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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: DARKNESS IN THE SHADOWS
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: aimishadow galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/11/2003 21:01:53

questa mia fic yaoi è dedicata a una mia cara amica... è piuttosto macabra, ho dato il meglio di me^^gnekgnek...
 
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CAPITOLO PRIMO
- Capitolo 1° -

Avvertenze prima della lettura: tutto questo è solo colpa di Eny, minacciate lei… inoltre… spero che non pensiate che sia presuntuosa a mandare contemporaneamente 5000 fic a capitoli, dato che sono una lumaca a scrivere… il problema che Nini(Eny) voleva per il suo comple proprio questa fic ….-_____-… chi la conosce sa quanto è testarda… quindi probabilmente i capitoli di questo racconto saranno “lenti” ad arrivare [più degli altri???? E blue pirates??? NdTutti T_Tarrivo…arrivo…ndA] BUON COMPLEANNO PUCCIA!!!!! Ma lo sai che tvb???(<-non lo ripeterò mai più, sappilo…[è più glaciale di ru!!!!ndHana grrrr….ndA])
Titolo: darkness in the shadows
Autrice: Aimi_fantasy
Genere: horror (spiritismo)
Archivio: ysal
Rating: ehm… bho…
Pairing: il solito… Ruhana Senmit…
Disclaimers: tutti i personaggi presenti sono di papà Inoue, quelli che non avete visto nel manga o nell’anime sono di mia proprietà e invenzione… poveretti, che avranno fatto di male per essere stati inventati da me???? Non guadagno niente a scrivere questa fic, tranne, spero, qualche commento e un sorriso di Eny_pucci visto che la trama di questa fic è stata fatta con alcuni suoi preziosi consigli^^…
Note: credo che uscirà una cosa un po’ macabra, o almeno spero, dato che questo è il mio intento… ma non preoccupatevi non è una cosa così tremenda o almeno non dovrebbe esserlo, anche se so che non sono una gran scrittrice^^;;;;
dediche: mi pare ovvio!!!! Alla mia Eny_puccia a.k.a. Nini per il suo compleanno del 2003 (non so quando manderò in mailing ‘sta fic, ma il primo cap lo scrivo in concomitanza con il TRE novembre^^), spero ti piaccia tesorino, anche perché l’hai voluta tu….^^<-in pratica adesso sei costretta a leggerla… mi spiace ma è così… in + ricordati che il 15 dicembre è il comple di una certa Aimi… vuole la fic promessa!!!!!
Warning: Hana e Aki saranno un po’ OOC, ma c’è un motivo ben preciso…

Buona lettura ^_-
Auguri puccia!!!!! Tvttttttttttttttttttttttb!!!!!!! +16… che vecchia!!!!!


