torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: NON ME LO SO SPIEGARE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: gillesderais galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/01/2004 11:03:00 (ultimo inserimento: 03/01/04)

puff...è una solita shounen ai...un intreccio se così si può dire...sinceramente...non ve lo saprei spiegare!^-^
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
FIRST ROUND
- Capitolo 1° -

piccolissima premessa: questa fic, oltre che essere ignobile (perchè la pubblichi allora? ndKei) (oh,numi...ma non c'era Max una volta,qui???NdGil) contiene...punti di vista sulla questione,moooolto mooooolto personali!perciò prendete questo mia riadattamento con il beneficio dell'inventario!
La dedico a Yukina di Orione (Love!) e a Kaede (love:P)!gente, non abbiatecela per questo scempio!^^

******************************************************Takao stava seduto sull’argine del fiume, guardando con tristezza il tramonto davanti a lui.
In quella giornata non tirava nemmeno una bava d’aria, tutto era tremendamente immobile, anche le ombre tentennavano mentre il sole rosso calava con estrema lentezza oltre l’orizzonte.
Avrebbe voluto alzarsi e tornare a casa, ma non ci riusciva, stava troppo bene mentre quegli ultimi raggi di sole gli accarezzavano il viso.
Non erano caldi, erano leggeri e li sentiva come sussurri sulla pelle, anche se era impossibile, si sentiva accarezzato da quei raggi.
Si sentiva coccolato dall’immobilità di quegli istanti.
Chiuse gli occhi, lasciandosi scappare un sorriso sulle labbra, dimenticando di aver pianto fino a pochi istanti prima.
Gli mancava terribilmente.
Forse perché, per l’ennesima volta, aveva creduto di aver trovato la persona giusta, la persona con cui dividere tutto quello che aveva costruito in quegli anni.
Lo amava terribilmente e lui adesso lo allontanava.
Erano nemici, non era nulla di più che un nemico per lui, mentre per Takao, lui era tutto, era quanto di più bello avesse mai potuto desiderare.
Ricordava con un misto di speranza e dolore i momenti in cui le loro risate avevano riempito le strette mura di quella stanza, coperti soltanto dal corpo dell’altro, tremanti di amore.
Gli tornavano in mente anche i momenti in cui si allenavano distrattamente insieme agli altri, guardandosi di sottecchi fra un lancio ed un altro, approfittando di ogni istante per potersi anche solo sfiorare le mani.
Ora gli sembrava tutto così lontano…si sforzava di sentirsi sereno, di mostrare agli altri che la sua grinta non si era spenta.
Ogni tanto pensava a come dovesse sembrare stupido agli occhi dei suoi amici.
Passava tutti i pomeriggi fuori, senza presentarsi agli allenamenti, nonostante gli scontri non fossero che appena cominciati.
Camminava lungo il fiume, cercando di non pensare a nulla, cercando di seguire con lo sguardo lo scorrere dell’acqua ma, immancabilmente, qualche cosa gli faceva tornare in mente il suo viso, i suoi occhi freddi che lo guardavano e lo schernivano, cancellando in un momento tutto quello che c’era stato.
Abbassò tristemente lo sguardo, senza nemmeno accorgersi della presenza di qualcuno accanto a lui.
- per quanto ancora hai intenzione di stare qui a non fare nulla?- la voce di Kei lo ridestò dai suoi pensieri.
- Kei?! Cosa ci fai qui?- domandò mentre Kei si sedeva vicino a lui, rivolgendogli uno sguardo sprezzante.
- ti ho seguito…son qui da 3 ore – disse portando lo sguardo all’orizzonte infuocato.
Takao si stupì. Kei non era di certo uno che si potesse definire “premuroso” o “apprensivo”, perciò non poté fare nulla di diverso che stupirsi.
Calò un silenzio molto piacevole, e l’aria cominciò a farsi più fresca e meno immobile, muovendo con gentilezza i lunghi steli dei fiori.
- non mi hai ancora risposto…- puntualizzò Kei.
- non eri obbligato a venirmi dietro!- brontolò Takao mentre un ghigno divertito solcò le labbra del russo.
- e credi che se avessi potuto, non me ne sarei rimasto…- si interruppe un po’ a disagio, per poi riportare lo sguardo all’orizzonte -…con gli altri…?- finì senza convinzione.
Takao sapeva che, con “altri”, Kei si riferiva ad una persona in particolare.
Si rattristò un po’ di più, ricordando il brutto periodo che stavano passando Kei e Rei; dopo quella faccenda di Yuuya, Rei si era sempre comportato con freddezza con Kei.
Non che glielo si potesse rimproverare, anche lui avrebbe reagito allo stesso modo se il suo ragazzo…un singulto uscì dalla sua bocca senza che lo volesse.
Kei guardò l’amico trattenersi in tutti i modi.
Kei sapeva che quello che era successo fra Zeo e Takao aveva lasciato, in quest’ultimo, una profonda ferita al cuore.
Avvertiva disagio mentre sentiva il pianto di Takao interrotto, a tratti dai singhiozzi, a tratti da mugolii. Sapeva cosa si provava a perdere una persona amata, lo sapeva fin troppo bene. Forse per questo aveva deciso di seguirlo.
Takao non sapeva fermare le lacrime e il dolore, anche se avrebbe voluto farlo con tutto il cuore: non voleva che Kei lo vedesse in quello stato.
Kei tese la mano e avvicino il viso di Takao al suo petto, mantenendo il suo sguardo duro, quasi lucido, perso nella notte che incombeva dietro di loro.
Non aveva parole per fargli capire che gli era vicino e se le avesse avute, non avrebbe sicuramente trovato la forza di dirgliele, perché avrebbe dovuto convincere anche se stesso che tutto sarebbe tornato come prima, tutto apposto, tutto splendidamente come una volta.
Mentre la notte scendeva sulle loro spalle, i grilli e le cicale cantavano all’unisono e, nel loro dolore, Kei e Takao erano sicuri che cantassero una canzone triste.

