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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: HARRY POTTER E IL POZZO INCANTATO
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler
Autore: pan89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/01/2004 20:54:21 (ultimo inserimento: 09/02/04)

nata dalla mia passione per hp! in parallelo con il 4° libro e qualche allusione al 5! un sacco di spoiler! leggere chi già ha letto tutti i libri! ^^
 
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LA CADUTA
- Capitolo 1° -

Harry Potter and the enchanted well
(ovvero: Harry Potter e il pozzo incantato)

AVVERTENZE: tutti i personaggi non sono miei (tranne la protagonista) ma appartengono a J.K. Rowling e alla Warner Bros.! Io li uso solo per storpiarne le avventure.
leggete e commentate please!
by Chi-chan89

Capitolo 1. la caduta (non troppo morbida).
Era una fredda sera di settembre. Sin troppo fredda per essere il 1° di quel mese. Una ragazza sui 14 anni era seduta davanti al suo computer, con una tazza di cioccolata caldo poggiata sulla scrivania di legno bianca. Faceva freddo e aveva una sciarpa intorno al collo, con una giacchetta di lana posata sulle spalle tremanti. Da li a pochi giorni avrebbe ricominciato scuola e non se ne curava molto. In fondo era ancora al secondo anno e per lei contava soprattutto il terzo, dove le si sarebbero aperte le porte del suo futuro.
Era una normalissima ragazza di città: capelli di un mogano acceso (che dava quasi sul rosso fuoco) lunghi fino alle orecchie, occhi marroni, carnagione chiara e viso tondo. Era una bella ragazza che viveva in Italia, a Roma precisamente. Aveva tante passioni, ambizioni e tanti sogni. Amava i manga, il basket, la musica, i libri, tra cui il suo preferito: Harry Potter.
Girò il viso verso il suo poster de La Camera dei Segreti! Sorrise ai tre protagonisti, poi tornò al suo computer, intenta a navigare per internet, mentre per l’ennesima volta (nel sito ufficiale di Harry Potter) faceva lo smistamento in una delle quattro case. Mentre rispondeva alle domande sorseggiava un po’ di cioccolato. Fremeva all’idea che sarebbe andata a finire in quella casa. Lo sapeva ormai di avere i requisiti giusti. La pagina internet cambiò, e sopra c’era uno stemma giallo e rosso con un grifone al centro, mentre una scritta accanto diceva: congratulazioni, sei stato smistato a GRIFONDORO!
“Aaah, si! Lo sapevo!” esclamò eccitata, mentre batteva i piedi sotto la scrivania dalla felicità.
Era una Grifondoro in tutti i sensi: amava essere sempre allegra, le trasformazioni, usare la bacchetta ma soprattutto odiava i Serpeverde e Draco Malfoy.
Poggiò la schiena alla sedia e si rilassò, con faccia soddisfatta.
Ad un tratto sentì un rumore, provenire dal 4 libro di Harry Potter che era accanto a lei, finito di rileggere da appena un’ora. Lo aprì e lo lasciò aperto per un po’, finché una luce dorata si allargò nel centro. Ricordava molto quando Harry aveva conosciuto Tom Riddle dal diario.
Venne risucchiata all’internò e, urlando, cominciò a cadere per un vortice blu e azzurro, colori indesiderati a lei perché erano quelli del Ryonan di Slam Dunk.
Continuando a gridare si ritrovò a cadere seduta su una panchina lunghissima, di fronte un tavolo pieno di piatti vuoti e un sacco di ragazzi e ragazze vestiti uguali. Notò che stava stringendo la mano a qualcuno…
“Congratulazioni, sei anche tu una Grifondoro!” disse una voce allegra che continuava a stringere la sua mano. Intenta a guardarsi intorno, rispose distrattamente con un gentile “Oh, grazie!” che fu un po’ strozzato alla fine quando si voltò verso chi le stava stringendo la mano. Strabuzzò gli occhi poi disse, anzi, grido: “AAAAAAAAH!”