Il sole quel pomeriggio era quasi accecante, il cielo azzurro era così terso che si potevano vedere in lontananza le cime, leggermente imbiancate, delle montagne più lontane; le strade di Kanagawa erano leggermente trafficate e se non fosse stato per il freddo il ragazzo che correva per i marciapiedi semideserti avrebbe giurato di essere in estate, il fiato gli si condensava davanti agli occhi in buffe nuvolette di vapore bianco… si sistemò la sciarpa celeste che gli si era slacciata e continuò a correre…
Il cicalino che avvisava l’entrata di un nuovo cliente trillò allegramente; Hisashi Mitsui rivolse il peggiore dei suoi sguardi truci al nuovo arrivato che cominciò a scusarsi, cercando si prendere fiato sostenendosi appoggiando i palmi sulle ginocchia
-scu…scu…scusatemi..anf… il ritardo, giuro che questa volta non è assolutamente colpa mia!!!! Ho beccato Taoka sul pullman e come un pollo mi sono lasciato sfuggire che mi vedevo con… anf… voi e lui mi ha fatto la predica perché non devo “socializzare col nemico”… vi assicuro che è stato un inferno!!!!- finì Akira alzando il volto e puntando i suoi occhi azzurri, sinceramente pentiti sui tre ragazzi seduti a un tavolino di un bar
-…- Hisashi mantenne uno sguardo altero ed offeso
-scusami, tesoro…- ridacchiò Aki, rivolto ad Hisa, che lo fulminò
-non chiamarmi così…- scandì –comunque mi avevi promesso che almeno per una volta saresti arrivato in orario!- sibilò sgarbato; Sendoh alzò gli occhi al cielo e gli scoccò un bacio sulla guancia
-promesso, è l’ultima…-gli mormorò all’orecchio con un sorriso dolce
-non mi faccio illusioni, Aki… due mesi bastano e avanzano per capire che per te non c’è speranza…- borbottò scuotendo il capo
-hihi… la coppia più bella del mondo: il nevrotico e il ritardatario patentato…- ridacchiò un ragazzo dalla capigliatura fulva e dagli occhi dorati
-chi sarebbe il nevrotico! E poi: da che pulpito viene la predica! L’idiota e il ghiacciolo!-
-taci bacia piselli… meglio idiota che nevrotico!!!!-
-ma tagliatevi la lingua tutti e due che è meglio!- sbottò un meraviglioso ragazzo moro dagli occhi blu
-coooooooosa???? Orrenda kitsune!!!!- iniziò Hanamichi –sai cosa non posso più fare se mi taglio la lingua?- sussurrò sensuale all’orecchio del suo ragazzo, che strabuzzò gli occhi, Sendoh giurò di averlo visto anche arrossire, ma queste sono quelle strane leggende metropolitane: un Rukawa che arrossisce è come una palma in mezzo al polo nord!
-oh! Hana… hai sentito oggi???- esclamò poi Akira fondandosi a sedere
-sì, era sul giornale… secondo te cosa è stato?- domandò il rosso sporgendosi sul tavolo avvicinandosi a Sendoh con fare cospiratorio
-un poltergaist!!!! È probabile che quella zona sia infestata…- borbottò il moro con fare saccente, Hisashi alzò gli occhi al cielo sbuffando: i due lo ignorarono
-non potrebbe essere stato un fantasma?- ipotizzò Sakuragi
-mmm… ma i fantasmi solitamente fanno apparizioni simili, negli stessi luoghi… invece ci sono stati tre casi di vittime attaccate da una forza sovrannaturale in quattro giorni, nello stesso quartiere, ma in tre case diverse…è più probabile che sia un poltergaist che si sposta di luogo in luogo…-
/edizione speciale../ la voce metallica proveniente dalla radio distrasse per un attimo i ragazzi dai loro discorsi /nella zona residenziale di Kanagawa è stato ritrovato il cadavere senza vita di un ragazzo di diciassette anni, frequentante lo Shoyo, gonfio d’acqua pur essendo stato ritrovato in un giardino pubblico… gli inquirenti non si sbilanciano: il cadavere potrebbe esser stato portato sulla scena del ritrovamento dopo il decesso per depistare le indagini…/ i quattro si guardarono scioccati
-dello shoyo?!- il primo a parlare fu Hanamichi
-un nostro coetaneo…- aggiunse Ru; per diversi minuti i ragazzi rimasero in silenzio, ma presto il gelo sceso si sciolse e Hana e Aki ripresero a parlare come se niente fosse accaduto
-…ti assicuro che lo spirito lo ha seguito! Dopo quella seduta spiritica ovunque andava accadevano fatti inspiegabili e misteriosi… guarda che è una cosa che è successa veramente!- assicurò il rossino, mentre il moretto annuiva convinto
-che idiozie…- borbottò rassegnato Hisashi, mettendosi a guardar fuori dalla vetrina del locale
-non sono idiozie!- lo rimproverò Akira, Mitchi alzò gli occhi al cielo preparandosi all’ennesima discussione dell’ultima settimana, da quando Aki e Hana avevano scoperto la loro comune passione per lo spiritismo
-Aki, io a certe cose non credo… sono solo storie per bambini… non capisco perché tu debba passare tutto il santo pomeriggio a parlare di fantasmi e folletti, quando sai benissimo che non ne vedrai mai uno…- Rukawa grugnì come per dar manforte al compagno di squadra, odiava che Hanamichi lo trascurasse per perder tempo con il porcospino: un conto era uscire a quattro, un altro quello di esser messo in disparte dal proprio ragazzo!
-cosa vorrebbe dire che non ne vedremo mai uno?- domandò retoricamente Sakuragi aggrottando le sopracciglia
-ciò che ha detto…- sibilò Ru
-questo lo dite voi!- esclamò il rosso, mentre la rabbia gli imporporava le gote e lui picchiava con decisione un pugno sul tavolo
-esatto! Non è dimostrato che gli ectoplasmi non esistano… se ad esempio…-
-se ad esempio cosa?- Mitsui troncò il discorso del suo ragazzo con tono duro –anche se per assurdo incontrassi un fantasma, cosa faresti Aki? Certe cose è meglio che rimangano sopite… non è saggio risvegliare gli spiriti dormienti… se dormono forse è perché non vogliono essere disturbati, o forse qualcuno li ha messi a dormire di proposito… chi vi credete di essere per giocare con forze più grandi di voi?- gli occhi del quattordici avevano un’espressione intensa, che fece scendere un brivido lungo la schiena degli altri tre
-oh, bel discorso da parte di uno che non crede a certe “storie per bambini”… e comunque so benissimo a cosa vado incontro, difatti questa sera iio e Hanamichi prenderemo parte a una seduta spiritica con degli amici che abbiamo conosciuto nella “bottega degli elfi” quel negozietto specializzato in oggetti di spiritismo…- dichiarò tranquillo Sendoh
-no- rispose semplicemente Hisa dopo qualche istante di silenzio
-non puoi impedirmelo!- Akira s’alterò cercando il sostegno di Hana
-già, baciapiselli, non ne hai il diritto… siamo liberi, fino a prova contraria…-
-non sei libero- sibilò Rukawa, che Hana stravedesse per le storie di fantasmi andava bene, che ci credesse si poteva accettare… col tempo sarebbe passata, ma che lui partecipasse a una seduta spiritica con degli svitati conosciuti due giorni prima, che chissà che giochetti avevano in testa, era da escludersi
-col cavolo! Hana non è il tuo schiavo… se vuole andare da qualche parte ci va, con o senza il tuo consenso… non siamo oggetti!- Akira parlò con tono freddo e irritato
-sei il mio ragazzo, non sei un oggetto, ma io non sono una bambola da usare quando ti piace e da mettere via quando ti va di fare qualche altro gioco…- Hisashi lo guardava fisso, con gli occhi blu diventati neri dal risentimento
-certo, questo lo so bene, ma io non sono nemmeno un burattino che fa solo quello che va bene a te! Posso avere anche io un po’ d’indipendenza, no?- Sendoh sostenne lo sguardo del suo ragazzo
-vorresti dire che ti sto asfissiando? Oh! Non preoccuparti, puoi andare a questa seduta… non m’importa quello che ci farai, come ti pare… ma non chiedermi mai più nulla… ok? Non preoccuparti che non oserò mai più tarparti le ali!-
-sai bene che non volevo dir questo! E ti sembra giusto ricattarmi? O la seduta o me… hai dubbi su chi sceglierei? anche se non te lo meriti per niente!-
-io non me lo meriterei? Scusa tanto se sono un po’ nervoso, perché da una settimana a questa parte usciamo a quattro, ma sembra che le coppie siano tu con Hana e io con Ru!- Hanamichi e Kaede avevano smesso di litigare, erano rimasti in silenzio ad ascoltare i due, in dubbio se intervenire o meno, Hanamichi si voltò verso il volpino, come per chiedergli se l’ultima affermazione di Hisashi valesse anche per lui… fu certo di leggere nelle iridi blu una risposta affermativa
-scusami, non volevo trascurarti…- mormorarono contemporaneamente il dieci e il sette
-lascia stare… e stasera vai pure a quella cavolo di seduta spiritica…- borbottò Mitsui alzandosi, come per invitare gli altri ad uscire a fare quattro passi

