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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: -
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sspan89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/11/2003 20:05:11 (ultimo inserimento: 14/11/03)

romantico x niente...sentimentale....ma dove?
 
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IO E VITA
- Capitolo 1° -

Ogni volta che varcavo le soglie della scuola,speravo sempre di poterlo vedere,anche solo un'occhiatina,perchè sapevo che l'avrei rivisto subito dopo in classe.Con quel suo sguardo sorridente sempre allegro,mai una volta l'ho visto triste,preoccupato o incazzato.Lui è sempre lì,allegro ,semplice e gioviale come un bambino.Pregi che alcue oche giulive delle mie compagne non apprezzano,che anche se sono piccole si credono già grandi.Sempre sorridente e spensierato,quanto mi attira quel suo carattere così solare ed estroverso.Il "mio Goten" l'ho chiamato,perchè è tale e quale a lui.Non so se questo che provo è amore,ma non credo proprio,anche perchè una parte del mio cuore batte ancora per colui che ho soprannominato Mirai Trunks. Vive dall'altra parte della città e non l'ho più visto dopo il penultimo giorno di scuola alle medie.Ogni volta all'uscita,mentre mi dirigevo a prendere il pullman,mi univo a lui e a un mio compagno di classe,poi li aspettavo fuori dalla panetteria e gli fregavo sempre le caramelle che si compravano.L'ho chiamato Mirai Trunks perchè anche lui come tale non ha mai conosciuto suo padre,o meglio così credo io perchè non me ne ha mai parlato.Sapevo solo che suo madre aveva un tumore al seno e io pregavo ogni notte che non sarebbe mai morta.
Ecco perchè lo vedevo anche lui,sempre così allegro.Nasconde la tristezza e il rimorso con un sorriso,proprio come fa "Goten".
Una triste allegria.
Ricordo ancora quando gli dissi "Dai,non ci pensare" come una scema.Non ci pensare,non ci pensare cosa,sua madre stava morendo e io gli dicevo solo non ci pensare!
Già,ma a quei tempi anch'io avevo i miei casini,quasi tutte le materie sotto,esame in agguato e l'unica volontà,farla finita.Una perdente,ecco cos'ero una perdente.Una codarda che scappa invece di affrontare i problemi,ma Dio solo sa perchè oggi sono ancora qui e non sotto il balcone di casa mia al 6° piano.
E all'epoca,ricordo bene,avevo solo dodici anni.
Sì,perchè sono andata,o meglio,mi hanno fatto andare a scuola un anno prima della media.
"Ci è andata anche tua sorella,nessun asilo ti prendeva più,pensavamo ti fossi trovata bene."
Trovata bene un cazzo,io una gagnetta in mezzo a tutti gli altri.So che è solo un anno di differenza,ma provate a confrontare un quattordicenne da un tredicenne.Le cose cambiano.
Adesso ho quattordici anni,sono in seconda liceo e credo nonostante ciò di essere molto più matura dei ragazzi che mi circondano,anche se non lo dò a vedere. Finite le medie ho deciso subito di fare una scuola ad indirizzo artistico,perchè fin da piccola ho avuto la passione per il disegno.Il mio soggetto era:cavalli.
Cavalli,cavalli eancora cavalli,perchè cercavo la libertà di quel mondo che vedevo già come avverso,essendo abituata a coccole e smancierie varie.Cosa mi sono servite? Certo,ho sviluppato una grande sensibilità e un grande istinto di comprensione,ma cosa me ne faccio se non riesco ad aiutare gli altri? Percolpa di questa mia timidezza,che mi fa sembrare una mammoletta,chiusa che pensa solo a sè.
Guardavo anche cartoni vari quando ero più piccolina,come Sailor Moon,Reyheart,Rossana e vari.
Ma la mia vita cambiò completamente quando scoprii DragonBall. Sapere di esseri mezzi alieni e mezzi umani che combattevano mostri incredibili per proteggere la Terra,con sfondo comico,ha completamente attratto il mio carattere mite e pacifico.Ricordo che ai primi tempi,quando non sapevo proprio cosa cavolo fosse ,lo prendevo in giro chiamandolo "DragonPalle" e credevo che "Vegetale" fosse in realtà Piccolo.
E fu proprio grazie al primo che il mio ego cambiò.
Vegeta aveva completamente fatto breccia nel mio cuore giovane e inesperto,un personaggio misterioso e impenetrabile che non aveva paura di niente di nessuno e soprattutto del giudizio degli altri.
All'inizio lo odiavo perchè non mi piaceva il suo carattere egoista e freddo,ma quando scoprii la sua storia ne rimasi commossa e capii quel suo carattere duro.Da quel momento il principe Saiyan diventò il mio mito,cominciai a guardare le puntate di DragonBall,a cercare più informazioni in internet e a scoprire chi e come l'aveva creato.
