CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
Ni hao a tutti! Ecco il primo capitolo... Vi avviso che i primi due sono pittosto introduttivi quindi non mollate subito la storia se non vi piacciono. Leggete e commentate... please!
Buona lettura ^_^
Capitolo 1
Una faccia sorridente
“Buonasera!”
Alzò gli occhi dal libro che stava leggendo, si voltò. Uno sguardo prima spento, poi quasi minaccioso. Si rivoltò e si rimise a leggere. Senza una parola.
“Ma dove, dove sbaglio. Non riesco a capirlo.”
Decise di non pensarci, tanto non era una novità. Non stava simpatica alla gente. Avrebbe potuto dire che la odiavano tutti. A volte lo pensava ma poi… poi si diceva che era paranoica, che non era possibile una cosa del genere. E poi, poi c’erano Paola e Gaia. Due ragazze che aveva conosciuto all’università. Frequentavano gli stessi corsi. Dei tre anni che aveva passato all’università solo l’ultimo lo aveva passato in loro compagnia eppure le sembrava di conoscerle da sempre. Ed erano diventate amiche. Così amiche che avevano deciso di partire insieme quell’estate.
“Che bello, ancora una settimana e poi si parte! Non vedo l’ora. Voglio fare un sacco di bagni al mare!”
Continuava a correre. Stava facendo il giro che faceva sempre, un piccolo cerchio intorno a casa sua, per tenersi in forma e per scaricarsi. Correre non le piaceva molto (e pensare che presto avrebbe dovuto farlo veramente!) ma era uno dei pochi sport a cui si poteva dedicare visto che odiava gli sport di gruppo.
Per tutta la sua vita (non molto lunga a dire il vero, solo 22 anni) non era mai riuscita a trovare un gruppo di amici con cui condividere gioie, dolori,esperienze… Alcuni le dicevano che era troppo esigente lei però era certa che anche gli altri non gradissero la sua presenza..In classe con lei, quando andava al liceo, la metà dei suoi compagni la odiava cordialmente (e lei decisamente ricambiava); per quanto riguardava l’altra metà, le erano indifferenti. Siccome proprio da soli non si può andare avanti aveva imparato ad essere una brava attrice e faceva buon viso a cattivo gioco. Aveva quindi instaurato un qualche tipo di rapporto con alcuni dei compagni che le erano indifferenti, niente di che, comunque, anche perché non le pareva giusto giocare con i loro sentimenti. Non poteva dire di sentirsi amica di nessuno ma sentiva che l’amicizia doveva essere una cosa importante.
Ma poi erano arrivate Gaia e Paola. Quei piccoli miracoli che avvengono nella vita di tutti i giorni e che ti fanno pensare seriamente che allora non sei proprio sola, che qualcuno si occupa di te (ma quanto era vero, e lei non poteva neanche immaginarlo!)
Un’altra faccia sprezzante
“No, è una mia impressione! O sto veramente diventando paranoica?”
***No, piccola, non sei paranoica. E’ importante che tu non ti senta mai accettata perché un giorno, non molto lontano, io avrò bisogno di te e allora mi sarà facile ottenere il tuo aiuto se sarò l’unico a non odiarti***
Uno sguardo all’orologio. “Devo sbrigarmi o non riuscirò mai a prepararmi per stasera!”
***Credo che dovrò affrettare i tempi. Queste tue due nuove amiche non mi convincono. Spero di non essere arrivato troppo tardi. Ho bisogno di te***
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