/ultime novità riguardo al ragazzo ritrovato in un parco della zona residenziale, i primi accertamenti danno per certo che la morte dell’adolescente è avvenuta nel luogo del ritrovamento, anche perché più persone affermano di aver sentito un grido venire da quella direzione; il punto interrogativo rimane l’acqua: come mai il corpo era gonfio d’acqua se l’omicidio è avvenuto lontano da qualunque fonte idrica? Si aspettano i risultati dell’autopsia, ma i medici legali che hanno esaminato fin’ora il cadavere affermano quasi con certezza che la causa del decesso è riconducibile all’affogamento…./
-pazzesco, è…incredibile…- sussurrò Akira davanti alla vetrina di un negozio di elettronica che esponeva diversi televisori
-in effetti è illogico, come è possibile? Voglio dire… morire affogato in un parco pubblico è una cosa assurda!- concordò Mitsui scuotendo il capo
-bè, una soluzione logica ci sarebbe…- mormorò spettrale Hanamichi
-non cominciare do’hao…- lo ammonì il suo ragazzo buttando gli occhi al cielo, quella fissazione per lo spiritismo era veramente un tormento!!!!
-ma kitsune! Non ci sono altre spiegazioni!!!! Come sarebbe potuto accadere qualcosa di simile se non perché attuato da una forza sovrannaturale? È più che logico che l’assassino sia stato il fantasma di una persona annegata, che vuole vendetta…- spiegò disinvolto, scostando una corta ciocca rossa dalla fronte
-certo… è più che logico!!!!- lo scimmiottò Hisashi –ognuno crede quello che vuole, ma andiamo! Fantasmi e folletti non centrano con questo omicidio, siamo di fronte a un pazzo! Anzi, vedete di stare attenti voi due questa sera, non si sa mai che quello vi veda in giro e pensi di allungare la sua fila di delitti…- continuò aggrottando le sopracciglia
-d’accordo mamma-baciapiselli! Staremo attenti e prima di attraversare la strada guarderemo bene sia a destra che a sinistra, ok?!- lo canzonò Hana, sostenuto dai risolini di Sendoh
-che deficienti!-
-do’hao!- sbottarono i due mori in risposta, avviandosi verso casa, ignorando completamente i loro ragazzi…