Così entrai nel mondo dei manga,conoscendo altri anime e i vari autori,iscrivendomi a Manga.it e diventando un'Otaku in tutto e per tutto.
Tempo più tardi riuscii a sviluppare un carattere più duro,diventando talvolte insesibile e fin troppo sicura di me,appassionandomi alla lotta e alla "superiorità" sugli altri.Godevo quando vedevo un altro piangere o soffrire mentre io ero in completo vantaggio e mi arrabbiavo terribilmente davanti all'umiliazione di una sconfitta.
Ma non ero io.
Lo capii alla fine dell'estate che nonostante avessi cercato di cambiare,non avevo molta scelta.Così ritornai normale,ma per fortuna,quella ragazza dura e cattiva è rimasta dentro di me e sa quando uscire fuori al momento giusto.
In prima liceo cercai subito di concentrarmi sullo studio,minchia ero al liceo dovevo darmi da fare e riuscii a ottenere,se non ottimi,soddisfacenti risultati.
E già all'inizio dell'anno sviluppai anche una piccola cotta per Goten,che però svanì subito perchè riuscivo e riesco a vederlo solo,come un giocoso compagno di classe.
Sinceramente avrei voluto che fosse un amico,un vero amico,ho sempre desiderato un migliore amico maschio,ma non ne ho mai avuto uno e lo sto cercando tutt'ora,ma con la mia timidezza non sarà facile.
Però,adesso che sono in seconda sto ritornando un po' a impigrirmi nello studio,ma contrarialmente a due anni fa,prendere un quattro mi ha fatto sentire libera.Libera di non dover portare il peso di un libro da leggere,di un noioso argomento. Sì,anche perchè non avendo sfogo emotivo,mi sono richiusa spesso nella razionalità. Credevo che se avessi pensato di più il mio cervello sarebbe cresciuto e sarei diventata più intelligente.Ma ora credo di aver esagerato.Se non calcolo o studio qualcosa o una persona non sono io.Cerco di capire perchè è così,dal modo in cui si veste,dal comportamento,cosa nasconde,ecc.
Mi diverte,ma ne sento il peso e avere una zavorra per il mio spirito libero non è mai piaciuto. Per fortuna a scuola mi sta un po' ritornando la voglia di studiare,ma non è più quello studio personale,è diventato un po' "una botta e via" perchè ora mi interessa soltanto disegnare fumetti. Questo è il mio sogno,diventare una fumettista,ma di certo non farò quelle schifezze americane dove sono stupide,non valutano niente e fanno tutto a muzzo.E soprattutto non saranno per bambini,perchè adesso amo le cosa violente,il sangue,la morte,il sesso e soprattutto i vampiri e i folletti.
Sono molto cambiata,ma la bambina che è in me rimarrà per sempre.Non voglio crescere troppo in fretta,già rimpiango di non avere più dieci anni.La scorsa settimana ho avuto un attacco di ritorno all'infanzia e mi sono messa a giocare coi cavallini della BelleVille.
Il giorno dei Santi,che ero a Roma,il mio vecchio compagno delle medie mi ha mandato via sms l'indirizzo di Trunks,che gli avevo chiesto per lettera cinque mesi fa.E l'avevo anche spedita con posta PRIORITARIA!
Ero più contenta di sentire lui che l'indirizzo.Gli ho mandato una cartolina ed era molto contento e anche io lo sono.
Adesso vorrei tanto andare in via S.Francesco da Paola,per vedere se posso ritrovare il mio Mirai Trunks.
Ma non ho ancora avuto tempo e credo che non ci andrò mai.
Ciò da una parte mi dispiace perchè vorrei proprio sapere come sta,dato che non ho potuto aiutarlo in passato.Dall'altra non me ne frega molto perchè non sono più innamorata di lui.O forse,non voglio ammetterlo.
Adesso sono solo una ragazza quattordocenne che cerca di costruirsi un futuro lottando con le proprie forze.Non posso contare su nessuno,perchè non ho mai avuto un amico. Sì,ho avuto una migliore amica,ma è troppo debole,troppo stupida e inconsciamente egoista.
Un'oca giuliva come tutte le altre che pensa solo ai ragazzi e si crede chissàchè quando è una mammoletta.
Cosa penserete,che sono un'illusa,una codarda? Poco mi importa dato che sono solo parole,anche se spesoo e volentieri possono dare grosse ferite.
Domani è l'ultimo giorno della settimana,ma cè ancora molta strada davanti.Rivedrò di sicuro Goten con quel sorriso che in realtà so,che nasconde una voglia di libertà e di affetto.Ma non sarò quella che lo guarda da lontano con gli occhi dolci.Se mi saluterà lo saluterò e la giornata andrà avanti,come la vita,per bella o brutta che sia.
Un'altra cosa,non abbiate paura di piangere perchè la credete una debolezza.Io ho pianto un casino da piccola ma sono circa due anni che non so più cosa vuol dire versare una lacrima.Non riesco più a piangere.




FINE










 
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