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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Beyblade (Bakuten Shoot Beyblade)
Titolo Fanfic: TANTI AUGURI, TAKAO...
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: nacchan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 07/11/2003 16:02:10 (ultimo inserimento: 11/11/03)

un litigio può servire a sapere cose che nn si sarebbero mai immaginate..un bel regalo di compleanno...(yaoi)
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Shaaalve a tuudi!!!!XD é la prima fanfiction yaoi che scrivo, spero di non fare troppo schifo!!!XD Mi raccomando, commentater al fermo-posta!!!!!!!!XD

Matane!!! nacchan




** Non riuscivo proprio a capire perché tutto questo stesse accadendo. Perché…Kei mi odiasse. Non che me lo abbia detto in faccia, e forse odio è una parola troppo grossa…ma il fatto che con me non si comporta come fa con rei e Max fa immaginare proprio questo. Quel suo sguardo freddo…il suo comportamento distaccato, gelido…talmente gelido che pare quasi tangibile…Kei mi odiava? In questi anni, non sono mai riuscito a parlar con lui…a confidarmi, a sostenerlo…il fatto che Kei mi odiasse, questa idea che mi martellava la testa…più che fastidio, mi faceva…male…un male pazzesco…Perché? Perché non riesco a capire cosa ci sia nella mia testa…**

Takao stava seduto fuori della sua casa, immerso nei suoi pensieri. Pensieri rivolti al suo compagno,a colui che credeva un amico, ma che dimostrava tutto il contrario.
Qualche giorno prima i due avevano avuto una discussione troppo vivace, degenerata in un fiume di parolacce. Eppure non era mai successo…Kei era così passivo nel gruppo che non degnava niente e nessuno della sua attenzione, Takao invece ammirava quel blader taciturno e non si sarebbe mai e poi mai permesso di trattarlo in quel modo. Quel giorno…e da quel giorno, i due non si erano più rivolti la parola.
Il cielo era scuro, nonostante fossero le dieci del mattino, e una fitta pioggerella batteva sulle case, sui palazzi di Tokyo. E sul cappello del ragazzo, ormai inutile, dato che non riusciva più ad assorbire acqua.
Dietro di lui, si aprì un portellone. Max.
“Ehi, non vorrai mica ammalarti, vero? Oo”
“No, Max…” disse, quasi senza voglia.
“?_? Dai, entra dentro, Rei ha fatto delle frittelle!!”
“Non, mi va…grazie lo stesso, Max…”
I due sospirarono assieme, poi il biondino si sedette accanto al suo compagno.
“Ehi, Takao, che c’è?”

*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*

Dentro casa Kinomiya, il silenzio era rotto soltanto dal rumore del tegame che Rei stava cercando di sistemare nella lavastoviglie. Kei stava seduto sul divano, con lo sguardo fisso sul pavimento. Anche lui pensava…pensava alla litigata con Takao. Che stupidata, discutere con lui perché eran giorni che mangiava e mangiava e faceva diventare la casa un porcile. Aveva provato milioni di volte a dirgli di non far casino in casa, che loro tre non erano spazzini, camerieri o cuochi. Ma quella volta Takao non l’aveva presa bene…forse si era scocciato di sentirsi dire di tutto da tutti. Talmente scocciato che era arrivato a dirgliene di tutti i colori, dall’asociale al brutto stronzo bastardo.
Quasi Kei lo aveva picchiato, se Rei e Max non si fossero intromessi. E dal giorno i due si erano completamente distaccati…
Proprio qualche giorno prima di Takao…che sarebbe stato l’indomani…
“Oh – fece rei, interrompendo i pensieri del giovane – hai intenzione di tenere il muso ancora per molto?”
“Lasciami perdere, Rei.”
“Ok, ok…sempre per il solito motivo…vero?”
“Si…”
“Dovresti parlarne…”
“Io non parlo proprio con nessuno.”
Quanto gli faceva male tutto questo.
“Come vuoi Kei…” disse il cinesino, sospirando e poggiando il vassoio con le frittelle sul tavolo.

*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*

“Takao…”
“Io vorrei chiedergli scusa, ma…mi ignorerebbe…anzi, forse mi darebbe anche…il pungo che non è riuscito a darmi l’altro giorno…”
Mh…” fece Max, non sapendo che dire per sollevare il morale dell’amico.
“Non so che…cough…non so che fare…cough…”
“o_O Io so cosa fare, entrar dentro prima che ti prendi una bella bronchite! Sei fradicio!”
“Nah…cough…O_O”
Max si alzò, poi prese Takao sotto le braccia e lo sollevò in piedi!o_O (super muscolo?o_O)
“Fila dentro e niente storie!” disse il biondino, spalancando il portello e indicando l’interno.
“O…Ok, capo!” disse, sorridendo.
“Oh, finalmente un sorrisino dopo giorni di broncio!^o^ Su, andiamo a mangiare!”
I due entrarono dentro, dirigendosi verso la cucina.
“Oh, eccovi finalmente! – disse Rei – Takao! Sei peggio di un pulcino bagnato! Vai a mettere qualcosa di asciutto, su…”
Kei sollevò un attimo lo sguardo, osservando il ‘pulcino’: era inzuppato fino all’osso del collo, i capelli umidi che gli incorniciavano il viso. Arrossì leggermente, e tornò nella usa vecchia posizione, evitando di farsi notare.
“Ok, Rei…cough…non mangiate tutto…coff…>_<”
“Non preoccuparti, non siamo cessi come te.” Disse Kei, tenendo il suo tono duro e freddo nonostante dentro si stesse sciogliendo come un cioccolatino d’estate.
“A te…coff! A te non hanno chiesto nulla !!” disse il moretto, voltandosi ed andando verso la sua camera.
“Tsk…”
“Kei…>_< Per quanto continuerai a fare il bambino?”
“Fino a quando continuerà lui…”
“Bene Rei, preparati ad una lunga e sofferta vecchiaia…”
“Ok, Max…U.U”
“Smettetela tutti e due!o_O%%” (% = coltello oO ©Naccha&Felis!XD)
“Ok, ok!^_^°°° Su, sedetevi, o queste frittelle diventano uno schifo…”
I due ragazzi annuirono, poi Max si sedette, Kei fece una fatica pazzesca per alzarsi dal divano e poco dopo anche Takao li raggiunse. Aveva ancora addosso l’odore di pioggia…Kei mandò giù il primo boccone, sentendosi confuso da quel dolce profumo.
Che stupido continuare a tenergli il muso solo per orgoglio…
“Mh, delicious, Rei!”
“Grazie Max!=^_^=”
“Già…davvero delizioso…” disse Takao, mandando giù a fatica il boccone. Aveva un nodo in gola, non riusciva proprio a mangiare di più…Poggiò la forchetta sul tavolo, poi tossì per l’ennesima volta.
“Takao?”
“Si, Rei?”
“Non mangi più?”
“No…non ne ho più voglia…”
“Che c’è, non ti piacciono?ù_ù”
“No, tutt’altro, Rei!! Solo…coff…coff…solo non ho più fame…”
“Strano che il cesso si sia riempito così in fretta…” fece Kei, continuando a mangiare senza staccar gli occhi dal piatto. Takao si alzò di scatto, fissando il ragazzo per qualche secondo, poi andò correndo verso camera sua, senza dire una parola.
Kei sollevò un attimo lo sguardo, fissando il posto vuoto che aveva lasciato Takao.
Il tavolo era bagnato.
Lo aveva fatto piangere…
Stupido

 
Continua nel capitolo:


 
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