******************************************************************

Rei stava immobile con la schiena appoggiata al cancello della casa di Takao.
Aveva visto Kei allontanarsi soprappensiero, seguendo le orme di un Takao sempre più chiuso in se stesso.
Quante volte si era sentito in colpa per come lo aveva trattato? Il ricordo delle litigate furiose avute con Kei in quei giorni lo fecero sospirare.
Non aveva nessun rimpianto…aveva fatto quello che doveva fare, detto ciò che voleva dire, sfogato tutta la sua rabbia, fra i pugni rabbiosi ai muri della sua stanza e le lacrime disperate.
Aveva sopportato tutto nella sua breve vita di 16enne fortunato…ma non riusciva a sopportare che, per la seconda volta, Kei lo trattasse in quel modo.
Era riuscito da poco tempo a digerire il fatto che, nel presente della persona che amava ci fosse un passato così scuro e travolgente…che nella vita delle persona che adorava, ci fosse stato qualcuno di così speciale da non poter essere dimenticato, nonostante la perdita della memoria.
Aveva condiviso tutto, senza tirarsi in dietro, era stato tradito in tutta la sua persona: nella mente, come amico, nel cuore, come compagno di squadra e di avventure, e nell’anima, come amante.
Aveva incassato il colpo e aveva continuato ad amare incondizionatamente, ma ora…ora quel ragazzo non faceva parte del passato. Non esisteva un attenuante come la perdita della memoria. Yuuya non era un passato era un presente.
Rei non aveva intenzione di condividere Kei con nessuno, non aveva voglia di essere un intralcio per lui, ma non aveva nemmeno intenzione di essere preso in giro in quel modo.
Aveva potuto dimenticare Yuriy, ma non poteva accettare Yuuya…se Kei lo aveva tradito, era giusto che ne pagasse le dolorose conseguenze che, se davvero gli importava qualcosa di lui, sarebbero state tali.
Il leggero tocco di una mano sulla sua guancia lo destò dai suoi oscuri pensieri.
Lo sguardo addolorato di Max era vicino al suo, tanto che Rei poteva quasi specchiarsi nel blu di quei bellissimi occhi.
Il ragazzo ero preoccupato per lui e Rei non sopportava di vederlo giù di morale a causa sua.
Gli sorrise, e Max si rallegrò subito.
- what are you doing here, Kitty ( Gattino! NdGil) (non siamo ignoranti come te, imbecille! NdTutti) (ç_ç buuu… ndGil)? – chiese Max mentre Rei sorrideva divertito.
- ah, nulla… volevo vedere quando tornava Takao, in questo periodo è sempre giù di morale!- concluse il cinese mentre Max si incupiva.
- siete tutti un po’ giù di corda, a dire il vero…- disse appoggiandosi al cancello accanto a Rei.
- è un periodo un po’ triste per tutti…- cercò di dire senza fargli capire il suo disagio.
Max annuì silenziosamente e continuò a fissare davanti a se, cercando di scovare la sagoma di Takao in lontananza, ma senza successo.
- Rei…scusa se sono indiscreto…- cominciò il biondino mentre Rei lo guardava con la coda dell’occhio.
- …ieri sera ti ho…sentito piangere…- disse in un soffio mentre Rei chiudeva lentamente gli occhi.
Max aveva sentito il suo dolore e sicuramente, conoscendolo, non doveva aver chiuso occhio, distruggendosi per capire cosa lo rendesse triste.
- Rei, io non so con esattezza cosa è successo fra te e Kei…- a sentire quelle parole Rei trasalì. -…ma se posso aiutarti, ti prego, dimmelo e lo farò!- disse guardando il viso del ragazzo dai capelli corvini.
Max sapeva che centrava Kei, lo aveva intuito dal comportamento che avevano fra di loro il russo e il cinese (così sembra che sia la guerra fredda…ndGil) ( guarda che sei tu che scrivi…ndMax) e da come Rei si rifiutasse di rimanere solo con lui.
Aveva capito che cercava di rifiutarlo, ma non sapeva perché.
Odiava vedere gli altri distruggersi nei silenzi, soffocati fra le lacrime, per questo cercava di aiutare tutti come poteva, a volte anche essendo un po’ ficcanaso, spinto dalla voglia di vedere felici tutte le persona a cui voleva bene.
Questo era Max…un concentrato di bontà allo stato puro e Rei lo sapeva.
Si sentiva quasi un approfittatore nei confronti del compagno di squadra, ma si sarebbe sentito perso se non ne avesse parlato con qualcuno.
- Max…io e te…siamo amici, vero?- scosso dalla domanda, Max annuì.
- certo Rei…siamo ottimi amici…- disse sincero mentre Rei lo guardava con i suoi bellissimi occhi velati dalla tristezza e dalle lacrime.
- si…hai ragione…allora, forse, puoi aiutarmi…-

