LA NOTTE DELLA SPERANZA
- Capitolo 1° -
Era stata una notte buia e tempestosa (mah, non sarà un inizio un po' classico?), ed i lampi avevano illuminato il cielo prima di perdersi tra le case della città di Shangai, mentre i forti tuoni avevano tenuto svegli i bambini nei letti dei loro stanchi genitori.
Alba: la pioggia non sembrava voler cessare.
Un' onda di ombrelli aveva invaso le affollate stade della città, mentre un urlo si alzò da una delle tante abitazioni: -"Mo-chaaan!!!" era Inaho, che, come al solito, pensava all'O-patrz.
-"Mo-chan, svegliati, questa volta la piramide è apparsa a Pechino, dobbiamo immediatamente partire!- lo prese per un braccio e lo trascinò -dai, forza, non possiamo perdere questa occasione!"
-"Ma Inaho, non vedi come piove? Ci andremo domani..."
-"dai, non possiamo aspettare così tanto, e poi ricorda che lo faccio solo per te, mio caro Mo-chan..."
-"Uff hai vinto, vengo, vengo, sigh..."
-"Evviva! Ti adoro Mo-chan! Hono, Yuki, venite, si parte per Pechino!!!"
-"Eh?"
-"Su, andiamo, non perdete tempo, all'aereo, presto!"
-"Oh no, di nuovo, non è possibile!!!"
Poco dopo, all'aereo...
-"Forza salite, Pechino ci aspetta!!!"
-"Uffa, fa un gran freddo, e poi piove..." replicò seccato Hono.
-"Oh, sempre a lamentarti, una volta che Inaho decide di partire con un bel fresco, ti ci metti tu!" intervenne Yuki a riprenderlo.
-"Hei, dico, non starai mica dalla sua parte, vero!?!"
-"No,no. E' solo che qui fuori si sta così bene..."
VROOOM... VROOOM... Mosquiton cercò di accendere il motore dell'aereo.
-"Inahooo... questo coso non parte...!"
-"Oooh... quante storie, devi solo metterci un po' più di forza, no?"
-"Chissà perchè, ma ho un brutto presentimento..."
VROOM... L'aereo si mise in moto.
-"Forza ragazzi, si parte!" esultò Inaho.
Così l'aereo dei nostri eroi si alzò orgoglioso (?) nel nero cielo, mentre numerosi fulmini gli passavano accanto.
-"Ah, haaa! Sì! Questo è il tempo giusto per andare in cerca dell'O-partz! Ogni tanto ci vuole un po' di avventura, vero?"
-"S-si... c.come no... Aaaaargh...! Attenta a destra Inaho!!!" urlarono i tre.
-"Niente paura ragazzi, un piccolo fulmine non può farci niente! Ah! Noi siamo molto più forti, vero Mo-chan?"
-"B-beh, si... certo..."
-"Noto nelle tue parole un certo senso di paura..."
-"Figuriamoci! Un nobile vampiro come me non ha MAI paura... AAAAAAAARGH...!!!"
-"Oh,vedo, mia cara mosca-zanzara..."
-"Insomma, non sono una mosca-zanzara!!!"
-"Ma il tuo nome lo conferma. no?"
-"Sigh..."
L'aereo procedeva veloce, planando a destra poi a sinista, piroettando e andando in picchiata per schivare i fulmini.
-"Sto per vomitare..." pensò ad alta voce Mosquiton.
-"Ha! Ha! Ha! Ha! Ha!" rise Inaho.
-"Non mi piace quando fa così" rivelò Hono.
-"Neanche a me" lo assecondò Yuki.
Verso sera qualcosa di grande ed imponente apparve tra la pioggia: era la sagoma della piramide.
-"Ci siamo! Finalmente! Preparatevi all'atterraggio!!!" urlò Inaho.
-"Hem... Inaho... -sussurrò Mosquiton- sei sicura che riusciremo ad atterrare? Mi sembra che le stiamo andando incontrooo...!!!"
-"AAAAARGH...!!!"
PATACRASH!!! Così si schiantarono circa a metà della piramide, ma non era finita, infatti l'aereo cominciò a scivolare all'indietro...
-"Oh mamma..." ri-sussurrò Mosquiton.
-"NOOOOO...!!!"
RI-PATACRASH!!!
-"Aiah..."
-"Gnnn... Forza ragazzi, questo piccolo (?) incidente non ci fermerà. Avanti, entriamo!" li rinquorò Inaho.
-"Ma guarda che situazione!" esclamò Hono.
