accarezzò il bianco manto del cavallo e scese con un balzo. Il suo destriero so seguì sotto una bellissima pianta paragonabile solo lontanamente ad un salice piangente… Ricca di foglie argentate che ricadevano folte fino alle radici. Seduto lì sotto, l’elfo non sarebbe mai stato trovato, questo era sicuro! Il cavallo iniziò a perlustrare la zona tranquillamente e il suo padrone prese a fischiettare. Poi si bloccò. Era certo di aver sentito dei passi e non voleva essere scocciato nuovamente con domande sulle nuove leggi o gli incontri con altre popolazioni elfiche. Per qualche secondo ebbe quasi la certezza che qualcuno si muovesse nella sua direzione e smise persino di respirare. Poi non avvertì più alcun rumore ed attese pazientemente… Solo il fruscio degli alberi e gli zoccoli scalpiccianti di Tharos in lontananza. Senza provocare il minimo rumore, scostò qualche ramo, giusto per dare una sbirciatina… Non c’era nessuno. Si alzò e usci incerto dal suo angolo segreto. Tutto attorno a lui solo alberi e due sentieri: quello da dove era arrivato ed una piccola stradina si ciottoli bianchi che si nascondeva fa il fogliame poco più avanti. Forse si era solo immaginato… Forse la tensione dei suoi incarichi da principe… Ma quella stradina era così invitante che non tentò nemmeno di ostacolare la sua curiosità e corse velocemente… L’aria fresca gli sbatteva sul viso e le sue agili gambe sembravano una sola cosa con il terreno. Si fermò. Era giunto presso una sorgente di una bellezza unica… Qui il sentiero si fermava e più avanti s’innalzava un’alta montagna. -Fine della corsa!- pensò allegramente e si avvicinò a quel luogo meraviglioso… Immerse un braccio nell’acqua e avvertì con piacere che era freddissima e limpida. Vide la sua figura riflessa e qualcosa muoversi sul fondo della sorgente… Si sporse maggiormente quando improvvisamente notò un’altra sagoma, proprio accanto a lui…
Indietreggiò prontamente e tese il suo arco puntando una freccia alla fronte di chi lo aveva colto di sorpresa. Ma non riuscì a scoccarla… I suoi occhi azzurri conobbero due occhi verdi con le ciglia lunghe e la forma sinuosa, indugiarono su un viso dolce e perfetto, su una bocca piccola che si allargava in un candido sorriso. Ad incorniciare quello splendore, dei capelli ricci, neri e lunghi fino alla schiena… E gli occhi non tardarono nemmeno a squadrare quel corpo armonioso avvolto in quelle leggere vesti rosse che non lasciavano molto alla fantasia… Balbettò qualcosa, poi abbassò l’arma e tornò a fissare quegli occhi che lo avevano incantato:<… Io… Mi spiace….> si scusò imbarazzato accorgendosi che avendo agito d’istinto aveva quasi tolto la vita a tale dono della natura. <Non fa niente, davvero!!! Piuttosto scusami tu, ti sono capitata alle spalle… ehehe!!! Non volevo spaventarti.> la voce di quella ragazza era allegra, vivace ed esprimeva una tale forza di vita da travolgere chiunque l’ascoltasse e Legolas rimase zitto a fissare le sue labbra muoversi veloci… <Beh, piacere! Mi chiamo Isimbel.> concluse lei stupita dal suo silenzio.

Spero vi sia piaciuta la prima parte…^_^ Qst era un’inizio specialmente descrittivo, ma dal capitolo 2 ; ) … Ok, spero di inserirlo presto, ci sto già lavorando… Voglio pubblicare i primi due assieme perché in questo cap la storia lascia un triste vuoto… Chi è questa persona che affascina il mio Legolino? Aya89 seyasilvia@hotmail.com



 
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