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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: SOTTO LE STELLE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: slanif galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/12/2003 22:37:10

sperimentazione nuova! leggete!
 
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...
- Capitolo 1° -

20.12.003

Nota: Io non ho ancora finito di leggere il quinto libro e sono solo arrivata a pagina 563, cioè quando Fiorenzo tiene la sua prima lezione a Harry & Company, quindi la mia storia è basata su quello e se ci dovessero essere errori non l'ho fatto intenzionalmente, scusate! ^^;;!
Nota2: Perchè ho voluto scrivere questa fanfiction? Perchè leggendo quelle poche righe mi è venuta questa idea in testa e ho deciso di metterla su carta! ^__^!

Sotto le Stelle

Slanif^^

**

Bandito.

L'ho dovuto bandire perchè ha accettato di lavorare al servizio di Albus Silente a Hogars.

L'ho dovuto bandire per obbligo anche se non avrei mai voluto.

L'ho dovuto picchiare per mandarlo via mentre vedevo i suoi occhi azzurri luccicare sotto le stelle che silenziosamente mi imploravano di ripensarci.

Di non essere un idiota.

Di non fare come gli altri.

Di capire.

Ma non l'ho fatto.

L’ho cacciato via in malo modo e dubito lo rivedrò.

E mi odio perchè lo amo.

Lo amo da impazzire e lui ama me ma non possiamo stare insieme.

Stelle, voi che rivelate tutto, ditemi: perchè non sono riuscito a tenermelo vicino?

Perchè non sono riuscito a difenderlo?

Perchè sono così vigliacco??

Perchè?

Perché non gli ho mai detto che lo amo nonostante io senta questo sentimento così forte e prepotente in me?

Perché io me ne stavo zitto quando lui me lo sussurrava ad un orecchio?

Perché ero così vigliacco da aver paura di mettere a nudo la mia anima?

Perché esitavo sempre a rivolgergli un gesto affettuoso?

Perché lo insultavo sempre per cercare di vincere il desiderio di baciare le sue meravigliose labbra sempre sorridenti?

Perché tutto questo?

E perché, stelle, non mi date una risposta?

Per punirmi?

Per farmi dannare?

Ma non sono già dannato per averlo mandato via a calci?

Non è questa la mia punizione?

Quanto dovrò pagare ancora??

Quanto è grande il mio peccato?

Tanto.

Lo so.

So di aver sbagliato tutto con lui.

Un rumore di zoccoli mi distoglie dai mie pensieri e riabbasso lo sguardo che avevo puntato sulle stelle mie amiche e volto lo sguardo verso la foresta.

C’è nebbia e non riesco a vedere bene oltre gli alberi ma so che un centauro si sta avvicinando.

Non riesco a vedere chi sia, ma so che tra poco me lo ritroverò davanti.

Mi muovo un po’ con le zampe e scalcio.

Chi sarà mai?

“Mi hai già dato un calcio… Mi vuoi picchiare ancora, forse?”.

La sua voce.

La SUA voce.

La riconoscerei tra mille.

Il cuore mi batte forte mentre lo vedo farsi largo nella nebbia e i suoi capelli d’oro luccicano sotto la luce della luna.

“Fiorenzo…” sussurro.

“Ciao, Cassandro” dice con voce pacata e sicura fermandosi davanti a me.

“Che ci fai qui? Sai che non puoi tornare nella Foresta Proibita” dico brusco.

Ma perché mi rivolgo a lui così?

Perché lo tratto sempre male?

Perché dico sempre il contrario di quello che penso quando mi rivolgo a lui?

“Lo so, ma avevo voglia di rivederti…” mi dice con tono ancora più basso e quindi più sensuale.

Il mio cuore e mette uno strano singulto e lo sento battere fortissimo tanto da rimbombarmi in tutto il corpo e i mie sensi vengono annebbiati.

Come quando ci baciamo.

“Ci siamo lasciati male…” prosegue “E volevo solo fare pace con te. Volevo trovare una via d’uscita a tutto questo. Voglio mettere la parola fine alla nostra storia. Voglio dirti addio col cuore leggero e sicuro quindi ti prego, concedimi un ultimo bacio e poi me ne vado, lo prometto… MA ti prego, baciami un’ultima volta…”.

Mi fissa e io mi perdo nei suoi occhi dolci e pieni di tristezza.

Perché?

“Perché dovremmo lasciarci?” chiedo in un soffio.

“Perché io sono bandito, lo hai deciso tu, no?” chiede con un sorriso amaro.

“Sì, ma questo cosa centra?” chiedo.

“Siamo realisti, Cassandro, tu non mi ami affatto e tutto il tempo in cui siamo stati insieme l’unico a mettersi in gioco sono stato io. Tu ti sei solo divertito quindi non vedo perché ora dovrebbe dispiacerti. L’unico che sta male sono io, quindi evita di fare la povera vittima, per favore…” dice sospirando e chiudendo gli occhi.

Fa qualche passo in avanti e mi da le spalle.

Perché dici questo?

Perché?

Vuoi farmi soffrire?

Vuoi dire che è questa la punizione delle stelle?

Si volta verso di me e sorridi amaramente: “Ti sto solo chiedendo un bacio… Ti prego…” dice.

Mi avvicino e mi metto davanti a lui.

Mi avvicino e sfioro le mie labbra con le sue.

Sento gli occhi pungere mentre sento le mie labbra bagnate dalle sue lacrime.

Si stacca da me e mi sorride tra le lacrime: “Addio…” dice.

Si allontana mentre il mio animo si stringe in una morsa.

Sento il petto bruciare insieme agli occhi.

Stelle, perchè deve finire così?

E’ la punizione del cielo?

Stelle, perché?

Mi riscuoto e lo afferro per un braccio.

Lui si volta mentre i suoi occhi sono ancora pieni di lacrime e allora gli dico quello che ho sempre sentito il bisogno di dirgli nonostante la mia codardia: “Ti amo…”.

Sorride ancora e mi dice: “Grazie…” poi si allontana e sparisce nella foresta.

Vedo la sua figura farsi sempre più piccola e quando la sua figura svanisce urlo.

Urlo con tutto il fiato che ho in gola e nel petto.

Urlo tutto il mio dolore.

Stelle, perché?

Perché una punizione così dolorosa?

Perché proprio sotto le stelle, come quella volta che mi ha detto per la prima volta di amarmi?

**FINE**

 
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