“Ehi, che hai da urlare?” chiese la persona di prima.
“AAAAAAAAH, MA TU…MA TU…AAAAAAAH!!” urlò dimenandosi un po' e mettendo le mani sul viso. Davanti a se aveva una persona conosciuta. Di sicuro molto cresciuto, ma inconfondibile con i suoi strani capelli rossi: era Ron, il migliore amico di Harry.
"Oh si, scusa! Sono Weasley, Ron Weasley!" disse lui con un sorriso sgargiante sul volto.
"Ed io sono Harry Potter!" "Io invece Hermione Granger!" si presentarono altre due persone, ovviamente conosciutissime agli occhi della nostra protagonista che non restava che far finta di nulla e presentarsi:
-Ora che mi invento? Certo dire il mio vero nome sarebbe un po' strano! Gli inglesi non sentono il mio nome italiano così spesso, anzi, forse per niente...Chiara come si trasforma? Boh! E poi allo smistamento mi avranno pure chiamato...- pensò sorridendo un po' forzata ai tre ragazzi.
"Tu invece sei Miriel se non ho capito male!" esclamò Harry, tendendo la mano alla ragazza!
-Miriel? Hanno fatto lo smistamento con il mio nome in elfico? Bah, va bè!- pensò sconcertata. Perché proprio il suo nome in elfico poi...
"Già, proprio Miriel!" sorrise un po' inebetita, poi guardò meglio i tre. Se lei aveva 14 anni doveva fare il 4 anno. allora perché aveva fatto lo smistamento?
"Senti, toglimi una curiosità: ma perché hai deciso di cambiare scuola e non andare più a Durmstrang?" gli chiese Ron, chiarendo quasi completamente la sua domanda. Miriel (la chiameremo così visto il ruolo nella fic) non rispose subito, rifletté un minuto poi disse: "Oh bè, perché i miei genitori sono di origini inglesi e hanno preferito farmi cambiare e mandarmi a Hogwarts!"
"Da quanto ho capito" cominciò Hermione, cresciutella pure lei,con lineamenti quasi da donna e un sorriso amichevole sul volto "Provieni anche tu da una famiglia di babbani!"
"Solo in parte!" esclamò Miriel, pensando a sua madre vestita da strega e suo padre perfetto e goffo babbano inglese "Mia madre è una strega e mio padre babbano! Quando ho ricevuto la mia lettera x Durmstrang sono stati molto contenti entrambi, poi per comodità hanno deciso di mandarmi a Hogwarts!".
Tutto scorreva così normalmente ormai! Si trovava a suo agio con quelle persone che ormai aveva ammesso a se stessa di volergli bene da quando aveva letto i libri e visto i film! Pensò che se era un sogno era meglio viverlo per bene, con tutti i suoi pregi e difetti (difetti che si riveleranno tra poco!).
"Vediamo cosa dice la Gazzetta del Profeta, oggi!" disse ad un tratto Harry, aprendo la gazzetta ad una pagina qualsiasi "Sentite qua: Hogwarts e i suoi misteri. Qualche giorno fa, alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è stata trovata una pergamena che risale ai primi anni della fondazione della scuola. Si dice che sia stata scritta da Godric Grifondoro. Secondo la pergamena Hogwarts nasconde un antico pozzo, ovviamente mai stato trovato, che porta proprio il nome di Godric Grifondoro. Alcuni maghi hanno già cominciato la ricerca, ma ancora non hanno trovato tracce del pozzo. Ci chiediamo se ci riescano."
"Un pozzo hai detto? E a cosa può servire un pozzo e soprattutto cosa può interessare a quei maghi di trovarlo?" chiese Ron, con una mano sul mento e sguardo assorto nei suoi pensieri.
"Ecco!" sbottò Hermione asciutta "Come al solito tu non usi il cervello!"
"Oh, grazie Hermione! Perché allora non ce lo spieghi tu, visto che sei una sotutto?" disse Ron in tono sarcastico e fulminando l'amica con uno sguardo omicida.
