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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: CONFESSIONI VERE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: karry85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/10/2003 22:57:41

quando i miei genitori morirono in un incidente stradale oltre che con la solitudine e il dolore mi ritrovai a fare i conti con i problemi economici..
 
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- Capitolo 1° -

Finalmente sono tornata, vi sono mancata? Stasera non avevo niente da fare e così ho scritto sta fic, commentate. Un grazie a coloro che riusciranno a finire di leggerla, avete coraggio!







CONFESSIONI VERE

Mi chiamo Monia Hatayama, sono alta 1,70 cm , ho lunghi capelli marrone chiaro e occhi verdi. Posso ritenermi una bella ragazza, con un fisico ben proporzionato e snello.

Fino a pochi mesi fa la mia vita scorreva su binari tranquilli. Avevo appena finito le scuole medie e, con l'estate che si avvicinava, mi preparavo ad andare con i miei genitori a fare una vacanza a Kyoto, dove avevamo affittato una casa bella e per niente costosa l'autunno precedente.

Ero eccitatissima all'idea di poter passare finalmente tre settimane di puro divertimento dopo un anno intero di pressioni per lo studio. In quel periodo mi sembrava che tutto nella mia vita andasse meravigliosamente, e mi ritenevo davvero una ragazza fortunata. Invece il destino era in agguato, e stava per colpirmi nel modo più tragico e doloroso.

Tre giorni prima della nostra partenza per le vacanze, i miei genitori morirono in un incidente stradale, lasciandomi sola e disperata. Furono travolti da un furgone che uscì di strada per l'alta velocità, e morirono sul colpo.

Mi ritrovai ben presto a fare i conti, oltre che con il mio dolore, soprattutto con durissimi problemi economici. Io e i miei genitori non navigavamo nell'oro ma vivevamo piuttosto tranquilli. Nel giro di pochi mesi i soldi che loro avevano messo da parte anche pensando a me, a un mio futuro matrimonio, si erano ormai ridotti all'osso.

Per forza di cose dovetti cercarmi un lavoro part-time, dato che di li a poco sarebbe ricominciata la scuola. Avrei frequentato l'istituto superiore Shohoku. Lavoravo come aiutante in uno studio legale, e questo mi fruttava un buono stipendio con cui almeno vivevo dignitosamente.

Arrivò settembre ed iniziò la scuola. Già dal primo giorno mi piacque moltissimo e legai subito con Yukari, una ragazza molto dolce e simpatica, e nel giro di poche settimane divenimmo inseparabili.

Grazie all'amicizia, alla simpatia e alle grandi doti umane di Yukari, riuscii superare lo strascico di quei terribili momenti che avevo passato dopo l'improvvisa scomparsa di mamma e papà. Io e Yukari eravamo talmente amiche e ci volevamo tanto bene da convincermi che nulla avrebbe mai potuto turbare il nostro bellissimo rapporto. Ma riuscii anche a farmi tanti amici, tra i quali c'erano anche alcuni membri della squadra di basket della scuola, una delle più forti della prefettura di Kanagawa. C'erano Rukawa, Miyagi, Mitsui e Hanamichi, il più forte dei quattro, a volte buffone, a volte serio. Se non fosse per quel perenne sorriso che ha stampato in faccia direi che nasconde qualcosa, come una grande tristezza, e io me ne intendo di queste cose. Lui e Rukawa frequentano il secondo anno e litigano in continuazione; mi hanno raccontato che prima litigavano per Haruko, la seconda manager della squadra, perché Hana era innamorato di lei, ma poi sembra abbia capito che è solo una gallina come le altre. Io e Hana ci vogliamo un gran bene, e ci capiamo a vicenda, forse perché anche lui ha perso entrambi i suoi genitori, come me.

E con la tranquillità ritrovata, con la serenità d'animo riconquistata dopo tante sofferenze, in quel periodo mi capitò anche di incontrare l'amore.

Lui si chiamava Kogi ed era il nuovo capitano della squadra di calcio. Rimasi colpita da lui al primo incrocio di sguardi, e fu subito un gran batticuore. Era un ragazzo bellissimo, alto, dai lineamenti dolci, gentile e simpatico, e soprattutto timido.

Che anche io gli piacevo me lo fece notare Yukari un giorno, durante la pausa pranzo.

-Ma non vedi come ti guarda...?- mi disse la mia amica. - Sarà timido, per questo ancora non si dichiara!- aggiunse poi.

Io ero rossa fino all'inverosimile. -Ma dai, smettila!- gli dissi cercando di calmarmi.

-Ma ti dico che è così, guarda!- rise lei. Infatti erano già tre settimane che ci scambiavamo sguardi sempre più prolungati e intensi, ma nessuno di noi due si decideva a fare il primo passo. Io era troppo agitata e timida, e lui evidentemente altrettanto.

-Senti, ti va se ci parlo io al posto tuo, e ti combino qualcosa?- mi chiese la mia amica all'improvviso. Io pensavo stesse scherzando e sorrisi dicendole: -Si, certo, come no!-

e l'argomento cadde lì.

Ma ancora una volta la mia amica mi fece da angelo custode mi organizzò un incontro con lui per la domenica perché sapeva che nel pomeriggio durante la settimana lavoravo.

Quando il giorno dopo mi disse con grande disinvoltura e allegria -Ti aspetta al parco, domenica!- io mi emozionai a tal punto che in quel momento l'avrei strozzata per quello che mi aveva combinato, ma poi mi resi conto che senza il suo aiuto io e Kogi non ci saremmo mai parlati.

Venne la domenica, e con le gambe tremolanti mi presentai all'appuntamento. Kogi mi venne incontro e proprio lui, il timidone, senza dire mezza parola appena mi fu vicino mi baciò.

