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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: The lord of the rings (Il Signore degli Anelli)
Titolo Fanfic: LE ILUWEN
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: galadriel12 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/11/2003 15:11:10

questa fic parla di tre ragazze ke vengono catapultate nella tdm prima ke la compagnia fosse formata...
 
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PROLOGO: INCONTRI
- Capitolo 1° -

Le Ilüwen

PROLOGO: INCONTRI

Ryaku era una ragazza di circa ventidue anni. Aveva i capelli lunghi poco più giù delle spalle di un bel biondo e degli occhi "di ghiaccio": avevano il colore di un azzurro molto tenue. Frequentava l'università per giovani scrittori: sperava di poter diventare una scrittrice famosa come Tolkien, l'autore del suo libro preferito, cioé "Il signore degli Anelli" ed era un'esperta in arti marziali. Aveva due care amiche che la sostenevano nei momenti di bisogno e si chiamavano: Kyku una ragazza dai capelli neri come l'ebano e bravissima spadaccina e Anna, una ragazza dagli occhi e dai capelli lunghi fino alle spalle lisci e rossi come il fuoco che eccelleva nel karatè. Un giorno, durante le vacanze, decisero di fare un'escursione in montagna; Ryaku esagerata come sempre preparò uno zaino talmente gonfio che sembrava gli dovesse scoppiare da un momento all'altro, dentro c'erano: merendine, il suo cellulare Nokia, lettore cd con i dischi del Festivalbar, costumi nel caso avessero trovato delle sorgenti termali, sacchi a pelo, tende, padelle, pentole, mentre la roba da cucinare la portava Anna. Kyku invece portava degli accendini, i cellulari Nokia di Anna e il suo e la cassetta del pronto soccorso. Prepararono tutto la sera prima di dormire e poi si addormentarono felici; il giorno dopo si svegliarono all'alba, ma qualcosa non andò per il verso giusto...

Terra-di-Mezzo...

Frodo era arrivato da poco tempo a Gran Burrone, dopo l'avventura con i cavalieri neri ed era ancora in fase di guarigione nella sua stanza... Legolas ci stava giungendo per l'ordine di re Elrond di convocare i rappresentanti delle varie razze se pur di malavoglia; galoppava sbuffando sul suo cavallo Adar, quando ad un tratto qualcosa gli arrivò cadendo dal cielo sbalzandolo di sella. Quando riuscì a riaprire i bellissimi occhi azzurri, se ne ritrovò davanti un altro paio, ma di un colore molto chiaro; ne rimase incantato e non mosse un muscolo. Però una dolce voce sorpresa almeno quanto lui lo riportò alla realtà: _Legolas?_ _ Sì madama, in carne ed ossa _ le rispose. _ No! Non é possibile! Sono finita nella Terra-di-Mezzo!!!! _ esclamò sconsolata. Poi accorgendosi della posizione nella quale erano, si alzò di scatto e porgendo una mano per alzarsi a Legolas aggiunse: _ Scusami, non so come é potuto accadere... _ Legolas afferrò la mano e fu tirato su come se fosse fatto di piume dalla ragazza e ne rimase alquanto sorpreso. Non appena fu in piedi si accorse del vestito "scandaloso" della sua assalitrice: aveva una gonna militare che copriva giusto quello che doveva coprire con delle onde che le facevano assomigliare a delle pieghe, una maglietta militare come la gonna, dei calzini bianchi e delle scarpe da ginnastica della Nike. Immediatamente si coprì gli occhi con le mani e la sua faccia assunse un bel colore rosso acceso e si girò dalla parte opposta. _ Mi scusi, signorina, ma lei è tutta nuda!! _ _ Io tutta nuda? Hai per caso le traveggole?!!! _ esclamò sorpresa la ragazza. Poi però ripensando al modo di vestire che usavano nel medioevo, gli disse mettendoglisi davanti con le mani dietro la schiena e chinandosi leggermente in avanti: _ Ti riferisci ai vestiti che indosso? _ Quando Legolas annuì con la testa (tenendo sempre le mani sugli occhi) capì. _ Non ti scandalizzare per come sono vestita, da dove vengo io é normale andare vestiti così! _ gli disse prendendogli le mani e scostandogliele da davanti gli occhi. L'Elfo però si ostinava a tenere gli occhi chiusi, la ragazza allora perse le staffe e con un rapido movimento delle dita gli spalancò le palpebre e lo costrinse a guardarla negli occhi esclamando: _ Ti faccio così schifo che non mi puoi neanche guardare?! _ poi recuperando la calma aggiunse: _ Ti prego, smettila di fare così... _ _ Di fare così come? _ chiese stupito l'Elfo continuando a fissarla con gli occhi azzurri spalancati. Di chiamarmi signorina, madame e altri appellativi simili: io mi chiamo Ryaku! _ gli rispose stizzita la ragazza mollandogli le palpebre. _ Riku? _ domandò Legolas sfregandosi le palpebre indolenzite. _ No!!! Mi chiamo Ryaku! R-Y-A-K-U !!!!! _ gli ripeté la ragazza mettendosi le mani sui fianchi. _ Non credo ci sia bisogno che io mi presenti, perché a quanto pare sai già chi sono! _ _ Emh... Legolas posso chiederti una cosa? _ chiese la ragazza avvicinandoglisi un po' di più. _ Se é nelle mie possibilità sono felice di poterti accontentare Ryaku _ le rispose con un piccolo inchino. _ Posso toccare le tue orecchie? Eh? Eh? _ gli domandò con le mani giunte e con gli occhi sbrilluccicanti; Legolas non sapendo che cosa dire annuisce con un lieve cenno del capo. Ryaku si alzò in punta di piedi e toccò con aria sognante le orecchie dell'Elfo e mormorò: _ Beato te che sei un elfo! Hai una vita eterna e sei bellissimo!!!!! Ah! Che invidia! _ _ Ti assicuro che non c'è niente da invidiare. Essere soli per l'eternità. Una vera noia. _ disse Legolas sbuffando. Ad un tratto si sentì un rumore di passi, ma i due non se ne accorsero nemmeno, tanto erano intenti a parlare dei pro e dei contro dell’avere una vita eterna; da un cespuglio lì vicino sbucò la testa di un Ramingo incuriosito dall’insolito baccano. _ Legolas !!! Che stai facendo?! _ _ Aragorn!!! _ esclamarono all’unisono Ryaku e Legolas. Ci fu qualche minuto di silenzio imbarazzante, che fu però interrotto da Ryaku che domandò: _ Emh…. Aragorn… _ _ Sì, madame? _ _ Frodo è gia arrivato a Gran Burrone? _ _ Sì, e domani ci dovrebbe essere il consiglio convocato da Elrond… _ Legolas gli diede una gomitatina nello stomaco e gli mormorò all’orecchio con un lieve rossore in viso: _ Hai visto com’è vestita? _ _ Per Iluvàtar!! Ma lei … _ esclamò Aragorn vedendo l’abbigliamento della ragazza. _ Ma allora è una fissa! Da dove vengo io è normale andare vestiti così! _esclamò Ryaku._ Vorrei conoscere la tua fidanzata Arwen… _ _ Va… va bene… ma tu come fai a sapere queste cose? E’ stato per caso Le… _ disse Aragorn guardando Legolas di traverso. _ No, non accusare questo povero Elfo… _ disse Ryaku accarezzando dolcemente la testa del “povero” e allibito Elfo. _ Non me l’ ha detto nessuno. Ho semplicemente letto il libro! _ _ Hai letto il libro?! Quale libro? _ esclamarono insieme l’Elfo (con la testa ancora in grembo alla ragazza) e il Ramingo. _ Nulla, nulla, è inutile. Perderei tempo e poi non capireste nulla! _ guardando per un attimo l’orologio disse: _ Legolas! Saranno in pensiero per te! Sei già in ritardo di mezz’ora!!! _ _ Per tutti i Valar!!! Il sole sta tramontando!!! Devo andare!!! _ esclamò Legolas saltando in groppa ad Adar. _ E io vengo con te! _ aggiunse Ryaku saltando anche lei in groppa al cavallo con agilità. _ Sì, ma stai attenta con quella gonna! _ le disse l’Elfo guardando avanti a sé e diventando rosso. Tutto d’un tratto sentì delle braccia calde circondargli la vita, una testa apporgiarglisi sulla schiena e un corpo che gli si avvicinò di più. _ Dai, non fare così! _ [ Hi,hi! Credo proprio che Legolas abbia trovato una ragazza che fa al caso suo… ] pensò sghignazzando Aragorn mentre se ne andava. _ Senti Legolas… puoi farmi un favore? _ chiese Ryaku sempre tenendosi abbracciata all’Elfo. _ Di cosa si tratta? _ _ E’ a proposito del consiglio che ci sarà. Ci saranno molti nani e uno di questi, Gimli, quando tu dirai: “ L’Anello va distrutto!” si alzerà in piedi e dirà: “E scommetto che lo vorrai portare tu! Sarò morto prima di vedere un simile oggetto nelle mani di un elfo!” Poi elfi e nani si alzeranno e comincerete a litigare. Vorrei che ciò non accadesse _ _ E come dovrei fare per evitarlo? _ domandò Legolas guardando avanti. _ Siediti accanto a me e al resto penserò io… _ rispose Ryaku. Poi aggiunse guardandosi intorno: _ Ma siamo arrivati? _ _ Quasi… _ Passò qualche minuto di silenzio, che fu interrotto dall’Elfo che annunciò: _ Ecco ora siamo arrivati… _ Davanti agli occhi meravigliati di Ryaku si stendeva un paesaggio meraviglioso,talmente meraviglioso che se provassi a descriverlo, sciuperei la sua bellezza, e io non voglio questo, se avete visto “La compagnia dell’Anello” sapete com’è fatto.In ogni caso, ritornando alla storia… Arrivarono nel giardino della villa di Elrond, fermarono il cavallo Adar, Legolas scese e afferrando per la vita Ryaku la depose delicatamente a terra. _ Kami-sama! Ma è stupendo qua! _ esclamò guardandosi attorno Ryaku. _ Ci troviamo a Gran Burrone… dove vive re Elrond… _ spiegò Legolas. _ E’ esattamente come nel film… _ mormorò distrattamente la ragazza. _ Cosa? Che cos’è un film? _ domandò l’Elfo sorpreso guardandola negli occhi. _ Nulla, nulla… andiamo da Elrond… _ gli rispose Ryaku, prese a braccetto Legolas e si avviarono per i corridoi sfarzosi alla ricerca di re Elrond; al loro passaggio gli elfi si giravano a guardarli mettendo in ulteriore imbarazzo il povero Legolas che cercava di farsi piccolo, piccolo, ma inutilmente. Dopo innumerevoli ricerche riuscirono ad arrivare alla sala dove stava Elrond… _ Legolas! Era ora! Io e Mithrandir ti stavamo giusto aspet… Ma… ma chi è questa fanciulla? _ domandò indicando Ryaku . _ Sono Ryaku, al vostro servizio nobile Elrond-sama… _ rispose inchinandosi Ryaku. _ Sama? Cosa vuol dire? E’ per caso una lingua a me sconosciuta? _ _ Vuol dire venerabile, divino, la lingua è il giapponese. E’ praticamente impossibile che lei la conosca… _ gli rispose la ragazza rimanendo inchinata. _ E perché se mi è concesso saperlo, bella fanciulla? _ domandò sorpreso l’elfo. _ Perché non è una lingua della Terra-di-Mezzo… _ _ Vuoi dire che è una nuova lingua di Valinor? _ _ No, no assolutamente appartiene al mio mondo… _ _ Al tuo mondo? Vuoi dire che non appartieni a questa dimensione? _ _ Non lo so… oggi dovevo andare a fare un’escursione in montagna con le mie amiche e invece sono finita addosso a Legolas e catapultata nella Terra-di-Mezzo… Non ci capisco più niente! Se almeno ci fossero Anna e Kyku!!! _ urlò Ryaku tenendosi la testa come se dovesse scoppiare da un momento all’altro. _ E infatti, siamo qui! _ dissero Kyku e Anna aprendo la porta accompagnate da Aragorn e Boromir. _ Oh Anna, Kyku! Che piacere vedervi! _ disse Ryaku correndo incontro alle due amiche e abbracciandole. _ Modera la tua forza, Hercules, o rischi di ammazzarci in un colpo solo! _ esclamò con voce strozzata Anna. _ Come siete arrivate qua? _ domandò Ryaku lasciandole libere. _ Allora… io sono caduta dal cielo addosso a Boromir che mi ha guardato con una faccia! Vedessi che buffo! Un uomo grande e grosso come lui spaventato da una ragazza di 22 anni!!! _ esclamò dando sonore pacche sulla schiena a Ryaku e ridendo a crepapelle. _ Io, sono caduta dal cielo, ma non sono atterrata addosso a nessuno: Aragorn mi ha preso in braccio appena in tempo… _ disse Kyku. Ryaku avvicinò tutte e due a sé a cerchio, si chinò e, con le braccia sulle spalle delle amiche, sussurrò alle due: _ Raga, a quanto pare siamo finite nella Terra-di-Mezzo prima che fosse formata la compagnia… che ne dite ci uniamo al gruppo? Chissà potremo anche approfittarne per combinare qualcosa… _ Quando vide che annuirono, si girò e lanciò un sorrisetto malizioso a Legolas che le stava ascoltando. _ Sire Elrond, noi vorremmo unirci alla compagnia che aiuterà Frodo nel suo viaggio verso Mordor… _ dissero tutte e tre. _ E come potreste essere d’aiuto voi contro orchetti e mostri vari, senza causare altri guai? _ chiese divertito Elrond. _ Vuole una dimostrazione pratica? _ chiese Ryaku. _ Certo… _ _ Benissimo, combatteremo fuori di qui… Possiamo scegliere gli avversari? _ ad un accenno del capo del re elfico, Ryaku disse: _ Io scelgo Legolas… _ _ Ma… _ cercò di controbattere il diretto interessato. _ Usa al massimo la tua abilità di arciere e non farti scrupoli solo perché sono una donna… io cercherò di non andarci pesante… _ disse con un sorriso di sfida la ragazza. *Non sai cosa ti aspetta…* _ Io scelgo Boromir… _ disse Anna. Vedendo che lui stava per controbattere, gli si avvicinò fulminea e gli tappò la bocca con una mano sussurrandogli: _ Non ti preoccupare non ti farò male… cucciolotto… _ _ E io mi batterò contro Aragorn… mi serve una spada… usala anche tu Aragorn e non risparmiarti… _ disse Kyku. Dopo qualche minuto erano tutti nel giardino. Anna e Ryaku si erano messe le loro tute che usavano per karatè ed erano in posizione, Kiku aveva una spada elica fornitale da Elrond con l’impugnatura d’oro e incastonata da diamanti, Aragorn e Boromir avevano le loro spade e Legolas aveva il suo magnifico arco con le frecce ed erano sistemati l’uno davanti all’altro con la distanza giusta per non fare scontrare le varie coppie tra loro; Elrond e Gandalf (questo era il nome non elfico di Mithrandir) facevano da spettatori. Ad un cenno di Elrond i combattimenti ebbero inizio i combattimenti: la prima coppia era Boromir e Anna. Boromir stoccava fendenti contro Anna, la quale essendo più veloce dell’uomo, li evitava con agili salti; ad un certo punto, dopo l’ennesimo fendente andato a vuoto, Anna si appoggiò alla lama della spada e con una piroetta all’indietro la strappò dalle mani dell’uomo, lo afferrò per un braccio e facendolo volare per aria, lo atterrò al suolo e lo immobilizzò. _ Ha vinto Anna _ disse Elrond. _ Come hai fatto? _ domandò stupito Boromir rialzandosi da terra. _ E’ una mossa di karatè _ spiegò Anna. Ad uno sguardo interrogatorio dell’uomo rispose: _ Lo insegnano nel mio mondo… Ryaku è più brava di me, non credo le ci voglia molto per mettere K.O. Legolas… _ _ Abbia inizio il secondo combattimento! _ disse Elrond imperioso. Legolas tese il suo arco e incominciò a scagliare frecce contro Ryaku che esclamò: _ A quanto pare non scherzi! _ Una freccia la stava per colpire al petto, ma la afferrò con un rapido gesto, Legolas continuava a scagliarle e Ryaku era già arrivata a 16 frecce; ad un tratto la ragazza, che si stava annoiando a raccoglierle, si avvicinò all’Elfo senza che lui avesse il tempo per colpirla, lo afferrò per entrambe le braccia e facendo due salti in aria, lo atterrò e si sedette sul suo torace domandando: _ Ti sei impegnato veramente al massimo? _ _ Sì, ma a quanto pare mi hai battuto lo stesso… sei forte, complimenti! Ma ora dovrei alzarmi… _ le rispose con un sorriso radioso l’Elfo. _ Ora ci sarà l’ultimo combattimento. Si facciano avanti Aragorn e Kyku! Cominciate! _ disse Elrond. Aragorn cominciò a dare potenti colpi di spada a Kyku che però li parava con abilità, ne dava a sua volta, ma anche lui li parava abilmente e il combattimento continuava alla pari, o almeno sembrava così; infatti Aragorn cominciava a stancarsi, mentre la sua avversaria sembrava come se avesse appena cominciato a combattere: non si stancava mai. Ad un certo punto Kyku lo disarmò e puntandogli la spada al petto disse: _ Ho vinto… _ _ Sei veramente molto brava, complimenti Kyku! _ le disse Aragorn. Le tre ragazze si raggrupparono intorno a Elrond e gli dissero: _ Allora, adesso potremo far parte della compagnia? _ _ Sì, ora che ho visto quanto siete forti potrete entrare benissimo nella compagnia… tu sei d’accordo con me Mithrandir? _ domandò Elrond rivolto a Gandalf. _ Certo, torneranno utili delle ragazze così forti, soprattutto Ryaku, mi sembra di aver capito che è lei la più forte delle tre… _ rispose lo stregone. Ad un tratto si sente un forte brontolio e tutti si girano a guardare Ryaku meravigliati. _ Signori, io avrei un certo languorino, non è che per caso ci sarebbe qualcosa da mangiare? _ chiese massaggiandosi la pancia la diretta interessata. Ci fu uno scoppio di risa tra tutti i presenti e la ragazza chiese stupita guardandoli in faccia: _ Che c’è da ridere? _ _ Se non fosse per la tua altezza credo ti avrei scambiato per un hobbit! _ disse Legolas asciugandosi una lacrima sempre ridendo. _ Ehi! Guarda che stamattina non ho fatto neanche colazione! _ esclamò indignata la ragazza rivolta a Legolas. _ Credo ti troverai molto bene con gli hobbit e, magari, potresti anche insegnare loro la tua tecnica di combattimento… _ disse Gandalf. _ Leggy? Mi potresti portare alle cucine? Ti pregooooooooooo! _ disse con le mani giunte e con gli occhi dolci Ryaku avvicinandosi a Legolas. _ Leggy? E’un nuovo soprannome? _ disse Aragorn dando delle gomitatine nello stomaco di un paralizzato Legolas. _ Va… va bene… _ _ Wuaooooo!! Ti ringrazio tantissimoooo!!!!!! Andiamo! _ disse afferrando Legolas e correndo, ad una velocità tale da alzare un grande polverone al suo passaggio, verso il palazzo. All’entrata si fermò e chiese: _ Mi fai strada? _ Come risposta Legolas le prese la mano e cominciò ad avviarsi per i corridoi; quando davanti a loro si presentò una grande porta di legno scuro la aprirono e Legolas disse: _ Ecco le cucine Ryaku _ La sala era enorme (come d’altronde tutte le sale del palazzo), il pavimento era di marmo bianco e c’erano dei tavoli dove i cuochi elfici preparavano le pietanze fatti con legno di quercia e su questi ultimi dei cesti lavorati a mano ricolmi di frutta varia. Ryaku si avvicinò a uno dei tavoli, prese un frutto da uno dei cesti e lo osservò incuriosita: era di colore verde scuro, aveva una forma a pera e, anche se le sembrava acerbo, alzò le spalle e gli dette un morso. La polpa aveva un sapore dolciastro e piacevole, anche se sconosciuto, con un leggero sapore di menta; masticò con cautela, poi abbandonò ogni esitazione e ingollò il resto del frutto. Quando ebbe finito domandò all’Elfo: _ Come si chiama questo frutto? _ _ Si chiama Caba. Come ti sembra? _ domandò a sua volta l’Elfo. _ Buono… assomiglia di forma alle pere del mio mondo… _ poi ricordandosi una cosa, battè il pugno sul palmo della mano e disse: _ Chiamo un attimo Anna, almeno te ne fa provare una… sai, sono molto buone! Però, aspetta un attimo, mi mostreresti le camere che ci sono state assegnate, o dormo nella tua? _ * Bè, a dire la verità non mi dispiacerebbe affatto dormire con te!* pensò la ragazza. _ Elrond mi aveva accennato che si trovano nel secondo corridoio a destra. La tua è accanto alla mia. _le rispose l’Elfo. *Perciò se io vorrei venirti a fare una visitatina durante la notte… * pensò maliziosa Ryaku. Poi disse: _ Avviamoci. Non vedo l’ora di mangiare qualche merendina! Questa frutta elica è deliziosa, però non riempie nulla! _ Imboccarono il secondo corridoio a destra e arrivarono alla camera assegnata a Ryaku; era ampia, le pareti erano decorate con disegni di fiori e alcuni riguardanti la natura in generale ed erano di colore verde chiaro, le finestre erano senza vetri e attraverso esse si vedevano le cascate e gli elfi che camminavano nei giardini ed, ogni tanto, entrava una brezza fresca che accarezzava dolcemente il volto della ragazza, c’era un letto singolo con un cuscino e delle lenzuola verdi e, infine, delle sedie con un tavolino intarsiati. Ryaku si avvicinò allo zaino che era stato posato su una sedia e ne tirò fuori dei Kinder Pinguì al latte che attirarono subito l’attenzione di Legolas, il quale si accucciò vicino alla ragazza e la guardò con curiosità mentre tirava fuori il suo cellulare. La ragazza lo accese e si senti un biiip che spaventò l’Elfo facendogli fare un salto indietro, ma lei lo rassicurò dicendogli: _ Non ti preoccupare, stupidotto, è il mio cellulare non è nessun mostro che ti vuole divorare. E’ l’oggetto che mi aiuterà a comunicare con Kyku che adesso sarà sicuramente col suo amoruccio Aragorn… _ Poi compose il numero e dopo aver confermato se lo mise all’orecchio; passarono alcuni secondi e l’amica rispose con aria seccata, come se fosse stata interrotta proprio sul più bello: _ Ciao Ryaku qualche problema? _ _ No. Volevo chiederti una cosa: hai portato delle pere? _ _ Sì. Sono per Legolas, vero? Perché non gli fai assaggiare anche del tonno in scatola o, che ne so, un panino col prosciutto?_ _ Nani? Ma sei scema? _ gridò Ryaku. _ Nani? Dove? Dove? _ esclamò guardandosi attorno Legolas. _ No, Leggy, non ci sono nani nelle vicinanze. In giapponese nani significa che cosa! _ spiegò la ragazza voltando la testa, poi rivolgendosi di nuovo all’amica continuò: _ Non è che la vicinanza di Aragorn ti ha fuso il cervello?! Gli Elfi odiano la carne! _ _ Non è vero! _ protestò Legolas. _ Allora vi piace anche a voi! _ disse volgendo di nuovo la testa. Poi si rigirò e disse all’amica: _ Okai. Allora io prendo le cose che mi hai detto. Come vanno le cose con Aragorn? Sei riuscita a scoprire se è ancora insieme ad Arwen? _ _ No, non ancora: mi hai interrotto proprio quando me lo stava dicendo. E con Legolas come va? _ _ Oh, scusa. Va una meraviglia, le nostre stanze sono una accanto all’altra e abbiamo avuto fortuna: io sono vicina a Leggy, tu ad Ara e Anna a Boro. Non è meraviglioso? _ domandò eccitata Ryaku. _ Sì! Sarà meglio terminare la comunicazione, altrimenti ci fanno pagare una bolletta (naturalmente se torniamo a casa)! Ciao!_ _ Ni-hao! _ disse infine Ryaku, finendo la comunicazione. Controllò se c’erano SMS, ce n’era uno; lo lesse: BOROMIR E’ FANTASTICO!!!!!! E CON LEGGY COME VA? by Anna-chan. Rispose così: _ A GONFIE VELE. POTREI DIRE LA STESSA COSA DEL MIO LEGGY!!!!!!! by Ryaku-chan. Lo inviò e spense il cellulare riponendolo nello zaino. Scartò un Kinder Pinguì e lo porse a Legolas che però non sembrava lo volesse assaggiare; dopo averlo convinto lo prese, finalmente, e lo assaggiò. Si illuminò in volto e disse: _ Squisito! _ Ryaku si alzò e si diresse alla stanza di Kyku; prese dal suo zaino due panini col prosciutto e due pere mature e si riavviò verso la sua stanza, diede un panino e le pere a Legolas e cominciò a mangiare il suo. Quando ebbe finito Legolas si alzò e le disse: _ Credo di averti già disturbato troppo. E’ meglio se vado… _ _ Ciao Leggy. Ricordati di domani… _ gli ricordò la ragazza mentre prendeva il lettore Cd con alcuni dischetti. Alla sera fu organizzato un banchetto; delle fanciulle eliche portarono abiti elfici alle tre ragazze: verde per Kyku, blu per Anna e verde acqua per Ryaku.Naturalmente le tre ragazze apportarono dei cambiamenti: consideravano quegli abiti lunghi troppo da vecchietta. Kyku tenne la sua gonna verde a pieghe e tenne solo il sopra della veste che aveva da un lato del petto una specie di pezzo d’armatura, Anna ricavò dalla lunga veste una minigonna e un top e Ryaku aggiunse due spacchi ai lati e alcune fasce in vita, una sul petto, si infilò un braccialetto blu e mise del trucco verde sulle palpebre. Ci misero all’incirca dieci minuti. Poi corsero verso la salone del banchetto, lo trovarono pieno di gente per la maggior parte Elfi, salvo qualche altro invitato di diversa stirpe; appena entrarono si sentirono subito in imbarazzo: tutti gli sguardi dei presenti si erano rivolti verso di loro, per fortuna si videro a distanza e si diressero tutte e tre insieme alla grande tavola alla quale sedevano tutti gli invitati c’erano tre posti liberi (riservati a loro) di fronte ai quali erano seduti Frodo, Bilbo e Sam. A capotavola c’era Elrond e ai suoi lati c’erano Arwen (o Stella del Vespro) Glorfindel e Gandalf. Gandalf era più basso degli altri due Elfi, ma la chioma bianca, la folta barba d’argento e le spalle possenti facevano pensare a qualche saggio re delle leggende. Nel viso segnato dagli anni, gli occhi incastonati sotto le folte sopracciglia nevose parevano carboni pronti ad accendersi. Glorfindel era alto e dritto; i capelli d’oro luccicavano, ed il viso era bello, giovane e impavido e pieno di gioia; gli occhi appassionati brillavano e la voce era soave come musica; in fronte aveva saggezza e in mano vigore. Il volto di Elrond non aveva età, non era né vecchio né giovane, eppure recava vivo il ricordo di molte cose tristi e molte felici. I capelli erano scuri come le ombre del crepuscolo, ed in testa portava un cerchietto d’argento: nei grigi occhi limpidi scintillavano miriadi di stelle. Venerabile come un re coronato da molti inverni, eppure vigoroso come un guerriero nella pienezza delle sue forze: egli era il Signore di Gran Burrone, potente tanto tra gli Elfi che tra gli Uomini. Arwen giovane era, ma non tanto. La chioma corvina non era sfiorata dalla brina, le braccia bianche ed ilo viso limpido erano lisci e vellutati, e miriadi di stelle risplendevano negli occhi grigi come crepuscolo luminoso; ma il portamento era regale e lo sguardo rivelava riflessione e saggezza, apprese attraverso anni di esperienza. Sul suo capo era posata una cuffietta di pizzo argenteo ricamata di pietre preziose e scintillanti; ma la veste di un grigio pallido non aveva altro ornamento che una cinta di foglie intrecciate d’argento. Arwen figlia di Elrond, che si diceva reincarnasse le sembianze di Lùthien, e che fu chiamata Undòmiel, poiché era la Stella del Vespro del suo popolo. Le tre ragazze non avevano mai visto o immaginato tanta bellezza in un essere vivente; sorprese e confuse si sedettero ai posti loro assegnati, si sentirono piccole, piccole e insignificanti e fuori posto, ma non fu che un’impressione passeggera. Il banchetto era allegro e il cibo era vario ed abbondante come non avevano mai visto. Kyku fu la prima che si guardò intorno in cerca di Aragorn: non era seduto a nessuno dei tavoli. Dopo qualche minuto sentì una mano poggiarglisi sulla spalla, si girò e vide Aragorn sorridente, rispose con un sorriso; l’uomo si sedette in un posto accanto a lei e domandò: _ A quanto pare non vi piacciono per nulla i vestiti elfici! Comunque te ne sei fatto uno carino… _ _ Grazie _ rispose timidamente la ragazza. _ Tu invece ti sei vestito proprio come un futuro re… _ Furono interrotti bruscamente da due voci di ragazze accanto a Kyku: _ Ara, hai visto per caso Leggy e Boro?_ _ S-sì… stavano arrivando… _ fu la risposta. _ Accidenti a voi! _ disse drighignando i denti e avvolta da un’aura di fuoco spaventosa Kyku. Poi girandosi e tirando due cazzotti in testa alle amiche esclamò infuriata: _ Volete stare zitte?!!! _ Intanto Legolas e Boromir, che erano entrati nel salone e stavano per prendere posto rispettivamente accanto a Ryaku e Anna, osservarono spaventati quello che stava facendo Kyku avvolta da un’aura maligna rossa: tirava dei cazzotti in testa alle due amiche. Quando si calmò, si avvicinarono cautamente e si sedettero vicino alle due chiedendo: _ Cosa è successo a Kyku? Qualche demone maligno? _ _ No. Attacco isterico direi. Sigh, sigh! _ risposero distrattamente Ryaku e Anna massaggiandosi i bernoccoli che gli erano spuntati sulla testa. Poi, riconoscendo le voci, si girarono verso gli interlocutori e saltarono ai loro colli felici e chiesero: _ Dove eravate finiti? _ _ Ci stavamo vestendo! _ risposero sorpresi. _ Boromir, Legolas, domani sedetevi accanto a noi, okai? _ *Almeno eviteremo stupide discussioni! * _ Ma ora mangiate! _ Mentre Boromir, Anna, Kyku e Aragorn mangiavano, Ryaku si avvicinò di più a Legolas e gli domandò sommessamente: _ Per caso Aragorn e Arwen sono ancora insieme? _ _ No, a quanto ne so io si sono lasciati con grande sollievo di Elrond. Se vedi, infatti, è più allegro e loquace… _ rispose indicando con la testa Elrond che chiacchierava con Gandalf. Ryaku, dopo aver sentito la risposta, si girò con la testa e guardò avanti a sé, in direzione di Frodo che parlava allegramente con un vecchio nano importante e riccamente vestito, la lunghissima barba biforcuta era bianca quasi quanto la candida veste; portava una cintura d’argento, ed al collo una catena d’argento e diamanti. Sorrise e continuò a mangiare. Il banchetto giunse alla fine. Elrond ed Arwen si alzarono ed attraversarono il salone, seguiti nel debito ordine dai loro ospiti; le porte furono spalancate, ed essi passarono altre porte, giungendo infine in un’altra grande sala. Lì non vi erano tavoli, ed un grande fuoco bruciava in mezzo alle colonne scolpite che fiancheggiavano la stanza. Ryaku si accorse che era affiancata da Frodo e Gandalf che disse: _ Questo è il Salone del Fuoco, qui sentirai canti e racconti…, se riesci a rimanere sveglio. Ma, eccetto che nei giorni festivi, è un luogo silenzioso e tranquillo, dove si viene a cercare un po’ di pace, e di concentrazione. Il fuoco è sempre acceso, durante tutto l’anno, e non vi è altra luce _