"Penso di capire cosa vuole dire Hermione!" disse Miriel, tenutasi in disparte ad ascoltare attentamente "Se il pozzo non portasse il nome di Grifondoro sarebbe assolutamente stupido cercarlo, perché non avrebbe sicuramente alcun potere o che so io! Siccome quel pozzo appartiene proprio a Grifondoro deve avere per forza racchiuso in se qualche segreto o risposta a delle domande!" spiegò a bassa voce, per non farsi sentire dal tavolo dei Serpeverde, proprio dietro di loro.
"Quali domande, scusa?" chiese Harry, un po' confuso.
"Bè, che vuoi che ne sappia io? Silente ne avrà un po' di domande a cui cerca delle risposte! E poi parlavo così, in generale!"
"Sinceramente a me non me ne frega poi molto!" esclamò con sincerità Ron, sbadigliando vistosamente senza una dignitosa mano davanti alla bocca spalancata.
"Ci credo! Sei il solito menefreghista Ron! Non cambierai mai!" commentò Hermione, incrociando le braccia al petto.
"Si, sono menefreghista e me ne vanto!" gli rispose Ron, con un sorrisone gagliardo sul volto lentigginoso "Penso solo che è l'ora di mangiare e che se Silente non si muove a riempire i piatti mi mangio il bicchiere!"
"Mm...Ron non ha tutti i torti! Comincio a sentire fame pure io!" ammise Harry, massaggiandosi lo stomaco vuoto.
"Aaah, muoio di fame!" disse una voce all'improvviso. Era George Weasley, vicino a suo fratello gemello Fred, che confabulavano piani strani, con una penna in mano e un foglio davanti agli occhi "Ehi Ron, va da Silente e digli che hai fame! Magari la finisce di parlare!"
Ron stava per dire la sua ma...
"Calma George Weasley! Il banchetto avrà inizio...adesso!" Era Silente che aveva sentito il commento del Weasley, che sprofondò nella vergogna più totale, diventando dello stesso colore dei suoi capelli.
Silente batté le mani e il banchetto ebbe finalmente inizio!
“Era ora!” ammise Harry, impugnando la forchetta d’oro e cominciando a mangiare le straordinarie pietanze. Passarono la cena allegramente, parlottando e chiacchierando su qualunque cosa avesse un senso compiuto.
Miriel iniziò a conoscere meglio quei tre personaggi, che da vicino le parvero ancora più magici e simili a lei. Cominciò a parlare di se, della sua famiglia per metà babbana, della sorella che era una maganò (cioè una figlia nata da maghi ma senza alcun potere magico), delle sue preferenze, del suo hobby preferito (disegnare) e della sua passione per il canto.
“Canto hai detto?” chiese Hermione, indaffarata a tagliare con il coltello d’oro una grossa bistecca al sangue “Qui a Hogwarts c’è un coro che di solito a Natale prepara qualche canto! Potresti proporti come nuovo componente. So che Neville e Cedric ne fanno parte; dovresti chiedere a loro!”
Cedric Diggory, per quanto Miriel poteva conoscerlo grazie al libro, le stava proprio antipatico. Lo guardò individuandolo nel tavolo dei Tassorosso e lo osservò mentre si pavoneggiava con delle studenti del primo anno della sua stessa casa appena arrivate a Hogwarts. Evidentemente Cedric aveva avvertito che qualcuno dal tavolo di Grifondoro lo stava osservando, quindi si girò verso Miriel e gli sorrise gagliardamente. Ricordava molto Ron quando le si era presentato, solo che il roscio le stava troppo simpatico! Fece una smorfia di disgusto incurvando le labbra a Cedric, poi tornò a parlare con i suoi nuovi amici.
“mpf…” sbottò ad un tratto, poggiando il gomito sul tavolo e mettendo una mano sul mento “è solo un pallone gonfiato!” esclamò con aria di sufficienza.
“Se volete sapere il mio parere, posso dirvi che lo odio a morte!” disse Ron, esprimendo pienamente ciò che ripeteva ogni volta che vedeva Cedric.