-ok, allora io vado…- avvertì Sendoh, finendo di allacciarsi la giacca beige
-mmm.. non fare tardi che così quando torni ci divertimo^_- - mormorò Hisashi a un cm dalle labbra del sua koi
-ok, promesso… aspettami sveglio, tesoro!- esclamò il porcospino baciando il ragazzo e voltandosi per uscire dalla porta –fai il bravo!!!!- raccomandò, per poi chiudere l’uscio dietro di sé.
Mitsui sospirò, lasciandosi andare sul divano del salotto e accendendo il televisore, perdendosi nei suoi pensieri…

-Baka KITSUNEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Dov’è il mio maglione color panna????- gridò Hanamichi aggirandosi a grandi passi nel suo appartamento
-e che ne so? È casa tua, mi pare…- borbottò Ru in risposta, mentre guardava una partita dell’ NBA
-no, tu sai benissimo dov’è il mio maglione!!!! Dimmelo!!!!!- Hana, a torso nudo, si frappose fra il volpino e il televisore, nella speranza di essere ascoltato
-ok, lo so, ma non te lo dico, non ti permetto di andartene in giro con quel maglione incredibilmente sexy in mezzo a dubbi personaggi di cui io non conosco nemmeno il nome!!!! In compagnia del porcospino poi… te lo puoi proprio scordare!!!!!!- sbottò incredibilmente loquace, forse sciolto dalla vista del suo ragazzo semi-spogliato
-ok, ma mi costringi a uscire a mezzo nudo, avevo intenzione di mettere quella felpa, le altre non vanno bene…-
-va bene, do’hao ricattatore!!!! Ecco qui il tuo stupidissimo pullover, ma vedi di stare attento…- minacciò con negli occhi una luce sinistra
-come potrei mai tradire la volpe più sexy che esista??? Nonostante non dica mai una parola è davvero…- Ruru bloccò quel fiume di parole catturando le labbra del rossino, coinvolgendolo in un bacio profondo e passionale, che finì solo dopo qualche minuto, quando già le sottili dita di Rukawa erano andate CASUALMENTE a incontrare l’orlo dei jeans di Hana
-no no, Kaede, mi spiace ma non c’è tempo, fra due minuti Aki è qui e io devo ancora finire di vestirmi…- spiegò il rosso alzandosi dalla poltrona sulla quale Ru l’aveva spinto
-hn… quell’hentai arriverà in ritardo… avrà da fare con Mitsui…- biascicò il moretto con aria maliziosa
-ed è qui che ti sbagli, difatti mi ha appena spedito un messaggio, che è uscito di casa e che sarà qui più o meno…-
-driiiiiiiiiiiiiiiiin- il campanello suonò
-ora!- concluse Hana afferrando il maglione che Kaede gli porgeva –ci vediamo stasera, arriverò al massimo per le dieci e mezza, ok??? Ti amo…- gli sussurrò poi scappando fuori dal suo incasinato appartamento; Rukawa imprecò tra sé, finalmente poteva stare un po’ di sere nell’appartamento di Hana e lui aveva tutti gli impegni possibili e immaginabili… i signori Rukawa non partivano mica tutti i giorni per Okinawa!!!! Sconsolato il ragazzo si ributtò sulla poltrona a guardare la partita, distrattamente, cadendo poco dopo nelle maglie di un sonno senza sogni…