-Ho desiderato farlo fin dal primo giorno che ti ho visto- mi disse tutto rosso in viso - ma non ho mai avuto il coraggio per avvicinarti. Adesso, come vedi, il coraggio mi è venuto tutto di colpo!-

-Forse anche troppo!- dissi io sorridendo e gettandogli le braccia al collo per baciarlo di nuovo.

Adesso ci frequentiamo regolarmente da alcuni mesi e nonostante questo lui mi ha chiesto di diventare la sua fidanzata ufficiale, io gli ho risposto che ci avrei pensato. Non posso credere alla fortuna che mi è piovuta addosso. Sento che in qualche modo in tutto quanto di bello mi sta succedendo c'entrano i miei genitori, che anche dall'aldilà continuano a proteggermi. Però chiunque viene a sapere che sto con Kogi prima fa una smorfia e poi mi dice che è un playboy da strapazzo e che è un tipo poco fedele.

Quelle voci non mi toccano minimamente, anche perché dopo tanto tempo ho ritrovato la felicità. Quello che mi fa più male è che anche la squadra di basket la pensa così, soprattutto Hanamichi. Quando gli ho detto che sto con Kogi mi è sembrato molto deluso e amareggiato all'inizio; poi si è ripreso e ha minacciato di farlo fuori se solo mi fa soffrire.

Naturalmente ho deciso di accettare la proposta di Kogi. Il giorno prima di comunicarglielo ho fatto quello strano sogno. Ho sognato mia madre, che accarezzandomi il viso pianse e mi disse:

- Non farlo, figlia mia cara. Non fidanzarti con Yukari, lei non ti ama!-

Mi sveglio di colpo da quel sogno, turbatissima. Non riesco a capirne il significato. Perché mia madre ha scambiato la mia amica con il ragazzo che amo e con cui devo fidanzarmi? Perché mi ha messo in guardia dicendomi - Non fidanzarti con Yukari?-.

Qualche giorno dopo non ero andata a lavoro perché mi sentivo ancora turbata da quel sogno.

Girando l'angolo ricevo la risposta alle mie domande e quella risposta è tragica per me.

Vedo Kogi e Yukari abbracciati che si baciano in mezzo alla strada. Un colpo tremendo, una fucilata al cuore!

Adesso ho capito il significato del sogno e il messaggio di mia madre: Kogi e Yukari erano amanti, il mio fidanzato e la mia più cara amica, tradivano regolarmente la mia fiducia proprio mentre lui mi aveva chiesto di divenire la sua fidanzata. Non ho fatto scenate, ma non cerco vendetta.

Il giorno dopo, con il cuore a pezzi, a scuola, lasciai Kogi. Non voglio nemmeno fingere di non aver visto nulla. Ho deciso di mettere fine ad ogni rapporto con quelle due persone orribili e cerco di evitarle il più possibile. Facile con Kogi, più difficile con Yukari, con cui sono in classe insieme.

Ogni giorno lei cerca di parlarmi ed ogni giorno io mi giro e me ne vado senza degnarla di uno sguardo, e mentre torno a casa piango tutte le lacrime che mi sono rimaste.

Scoprire che il mio ragazzo è un infedele e la ragazza che consideravo il mio angelo custode è in realtà un demonio mi ha fatto cadere in uno stato di profonda depressione. È dura, durissima: fui tentata anche di lasciare la scuola per non vederli mai più.

Ma i miei genitori da lassù mi sono vicini. Proprio andando a piangere sulla loro tomba un giorno ritrovai la felicità.

-Mamma, papà...mi mancate così tanto...forse lascerò la scuola...non voglio più vederli, ho già sofferto così tanto che...non ce la faccio più!- scoppio a piangere. Le lacrime rigano il mio volto copiose, quando due dita lunghe e affusolate me le asciugano. Mi volto di scatto e vedo un ragazzo splendido, alto e con i capelli rossi, come il tramonto alle sue spalle, guardarmi in modo dolcissimo con i suoi profondi occhi nocciola. - Hanamichi!- esclamo. -Che ci fai qui!- gli chiedo singhiozzando.

- Sono venuto per loro!- mi risponde accennando a due lapidi poste di fianco a quelle dei miei genitori. Anche lui dunque è venuto qui a piangere i suoi.

-Non piangere, ti prego!- mi dice prendendomi il viso tra le sue mani. Non avevo mai notato quanto fossero grandi e virili.

-Non riesco a smettere, mi dispiace!- rispondo scossa da un nuovo singhiozzo. Affondo tra le sue braccia, che emanano tanto calore, il calore di cui io ho un disperato bisogno.

- È per lui che piangi?- mi chiede dolcemente.

Io per tutta risposta inizio a piangere ancora più forte. Poi quando mi calmo comincio a parlare.

- Sono stata tradita dalle persone di cui più mi fidavo, è orribile!- piango ancora più forte.

-Ti prego, non sopporto di vedere piangere la persona che amo!- mi dice cogliendomi di sorpresa.

Smetto di piangere e mi allontano un po' dal suo abbraccio per poterlo guardare in viso. Lui mi guarda negli occhi ed io nei suoi vedo solo amore e sincerità. Improvvisamente capisco che, nonostante io stessi con Kogi pensavo inevitabilmente ad Hanamichi, perché anche lui è gentile, bello, educato, ma mentre Kogi alla fine mi ha tradita, Hanamichi mi ha confessato di amarmi e sono sicura di amarlo anch'io. Mi alzo lentamente sulla punta dei piedi e bacio dolcemente il mio nuovo amore. Lui ricambia abbracciandomi stretta e scaldandomi il cuore mi sussurra -Ti amo!-

Adesso finalmente sono felice!









 
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