“Bè, ora basta parlare di Cedric!” proruppe Harry un po’ accigliato, mentre si era girato a guardare anche lui Cedric, intento a tirarsela con la ragazza (secondo Harry) più bella e intelligente di Hogwarts che si trovava al tavolo sei Corvonero, proprio accanto a quello dei Tassorosso: Cho Chang! Harry perse un battito al cuore, poi si rivolse a Miriel, come se nulla fosse. Non gli andava di far vedere che era geloso di Cedric Diggory, altrimenti Hermione gli avrebbe riso in faccia e Ron lo avrebbe sfottuto per tutto l’anno scolastico o, ancora peggio, fino all’estate dell’anno dopo.
Dopo il banchetto tutti i Grinfondoro si recarono verso la Torre dove di trovava la loro Sala Comune e i dormitori. Mentre attraversavano la porta della Sala Grande chiacchierando e percorrendola distrattamente, Miriel cadde a terra, convintissima di essere inciampata in qualcosa. Ancora per terra guardò dietro di se, vedendo un paio di gambe allungate. Alzò lo sguardo e vide Draco Malfoy sogghignare, con i suoi fedeli scagnozzi Tiger e Goyle che ridevano ebeti accanto a lui.
Hermione e Ron scattarono ad aiutare Miriel a rialzarsi mentre Harry si era già accanito contro Malfoy, che continuava a ridacchiare.
“Bè, è questo quello che meritano i mezzosangue! Tu che dici Potter? Non la pensi come me?” disse con fare sarcastico e incrociò le braccia al petto.
“Affatto!” urlò Harry arrabbiatissimo “Sei solo uno schifoso figlio di papà…”
“…Pieno di soldi! Soprattutto quello, vero Weasley?” se voleva provocare Ron c’era riuscito. Ron si drizzò sulla schiena e mise le mani ai fianchi sentenziando: “Che vorresti dire? Miriel è appena arrivata a Hogwarts e già te la prendi con lei?”
“Ah, allora è così che si chiama l’altra mezzosangue: Miriel! Comunque Weasley, volevo darti un consiglio: se tua madre mangiasse di meno, visto la abbondanza che le ho visto, potresti permetterti magari una toga nuova o, se non esagero, dei libri nuovi e non di seconda mano!” Malfoy scoppiò in una fragorosa risata, che fu bloccata proprio da Ron che gli era saltato addosso cominciando a picchiarlo. Miriel, che per tutto quel tempo non aveva aperto bocca di fronte alle provocazioni di Malfoy, si avvicinò ai due e urlò: “BASTA!” poi si chinò su di loro.
“SMETTETELA! Rischiate di mettervi in seri guai e non vogliamo che succeda proprio il primo giorno di scuola!”
I due si alzarono in piedi guardandosi con sguardo accigliato.
“Però una cosa la voglio fare:” esclamò ad un tratto Miriel, estraendo la sua bacchetta dalla tasca della toga “RICTOSEMPRA!” urlò rivolgendo la bacchetta verso Malfoy, poi sorrise soddisfatta e si aggiusto l’impeccabile chioma rossa a caschetto con un gesto della mano. Malfoy intanto era volato addosso allo stipite della porta. Harry, Ron e Hermione rimasero a bocca aperta da cotanta audacia, poi sorrisero e girarono i tacchi assieme a lei, che saltellava allegra su per le scale che li avrebbero portati nella Sala Comune della loro casa.

Quando arrivarono alla Torre, la prima cosa che Miriel fece fu quella di sprofondare sulla poltrona, massaggiandosi la caviglia. Purtroppo con quello sgambetto Malfoy le aveva procurato una distorsione. “Ehi, che ti succede?” chiese Harry, avvicinandosi alla ragazza e sedendosi sulla poltrona vicino al divano. Ron e Hermione lo raggiunsero sedendosi anche loro.