Hisashi sbuffò annoiato, il film che stava guardando non lo interessava più di tanto, fece per alzarsi a cercare la cassetta di X-men registrata qualche giorno prima, quando il rumore secco della sigla del TG catalizzò la sua attenzione: il mezzobusto che parlava pacatamente era un uomo di mezza età dai capelli brizzolati e con spessi occhiali dalla montatura beige /edizione straordinaria!/ annunciò serio /nella provincia di Kanagawa è stato ritrovato un secondo cadavere, di un uomo sulla trentina, solo sei ore dopo la scoperta del misterioso omicidio del ragazzo nel parco… l’uomo si chiamava Hikoichi Sakumoto, aveva due figli e una moglie e stava tornando dal lavoro… è stato ritrovato da una ragazza di circa diciotto anni, ma passiamo la linea al nostro inviato… Kurata!/ l’immagine mostrò un ventenne avvolto in un giaccone viola e verde, con accanto due ragazze, una delle quali in lacrime
/salve a tutti… qui siamo a Kanagawa, nella zona centrale della città, queste ragazze sono quelle che hanno ritrovato il cadavere… cosa potete dirci?/ la ragazza che piangeva alzò il viso mostrando le tracce delle lacrime e gli occhi gonfi
/io… quell’uomo… pendeva dal ramo del ciliegio… aveva un sorriso… oddio, sorrideva, aveva un’espressione indescrivibile, gli occhi fuori dalle orbite, e quel sorriso agghiacciante, sembrava un demone!!!! E il ramo… il ramo a cui era impiccato… i fiori erano rossi come il sangue, non bianchi, erano rossi, sono rossi!!!!/ continuò a gridare quella, in preda a una crisi isterica; il telecronista pensò di allontanarsi dalle due spostandosi verso l’albero, mostrando il ramo dai fiori carminio che risaltava rispetto all’omogenea chioma bianca degli altri boccioli e la corda che era ancora attaccata /questi fiori sono realmente rossi, ma non sono stati pitturati né colorati in alcun modo…/ mormorò /ma questa mattina erano bianchi, a testimoniarlo ci sono diversi astanti… un secondo caso misterioso si affaccia alla cronaca di questa città, solitamente tranquilla… le indagini si stanno svolgendo freneticamente… dalle ultimi dichiarazioni il capo della polizia ci ha fatto intuire che potrebbero esserci raccordi con l’omicidio/suicidio, avvenuto più di un anno fa, della giovane Mikage Kurosaki, trovata morta sulle rive del mare, dopo che si fu buttata da una rupe… la dinamica dell’incidente rimase però un mistero…per ora è tutto, vi terremo informati nel caso di novità…la polizia raccomanda massima attenzione e chiede di non girare di notte dopo le dieci di sera… a voi la linea studio!/ il teleschermo mostrò nuovamente il mezzobusto brizzolato /bene, telespettatori di Tele Kanagawa, per ora è tutto, vi terremo informati… buon proseguimento di serata…/
-Kurosaki…- ripeté in un sussurro rotto Mitsui, imbambolato a guardare lo schermo, una lacrima fuggì dagli occhi blu, percorrendo lentamente i bei tratti del viso serio: risalendo lo zigomo, per poi scivolare rapidamente lungo la linea della guancia, curvando e andando a poggiarsi delicatamente sulle labbra rosee, un’altra rotolò lungo il percorso tracciato dalla prima, procedendo però fino al mento per poi cadere sul palmo di una mano… Hisashi non si diede la fatica di asciugarle, conosceva ormai bene quelle sue fide compagne portatrici di colpa e perdono insieme… piccole perle che libere scendevano sulle gote arrossate dal loro passaggio… osservava senza realmente vederle le scene del film ancora in bianco e nero che si rincorrevano sullo schermo, mentre pensieri, domande, risposte e sensi di colpa si rincorrevano nella sua mente, ma presto una sottile cantilena si fece spazio in quel piccolo luogo…. Parole mormorate in un’arcana nenia, ripetute all’infinito da un’agghiacciante voce infantile, sempre più veloci, sempre più forti… il corpo del moro si mosse da solo verso la cucina, la sua mente troppo impegnata a perdersi tra le note sussurrate e cantate della cantilena per accorgersi di nulla, non s’accorse nemmeno di aprire il cassetto in cui teneva gli attrezzi da cucina, non vide il luccichio sinistro dell’acciaio della lama del coltello che aveva lentamente estratto dal tiretto, non notò i suoi occhi spenti riflettersi in quello specchio, troppo assorto da quelle oscure parole che rimbombavano nella sua mente come se fossero gridate, ma che nonostante ciò non riusciva a comprenderle, avvertì solo leggermente la sensazione di freddo del metallo poggiato delicatamente sul suo polso nudo, che accarezzava delicatamente la sua pelle pallida, ormai distingueva le parole di quella filastrocca, o meglio… la Parola che quella sottile, fredda voce ripeteva come un mantra “morirai.. morirai…morirai…” Hisashi s’accorse allora di ciò che stava facendo, di quel coltello sul suo polso, ma nonostante ciò non riuscì a muoverlo, non aveva più controllo sul suo corpo… e lentamente la lama argentea andava a premere di più sulla carne dei polsi per poterla lacerare, per tagliare l’epidermide, i muscoli… le vene…
“morirai… morirai…” continuava a ripetere la voce, ora più squillante e allegra, quasi eccitata
-no…- un gorgoglio flebile uscì dalla gola del #14
“no?! Ma tu morirai… così giocherai con me… ti va??? Hai voglia di giocare con me?!” piagnucolò la vocina con tono tagliente e cattivo, mentre in Mitsui cresceva il terrore e la consapevolezza di stare per morire
-drin! Drin! Drin!!!- il rumore stridente e acuto del telefono fece zittire la cantilena, Hisa constatò immediatamente di aver ripreso la facoltà di muoversi e lanciò sul tavolo, poco distante da sé il coltello, guardandolo terrorizzato, come immaginandosi che da un secondo all’altro questo si sarebbe scagliato contro di lui
-drin! Drin!- il telefono squillò ancora e Mitsui smise di fissare l’oggetto per rispondere
-pronto?- sentì chiedere con tono spazientito dall’altra parte del ricevitore
-Rukawa?- Hisashi aggrottò le sopracciglia
-sì… ma che hai?- domandò il moro sentendo il tono di voce frastornato dell’interlocutore
-no… nulla… è che stavo per addormentarmi…come mai mi hai chiamato?- s’informò la seconda guardia, cancellando con una mano le scie umide delle lacrime di poco prima
-senti… Sendoh è per caso tornato??? Perché il do’hao mi aveva detto che sarebbero tornati per le undici al massimo… ma sono già le undici e mezza e non si è ancora fatto vivo… inoltre ha il cellulare spento…- nonostante il tono freddo Kaede tradiva un senso di profonda preoccupazione
-le undici e mezza?!- Mitsui lanciò uno sguardo alla pendola del salotto, non si era nemmeno accorto che fosse passato così tanto tempo! –no, Akira non è ancora tornato… ma non preoccuparti, è probabile che faranno molto tardi, sai come sono cocciuti! Vorranno evocare uno spirito a tutti i costi e siccome non esistono staranno lì anche fino alle due!!!- un brivido gelido corse per la spina dorsale di Hisashi al ricordo della cantilena
-sì, hai ragione… maledetto do’hao…- ringhiò il volpino –‘notte…-
-‘notte…- ed entrambi i ragazzi riappesero il ricevitore.

