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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Holly e Benji (Captain Tsubasa)
Titolo Fanfic: IL MISTERO DEL RUBINO BLU
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: earendil galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/11/2003 17:55:34 (ultimo inserimento: 11/11/03)

nata dalla mia mente svarionata... la dedico a una grande persona... leggete e fatemi sapere!! earendil
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

NOTA DELL'AUTRICE

Buongiorno a tutti, cari amici... sono tornata e con una nuova fiction. L'ha concepita il mio cricetino del cervello, stanotte, mentre comunicava con lo spazio sogni... (se vi state chiedendo se sono andata fuori di testa, la risposta è ovviamente sì!!!). È un'AU, ma è ambientata nel '900. Non voglio dirvi troppo però, solo: leggetela e fatemi sapere cosa ne pensate.
Luxy, questa fic è interamente dedicata a te... avrei voluto costruirti una statua, ma non avendo il materiale adatto, ho pensato di scriverti una storia intera. Non posso far altro che dirti un grazie grande come la Via Lattea per tutto quello che fai: mi sei stata davvero vicina e le tue storie sono talmente belle che riesco a perdermi nei mondi fantastici che sai creare, anche se solo per poco tempo (purtroppo!). Quindi davvero grazie, a Luxy in particolare, ma anche a tutti coloro che leggono le mie storie e mi mandano i loro commenti. Bene, e adesso signore e signori, che lo spettacolo abbia inizio: "The Show Must Go On!" (ok, adesso sono partita del tutto!!)...


PERSONAGGI PRINCIPALI

* PAUL DIAMON, 26 anni investigatore privato dell'agenzia D&D
* DANIEL DIAMON, 27 anni investigatore privato e fondatore insieme al fratello Paul dell'agenzia D&D
* STELLA JONES, 24 anni affascinante ragazza inglese e insegnante di mitologia e lingue antiche a Londra
* CLARA SANDERS, 22 anni giornalista e amica di Stella
* JOHNNY MASON, 25 anni giornalista collega di Clara e amico d'infanzia di Paul



IL MISTERO DEL RUBINO BLU


Londra, 1935

Stella Jones era intenta a fare le pulizie di casa. Viveva da sola in quella piccola casetta a St. John's Avenue da quando aveva 21 anni. Si era trasferita a Londra dalla Scozia per esercitare la professione di insegnante di mitologia e lingue antiche in una delle università più prestigiose della regione. I suoi allievi trovavano alquanto strano che una ragazza di soli 24 anni, poco più grande di loro, fosse già professoressa.
Ma Stella fin da piccola era stata affascinata dai miti e le lingue antiche, e crescendo se n'era appassionata sempre di più riuscendo in poco tempo a prendere il diploma all'università di Oxford. Era la cosa che più amava fare della sua carriera: insegnare agli altri le cose che sapeva per aiutarli ad ampliare le loro conoscenze su quelle materie arcane e misteriose. Spesso le piaceva approfondire un argomento piuttosto che un altro più per un suo piacere personale che per lo studio dei suoi ragazzi. A loro però piaceva il suo modo d'insegnare, sapeva veramente far bene il suo lavoro e si vedeva che conosceva la materia alla perfezione.
Quello era il suo giorno libero e aveva deciso di passare la mattinata mettendo un po' in ordine la casa, mentre dopo pranzo sarebbe andata in biblioteca per dedicarsi alla lettura di antichi manoscritti. A prima vista poteva sembrare una secchiona, ma conoscendola bene ci si rendeva conto di avere a che fare con una normalissima ragazza di 24 anni che aveva le stesse passioni di tutte le persone della sua età.
Aveva gli occhi azzurri come il cielo e i capelli dorati come il sole che in quel momento portava raccolti in una grande fascia rossa e stava spolverando una vecchia credenza francese dell'800. Improvvisamente sentì suonare alla porta... <Strano... non aspettavo nessuno oggi...> pensò la ragazza dirigendosi verso l'ingresso per aprire. Davanti a lei si presentò un ragazzo alto dai capelli castani che stringeva in mano un pacchetto e teneva sottobraccio un pacco di fogli. "Mi scusi, è lei la signorina Stella Jones?" chiese il giovane, "Sì, sono io..." rispose un po' titubante. "È arrivato questo per lei." disse il ragazzo porgendole il pacchetto. Stella lo guardò dubbiosa pensando a chi mai avesse potuto spedirle qualcosa e lentamente tese la mano per prenderlo. "Arrivederci signorina" fece il ragazzo avviandosi verso il cancelletto per andarsene. La ragazza rientrò in casa chiudendosi la porta alle spalle e guardò incuriosita il misterioso pacchetto. Che strano... negli ultimi tre anni da quando si era trasferita non aveva mai ricevuto nulla da nessuno, tranne da parte dei suoi genitori che però si limitavano a scriverle interminabili lettere una volta al mese. Lo rigirò tra le mani in cerca dell'indirizzo del mittente, ma non lo trovò... vide invece che erano segnati due indirizzi del destinatario... uno era il suo, scritto più in basso, mentre l'altro, il primo, era quello della sua amica Clara Sanders.
<Clara si è trasferita da poco... evidentemente chi le ha spedito questo pacchetto non lo sapeva e ha messo anche il mio indirizzo. Infatti, di Clara hanno segnato quello vecchio... poco male, glielo porterò io. Qui ho finito per oggi> pensò la giovane insegnante. Si tolse la fascia dalla testa, facendo ricadere i suoi lunghi capelli biondi sulle spalle. Prese le chiavi, il pacchetto e uscì di casa incamminandosi verso l'appartamento di Clara.

"Buongiorno signorina Jones" la salutò allegramente un'arzilla vecchietta incontrandola per strada, "Buongiorno anche a lei, signora Sandford" rispose Stella di rimando. "Come procede il suo lavoro?" domandò l'anziana. "Bene, molto bene. Ho un sacco di soddisfazioni!! Mi piace insegnare e i miei ragazzi sono davvero bravi e diligenti...", "Sono davvero contenta per lei... se lo merita, dopo tutta la strada che ha fatto per arrivare dov'è adesso! E dove sta andando ora, all'università?"... "No, no, oggi è il mio giorno libero. Sto andando a trovare Clara" disse la ragazza portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Oh, la signorina Sanders! Me la saluti tanto, sono parecchi giorni che non la vedo", "Certo non si preoccupi, lo farò sicuramente. Arrivederci signora Sandford." la salutò cordialmente la ragazza. "Arrivederci a lei signorina Jones." rispose la donna riprendendo la sua strada. Dopo aver svoltato l'angolo, Stella raggiunse l'appartamento di Clara.

Bussò un paio di volte, senza ricevere risposta... "Clara, sono io... Stella! Ci sei?" chiese la ragazza continuando a bussare con più insistenza. All'improvviso la porta si aprì leggermente e Stella fece un passo indietro pensierosa. "Ma... era aperta! Clara sei in cas... MAMMA MIA!!" esclamò la giovane insegnante varcando la soglia e osservando stupefatta l'appartamento dell'amica. Era tutto completamente a soqquadro, il divano era rotto, la lampada per terra, le tende stracciate, i vasi in mille pezzi e i quadri erano caduti dai muri. "Oh Dio... Clara... non l'avranno mica..." disse tra sé Stella, correndo verso la camera da letto e pensando che qualcuno avesse fatto del male alla sua amica. "Oh, è vuota, per fortuna!! Clara non c'è proprio...". Stella tirò un sospiro di sollievo e si sedette sul letto guardando la camera, anch'essa era stata rovistata da cima a fondo. "I ladri hanno avuto tutto il tempo che volevano!! Che disastro!!! Chissà come la prenderà quando tornerà a casa?!?!" La ragazza era veramente allibita... non solo qualcuno aveva spedito un misterioso pacchetto a Clara, ma qualcun'altro si era addirittura preso la briga di "smantellare" il suo appartamento per cercare chissà cosa!
"Sarà bene che l'avverta......" disse Stella mentre usciva dalla stanza. Venne attirata però dall'armadio dell'amica, semi-aperto e quasi vuoto. "......ma... che strano!! Ci sono pochissimi abiti! O glieli hanno rubati... oppure li ha portati con sé andando da qualche parte... ma dove? Solitamente, prima di partire per uno dei suoi viaggi di lavoro che le affida il giornale, mi avverte sempre... sarà meglio verificare... questa storia non mi piace!"
Stella uscì dall'appartamento di Clara e si diresse a passo veloce verso l'edificio dove lavorava la sua amica.