******************************************************************

La stanza in cui stava era così buia che non riusciva neppure a vedersi le mani.
Appoggiò la schiena al muro e sospirò con forza.
A che serviva? A che serviva fare tutto questo?
A cosa gli serviva mettersi contro i suoi amici, mettersi contro la persona che amava?
Lo faceva proprio per lui…per Takao…come avrebbe reagito se gli avesse raccontato la realtà?
Se gli avesse rivelato che lui non era quello che credeva?
Come avrebbe reagito il suo piccolo, meraviglioso Takao? I suoi incantevoli occhi d’ametista si sarebbero riempiti di disprezzo, rancore, odio e vergogna?
Come avrebbe potuto sopportare il suo sguardo?
Sentì qualcosa di ustionante bruciargli il cuore.
Cuore…se ne avesse avuto uno, probabilmente si sarebbe stretto e avrebbe cominciato a sanguinare dal dolore.
Un sorriso di scherno dipinse il suo viso.
Che stupido era stato.
Come aveva solo potuto credere che qualcuno potesse amarlo per come era davvero?
Si era illuso, per qualche dannato istante che Takao lo avrebbe guardato, gli avrebbe sorriso dolcemente e gli avrebbe detto che non era vero, che lui era speciale così com’era, e che lo amava, lo amava da morire.
Come lo amava lui.
Suo padre glielo aveva detto con un tono talmente gelido che lo aveva fatto cadere come in trance; gli aveva sbattuto in faccia una realtà così cattiva e tremenda che se avesse avuto modo di farlo, si sarebbe ucciso.
Oppure sarebbe morto dal dolore.
Il suo sorriso diventò una leggera risata.
Com’era stato stupido, credendo di poter sistemare tutto, di poter fare finta che era tutto normale, di continuare la sua vita come sempre.
Vita? Ma quale vita? Non era vivere il suo, no…lui non era nulla, era soltanto una vuota marionetta nelle mani di un destino così cattivo da fargli credere di poter essere normale.
Avrebbe voluto farsi del male e smetterla di sentirsi così dannato, nell’anima, ammettendo di averne una.
Qualcuno bussò alla sua porta.
Non rispose, ma comunque entrarono, come tutti li dentro erano soliti fare.
Era Gordo, il suo compagno di squadra.
- Zeo, fra poco cominceremo gli allenamenti. Tuo padre mi ha chiesto di venirti ad avvisare, in modo che tu possa prepararti.- disse.
Attese qualche secondo, ma non ricevendo risposte, chiuse la porta e si allontanò.
Zeo rimase immobile al suo posto, ancora con quel sorriso inquietante sulle labbra.
Allenamenti, ancora allenamenti.
Suo padre voleva proprio vincere.
Aveva proprio preso a cuore la sua situazione, come se lui potesse capire come ci si sentisse.
Non si riferiva solo a livello fisico, ma a quello che stava patendo in quel periodo, pensando che stava perdendo gli amici e la persona che, nella sua vita, aveva occupato tutto lo spazio della sua mente.
Aveva l’anima legata con nastri di dolore, appesa ad una trave di sentimenti, lasciata in pasto all’aria cattiva della ragione, devastata da mille foglie d’edera, come l’amore che gli attanagliava la mente.
La sue flebili risa si fecero sempre più forti, quasi cercassero di sovrastare il silenzio del suo cuore.
Gli sembrava di sentire la voce di Takao, mentre gli rideva in faccia, disprezzando la sua natura.
Gli sembrava di avvertire il momento esatto in cui tutti i suoi sogni si sgretolavano, distrutti da quelle poche parole che suo padre gli aveva detto.
La sua voce si faceva sempre più alta, mentre sentiva i passi veloci di qualcuno che correva verso la sua stanza.
La sua disperazione si faceva spazio fra le sue paure e le sue certezze. Ormai era perso in un mare di dolore e pazzia.
Continuava a ripetere il suo nome, a chiamarlo nel buio della sua stanza, fra le convulse risate e le suppliche, insistentemente, quasi con ossessione.
Mentre suo padre apriva la porta con violenza, le sue risate avevano invaso tutta la stanza e se non fosse stato così scosso e tormentato, si sarebbe accorto che il suo viso bruciava di calde lacrime.


continua...

beh,non credo ci sia molto da dire...son contorta come al solito...ù_ù (perchè scrivi,allora?ndKei9 (vuoi che ti dia fuoco? ndGil)
auguri di felice anno nuovo a tutti!^-^

Loove!


 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: