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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: IN MEZZO AL CAOS ,IN FONDO AL CUORE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/11/2003 14:23:21 (ultimo inserimento: 04/10/04)

una nuova ragazza allo shohoku..un occupazione scolastica, die squadre di basket e un segreto che se svelato può portare alla rottura di un equilibrio
 
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UN BELLISSIMO TIFONE
- Capitolo 1° -

Ed ecco con la mia nuova ff su..indovinate un po'?...Slam Dunk. Questa idea mi è venuta dalle varie occupazioni e autogestioni che ho fatto, e da una storia di base che avevo in mente da qualche tempo. pero solo di nn suscitare la rabbia di qualcuno o il disprezzo. A me piace molto, anche perchè l'idea mi è venuta anche leggendo Georgie. Insomma...è tutto un mix. Ci tengo a precisare che i personaggi che già conoscete nn sono i miei ma quelli di Papà inoue, e vi chiedo perdono da adesso per tutti gli errori di battitura ch vi troverete, e ce ne saranno molti, anche perchè, come forse qualcuno sa nn mi piace rileggere le mie cose appena scritte... diciamo che io scrivo in Working progress...perciò..
Ora però iniziamo.
Buona lettura.
erikuzza.

IN MEZZO AL CAOS...iN FONDO AL CUORE

1. Un bellissimo tifone

Era una giornata piovosa quella che si stava vivendo a Kanakawa. Quella prefettura che per i turisti rappresentava una meta balneare ideale, solare per natura, appariva adesso morta, grigia, muta.
i palazzi grigi, imponenti sembravano diventare un tutt'uno con il cielo, dello stesso colore.
Allo Shohoku, nel frattempo, una grande affluenza di studenti si precipitava nell'atrio e nelle classi. Di solito i seniior si fermavano in cortile a chiacchierare un po', ma il cortile era deserto, unito a mò di enorme lago, a causa delle pozzanghere.
Un ragazzo in bicicletta era appena arrivato a scuola, tutto bagnato, in compagnia di una ragazza inzuppata come lui.
Kaede Rukawa mise la catena alla sua bici ed entrò nel liceo, senza aspettare la ragazza che invece lo rincorse.
la classe era già piena. Hanamichi e Mito erano già li, parlando delle ultime cretinate di tutti i giorni.
Rukawa si mise al suo posto con gli auricolari ancora nelle orecchie, senza degnare nessuno di uno sguardo o di un saluto. Era un comportamento naturale per chi lo vedeva da fuori, ma per lui quella era una giornata strana, molto strana.
Sua sorella Keiko era andata via di casa, proprio come aveva fatto lui l'anno prima, ed era venuta a vivere con lui, perchè, almeno a sua detta, nn aveva nessun altro posto dove andare. Conosceva sua sorella, e nn riusciva a capire il motivo di quell arrivo improvviso, sebbene comprendesse Keiko; dopotutto anche lui aveva vissuto con i suoi genitori. Anche in questo caso sembrava che i signori Rukawa nn fossero dispiaciuti dell'abbandono dell'altra figlia, visto che avevano già sistemato tutto con la scuola. Ma la sua preoccupazione maggiore era proprio Keiko. Avrebbe combinato di sicuro qualcosa, se lo sentiva.
La lezione iniziò di lì a poco, e il professore di matematica, un ometto basso e insignificante agli occhi di Rukawa, entrò, seguito a ruota dalla nuova alunna. E i guai cominciarono proprio da quel momento.
-ehi, ma guarda che bella bambolina - disse Hanamichi a bassa voce, senza che l'osservazione potesse sfuggire alle orecchie di un fratello geloso e possessivo.
-coraggio presentati- disse il professore.
La ragazza respirò a pieni polmoni e poi si lanciò nella sua presentazione -ciao a tutti..io mi chiamo Keiko Rukawa..nn fate quelle facce...si sono la sorella di Kaede...sua sorella minore...anche se nn abbiamo un carattere molto compatibile...mi sono trasferita a casa di mio fratello da pochi giorni...spero cmq di diventare amica di tutti ^^-
E come nn si poteva diventare amica di Keiko? I maschi volevano conoscerla per la sua bellezza, le ragazze per la sua parentela con Kaede Rukawa, l'idolo dello Shohoku.
Keiko aveva i capelli più chiari rispetto a quelli di Kaede, davano pi sul castano chiaro che sul nero, molto più lungi e scalati, che quella mattina aveva raccolto in na coda alta che lasciava sfuggire qualche ciocca ribelle, mostrando però i bei lineamneti del volto. Gli occhi, dello stesso colore di quelli del fratello erano iù vivi, più allegri..più curiosi. dal corpo si capiva benissimo che era un atleta. Molte teste si voltarono a guardarla mentre giungeva al suo posto, e con esse aumentò l'irascibilità di Rukawa. perchè doveva venire in un momento come quello? quando aveva provato a chiederle perchè era andata via di casa, l'unica risposta che aveva ricevuto era stata un alzata di spalle e un monosillabico -lo sai-. non c'era stato verso di farle dire qualche altra cosa.

flashback
________________________________

Quel giorno era andato tutto bene. Agli allenamenti aveva segnato 30 punti, 12 dei quali con tiri da tre punti. Altro che Mitsui. Era lui l'unico vero fuoriclasse. Quel giorno anche il cielo sembrava rispecchiare il suo stato d'animo. Era di un azzurro terso e le temperature erano anche globalmente gradevoli, e poi in un attimo, il tifone. Aveva trovato keiko seduta sullo scalino del suo mini appartamento, con gli occhiali da sole, i capelli arruffati, e un borsone abbandonato sul pianerottolo, al sole.
-Kacchan...sarà come minimo un ora che ti aspetto! Dov'eri finito?- chiese la ragazza alzandosi e dandosi una pulita veloce ai vestiti.
-stavo agli allenamnti-disse lui quasi meccanicamente- m-ma tu che ci fai qui?- chiese poi
-sn andata via di casa...nn avevo nessun altro posto dove andare e allora eccomi qua...-
erano entrati all'interno, e il disordine li avviluppù -kacchan, come fai a vivere in mezzo a questo caos?- chiese lei abbandonando il borsone
-fino a prova contraria questa è casa mia- disse lui, limitandosi ad agitare la mano -allora dimmi..che è successo? perchè sei qui?-
Lo sguardo di Keiko, di solito così tranquillo e allegro, si velò per un attimo di tristezza. Alzò le spalle meccanicamente e si limitò a dire -lo sai-. dopo qualche attimo chiese -allora..dove mi sistemo?-
Kaede sapeva che quello voleva dire che l'argomento era chiuso, almeno per il momento. E così nn aveva fatto altre domande.

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Ed ora eccola lì, a parlare con i suoi stessi compagni. Gli dava un fastidio tremendo vederla ridere e scherzare con dei ragazzi che provavano a conquistarla, ma nn poteva reagire e dire più di tanto. Aveva promesso ai suoi che nn avrebbe mai più trattato quell'argomento.E sebbene i suoi genitori nn se lo meritavano, kaede aveva deciso di tenere fede alla sua promessa, perchè ne valeva della felicità di keiko.
Quando arrivò la pausa per il pranzo, Keiko aveva già conquistato tutti. Hanamichi pendeva dalle sue labbra. la trovava vitale e sociale, agli antipodi del fratello, tanto che glielo disse.
-Kacchan anche da bambino è stato un po' musone...ma è bravo ^^-
Finalmente le lezioni finirono e kaede potè andare agli allenamenti. Forse il basket gli avrebbe dato un po' di lucidità e calma.

Nel frattempo keiko, che aveva fatto amicizia anche con Mito, stava paseggiando insieme a quest'ultimo in cortile.
-nn vai a casa Rukawa?- chiese Yohei
-no chiamami per nome...se no poi t confondi con kacchan ^^-
-come vuoi- disse lui con nn-curanza
-cmq aspetto kaede...abitiamo insieme e mi è più comodo tornare assieme a lui...anche perchè nn conosco la zona-
-capisco...e nn è meglio che ti iscriva anche tu a qualche club?-chiese il ragazzo
-ma io ho già deciso..mi iscriverò a quello di basket, ovviamente!!-
mito scoppiò in una fragorosa risata che fece confondere keiko.
-che cos hai da ridere?- chiese lei, curiosa.
-ma qui nn c'è un club di basket femminile-
-COSA????-
-ma nn dirmi che tuo fratello nn te l'ha detto? ^____^-
-No!-
e senza aspettare una risposta si diresse verso la palestra, correndo. Come poteva nn esserci un club femminile di basket? E come avrebbe fatto lei a ritrovare il suo equilibrio? Aveva giocat sempre a basket, e nn avrebbe di certo smesso per una maleorganizzazione della scuola.
Aprì di scatto la palestra, e tutti i ragazzi seduti alla panchina si voltarono a guardarla.
-CHI E' IL CAPITANO DELLA SQUADRA??- Urlò. Anche quelli che si stavano allenando in campo si voltarono a guardarla.
-Sono io- disse Akagi, sgranando gli occhi, mentre anzai si alzava dal suo posto in panchina -e posso sapere chi sei tu?-
-io sono...- cominciò Keiko
-è mia sorella Keiko, capitano- concluse Rukawa -kei...si può sapere che diamine ti è preso?-
-Voglio sapere perchè in questa scuola nn c'è una squadra femminile di basket- disse keiko, affatto intimidita da tutti quegli sguardi che aveva addosso. Era abituata.
-KEiKO! Ma ti sembra il momento? QUI C STIAMO ALLENANDO!!- TUONò kACCHAN. In effetti nn era arrabbiato con sua sorella, ma si era innervosito vedendo come Hanamichi guardava keiko.
-In che razza di scuola mi hanno fatto iscrivere quei due matti? In una dove nn c'è il basket? ma stiamo scherzando?-
-oh oh oh- disse anzai- vedo che c'è un altro membro della famiglia Rukawa appassionato di basket..oh oh oh-
-e anche di un certo talento, se mi permette- continuò Keiko -vorrei solo sapere a chi mi devo rivolgere per chiedere spiegazioni-
-nn credo che apriranno un basket per un solo iscritto-
-e tu chi sei?- chiese keiko
-io mi chiamo Hisashi Mitsui- rispose il ragazzo che aveva parlato.
-beh..HISASHI...nessuno ha chiesto il tuo parere...e poi nn vi siete mai posti il problema che qualche ragazza volesse giocare e che solo nn ne aveva la possibilità?-disse
-beh..per me sati soo costruendo degli enormi castelli in aria- continuò Mitsui
-ma di un po'...hai forse qualche problema?-
-nessuno-
-comunque..sono certa che ci sono molte ragazze a cui interesserebbe il basket!-
-b-beh..io..in effetti...- una vocina giunse dalla porta e haruko Akagi entrò in palestra
-HARUKO!- tuonò Akagi
-fratellino..l hai sempre saputo che volevo giocare anche io a basket...-
-Bene-continuò Keiko stimolata- vieni...insomma..che dobbiamo fare per aprire un club?-
-oh oh oh-replicò anzai- se troverete abbastanza iscritte vi aiuterò io con il preside ad aprire il vostroclub..oh oh oh...Kaede..nn si direbbe tua sorella...-
-Sorella?- chiese Haruko che nn aveva ancora conosciuto la ragazza
-si..io sono keiko Rukawa..e tu...-
-io sono haruko Akagi-
-KEIKO! vai fuori!!-disse kaede
-Rilassati...- si limitò a dire keiko, prendendo haruko per mano e trascinandosela dietro, mentre lei guardava il suo amore Rukawa.
Una volta fuori keiko cominciò a stilare un piano.
-vediamo..haruko..Posso chiamarti haruko?..ma si..bene...quel nonnetto ha detto che se siamo abbastanza ci aiuterà a parlare con il preside...io sono nuova di qui..tu conosci qualcuna interessata al basket? ti prego nn dirmi che qui sono tutte snob!!...-
-beh..nn lo so..ma si può chiedere..in tnt per far numero ci sono due mie amiche che nn si tireranno indietro...-
-sicura?-
-ne sono certa!!!-

Il giorno dopo

-haruko, ma sei forse impazzita?- Matsui stava scuotendo vivamente la testa alla proposta fatta dall amica
-ma dai! Nn mi dicevi che essere amiche vuol dire aiutarsi?-
-si, ma tu mi stai chiedendo di giocare a basket! BASKET! a me che sono pigrissima!!-
In quel momento Keiko entrò nella classe. -Haruko..finalmente ti ho trovata!! Hanakun mi ha detto che eri qui...-
-Caio Keiko..-
-guarda qua..sono passata in tipografia e mi sono fatta fare questi manifesti..-
Haruko si mise a leggere quello che la ragazza aveva scritto :

" No ad un sistema maschilista
No alla discriminazine
No agli abusi d potere..

RAGAZZE NN FATEVI METTERE I PIEDI IN TESTA!!!

Anche noi possiamo portare gloria allo SHOHOKU!

Si alle pari opportunità
Si alla sana competizione
SI AD UN CLUB DI BASKET FEMMINILE!!
kEIKO RUKAWA&HARUKO AKAGI
stanche di vivere sotto l'ala del "fratello fenomeno"
vi aspettano per il NOSTRO club di BASKET
LA VITA VI ASPETTA!!
per iscrizione rivolgersi a Keiko Rukawa 1a
e Haruko Akagi 1e"

-tuo fratello nn ha detto niente?- chiese haruko con gli occhi sgranati
-oh..solo un sacco di bla bla bla...ma alla fine nn credo che mi metterà i bastoni tra le ruote..ha sempre fatto così..tnt chiacchiere e niente fatti- rispose keiko -allora tu devi essere Matsui, giusto?-
-si sono io - rispose la ragazza
-bene sei dei nostri si?-
-beh..in verità stavo dicendo ad Haruko che è MATTA! io giocare a basket? guarda ti ringrazio...ma nn mi pare proprio il caso- disse Matsui
-ma tu almeno ci hai mai provato?- chiese keiko
-no-
-e allora come fai a dire che nn ti piace,? Nn ti basare solo sul basket maschile...quando sei in campo è tutta un altra storia..e poi comunque per il momento puoi iscriverti..tnt per far numero...e poi potremo dire che ti sei tirata indietro perchè nn ce la facevi...-
-ma..io nn so...-
-guarda che qui si tratta di una lotta sessista! E dai...nn fare la snob..haruko dille anche tu qualcosa!!- si lamentò keiko
-e va bene va bene..basta che la piantate...allora..dove devo firmare?-
Keiko sorrise ad haruko con aria complice. Dopo di questo le tre si divisero un po' di manifeste e li appesero in posti strategiche della scuola. Alla porta della mensa, nei bagni, nelle bacheche, nella stessa palestra, e un po' per i corridoi. Keiko era cnvinta che con una buona pubblicità avrebbero raggiunto il loro scopo. Aveva bisogno del basket, del suo migliore amico, soprattutto adesso che aveva scoperto la verità e che nn poteva neanche confiderla e Kacchan, la persona che aveva avuto da sempre vicino. Aveva bisogno del basket, e avrebbe fatto tutto per raggiungerlo.

Quel pomeriggio Keiko era molto indaffarata insieme ad Haruko. C'erano già dodici iscritte, il che lasciava intravedere un lungo spiraglio di sole. Avevano raccolto firme degli studenti in una petizione in cui si chiedeva la parità delle opportunità, avevano raccolto le firme delle nuove iscritte e segnato i loro nomi.Forse ci sarebbero stati dei risvolti positivi.
-Haruko..abbiamo già 12 iscritte...quel nonnetto forse può essere il nostro asso nella manica. Dobbiamo andargli a parlare subito..-
-adesso? keiko i ragazzi si stanno allenando...-
-io voglio il mio club e lo voglio il più presto possibile...dai andiamo...-
E così si diressero verso la palestra. Si diressero immediatamente verso Anzai, mentre il palleggiare della palla taceva.
-Già di ritorno Rukawa? oh oh oh- rise Anzai
-quando prendo un impegno lo porto sempre a termine...ieri mi ha detto che se avessi trovato delle iscritte avrebbe interceduto per me con il preside...beh..abbiamo 12 iscritte..tutte loro hanno firmato..e in più abbiamo le firme di più della metà degli studenti che vorrebbero pari opportunità-
-una squadra femminile..ma dove andremo a finire?- sospirò Mitsui
-Ohh HISASHI...mi mancava la tua voce- disse keiko senza nemmeno voltarsi
-felice di esserti di conforto...-
-Rukawa..sembra che tu abbia tutto in regola ma...-disse Anzai
-ma cosa nonno?-
-nn ho voglia di mettere in forse il mio ruolo di mister per un capitano incapace..tu mi hai detto che sei piuttosto bravina...-
-sono molto più che bravina, modestia a parte..-
-bene..allora dimostralo...Tu...contro...Mitsui...-disse il mister
-ma nn scherziamo coach- disse hisashi
-una sfida eh? per me nn ci sono problemi...quando?-
-subito- disse Anzai
-ora?-
-nn vedo perchè no- disse Mitsui divertito
-bene...ma ho bisogno di qualcosa di più comodo...- rispose Keiko, competitiva
-KEI..nn combinare guai come il tuo solito...-
-Kacchan..nn combino nessun guaio...-
-Keiko..io ho un paio di calzoncini...- disse Haruko, benevola
-Ayako..puoi prestarle tu qualcosa?- disse anzai alla manager
-si..ho una t-shirt rossa- disse lei

Dopo qualche attimo, Keiko tornò in campo pronta per la sfida. A Rukawa e hanamichi le mascelle caddero nello stesso momento. I calzoncini di Haruko erano quasi ad altezza inguini e la maglia di Ayako era aderente. Keiko aveva legati stretti i capelli, e aveva sempre sul volto quell espressione di competitività che Rukawa conosceva benissimo.
-provi a vincere con il tuo corpo?- disse Hisasi, togliendosi la canotta
-nn ho bisogno di questi trucchetti..- rispose lei.
-Rukawa..kaede..tu farai da arbitro...Keiko...se vincerai sarò ben lieto di aiutarti...-
-promesso?-
-oh oh oh...-rispose Anzai.
Kacchan con fare abbattuto soffiò nel fischietto e la sfida iniziò.
Non avrebbe mai lasciato il basket. Non poteva.

continua....
 
Continua nel capitolo:


 
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