- Capitolo 1° -
In questo natale ...Mi piacerebbe desiderare tante cose, lasciando in un angolo la razionalità. So benissimo che non si realizzerà niente di ciò che sto per chiedere. Ma, voglio lasciarmi trasportare dalle note suggestive e gotiche del passato. Voglio far rivivere in me la felicità, l’utopia che provavo da bambina.
Ora vorrei essere vicino a te, dovunque tu sia. Guardare i tuoi occhi, in silenzio.. Senza dire niente baciare le tue labbra. Cosa che non ho fatto quel lontano venerdì. E subito dopo scomparire.... dissolvendomi nelle molecole dell’aria.
Per poi ricomparire davanti a tutte le persone a cui ho fatto del male. Salutandole con un dolce sorriso malinconico, offrendo le mie scuse.. ricordando così tutti i miei errori, uno dopo l’altro, senza supplicare pietà alla mente. La sofferenza sarà la mia liberazione.
Ora camminando per le strade anguste e colorate da luci di mille tinte ...guardo la gente che mi passa accanto. Sorrido ai bambini rimpiangendo la loro ingenuità. Ammiro la gente anziana, e la invidio per non esser arrivata fino a quel punto..
VOGLIO, VOGLIO, VOGLIO, VOGLIO! Troppi desideri di poca importanza...
Ma adesso che sto cadendo sempre più nella voragine dell’agonia, riesco a riconosce cosa abbia maggior valore.
Ferma in questo angolo buio di strada, distinguo a malapena le persone che mi circolano davanti. Le lacrime opacizzano sempre più la vista, fino a renderla totalmente appannata.
Mi chiedo se la mia morte può essere un regalo…ma non trovo risposte confortanti, solo la consapevolezza della pietà altrui mi fa provare ripugnanza. Sarà questo mio odio a tenermi in vita?...o la tristezza? Questi sentimenti mi fanno sentire viva.
Il dolore che scorre dentro di me, mi gratifica senza abbandonarmi. A differenza dell’effimero benessere che presto svanisce trasformandosi in sconforto.
Mi chiedo perché. ...Eppure nei miei ricordi io volevo cambiare tutto questo. Il tempo mi è scivolato dalle mani. E in questo nuovo natale, sento solo il peso del passato sopra le mie spalle.
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