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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Tekken
Titolo Fanfic: DEEPER LOVE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: ubi88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/12/2003 21:35:07

julia è innamorata follemente di paul e questo sentimento è condiviso...buona lettura e commenti please!
 
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***DEEPER LOVE***
- Capitolo 1° -

_____________-________DEEPER LOVE___________-___________


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*CaPiToLo *UnO*

UBI: preannuncio che per il titolo mi sono ispirata ad una canzone di Athena Franklyne del 1992 “Deeper love” per l’appunto. E indovinate il genere? (House music!)

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Julia aveva sempre desiderato Paul fin da quando lo aveva visto per la prima volta mentre correva sulla sua moto così di sfuggita (ma come avrà fatto?!Mah… N.d. Ubi) poi quando seppe che c’era anche lui al torneo (le dissero che si chiamava Paul Phoenix e che aveva un’ Harley Davison marrone) lei volle conoscerlo…quando le stava vicina e la chiamava amichevolmente “bimba” lei impazziva ma al pensiero che non l’avrebbe mai potuto avere per l’età si sentiva morire dentro…
Nei suoi sogni più sfrenati in quei sogni che uscivano dalle viscere dei suoi sogni più proibiti scorrevano immagini in cui le loro lingue si univano in una dolce danza che nello stesso tempo era frenetica e vorticosa e le loro carezze lussuriose si diffondevano come velluto sui loro corpi. Le labbra di Paul si posavano delicatamente sul lobo del suo orecchio fino al dolce collo della ragazza mordicchiandolo gentilmente. Le sue mani le accarezzavano i caldi seni e Julia almeno in quei sogni tanto peccaminosi e proibiti si sentiva bene e si lasciava andare e nel sonno si girava nel letto, irrequieta stringendo il cuscino e sorridendo pensando di averlo accanto e di stringerlo, stringere il suo caldo corpo, sapere di sentirsi al sicuro fra le braccia di quell’uomo che la gente comune chiamava “strano” o addirittura “ribelle”. Lei non credeva ad ogni singola parola e credeva che la gente si sbagliasse…Paul non ha mai rubato ne tanto meno ucciso! Non è un ribelle! È Paul! “un angelo caduto in volo questo ora sei, in tutti i sogni miei” (tratta “Mi ritorni in mente” di Lucio Battisti)
Julia non poteva sopportare di stare lontana dall’uomo che amava… Paul…che bel nome, suonava davvero bene nelle sue orecchie, nella sua mente di 21 enne ambiziosa tal’era…
Julia si svegliò una notte alle tre. Aveva voglia di farsi uno spuntino si sentiva pesante e non riusciva a muoversi dal sonno. Quella notte non riusciva a prendere un sonno scorrevole per colpa dei suoi sogni che ormai erano una vera e propria ossessione. Si fecero le tre e un quarto…
Julia continuava a pensare al suo amato ma cercava di toglierselo dalla testa…
“dai Julia dimenticalo, sei troppo piccola per lui!” diceva una voce, ma l’altra che insistente parlava nella sua mente le diceva di non smettere di sperare…aveva il viso di Paul fisso davanti agli occhi. Strinse il cuscino…nonostante gli occhi abbastanza appiccicati e la stanchezza si mise a piangere abbracciata al suo Paul immaginario che chissà dove fosse…magari era con un’altra, magari con Nina o Anna…
Julia non voleva neanche pensarci…si mise a piangere con la testa sul cuscino e voleva che Paul la venisse a consolare a dirle che la amava sussurrato in un orecchio e l’avrebbe baciata teneramente sulle labbra…
Invece era tutta un’illusione che a Julia pareva squallida…voleva che non fosse stata un’illusione dei suoi pensieri, voleva che quella fantasia fosse sbucata fuori divenendo una felice realtà…
Julia continuò a piangere fino a che con gli occhi lucidi alle tre e mezza si addormentò…

Il giorno dopo…un giorno come gli altri. Il cielo azzurro con poche nuvole bianche a macchiarlo, gli alberi sui cigli delle strade, il marciapiede fatto di ciottoli e i lampioni spenti dal design “londinese”. Quel vialetto era davvero bello…sembrava che qualche eccentrico artista lo avesse dipinto su un’enorme tela. Si capiva che era calato come una grande tenda l’autunno…le foglie gialle e arancioni cadevano sulla strada creando una dolce danza con la grazia di un ballerino di musica classica.
Julia guardò imbambolata il paesaggio come se volesse catturarne ogni piccolo particolare, ogni piccola sfumatura, ogni minimo dettaglio, come se lo volesse incidere nella sua mente. Julia stava ferma come se dovesse aspettare qualcuno, nonostante l’aria fredda le accarezzava il viso dipingendolo di rosso.
Julia guardava un punto nel vuoto forse la fine del vialetto. Ad un tratto si sentì morire… vide Paul che le si stava avvicinando.
Julia sentì il cuore pulsare forte nelle viscere del suo petto, i suoi occhioni grigi, lucidi.
Paul le si avvicinò.
-Ciao Julia! Come stai?-
Paul era rosso in viso. Anche lui desiderava ardentemente quella ragazza. Lui però si sentiva di non meritarla. Lui non è ambizioso come lei e poi…non voleva rovinarla o farla soffrire per errore…
Paul voleva baciare le sue labbra leggermente screpolate. La guardò negli occhi…non si potevano definire occhi. In loro c’era chiusa la luce della luna e delle stelle racchiuse come in uno scrigno prezioso.
Paul volle accarezzare il suo viso ma si trattenne.
- Julia?-
La sua voce sembrava tremare, nella sua mente un turbine di cose da dire, di pensieri, di immagini, di fantasie erotiche…
L’avrebbe spogliata teneramente si sarebbe fatto spogliare con la sua stessa tenerezza e si sarebbe fatto mangiare da lei, dalla sua lingua, dalle sue mani, dalle sue labbra e pure dai suoi denti…
- cosa? Paul avevi bisogno?-
- che fai qui? Sapevo che eri qui so che ti piace particolarmente questo posto!-
Paul faceva il finto tonto…eppure sapeva bene quello che voleva fare…
-Sì adoro questo vialetto…-
Julia sorrise teneramente. Il suo sorriso pareva quello di una bambina, così angelico, delicato e puro da ogni peccato.
Paul le si avvicinò…le sembrava una cosa così strana fare le avance ad una ragazza eppure non era la prima volta…
Paul le si avvicinò e le strinse le mani con un’indescrivibile delicatezza quasi avesse paura di romperle.
- Julia…devo dirti una cosa…io…sì, vorrei amarti se non fosse per l’età, bimba mia.-
Julia si sentiva morire e in lacrime lo abbracciò.
-Paul, anch’io ti amo! Ti amo da morire!Ti amo da morire!-
I due nel silenzio dell’autunno si scambiarono un appassionato bacio, quasi volessero divorarsi per poi diventare dolce come quell’attimo che vorrebbero fosse stato infinito mentre come le loro lingue le foglie cadevano silenziose nella loro danza…
***fine***


 
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