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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: VELIERI
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: sayumi galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/01/2004 16:19:02 (ultimo inserimento: 01/06/04)

ecco che vi torturo con una nuova fic.... è inventata da me.... spero vi piaccia.... commentate^_^ haooooo!! by sayu^^
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Capitolo 1
-Mare in Tempesta-

Era una notte molto scura le onde continuavano a scurirsi sempre più e la pioggia era fittissima... per l'equipaggio della Quasar era una situazione molto difficile... l'albero maestro della nave era danneggiato e non si riusciava ad ammainare le vele... le onde continuavano a sbattere la nave a destra e a sinistra e per le persone che si trovavano sul ponte era una grande fatica mantenere l'equilibrio. Il capitano continuava a dare ordini al suo equipaggio uirlava, strillava ai suoi fedeli compagni che mettevano tutta la forza che avevano nelle braccia, tirando e strattonado le corde che servivano per ammainare le vele....
Capitano: <tirate con più forza ci siete quasi!!>
I pirati che ormai erano allo stremo delle forze non ce la facevano più ma continuavano a seguire gli ordini del capitano...
Nel frattemo sottocoperta e nelle stanze della nave erano tutti preoccupati... la tempesta era violentissima... la più forte che fosse mai capitata loro.
<Ce la faranno, ne sono sicura.... nessuno si farà male...> la moglie del capitano una donna un po' rotondetta e di statura bassa continuava a ripetere questa frase per rassicurare i membri dell'equipaggio che erano nella stiva accanto a lei... anche se, forse, servivano più a per autoconvincersi che sarebbe andato tutto bene.
<Madre finitela di borbottare sempre la stessa frase mi state dando sui nervi!!> disse la figlia della signora, una ragazzina di circa 15 anni che sedeva a terra con a fianoc due suoi amici che facevano parte dell'equipaggio con le loro famiglie.
<Porta rispetto signorina!! non appena tutto questo sarà finito ti ricordo che...> ma la donna non fece mai in tempo a finire la frase per che la porta sbattè violentemente. una sagoma scura entrò nella stiva seguito da altri uomini tutti quanti inzuppati fradici.
<Jonatan sei tu?> chiese la moglie del capitano Cristine.
<no> rispose l'uomo, < il capitano è rimasto sul ponte con altri uomini a reggere il timone e a tenere controllate le corde che tengono feme le vele... però mi ha detto di dirvi che il più grosso è stato fatto... bisogna aspettare solo che smetta di piovere...>.
Le ore passavano ma la tempesta continuava nella sua furia più devastante. Ormai dormivano quasi tutti solo Cristine era rimasta sveglia a vegliare sul sonno degli altri componenti della nave.
Il mattino seguente era di nuovo spuntato il sole su quella distesa lucente di acqua cristallina.... sul ponte nn c'era più alcuna traccia della tempesta che era appena passata.
Ma tre ragazzi stavano osservando lo spettacolo che si trovava loro davanti. l'alba era meravigliosa e i tre ragazzini se ne stavano lì in silenzio a osservare... fino a quando la figlia del capitano (Marylou) disse:
<Questa potrebbe essere una delle ultime volte che ci si presenterà l'occasione di poter assistere a uno spettacolo simile...>
<Già... ormai la terra ferma è vicina e i nostri genitori ci costringeranno a restare lì... credo che mi mancherà questa nave...> disse Julia la ragazza che stava lì accanto.
<questa nave... no... non credo che mi mancherà questa nave, tanto meno il suo equipaggio... sarà il mare quello che mi mancherà veramente...> disse nuovamente Marylou malinconica.
<Scusate... ma di che cosa state parlando? Voi resterete su questa nave... vero?> Jean guardò le sue due amiche cercando nei loro sguardi un qualche segno che smentisca i suoi timori.
<No jean, noi resteremo sulla terra ferma... ne abbiamo già parlato con i nostri genitori> risposeJulia.
<Non è possibile perchè nn me ne avete parlato prima? Sapevate benissimo che raggiungeremo terra entro i prossimi due... Marylou tu non puoi...> Jean guardava la ragazza sperando che ella gli dasse una risposta, ma lei non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi.
<Credo che voi due abbiate molte cose di cui parlare, forse è meglio che...> disse Julia, solo che Marylou le impedì di finire.
<No julia noi due non dobbiamo dirci proprio niente> disse Mary con voce straziata. <non appena raggiungeremo la terra ferma non rimetterò più piede su questa nave. non c'è altro da dire>.
<Julia lasciaci soli, per favore> chise Jean.
<Va bene< e dicendo così si congedò sottocoperta.
I due rimasero soli sul ponte.
<ho appena detto che non abbiamo niente da dirci...> cominciò Marylou ma non ebbe il tempo di terminare la frase che Jean la prese e la strinse tra le braccia.
Jean guardava fisso all'orizzonte non aveva il coraggio di vedere la ragazza negli occhi... non in quel momento... poi disse <mi starai considerando un moccioso buono a nulla...> e mentre pronunciava queste parole una lacrima solcava il viso del ragazzo.
<Guarda che la ragzza sono io, e dorvrei essere io quella che si dispera in lacrime...>
<Perchè adesso che cosa stai facendo?> disse Jean mentre guardava il volto della ragazza che era innondato dalle lacrime.
In quello stesso istante il ragazzo prese il viso di Marylou tra le mani e la baciò.
Quella sera stessa avvistarono la terra ferma e attraccarono al porto della città più vicina.
Fecero in fretta rifornimenti, scaricarono le merci raccolte durante il viaggio e il capitano affidò le due ragazze alla famiglia di sua cognata, come già programmato ora mai da molto tempo.
La nave ripartì ancora prima del sorgere del sole, ma su quel vascello mancavano due persone che quella notte dovettero dire addio alla loro felicità e alla loro famiglia.
Nei cinque anni a seguire le due ragazze vennero trattate come serve nella casa della famiglia in cui erano state affidate, ogni volta che qualche nave arrivava al porto loro correvano a vedere chi fossero, sperando ogni volta che la loro vecchia nave potesse tornare, ma aspettavano sempre invano, tante navi arrivavano, ma mai quella che loro aspettavano. Erano stanche di aspettare un vascello, che per loro era diventato fantasma presero una decisione: sarebbero partite da sole per il mare aperto, alla conquista delle onde e di tesori nascosti. Impiegarono più di 3 anni per costruire la loro modesta nave. rimaneva solo una cosa da fare... Tovare un equipaggio!!
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Ehm.... stavo scaricando delle immagini qua e la... e controllando su un disco che avevo salvato ho trovato questo mio vecchio capitolo di una storia iniziata un paio di anni fa.... (prova di dimostrazione del mio ordine e della mia memoria.... entrambi pessimi ndr sayu) rileggendolo mi è venuta volgia di proseguire la storia.... per cui....
cominciate a tremare perchè sono tornata con una nuova fic!!!^______^

(se vi chiedete a che mi serviva quatsa storia.... bè avrei dovuto trasformarla nel mio manga..... chissà se mi riuscirà bene magari lo faccio^^ però prima meglio pensare a finirla.....)

al prossimo capitolo^^!!! (spero di nn dover aspettare troppo per scriverlo^^;)
haooooooo!!! by sayu^^
 
Continua nel capitolo:


 
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