“Quel bastardo patentato di Malfoy mi ha procurato una bella distorsione alla caviglia!” rispose asciutta e togliendosi di controvoglia le scarpe nere e gettandole - come suo vizio - per aria.
“Forse sarebbe meglio se ti facessi controllare da Madama Chips! Mi ha fatto ricrescere le ossa in una notte due anni fa, figurati se non sa curare una distorsione!” esclamò Harry quasi entusiasta della cosa. Miriel fece un sorrisino, che più che altro sembrava una smorfia, provocata dal dolore.
“No, non fa niente! Passerà!” disse Miriel, poi portò lo sguardo su Ron, seduto sul divano intento a leggersi per bene la Gazzetta del Profeta “Ehi Ron, trovato qualcosa di interessante?” chiese curiosa, vista la faccia seria del rosso.
“…trovata una pergamena che risale ai primi anni della fondazione della scuola. Si dice che sia stata scritta da Godric Grifondoro.” Rilesse Ron ad alta voce, mentre si allentava il nodo della cravatta. Harry, Hermione e Miriel si guardarono confusi.
“Un pozzo…appartenuto a Godric Grifondoro!” riprese Ron con sguardo rapito.
“Rileggi meglio! La pergamena era appartenuta a Godric Grifondoro, non il pozzo!” lo ammonì Hermione indicando la Gazzetta del Profeta che Ron ancora teneva in mano, invitandolo a rileggersi l’ultima parte “Per quanto ne possiamo sapere noi il pozzo può appartenere a chiunque! Solo la pergamena è di Grifondoro. Ci scommetto che Silente cercherà spiegazioni attraverso Azkaban o altri luoghi segreti e ignoti. Brrr, rabbrividisco al solo pensiero che i Dissennatori possano tornare a Hogwarts!”.
Hermione sembrava piuttosto preoccupata a quel pensiero e non sembrava l’unica…anche Harry lo era, e forse più di lei. Miriel, per quanto potesse ricordare, i Dissennatori erano delle guardi di Azkaban terribili, ma, siccome nella sua città il 3° film di HP non era ancora uscito, non sapeva esattamente come erano fatti questi Dissennatori, li aveva semplicemente letti nel libro. Se li immaginava come degli alieni riluttanti e verdi, pieni di squame, con dei grossi mantelli sul corpo, che coprivano il viso.
“Va bene, ora basta pensare a questo! Cosa abbiamo domani in prima ora, Hermione?” chiese Harry un po’ depresso al ricordo dei Dissennatori, così cambiò discorso con un argomento sensato quanto quello del pozzo “Spero non pozioni!”
“Se abbiamo pozioni, giuro che faccio finta di svenire davanti alla classe, anzi, alla cantina!” ribatté Ron rabbrividendo.
“No, state tranquilli! Abbiamo Trasfigurazioni!” li rassicurò Hermione, consultando il suo orario. Miriel si finse ignorante, così chiese: “Chi è l’insegnante di pozioni?”
“Piton!” rispose Harry, con un tono di voce deprimente “è un professore tremendo. A preso sott’occhio sia me che Hermione e Ron! Spero che a te vada meglio!”
“Piton? È quell’insegnate vestito di nero, con i capelli neri un po’ unti e bisunti?”
“Proprio lui! Era seduto vicino a Malocchio Moody, il nuovo insegnate di difesa contro le arti oscure!” informò Ron, alzandosi dal divano e dirigendosi al tavolo della Sala Comune dove posò la Gazzetta del Profeta! Miriel stava per dirgli: “Lo so benissimo chi è l’insegnate di difesa contro le arti oscure!” però si trattenne appena in tempo. Non dovevano sapere che era a conoscenza di molte più cose di loro, come per esempio che la Professoressa Coomar di Divinazione avrebbe predetto la morte di Harry ancora una volta o che Harry avrebbe litigato con Ron in seguito.
“Credi che verrai a Divinazione, Miriel?” chiese Harry, distogliendola dai suoi pensieri profondi.
