BAD BOY - Capitolo 1° -
Me ne frego.
Cosa importa della vita?
Soprattutto la mia... Una vita da delinquente, come mi hanno definito in molti. Alcuni mi chiamano "demonio". Tsk! Credevo di aver toccato il fondo con la storia del criminale...
Io sono un demonio? Ah si? Allora perchè non fare come dicono loro?
Se mi chiamano così devo essere all'altezza di quel crudele nomignolo!
Come mia sorella...
E' stata lei ad inventare quel "calzato soprannome per uno come te...".
Ma la colpa che ho?
A saperlo...
Almeno riuscirei ad accettarlo.
Forse perchè mia madre è morta.
Morta per colpa della mia nascita.
Ma non ci posso fare niente.
Non ho certo chiesto io di nascere,
soprattutto sapendo quello che la vita aveva in serbo per me...
Sarebbe bello però, avere una vera famiglia.
Quando ero piccolo, mai che mio padre mi tenesse per mano,
mai che mia sorella mi desse una carezza.
Forse solo mia madre sarebbe stata in grado di darmi amore... Solo lei.
Solo lei non mi avrebbe rivolto parole crudeli,
solo lei non mi avrebbe ignorato.
Si, perchè mi ha partorito.
Se mi ha dato la vita, l'ha fatto, credo, esclusivamente per amore.
Amore per una creatura che nessuno conosceva.
Che nella sua futura vita, nessuno avrebbe mai amato.
Una vita dannata.
Da demonio, appunto.
Perchè uno finisce con il crederci.
Se me lo ripetono, allora deve essere vero.
Il mio cuore ha fermato la crescita dei sentimenti.
I miei sentimenti si sono bloccati a soli cinque anni.
Sono cresciuto, tuttavia.
Cresciuto nell'odio di mia sorella.
Nell'indifferenza di mio padre.
Nell'ombra.
Senza amore.
Senza amici.
Senza emozioni.
Senza attenzioni, sia positive che negative.
Semplicemente, crescevo perchè i giorni passano.
Ma tutte le attenzioni che voglio le ricevo da quelli come me.
I teppisti.
Ah già, ecco un altro nominativo. Teppista.
Penso di piacere ai maschi proprio per questo motivo.
"Ecco uno che non si spaventa di niente" penseranno.
Non li sopporto quando vengono li e mi chiedono "Facciamo qualcosa!"
cosa, poi, non so...
Allora io mi ingegno.
A volte li ho fatti perfino rubare.
Ma loro non si sono rifiutati.
"Signor Hayama, guardi!".
Ma una cosa in cui sono sempre stato bravo sono le risse.
Quelle mi diverto anche a farle.
E' un po' un modo per farmi rispettare.
Non ci vado poi giù così pesante.
Come quel bullo delle medie.
Mi si è fiondato addosso e io per difendermi gli ho tirato un pugno.
Cosa ne sapevo che gli si sarebbe rotto il setto nasale?
Tutti hanno paura di me.
Soprattutto quando picchio qualcuno.
Ultimamente ho preso a dare ordini agli altri di farlo al posto mio.
Ormai non mi sporco quasi mai le mani.
Tranne quando è necessario.
Sembra che ai maschi piaccia il mio soprannome.
"Demonio, signore? Forte, lei è proprio un duro!".
Un giorno però mi piacerebbe essere un angelo, almeno per un giorno.
Vorrei che quelli intorno mi trattassero con rispetto solo perchè sono simpatico e gentile. Chissà se poi, sotto questa mascherera cinica, lo sono sul serio...
Vorrei avere amici veri, non solo perchè mi temono, o meglio, temono i miei pugni...
Vorrei ricevere almeno una parola dolce, solo una...
Vorrei non aver mai rubato, picchiato nessuno.
Vorrei che non fosse successo niente...
Si, lo vorrei...
Ma non posso.
Non posso perchè io sono un "cattivo ragazzo".
E quelli come me non devono mai cambiare il loro modo di agire...
Io demonio, schiavo di questo nome. |
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