-"E tutto per uno stupido capriccio!" confermò Yuki.
-"Già"
-"Hei, voi due! Vi ho sentiti sapete!?! -li richiamò Inaho- cosa credete, che sia solo per me? Se non invecchierò, potremo vivere tutti quanti felicemente insieme!"
-"Ma questo è un incubo!"
-"Di più! Di più!"
-"Avanti ragazzi, non fate così, le cose andranno presto per il meglio, vedrete!" li incoraggiò Mosquiton.
-"Si, certo, come no!" risposero i due ragazzi.
Girarono a lungo attorno alla piramide, la studiarono, la guardarono dall'alto in basso, ma dell'entrata niente, neanche l'ombra.
-"WAAAAA...!!! Non è possibile -urlò Inaho- sigh! Non è giusto, sob! Perchè non troviamo l'entrata? Perchè? Perchè? PERCHE'? BUHUUUUU...!!!"
-"Ma che peccato" disse in modo molto sarcastico Hono.
-"Su, su, non fare così, -la consolò Mosquiton- vedrai che troveremo l'entrata, in un modo o nell'altro raggiungeremo l'O-partz"
-"E se non ci riuscissimo, eh? E se non ci riuscissimo? Io invecchierò miseramente e diventerò bruttaaa...!"
-"Ma no, tranquilla! E poi a me non interessa il tuo aspetto, io ti voglio bene lo stesso."
-"NO! NO! NO! Io non voglio invecchiare, io voglio restare sempre bella e giovane per te! Per te! PER TE!"
-"Povero padrone, quella donna riesce a comandarlo come un cagnolino" disse Yuki ad Hono.
-"Già, pensa viverci per sempre insieme"
-"Non mi ci far pensare, ti prego!" Ad un tratto una risata rimbombò nell'aria: -"Ha! Ha! Ha! Ha! Ha! Poveri stupidi, ci siete cascati!!! Ha! Ha! Ha!"
Era il Conte St. Germaine, il loro peggior nemico.
-"Ha! Ha! Ha! Questa volta sei in mano mia Mosquiton, non mi sfuggirai"
-"Si può sapere cosa vuoi?" chiese Mosquiton.
-"Noi due abbiamo un conto in sospeso, ricordi? Perciò ho costruito questa piramide per attirarvi nella mia trappola"
Afferrò con una mano uno spigolo della piramide, lo tirò ed un enorme telone scoprì una struttura in metallo.
-"Accidenti" pensò Mosquiton.
-"Bene, ora che sapete tutto non ci resta che sfidarci...: ti sfido Mosquiton, e questa volta l'O-partz saà nostro!!! Ha! Ha! Ha!"
-"Nostro?" chiese Inaho.
-"Si, mio e del supremo Rasputin, e ricordate, tutto questo lo facciamo solo per il benessere di questo azzurro pianeta"
-"E secondo te ci crediamo?" ribattè Yuki.
-"Bene Mosquiton, è giunta l'ora dalla resa dei conti. Combatti se ne hai il coraggio!"
-"Inaho..." sussurrò Mosquiton.
-"Eh? Non vorrai mica..."
-"Devo farlo, o ci ucciderà tutti"
-"Glom, d'accordo, fai pure, non voglio finire all'altro mondo così presto!"
-"Come al solito pensa solo a lei, umpf!" disse seccato Hono.
Mosquiton morse Inaho sul collo e succhiò il sangue da cui traeva il suo immenso potere.
-"Ha! Ha! Ha! A noi due Conte! -urlò Mosuiton- A te penserò dopo, donna!" e scaraventò Inaho per terra.
-"Ouch... Forza, fagli vedere chi sei, Mo-chan" sussurrò Inaho.
Così cominciò una lotta all'ultimo sangue tra Mosquiton e St. Germaine.
Cosa accadde ralmente quella notte non si sa bene, si sa solo che, dall'ombra, apparve solo una figura su una sedia a rotelle e, dopo quell'apparizione, i due contendenti scomparvero.
Si sentirono solo poche e fievoli parole: -"Ci rivedreno Inaho, aspettami...", del resto non si conosce nulla.
Oggi esistono leggende che narrano di quell'epica impresa, di quella lotta tra bene e male, e c'è chi dice che Mosquiton abbia vinto, e che ora, da un'altra dimensione o più semplicemente dalla Luna, stia cercando un metodo per tornare dalla sua adorata Inaho, la quale, è sicuro, lo sta ancora aspettando: ma sarà veramente così?
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