Miriel alzò un sopracciglio, come appena svegliata; poi guardò Harry incerta. Non aveva pensato a questo, però Divinazione le piaceva! Così inventò una frivolezza su due piedi, tanto per non destare sospetti:
“Si! La frequentavo già a Durmstrang!”
“mm…bè, ci sarà da divertirsi! La professoressa Coomar predirà quasi sicuramente la morte di Harry per l’ennesima volta, quindi è la volta buona che cambi vittima!” disse Ron in tono radioso e con un sorrisetto sul viso lentigginoso. Harry gli rifilò una gomitata nello stomaco, come a fargli capire che non era affatto carino quello che aveva appena detto.
Miriel ridacchiò quasi immaginandosi ciò che sarebbe successo a Divinazione. La professoressa Coomar doveva essere uno spasso!
“Cosa facevi a Durmstrang? Intendo di materie…” chiese Harry curioso, poggiando i gomiti sulle ginocchia e posando la testa sulle mani.
“Difesa contro le arti oscure, Pozioni, Trasfigurazione, Erbologia… tutto quello che fate voi a Hogwarts, cosa credi?!”
“Per esempio a Erbologia cos’è che avete fatto?” domandò Ron sfilacciandosi le scarpe.
“Bè, abbiamo fatto le mandragole, le erbe curative, delle medicine contro l’acne…”
Harry, Ron ed Hermione si toccarono i visi. Stranamente era un argomento imbarazzante, vista la loro età. Miriel sospirò.
“Ragazzi, non vi preoccupate…non avete acne di nessun tipo voi!” esclamò in tono perentorio poi sospirò di nuovo “Sarebbe ora di andare a dormire. Io ho un po’ sonno, e voi?”
Harry e Ron salutarono le ragazze e si diressero nei loro dormitori, mentre Hermione e Miriel si indirizzarono nel dormitorio femminile.
La mattina dopo la Mcgranitt gli avrebbe aspettati nella sua aula!
Fine primo capitolo

Allora, cosa ne pensate del mio nuovo delirio? Io lo trovo divertente e anche scriverlo non è male! Cambio storie, contenti? Certo, tornerò sui passi di Slam Dunk, statene certi, anche perché questo è un esperimento di scrittura “magica”! RAGAZZI, TOCCA A VOI!

‘Anticipazioni, a cura di Harry & Ron ’
Harry: Miriel è arrivata a Hogwarts e comincerà la sua avventura…
Ron: quali incredibili imprevisti l’attendono? Cosa accadrà a Divinazione?
Harry: cosa sa Silente più degli altri? Perché Cedric sembra interessato a lei?
Ron: Piton la prenderà in simpatia? La professoressa Coomar avrà qualche strana predizione su di lei?
Harry: Harry gli rivelerà di Sirius Black? Chi è il ragazzo di cui si è presa una cotta Miriel?
Ron: perché non la smettiamo con queste domande?
Harry: perché sei così idiota?
Ron: Perché non chiudi il becco?
Hermione: e perché non la fate finita?
Harry&Ron: … (si sono offesi)
Hermione: nel prossimo capitolo intitolato: “Tipica giornata di un’italiana media a Hogwarts” ne vedremo delle belle,vero Harry? Ron?
Harry&Ron: Hermione... #BIP#
Chi-chan: non diciamo volgarità ragazzi! Harry, da te non me lo aspettavo proprio!
Ron: a chi lo dici!
Chi-chan: tu taci, che anche se sei il mio personaggio preferito devo dire che sei un po’ troppo volgare!
Ron: ehm…qualche parolaccia verso Malfoy…piccolina! Non è che faccio peccati mortali!
Chi-chan: hai ragione tesoro, contro Malfoy ti do ragione pure io!
Harry: pure io posso dire parolacce a Malfoy?
Chi-chan: no, (detta con tono da presa in giro) perché tu sei il famoso Harry Potter! Ok, basta ciarlare! Ci vediamo nel prossimo capitolo! Ciaooooo! ^_^
By
Chi-chan89

 
Continua nel capitolo:


 
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