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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: HARRY POTTER E LA PIETRA MAGICA
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: carol91 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/11/2003 11:15:01

non c`è molto da dire a parte che parla del 6° anno ad hogwarts. avviso: come al solito leggete solo se avete finito harry potter 5. commenti, please!
 
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PRIVET DRIVE N° 4
- Capitolo 1° -


Ciao a tutti, come va la vita?? Questa è la mia prima vera fic su Harry Potter, e parla del 6° anno a Hogwarts dei nostri eroi. Siccome si farà riferimento ad alcuni avvenimenti del quinto libro di HP, vi consiglio di leggere questa fan fiction solo se avete già finito di leggere "Harry Potter e l'Ordine della Fenice". Un saluto a tutti e scrivetemi sempre in numerosi!
By Carol91

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Era un giorno come tanti altri, e il caldo solo estivo batteva come ogni estate sui vialetti ben potati di Privet Drive; la siccità dell'estate prima era ormai soltanto un brutto ricordo, e tutti gli abitanti di Little Whinging, si godevano il sole, senza che niente gli affliggesse. Solo un ragazzo non sembrava fare caso a quella pace che tutti amavano. Harry Potter da qualche mese a quella parte non aveva più nulla da festeggiare: il suo padrino, la persona più vicina ad un genitore che avesse mai avuto, Sirius Black (NDA By Carol91. Buuuuuuuuuuhhhhh, Siriusssssssssssssssssssss, xkè sei morto!!!!!), era morto, e tutto per colpa sua. Harry era steso supino sul letto della seconda camera da letto di Dudley, suo cugino; sebbene avesse gli occhi ben aperti, il suo sguardo era vitreo, assente, come se il ragazzo stesse rimuginando su qualcosa. Infatti Harry stava rivivendo ad occhi aperti il momento in cui Sirius era stato colpito in pieno petto dalla cugina Bellatrix Lestrange, una delle Mangiamorte più fedeli a Voldemort.
"Sirius parve un eternità a toccare terra: il suo corpo si era piegato con grazia e caduto all'indietro oltre il velo logoro appeso all'arco. Harry aveva udito l'urlo di trionfo di Bellatrix Lestrange, ma sapeva che non significava niente...Sirius era solo caduto al di là dell'arco, da un momento all'altro sarebbe ricomparso...
Ma Sirius non ricomparve.
<SIRIUS!>aveva urlato Harry. <SIRIUS!>..."
Harry lanciò un urlo, e ritornò alla realtà. I suoi occhi di un verde brillante erano di nuovo presenti. Harry si alzò con decisione, e dopo essersi risistemato i suoi occhiali tondi sul naso, scese velocemente le scale e si diresse in cucina, dove suo zio Vernon e Dudley stavano guardando rapiti lo schermo della televisione, mentre zia Petunia stava stendendo i panni bagnati. Gli zii non degnarono il loro nipote di un solo sguardo; l'unico che sembrava essersi accorto che Harry era nella stanza fu Dudley, che tremando scappò in camera sua. Da quando Harry era ritornato a Privet Drive n° 4 per le vacanze estive, Dudley si era comportato in modo davvero strano. Forse ancora scosso per l'avvenimento di un anno prima in cui aveva persino rischiato di essere baciato da un Dissennatore, si comportava con un moto di diffidenza e paura verso suo cugino.
Harry non sembrò accorgersi di Dudley e uscì in giardino. Era il 30 agosto. Due giorni dopo, Harry sarebbe tornato a Hogwarts, e avrebbe affrontato nuovamente tutti gli studenti, ormai consapevoli del ritorno di Lord Voldemort, visto che ormai il Ministero della Magia si era deciso a renderlo noto. Ma aveva ancora una giornata davanti a se, una giornata che avrebbe passato a Diagon Alley a comperare il materiale per quel sesto anno a Hogwarts. Ormai era un mago sedicenne, ma soltanto quando avrebbe compiuto diciassette anni avrebbe potuto passare l'esame di Materializzazione e arrivare direttamente a Diagon Alley. Ma mancava ancora un anno. Harry scrutò la strada con impazienza. Fra poco sarebbero dovuti arrivare Ron Weasley, il suo migliore amico, insieme alla sua famiglia, per andare tutti insieme a Diagon Alley.