Elrond fece il suo ingresso nel salone, dirigendosi verso la poltrona preparata apposta per lui, e i menestrelli elfici si misero a suonare dolcemente. Pian, piano la sala si riempì, e lo hobbit guardava affascinato tanti bei volti riuniti assieme, mentre le fiamme proiettavano la loro luce dorata che scintillava tra i capelli. Sentì una mano delicata che gli si posò sulla spalla, si voltò e vide una ragazza più o meno della sua età (però più alta), dai capelli biondi e lisci come quelli degli elfi e dagli occhi di un azzurro pallido che lo guardava sorridendo e con voce dolce disse: _ Che ne dici parliamo un po’ assieme Frodo? _ _ Va bene… _ rispose senza spostare gli occhi da quelli della ragazza. Si sedettero per terra uno vicino all’altra e cominciarono a parlare l’una della propria vita e del proprio mondo, mentre l’altro delle avventure che aveva affrontato fino lì. Frodo ascoltò interessato, incuriosito e sorpreso ciò che la ragazza gli raccontava, mentre lei precisava alcuni pezzi dove lui non ricordava bene; quando arrivarono all’argomento del cibo Ryaku disse sorridendo: _ Durante il viaggio ti farò provare qualcosa del nostro mondo e viceversa. D’accordo? _ poi rabbuiandosi in volto e abbassando la voce aggiunse: _ A proposito, durante il viaggio sta’ attento a Boromir da quando vedrà l’Anello domani proverà il desiderio di possederlo; e dopo che tu sarai fuggito, lui verrà ucciso e Merry e Pipino rapiti dagli Uruk-hai. Anna impedirà sicuramente che venga fatto fuori, ma i due hobbit devono essere rapiti. Non ti preoccupare: li salverà Barbalbero… _ _ Come fai a sapere tutte queste cose? _ domandò sorpreso e spaventato. _ Non ti preoccupare di questo piccoletto _ rispose scompigliandogli affettuosamente i capelli. Poi accorgendosi che Sam li osservava preoccupato aggiunse: _ Non volevi vedere Bilbo? Guarda, è quell’uomo incappucciato con del pane e dell’acqua vicino al muro. Sta dormendo… _ _ Grazie. Ci vediamo domani al Gran consiglio. Ciao Ryaku! _ _ Ciao Frodo _ salutò la ragazza alzandosi e dirigendosi verso Legolas che rifletteva a gambe incrociate su un cuscino appoggiato con la schiena contro il muro. Gli si fermò accanto e gli schioccò un sonoro bacio sulla guancia dicendo: _ Buonanotte Leggy… _ Tutti i presenti interruppero i loro discorsi e si voltarono a guardarla sorpresi, Legolas compreso. La ragazza non ci fece caso e si avvicinò ad Anna che parlava allegramente con Boromir e le disse: _ Anna-chan, andiamo a dormire altrimenti domani ci alziamo alle11.00, invece delle 9.00! _ _ Vengo! Buonanotte Boro! _ disse la ragazza facendo come l’amica alcuni secondi prima aveva fatto con Legolas, lasciando l’uomo allibito. Si fermarono alla penultima tappa: Kyku; la chiamarono e si tennero a distanza: non volevano altri due cazzotti in testa. Fece come le due amiche e, mentre le tre uscivano, gli occhi sorpresi di Legolas, Boromir e Aragorn non le abbandonarono un secondo. Dopo un’oretta circa il salone si svuotò completamente e andarono tutti a dormire per svegliarsi presto il giorno del consiglio…

Continua…

Mi scuso se assomiglia un po’ alla fan fic col nome di LA LIBERTA’ , ma anch’io avevo l’idea di inserire tre ragazze prima che venisse formata la Compagnia! Bè, ora vi lascio, così mi metto subito al lavoro per scrivere il 1° capitolo, e lo spedirò prima possibile, ma fino a quel momento resterete col fiato sospeso (naturalmente se questa fic vi interessa^^;;;;) hi, hi, hi… ^_________^!!!

Sayoo by Galadriel ‘92

 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
astra64 - Voto: 19/09/17 13:23
Complimenti e divertente e anche piena di vita 😀continua così
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