- Capitolo 1° -
Vi avverto subito che questa fic sperimentale è nata non so come, quando, dove e perché nella mia mente malata, perversa e contorta ^^ quindi posso capire se non vi piacerà ^^ sarà abbastanza corta, massimo 5 capitoli, ma conto di scriverne anche di meno ^^ uhm… beh, non mi resta altro che iniziare a scrivere!
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Quella mattina faceva molto freddo. Ormai era novembre, e l’inverno era alle porte. Gli alberi erano privi di fiori, e le strade erano colme di foglie secche.
“nonostante questo freddo, c’è un bel sole, vero?” la calda voce di Toru bastava a riscaldare i cuori di Yuki e Kyo.
“non volevo che venissi anche tu, Honda…” disse gentilmente il ragazzo dai capelli argentati “…ma non potevamo lasciarti a casa da sola.”
“oh, a me fa piacere potervi accompagnare!” sorrise dolcemente.
“la casa principale non è un luogo adatto a te…” ribatté seccamente l’altro ragazzo “…e poi, lì c’è Akito! Non voglio che tu sia costretta a vederlo!” volevano evitarle quell’incontro, già avvenuto in passato, con quel ragazzo pericoloso.
“però… se ci sarete voi, con me, non succederà nulla, no?”
“io… non lo so, Honda… spero che questa sia l’unica volta in tu sia costretta ad entrare in quella casa”
<< in realtà ci sono già stata… >> pensò << …ma non posso dirvelo… lo sanno solo Shigure e il signor Hatori… e il piccolo Momiji. >>
Arrivarono finalmente all’enorme portone imponente di villa Soma. I due ragazzi entrarono e precedettero la ragazza sul vialetto innevato. Hatori aveva chiesto ai ragazzi di andare lì a salutare in vista del Natale e a preparare i decori per la festa che si sarebbe tenuta.
“prima andiamo da Hatori, poi io e lo stupido gatto andremo a salutare Akito… è meglio che tu resti con Hatori.” Disse dolcemente Yuki, mentre suonò il campanello della casa del cugino. Kyo non ribatté per evitare di creare disagi alla ragazza.
Egli stesso venne ad aprire e fece accomodare i tre ragazzi in salotto, offrendo loro una fumante tazza di thè per riscaldarsi dal freddo esterno.
“non trattenerci troppo, Hatori… lo sai che dobbiamo andare da Akito dopo” interruppe il silenzio Yuki.
“oh, vi accompagnerò io stesso da lui.” Rispose l’uomo sorseggiando la bevanda calda. Akito gli aveva fatto una richiesta molto semplice: portare da lui quella ragazza. Voleva conoscerla “ufficialmente” e accoglierla a dovere in villa Soma.
“Honda non può restare qui da sola” gli disse Yuki, appoggiando la tazza di thè sul tavolino.
“infatti. Verrà con noi.”
“che cosa?! Stai scherzando?! Vuoi portare Honda da Akito?!” esplose Yuki, in un fremito di sorpresa e stupore.
“Akito vuole conoscerla ufficialmente qui, alla casa principale. Mi ha ordinato di farla venire qui con voi.” Rispose l’uomo.
“ma allora… è per questo che Shigure oggi non è in casa?! Sapeva che non avremmo lasciato Honda da sola!” Yuki era arrabbiato, non avrebbe mai permesso che la ragazza incontrasse di nuovo quella persona. Ma a lei non dispiaceva… anzi. L’aveva già visto, ci aveva parlato anche se per poco…
“ascolta, Yuki…” disse appoggiando la sua calda mano su quella del ragazzo “…io non ho nessun problema, davvero. Ho già incontrato il signor Akito una volta, a scuola, ricordi? E quella volta non mi successe nulla… davvero, non preoccuparti per me.”
La guardò, cercando di comprendere le sue parole… era evidente che, per quanto si sarebbe opposto, non sarebbe riuscito ad evitarle quell’incontro. Chiuse gli occhi e sospirò, sconfitto da quella sguardo puro e innocente.
“e va bene… tanto so che non riuscirò ad evitarlo…”
finirono di bere il thè, parlarono un po’ e poi si vestirono per andare dal ragazzo. Toru era inquieta e agitata, emozionata… << incontrerò di nuovo il signor Akito… >> pensava << …come dovrò comportarmi? La prima volta che lo vidi parlammo per poco… vorrei poter avere più tempo da trascorrere con lui, questa volta… >> continuava a pensare al loro primo incontro, avvenuto a scuola, a sua insaputa. Quella volta era stata colta impreparata, e non sapeva come reagire, me adesso… adesso che sapeva di incontrarlo, lo stesso sentimento di incertezza e confusione dominava la sua mente e il suo cuore.
Con il permesso del ragazzo, i quattro entrarono.
“benvenuti, ragazzi” la stanza era buia, illuminata solo da qualche debole raggio di sole che penetrava dalla finestra. Il ragazzo era appoggiato al davanzale, seduto e avvolto in una candida coperta. Indossava un kimono blu, decorato di azzurro e bianco. Quando incontrò il suo sguardo freddo, Toru arrossì e abbassò il capo.
Era confusa, imbarazzata, emozionata e… anche felice. Felice di vedere di nuovo quel ragazzo di cui aveva tanto sentito parlare… cosa sarebbe successo poi? Sapeva che lui voleva parlarle… cosa le avrebbe detto? Avrebbero parlato di fronte a tutti gli altri o in privato, loro due soli? Quest’ultima ipotesi le fece sobbalzare il cuore nel petto, e arrossire ancora di più.
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Allora ragazzi, cosa ne pensate? Ho meditato a lungo se scrivere o meno questa fiction, ma alla fine ho deciso di farlo ugualmente, nonostante ne abbia già 4 da terminare ^^ e con questa fanno 5! @_@’’ beh, una delle 4 sarà terminata a breve, mentre le altre… eh, pubblicherò a ruota un capitolo per volta di ogni fic, in modo da non restare indietro!
Beh, per commenti o insulti, vi aspetto al mio fermo-posta ragazzi!!!
kiss
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