"Forse arriveranno con la polvere volante" pensò Harry. "Per fortuna che i miei zii si sono decisi a togliere quello stupido ed inutile fuoco elettrico!"
Proprio mentre Harry stava rientrando in casa per tenere d'occhio il camino, sentì un rombo d'auto e qualcuno che lo chiamava a gran voce. Era Ron.
- Ehi Harry!!- urlò il ragazzo.
Harry si girò e vide Ron che gli faceva un cenno di saluto con la mano, mentre si sporgeva da un'automobile rossa fiammante, probabilmente nuova. Al volante sedeva il padre di Ron, Arthur Weasley; anche lui stava salutanto Harry.
Dall'auto scesero con un balzo Fred e George, i due gemelli fratelli di Ron, che soltanto l'anno prima avevano terminato i loro studi in un modo alquanto originale. Infatti dopo essere stati scoperti a combinare un grosso guaio dalla professoressa Umbridge, erano scappati da Hogwarts a cavalcioni delle loro scope volanti. Harry aveva saputo da Ron via lettera che i due gemelli, dopo avere aperto il tanto sospirato negozio di scherzi a Diagon Alley, erano tornati alla Tana e avevano affrontato i genitori, che non erano mai stati tanto entusiasti delle ambizioni di Fred e George. 
I due gemelli si avvicinarono a Harry e gli diedero una sonora pacca sulla spalla.
- Caro Harry, non sai quanto sono felice di vederti!!- esclamò Fred con tono pomposo imitando Percy.
- Oh, ma da quanto tempo non ci vediamo!- rincarò la dose George.
Harry salutò rassegnato i due gemelli, che entrarono senza fare troppi complimenti in casa Dursley per andare a prendere il baule di Harry, già pronto da due giorni. Harry si avvicinò alla macchina, e dopo aver salutato il signor Weasley, Harry andò da Ron, che lo aspettava in disparte.
- Allora come va Harry?- domandò Ron, visibilmente preoccupato.
- Bene, grazie!- rispose Harry, con assoluta indifferenza.
Ron lo sqadrò con sospetto, ma non disse nulla. Comprendeva benissimo lo stato d'animo dell'amico, in fondo aveva appena perso il suo padrino! Decise quindi di lasciare perdere, e di affrontare magari più tardi l'argomento.
Un secondo dopo i gemelli erano di ritorno, portando con loro il baule di Harry e la gabbia vuota di Edvige, la civetta di Harry. Ron scoccò a Harry uno sguardo che significava "Dov'è Edvige?". Harry evitò di guardarlo. Lo sapeva, era stato davvero ingiusto con i suoi amici, non gli aveva scritto nessuna lettera per tutta l'estate, ed era comprensibile che Ron si fosse chiesto dove era Edvige in quel momento se non aveva mai scritto a nessuno!
Harry prese posto sul sedile posteriore della vettura insieme a Ron e Fred. Il signor Weasley attaccò a parlare del lavoro, degli oggetti babbani che aveva analizzato ultimamente e della nuova macchina.
- Bella, eh Harry??- esclamò allegramente. - Non potevo di certo continuare a sperare nel ritorno della mia Ford Anglia, non ti pare? Era giunto il momento di agire! Così sono andato nella prima concessionaria babbana che aveva a disposizione e ho comprato questa meraviglia!
- Papà, dacci un taglio, d'accordo??- sbadigliò George.- Dai già abbastanza fastidio a me che sono accanto a te, evita di scocciare ulteriormente!
Tutti scoppiarono a ridere, Harry per lo più per imitare gli altri. Non riusciva davvero più a ridere veramente; oramai niente avrebbe potuto distoglierlo dal suo mondo solitario...

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Ecco qua, questo era il primo capitolo della fan fiction. Ammetto che non è venuto un granchè, forse perchè dovevo prima di tutto introdurre la situazione. Comunque commentate in molti!!!!! A presto per il 2° capitolo!
Un Baci8, by Carol91

 
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