Rukawa si svegliò di soprassalto: si guardò intorno con lo sguardo intontito di chi ancora sta sognando, senza capire da dove venisse il rumore che l’aveva destato; si alzò in piedi e rovistò fra i vestiti di Hana negligentemente abbandonati qua e là nell’appartamento del rossino, scosse il capo con fare rassegnato rigirandosi tra le mani candide il grosso capoccione di hello kitty al cui centro risaltavano le lancette fluorescenti della sveglia ormai spenta
-pazzesco…- mormorò con una voce cavernosa, impastata dal sonno, ma appena ricollegò il pensiero del suo koi agli eventi della sera prima, accorgendosi che Hana non era ancora tornato dalla seduta spiritica si rabbuiò –dove sei do’hao?!- bisbigliò prendendo fra le mani il cellulare, oramai completamente sveglio e componendo velocemente il numero del suo ragazzo, tirò un sospiro di sollievo quando sentì il tu-tu che assicurava che il telefono dell’altro fosse acceso.. squillò tre volte, dopodiché un messaggio sul display lo avvisò che la chiamata era stata rifiutata… il volpino sgranò gli occhi incredulo… QUELLO STUPIDISSIMO DO’HAO!!!! Furioso si diresse a cambiarsi… quell’idiota testa rossa avrebbe sentito le sue furie… come aveva osato appendergli il telefono in faccia?????!!!!!