Dopo aver percorso circa quattro isolati, raggiunse finalmente la sua meta: il "World Mirror". Entrò nell'ufficio di Clara sperando di trovarla lì, ma al suo posto c'era Johnny. "Ehilà Stella!! Cosa ci fai da queste parti?" chiese il ragazzo salutandola allegramente. Aveva i capelli castani e ondulati, due splendidi occhi scuri e un fisico niente male per un ragazzo di 25 anni. "Ciao Johnny... io sto bene, grazie. E tu?" rispose Stella dimenticandosi per un attimo il vero motivo della sua visita. "Non c'è male... anche se a dire la verità sarebbe ora che mi trovassi una ragazza..." disse il giovane divertito. Stella sapeva bene quanto Clara piacesse a Johnny, ma evidentemente lui non era tipo da confessarsi così su due piedi... la ragazza si fece sfuggire una risatina, e poi si decise a chiedere al giornalista dov'era finita la loro amica... "Clara...? È partita per l'India due settimane fa! Si è offerta di preparare una serie di articoli sull'arte indù... è la sua occasione! L'ho sentita al telefono tre giorni fa!"... "E da allora ha più richiamato?" chiese Stella allarmata e preoccupata al tempo stesso. "N... no. Pensi le sia successo qualcosa?" domandò il ragazzo con aria pensierosa... se qualcuno avesse fatto del male alla "sua" Clara, l'avrebbe raggiunto perfino in capo al mondo!! Stella rimase in silenzio per un attimo, poi rispose: "Non lo so! Il suo appartamento è irriconoscibile!! Bisognerà avvertirla, no?" Johnny guardò la ragazza stupefatto... "Come sarebbe a dire che il suo appartamento è irriconoscibile?" era sempre più sorpreso!! "Sarebbe a dire che poco fa, quando sono passata da lei la sua casa era un disastro totale... se ci fossero passati un uragano e un monsone messi insieme, non avrebbero fatto tutto quel macello!!" disse Stella alzando un po' la voce. Non era arrabbiata con Johnny, anzi, ma quella situazione stava mettendo a dura prova i suoi nervi... "E poi c'è questo pacchetto! Non sappiamo neanche cosa contenga..." proseguì la ragazza sempre più preoccupata per la sua amica. Il giornalista si fece pensieroso, poi d'un tratto si decise a parlare: "Che ne dici......... di aprirlo? In fondo siamo suoi amici e se lo hanno spedito a te..."
"... non so... però..." disse Stella riflettendoci sopra per un attimo. "E va bene! Sono successe troppe cose misteriose oggi, e almeno questo..." fece la ragazza cominciando a scartare il pacchetto. Quando riuscì finalmente ad aprirlo, entrambi strabuzzarono gli occhi per la sorpresa... un grosso, anzi enorme rubino si trovava in quel momento tra le mani della giovane insegnante e a contatto con la luce del sole che filtrava dalla finestra cominciò a brillare e mandare bagliori per tutta la stanza. "È... è... un rubino! Anche se dal colore non si direbbe affatto..." disse la ragazza guardandolo incredula, "Ti intendi di pietre, Stella? Non lo sapevo!!", "No... ma ti ricordi il professore che frequentavo due anni fa, quando mi sono trasferita qui per insegnare? Lui era un esperto di pietre e ricordo che una volta mi aveva fatto vedere un vero rubino... posso assicurarti che era identico a questo... l'unica differenza è che quello aveva il tipico colore rosso, come del resto è giusto che sia un rubino... questo invece è blu...". Johnny l'aveva ascoltata attentamente... "Incredibile... possibile che questo rubino è stato indirizzato a Clara? Non ci capisco più niente!!" disse il ragazzo sempre più confuso... "A chi lo dici! Forse dovremmo rivolgerci alla polizia!!" disse Stella continuando a guardare il misterioso rubino.
"Niente affatto!! Se è uno scoop dev'essere nostro! In questo caso non c'è che una cosa da fare... anzi due."
"Cioè? Quali sarebbero?" chiese la ragazza stupita.
"Conosco solo una persona che è in grado di risolvere questo tipo di mistero... è un mio vecchio amico d'infanzia... da circa quattro anni ha fondato con suo fratello un'agenzia d'investigazione privata... sono in assoluto i due più bravi detective che io abbia mai conosciuto... ci rivolgeremo a loro per cercare di scoprire da dove arriva questo rubino... io nel frattempo andrò in India a cercare Clara! Quell'articolo che doveva preparare ci serve proprio..." disse il ragazzo sicuro come non mai di quello che stava per fare.
"Vengo con te! Non lascerò una mia amica nei guai!!" si affrettò a dire Stella.
"Ok... io vado ad avvertire Paul... tu vai a casa e preparati... ci vediamo all'aeroporto tra un'ora!" disse Johnny infilandosi la giacca e uscendo dall'ufficio.
"Non preoccuparti... non mancherò!" gli rispose Stella seguendolo fuori dall'edificio. Poi ognuno prese la propria strada, e mentre Johnny si dirigeva verso lo studio del suo amico Paul, Stella tornava a casa per preparare le valigie.

 
Continua nel capitolo:


 
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