Mitsui camminava reggendosi il capo con una mano, la testa sembrava volergli scoppiare e la sera prima non aveva chiuso occhio… maledì mentalmente Akira per non essere nemmeno passato dopo la seduta la notte appena trascorsa, di sicuro la presenza allegra e rassicurante del suo koibito avrebbe cancellato il ricordo della cantilena, di quella voce infantile e terrificante, di quella sensazione di impotenza, di estraneità all’interno del proprio corpo…un lungo brivido gelido gli attraversò la colonna vertebrale, mentre si guardava intorno sospettoso; il cigolio di freni lo fece voltare di scatto, trovandosi di fronte gli occhi, stranamente aperti, di Kaede che diversamente dal solito era sveglio
-il do’hao non è tornato.- scandì come se Hisashi potesse sapere chissà che cosa più di lui –e rifiuta le chiamate sul telefonino.- aggiunse
-non è tornato???? Bè, in realtà nemmeno Akira si è fatto vedere, pensavo fosse andato a dormire dai suoi…- mormorò distratto
-non me ne frega un accidente! Ti sto dicendo che Hanamichi non è tornato a casa.- gli occhi blu del moretto si accesero di riflessi violacei
-e io ti sto dicendo che non ne so nulla! Sarà andato direttamente a scuola!- sentito questo la volpe inforcò la bici e corse verso lo Shohoku; Mitsui sbuffò, certo che poteva degnarsi di aspettarlo! Ma i suoi pensieri offesi si tramutarono in orrore quando sentì una dolce cantilena spandersi nell’aria, il suo cuore perse un battito e mentre la paura invadeva il suo essere si guardò intorno… ed ecco una bambina di sei o sette anni che andava a scuola accompagnata dalla madre, cantilenando una qualche filastrocca…
-che idiota…- borbottò battendosi il palmo di una mano sulla fronte e aumentando il passo…

Mito e la banda Sakuragi [noi avremmo un nome!!!!!ndTakamiya Okuso e Noma]stavano varcando la soglia del cancello della scuola quando una bicicletta lanciata a tutta velocità li mancò di poco, ma quello che veramente li stupì fu che il conducente fosse SVEGLIO!!!!
-è per caso uno dei segni dell’apocalisse? Rukawa sveglio?!- domandò retoricamente Okuso, Takamiya grugnì un qualche tipo di risposta non umanamente comprensibile dato che il ragazzo aveva la cavità oratoria piena di… banana…[banane alle otto di mattina?!ndTutti ehm… Tes, mi sono permessa questa piccola…”allusione” alla tua “dove osano i takamiya”????^^ti preeego sempai…ndA banaaaaaaaneeeeeeee…ndTakamiya]
Kaede smontò dal suo mezzo lanciandolo per terra, dirigendosi a grandi passi verso il centro del cortile, dove un bellissimo ragazzo dai capelli rossi stava parlando con la co-manager della squadra di basket, la babbuina, conosciuta dagli amici (se mai ne avesse avuti) come Haruko Akagi… il moretto non potè fare a meno di ringraziare il cielo perché Hanamichi fosse lì e la prima reazione fu quella di avvicinarsi al suo ragazzo e domandare con voce, leggermente meno atona del solito
-Ha…Hana??? Stai bene?!-
-secondo te come sto?!…- il rossino rispose con sguardo freddo e impassibile, ma non riuscì a finire, dato che un destro lo colpì in piena faccia
-ma che cazzo fai?!- chiese il volpino furioso, aspettandosi un colpo di risposta dal suo koibito, che però non giunse
-Rukawa… non ho tempo di giocare con te questa mattina…- borbottò –ho di meglio da fare… Haruko-chan, ti stavo dicendo che…- Sakuragi considerò concluso il discorso voltandosi verso la mora finendo di raccontare qualche aneddoto, di non troppa difficile comprensione per evitare un affaticamento del piccolo cervello dei lei
-Piccolo…ehm Sakuragi…- si lasciò sfuggire Kaede, facendo quasi rotolare i bulbi oculari fuori dagli occhi della babbu –si può sapere che hai?-
-non ho niente kitsune, semplicemente non ho voglia di vederti in faccia perché mi dai il voltastomaco…ok?!- Hanamichi gli rivolse un sorriso crudele che stentò a riconoscere come suo
-…-
-dico sul serio, volpe… FUORI DAI PIEDI, non ti sopporto!!!!!!- chiarì tranquillo, scusandosi con Haruko per il racconto interrotto, che però non venne nemmeno ripreso perché Rukawa al massimo della rabbia si era scagliato contro il rosso tempestandolo di pugni…
Mitsui entrò nel cortile scolastico, notando una ventina di alunni vicini ai due che chiedevano ad Haruko i motivi della lite
-è per me!!!! Rukawa e Hana si stanno picchiando per meeeeee….*____*!!!!!- continuava a ripetere quella, ma stranamente RU-KA e WA non intervenirono, probabilmente non erano ancora a scuola….
-separali!- impose seria una voce alle spalle dell’ex-teppista che si girò verso Ayako che lo guardava minacciosa con il ventaglio pronto all’uso
-sempai, separali subito!!! E poi venite agli allenamenti mattutini, chiaro??? Non vorrete arrivare impreparati alla partita con lo Shoyo, spero!!!- e la mora si diresse con andatura sicura ad aprire la palestra; Hisashi sospirò esasperato… che gli toccava fare!!!! Si fece largo tra la piccola folla raggiungendo i due, che tra un pugno e l’altro si stavano insultando senza pietà…
-ehi!!!! Idioti, c’è l’allenamento, volete darvi una mossa che sono di fretta?!- alla parola “allenamento” stranamente Rukawa non reagì… e se Ru non scattava alla sua parola preferita significava solamente che il motivo della rissa era veramente grave “come quando Aki ha visto Kogure che mi abbracciava dopo una partita… sono quasi morto per pestaggio…”si disse il tiratore da tre perdendosi per un attimo fra i suoi pensieri
-Mitsui, ti aiuto a dividerli!- si offrì Mito e dopo poco i due “fidanzati” erano stati separati
-mi giurate che se vi lasciamo non ricomincerete a pestarvi?!- chiese categorico Yohei
-no, giuro Mito, non ho bisogno di ricominciare a pestare quella volpe artica, mi fa schifo il solo pensiero di toccarla…- sillabò il rosso fiero, lasciando il capo della sua armata e l’anima ardente dello shohoku allibiti: non aveva mai insultato il suo compagno con quel tono e quelle parole così crudeli!!!!
-nh…- anche Rukawa assicurò la sua “non belligeranza”
-ok, volpe, io vado ad allenarmi, si sa mai che un giorno potresti arrivare a darmi del filo da torcere…- ridacchiò Sakuragi passandosi una mano fra i capelli da poco ricresciuti, mostrando, nella parte interna del polso, un tatuaggio: una sottile X nera in cui il braccio superiore sinistro e quello inferiore destro si allungavano incurvandosi leggermente in punta, mentre le due braccia opposte si attorcigliavano su loro stesse, risultando più corte e tozze, fortemente ricurve verso l’interno
-ma quando l’hai fatto quell…- fece per chiedere Yohei
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!- un grido lacerò l’aria tesa dopo la rissa
-proviene dalla palestra!!!!- gridò qualcuno e i ragazzi che si stavano allontanando dopo la rissa placata corsero in quella direzione…
Ayako sconvolta si copriva gli occhi con le mani mentre in centro al parquet lucido stavano tre minute figure, stese a terra con le braccia incrociate al petto e la bocca aperta in un muto grido di terrore, la pelle era secca, raggrinzita e grigiastra come se quelle tre ragazze fossero mummie morte da millenni… grida strozzate conati di vomito si levarono dalla piccola folla…
-Ru…kawa… sono le tue tre fan…- constatò con orrore Mito…

end first chapter ….

Ok… per la morte delle tre piaghe ringraziate anche Eny^^ per il resto io sono l’unica responsabile (tranne che per il ramo di cigliegio dai fiori rossi, un consiglio di Eny, di nuovo^^) quindi chiedo venia… ^__________^
Al prossimo capitolo^^
Aki&Hana&Hisa&Kae: O__________________O|||||||||||||||||||||||||||||||| heeeeeeeeeeeeeeeelp!!!!!!!!!
Ai:^_^ e pensate che è solo il primo capitolo^^
Ru:se tutti i capitoli ammazzi così tanta gente entro poco non ci saranno più personaggi-____-;;;
ai: potrei uccidere te che vali per cento!!!!>_< cmq i capitoli non dovrebbero essere molti, quindi non ci saranno così tanti morti….
Gente morta: ma grazie!!!>_<#####
Ru ka e wa: ma cheeeeeeeee ficoooooooooo miiiiiiii ciiiiiiiiiii fiiiiiiicccccooooooooo….<-voce da zombie
Ru:O_O|||||||||||||||
Ai:ok, fine veramente^^

 
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